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specialistica. |
FEBBRAIO 2007 |
9 febbraio 2007 - Susanna, sesso F, anni 34 e mezzo "Cisti ovaia
destra" |
GENNAIO 2007 |
31 gennaio 2007 - Gianni, anni 53, sesso M "Esito esame istologico" |
31 gennaio 2007 - Lucia, "Follow up adenocarcinoma gastrico" |
30 gennaio 2007 - Crini, sesso F, "Rene a ferro di cavallo" |
26 gennaio
2007 - Susanna, "Cisti all'ovaio destro" |
25 gennaio 2007 - Laura, sesso F, anni 32 "Ereditarietà del tumore al
colon" |
22 gennaio 2007 -
Gabry "Adenocarcinoma" |
22 gennaio
2007 - Geg, "ADENOCARCINOMA GASTRICO " |
21 gennaio 2007 - Annalisa, Ravenna "Adenocarcinoma del colon" |
DICEMBRE 2006
|
13 dicembre
2006 - Sabrina "Tumore prostatico" |
13 dicembre 2006 - Andrea, sesso F, anni 52 "Esiti gastroscopia" |
12 dicembre
2006 - Tiziana "Esiti gastroscopia" |
9
dicembre 2006 - Dragan, sesso M "Esiti gastroscopia" |
8 dicembre 2006 - Casor. sesso M, anni 28 "Carcinoma Renale" |
8 dicembre 2006 - Andrea, sesso M, anni 46, Faenza "Elevata
cromogranina A" |
8 dicembre
2006 - Andrea "Raucedine persistente" |
NOVEMBRE 2006
|
28 novembre
2006 - Ferrari "Esiti gastroscopia" |
26 novembre 2006 - Gianluca, anni 46, sesso M, Gallipoli
"Metaplasia intestinale" |
16
novembre 2006 - Sofia Bz , anni 68, sesso F "Esame PET" |
14 novembre 2006 - Eolo, anni 60, sesso M "Intervento prostata" |
13 novembre 2006 - Selene, anni 22, sesso F "Tosse persistente" |
4 novembre 2006 - Pier63, Favria Canavese "Adenocarcinoma al sigma" |
1 novembre
2006 - Famiglia M "Esami del sangue" |
OTTOBRE 2006 |
29 ottobre 2006 - Roberto II, sesso M, anni 34 "Tumori e familiarità" |
24
ottobre 2006 - Max, anni 28, sesso M "Tumore prostata" |
21 ottobre 2006 - Gianfranco, anni 67, sesso M, Parma "Intervento alle
corde vocali" |
|
13 ottobre 2006 - Giulio, anni 20 sesso M "Analisi del sangue" |
SETTEMBRE 2006 |
27
settembre 2006 - Carmelo, "Calcoli alla coleciste" |
26 settembre 2006 - Luisa, sesso F, anni 43 "Gastrite acuta" |
11 settembre 2006 - pseud: 27 giugno, sesso F, anni 64 "Steatosi
focale" |
AGOSTO 2006 |
14 agosto 2006 - Sterzi30, anni 74, sesso M "Adenocarcinoma" |
12 agosto 2006 - Romeo, anni 30, sesso M "Dolore al glande" |
9 agosto 2006 - Adele, 66 anni, sesso F, "Biopsia antro e corpo
gastrico" |
3 agosto 2006 -
Alba, sesso F, anni 45 "Formazione nodulare" |
2 agosto 2006 - Gio62it, sesso F, anni 43 "Adenoma colecisti" |
LUGLIO
2006 |
31 luglio 2006 - Francesco, "Cellule uroteliali discariotiche" |
31 luglio 2006 - Antonio 53, anni 53, sesso M "Polipo colon ascendente
" |
24 luglio 2006 - Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali"
segue da
7 giugno 2006 -
Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali" |
20 luglio 2006 - Gurundu 1967, sesso M, anni 39, Rossano (CT) "Lesioni
polmonari" |
19 luglio 2006 -
Elisa "Prostatectomia" |
6 luglio 2006 -
Fiorella "Epatite C e nodulo sospetto" |
6 luglio 2006 - Giuseppe, anni 21, sesso M "Analisi del sangue" |
5 luglio 2006 - Emanuela, sesso F, anni 30 "Esiti gastroscopia" |
GIUGNO
2006
|
29 giugno 2006 -
Davide "Cancro alla bocca? " |
28 giugno 2006 -
Farmacia "Cancro colon " |
24 giugno 2006 - Roberto, anni 29, sesso M "Filamenti nelle feci" |
23 giugno
2006 - Marco "Cancro ghiandola salivare" |
22 giugno 2006
- Duea "Difficoltà evacuative" |
15 giugno 2006 - FIL68 "Nodulo Ipoecogeno Epididimo al testicolo" |
11 giugno
2006 - Loris "Papillomi alla vescica" |
10 giugno 2006 - Maria, sesso F, anni 58 "Ecografia tiroidea" |
7 giugno 2006 - Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali"
segue da
26 maggio 2006 - Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali" |
6 giugno 2006 - Maria "CA
renale " |
6 giugno
2006 - Paolo "Adenocarcinoma polmonare " |
1 giugno 2006 - Occhi verdi, anni 51, sesso F "Metaplasia intestinale
incompleta e reflusso" |
MAGGIO 2006
|
26 maggio2006 - Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali" |
25 maggio
2006 - Bear.a "Recidiva tumore colon " |
23
maggio 2006 - MarcoPU "Carcinoma verrucoso del pene " |
23 maggio 2006 - Matteo, Pistoia "Informazioni su cancro alla bocca o
gola" |
20 maggio 2006 - Patrizia, Domodossola "Adenocarcinoma del sigma" |
18 maggio 2005 - Giuseppe, anni 36, sesso M "Short
Barret, Ernia Jatale, Metaplasia Incompleta" |
MARZO 2006
|
23 marzo
2006 - Subtopia "Adenocarcinoma ulceroso" |
22 marzo 2006 -
Gina, Grosseto "Consiglio" |
22 marzo
2006 - Luca, sesso M, anni 47 "Feci molli" |
21
marzo 2006 - Maria, anni 64, sesso F "Gastrite cronica" |
21 marzo 2006 - Anesteticus, "Ectasia delle anse intestinali" |
20 marzo 2006 -
HODRY 63 "Esito colonscopia" |
18 marzo 2006 - Gabriele "Gastrite
antrale" |
18
marzo 2006 - Occhi marroni "CA 125 pari a 9100" |
17 marzo 2006 - Titta, anni 39, sesso F "Problemi alla gola" |
15 marzo 2006 - Pina, sesso F, anni 56 "Esito TAC toracica al polmone" |
14
marzo 2006 - Antonio, anni 16, sesso M "Ho un tumore?" |
13 marzo 2006 -
Okkiazzurri, "Adenocarcinoma" |
13 marzo 2006 - Minnie 53 "Classificazioni tumori colorettali" |
11 marzo 2006 - Mary "Termoablazione per mesotelima pleurico" |
10 marzo 2006 - Cristian, anni 22, sesso M, Genova "Beanza del
cardias con iperemia dell'esofago terminale" |
3 marzo 2006 - Debora "Adenocarcinoma prostatico e metastasi ossee" |
2 marzo 2006 - Antonella, sesso F, anni 42 "iperplasia rigenerativa e
con metaplasia intestinale incompleta focale" |
1 marzo 2006 -
Massimo 1971, "Linfoma hodgkin" |
FEBBRAIO 2006
|
28 febbraio
2006 - Grazia, "Tumore prostatico" |
28 febbraio
2006 - Daniela, "Carcinoma renale" |
28 febbraio
2006 - Pescina, "polipi iperplastici" |
23
febbraio 2006 - Luisa, sesso F "Gastropatia HPY" |
23 febbraio 2006 - Angelica, anni 75, sesso F "Operazione al colon" |
22 febbraio 2006 - Marilù, sesso F, SR "Recidiva carcinoma uroteliale" |
22 febbraio 2006 - Rosilla, sesso F, anni 45 "Risultati endoscopia" |
15 febbraio
2005 - Roberta "Epigastralgia acuta" |
15 febbraio 2006 - Caterina 41, sesso F, "Gastroscopia con biopsia" |
14 febbraio
2006 - Tonio "Carcinosi peritoneale" |
14 febbraio 2006 - GB
"esofagite" |
11 febbraio
2006 - Antonio "Lesioni epatiche" |
5 febbraio2006 - Rusty "Adenocarcinoma ulcerato del grosso
intestino" |
GENNAIO
2006
|
28 gennaio 2006 - Mastino, anni 43, sesso M "Esofago iperemico" |
13 gennaio 2006 - Beatrice "Familiarità del tumore al colon" |
7 gennaio 2006
- Tindara "Metastasi polmonari" |
7
gennaio 2006 - Piero, sesso M, "Consulto K sigma-retto"
|
5 gennaio 2006 -
Mauro "Tumore al polmone" |
4
gennaio 2006 - Annunciata "Carcinoma infiltrante G3 al colon"
|
3
gennaio 2006 - Denis, anni 25 "ANTROPATIA E BULBOPATIA IPEREMICA"
|
1
gennaio 2006 - Lucky, anni 43 "Tosse e tumore al polmone" |
FEBBRAIO 2007 |
9 febbraio 2007 - Susanna, sesso F, anni 34 e mezzo "Cisti ovaia
destra"
"Susanna, 34 anni e mezzo, no figli, pap-test negativo per la ricerca
di cellule neoplastiche, no vita sessuale da circa 5 anni, prima
mestruazione a 13 anni, costituzione esile e minuta, tendenza ai
brufoli, peluria abbondante, mestruazioni regolarissime e scarse (3-4
giorni il flusso), dolori mestruali il primo giorno che si risolvono
in un paio d'ore, sporadicamente (2 volte in un anno circa) tendenza
allo svenimento ed alla sudorazione fredda il primo giorno di
mestruazione, no anticoncenzionali (solo una volta circa 6 anni fa
assunzione Minulet in dosi massive in seguito a rottura preservativo).
2 visite ginecologiche in tutta la vita di cui la prima 2 anni fa non
aveva evidenziato nessuna patologia (anche se veniva consigliato l'uso
della pillola yasmine per i brufoli ed i dolori mestruali), l'ultima
un mese fa ha evidenziato un utero Ave, un ovaio sinistro PCO, un
ovaio destro con due cisti iposoniche del complessivo diametro di 68
mm ed una sospetta endometriosi (market tumorali alti come riferito).
Nel frattempo ho avuto le mestruazioni regolarissime e pure senza
alcun disturbo. Tuttavia ancora oggi, al 9° giorno, accuso delle
piccole perdite filamentose, striate di sangue a volte rosso, a volto
tendente al marrone ed una certa nausea, specialmente al mattino,
mentre i brufoli sono scomparsi (questi sfoghi di brufoli si
presentano a periodi) Inizio a preoccuparmi anche perché proprio 2
anni fa ho dovuto lottare, perdendo, col tumore al rene del mio Papy e
le energie sono ormai esaurite. Grazie."
risposta
"Gent.ma Signora, i nostri consulenti medici , avendo letto le Sue
e-mail , consigliano di fare una visita ginecologica. Molti cordiali
saluti , Segreteria ASS.NE PREVENZIONE E CURA TUMORI" |
GENNAIO 2007 |
31 gennaio 2007 - Gianni, anni 53, sesso M "Esito esame istologico"
"A seguito di
esofagogastroduodenoscopia la cui diagnosi parla di esofago di Barret
tipo short con cardias incontinente per ernia trasjatale, l'esame
istologico di 5 frammenti (A mucosa gastrica antro-corpo-fondo, B
mucosa gastrica -cardias, C esofago, D esofago, E esofago) ha dato la
seguente diagnosi: A - Lembi di mucosa gastrica di tipo antrale,
transizionale e fundico privi di alterazioni strutturali di rilievo.
Ricerca formazioni Helicobacter pylori-simili: negativa B - Lembi di
mucosa gastrica di tipo transizionali privi di alterazioni
morfologiche significative. Ricerca formazioni Helicobacter
pylori-simili: negativa C - D Lembi di mucosa esofago-gastrica con
flogosi cronica e metaplasia intestinale E - Frustolo esofageo privo
di alterazioni strutturali di rilievo
Egregio Dottore,
ho 53 anni e a fronte di questa diagnosi mi può dare un quadro
generale della mia situazione con particolare riferimento alla
metaplasia intestinale? La ringrazio molto e cordialmente La saluto"
risposta
"Gent Sig
Gianni, dal referto allegato non vi sono segni di forme tumorali
all'esame istologico. Inoltre è importante che la ricerca dell'Helicobacter
sia risultata negativa. La metaplasia intestinale è solo da tenere
sotto controllo nel tempo. Dipende poi se è di tipo completo o
incompleto (non è specificato nella email). In ogni caso l'indicazione
è fare delle successive EGDS di controllo e la terapia suggerita dal
gastroenterologo per la gastrite. Cordiali saluti" |
31 gennaio 2007 - Lucia, "Follow up adenocarcinoma gastrico"
"Gent.mo Professore
vorrei un parere sul risultato della TAC eseguita da mia madre (anni
59) nell’ambito del normale follow-up, dopo aver subito 2 anni fa
(febbraio 2005) gastroresezione subtotale e colecistestomia per
adenoCA scarsamente differenziato dello stomaco (T2-N0-Mx).
Le sue condizioni
generali sono ottime, non presenta segni di ittero e l’oncologo che la
segue sembra abbastanza disorientato.
17/01/2007 - TC
ADDOME INFERIORE E SUPERIORE CON MDC Si conferma la marcata
dilatazione delle vie biliari intra ed extra-epatiche. A livello
dell’ilo epatico è presente del tessuto solido, ipodenso, di natura
eteroformativa che avvolge a manicotto il coledoco e l’arteria epatica
comune. Il coledoco a monte dell’ostacolo presenta un diametro di 14
mm.
Piccoli linfonodi
del diametro di circa 1 cm sono presenti nell’intercavo aorta-cava ed
a livello della radice del mesentere.
Modica quantità di
versamento nello scavo di Douglas. Non alterazioni densiometriche a
carico di milza, pancreas, surreni e reni. Nulla da segnalare a carico
degli organi pelvici.
23/01/2007 - ESAMI
EMATOLOGICI ldh 406 (150-450) urea 0.29 (0.18-0.50) creatinina 0.8
(0.6-1.1) calcio 8.9 (8.4-10.2) sodio 140 (135-148) potassio 3.8
(3.5-5.3) got 44 (2-40) gpt 52 (2-40) bilirubina totale 0.97 (0.15-1)
bilirubina diretta 0.06 (0.00-0.25) proteine totali 7.1 (6.2-8.3)
ferro 102 (55-140) ca 19-9 11 (0-31) cea 5.3 (0-5)
25/01/2007 -
GASTROSCOPIA Esiti di gastroresezione subtotale, la mucosa residua
appare rosea esente da lesioni, ben accessibile l’ansa afferente che
appare breve ed elastica.
La ringrazio per la
collaborazione e per i suggerimenti che potrà darmi. "
risposta
"Gent Sigra
Lucia, è sicuramente strano che il paziente non abbia ittero con una
possibile ripresa di malattia in tale sede. Considerando peraltro la
storia del paziente è sicuramente indicato escludere, in primis una
recidiva locale. Per tale motivo potrebbe essere indicata
l'effettuazione di una PET-CT per confermare la presenza di tessuto
mneoplastico ed eventualmente di una ecoendoscopia con prelievo
bioptico (se presente uno specialisto in sede). Cordiali saluti. " |
30
gennaio 2007 - Crini, sesso F, "Rene a ferro di cavallo"
"Leggo il vostro
articolo sulla prevenzione nei bambini piccoli. A mio figlio, età 28
mesi, è stato diagnosticato, successivamente ad individuazione di
dilatazione renale in gravidanza, un rene a ferro di cavallo. Sono
stati effettuati numerosi esami clinici: cistografia, scintigrafia
statica, dinamica e numerose ecografie ed urinocolture (sempre
negative). Non sono stati evidenziati particolari problemi se non un
deflusso rallentato nell'escrezione dell'urina, ma è stato consigliato
un controllo periodico attraverso urinocolture e ecografie. Nel
leggere l'articolo di cui sopra che collega il nefroblastoma a questa
tipologia di rene a fero di cavallo mi sono chiesta se non fosse il
caso di approfondire la sutuazione con ulteriori controlli onde
poterli escludere. Grazie "
risposta
"Gent. Signora
il nefroblastoma si può associare ad alcune anomalie congenite
urologiche ed ad alcune sindromi, ma è solo una possibilità. Visite
periodiche, ecografie di controllo e esami urine, eseguiti presso un
Centro di Urologia Pediatrica, sono la buona pratica per il controllo
nel tempo del bimbo per il monitoraggio del rene a ferro di cavallo ed
escludere altri problemi. Resto a disposizione per eventuali
aggiornamenti " |
26 gennaio
2007 - Susanna, "Cisti all'ovaio destro"
"A seguito di
perdite intermestruali, mi sono rivolta ad un ginecologo che mi ha
diagnosticato 2 cisti all'ovaio destro per complessivi 68 mm. Oggi
ricevo i risultati dei 2 markers: ca 125 62,70 ca 19.9 176,46
Ho 34 anni e
mezzo: che fare? Devo per forza affidarmi alla chirurgia per escludere
il peggio? Grazie. "
risposta
"I valori dei
markers sono effettivamente fuori posto.ma per decidere l'eventuale
intervento chirurgico, che comunque serve sempre per poter arrivare
alla diagnosi istologica definitiva, sarebbe necessario avere
ulteriori informazioni sulla descrizione ecografica delle cisti e
sulla storia clinica della paziente. " |
25 gennaio 2007 - Laura, sesso F, anni 32 "Ereditarietà del tumore al
colon"
"Gentile
associazione, mia madre è morta di tumore al colon a 55 anni. Ho letto
che l'ereditarietà è un fattore di rischio. Volevo sapere se io e mio
fratello dobbiamo per prevenire fare visite, esami e se sì a partire
da quale età. Io sono una donna di 32 anni, vegetariana. Soffro da
sempre di stitichezza. Mio fratello ha 26 anni, mangia molta carne.
Entrambi facciamo movimento. Grazie. Cordiali saluti "
risposta
"Gent Sigra.
Laura, sicuramente vi è una certa predisposizione per le malattie
tumorali nel colon. Direi che essendo ancora giovani possa essere
inizialmente utile eseguire una ricerca del sangue occulto (Hemoccult)annuale
in modo da monitorizzare l'eventuale comparsa di sangue nelle feci. Se
positiva è indicata l'esecuzione di una colonscopia totale di
controllo. A 40-45 anni può essere indicata l'esecuzione di una
colonscopia di controllo. Cordiali saluti." |
22 gennaio 2007 -
Gabry "Adenocarcinoma"
"Mio papà di anni 73 a seguito di colonscopia non eseguita per
ostruzione del retto e dalla biopsia effettuata con esito:
adenocarcinoma discretamente differenziato con aree scarsamente
differenziate PTX PMX G3, mi chiedo cosa sia questa sigla se è la
gravità della malattia e quale sia la strada da intraprendere Grazie
di cuore Gabry"
risposta
"Gent Sigra Gabry, la sigla in questo momento non ha nessun
significato. La strada da intraprendere è quella di effettuare gli
esami di stadiazione (TAC etc) e in base ai risultati valutare
l'indicazione ad un intervento chirurgico per asportare il tumore del
retto, considerando che con il passare del tempo tenderà a sanguinare
e a chiudere il retto completamente, determinando un quadro di
occlusione. Previa l'effettuazione degli esami di stadiazione può
essere presa in esame la possibilità eventuale di effettuare della
Radioterapia e Chemioterapia prima dell'intervento chirurgico, qualora
ve ne fosse l'indicazione e le condizioni cliniche del paziente lo
permettessero. Una volta effettuato l'intervento chirurgico l'esame
istologico permetterà di effettuare una corretta stadiazione TNM G che
consentirà di poter dare un giudizio prognostico e l'indicazione
eventuale a terapie postoperatorie (radio-chemioterapia. Il primo
passo è reperire un chirurgo esperto in malattie del retto per la
stadiazione e l'intervento. Cordiali saluti." |
22 gennaio
2007 - Geg, "ADENOCARCINOMA GASTRICO "
"VORREI UN VS
PARERE CIRCA L'OPERAZIONE AVUTA DA MIO PADRE, 75 ANNI. ADENOCARCINOMA
GASTRICO A MEDIO GRADO DI DIFFERENZIAZIONE DI TIPO INTESTINALE SECONDO
LAUREN AMPIAMENTE DIFFUSO ENTRO LA PARETE ED INFILTRANTE GLI STROMI
GASTRICI. TOLTO TUTTO LO STOMACO ED ESEGUITA UNA D3 QUASI 100
LINFONODI TOLTI . TUTTI NEGATIVI PT3 PNO PMX. QUALI POSSIBILITA' DI
SOPRAVVIVENZA. GRAZIE GEG "
risposta
"Gent Sigra,
direi che i chirurghi che hanno operato suo padre hanno fatto un
ottimo lavoro, eseguendo l'intervento chirurgico corretto nel suo caso
ed eseguendo una asportazione dei linfonodi (linfadenectomia) molto
estesa, quindi estremamente radicale. L'assenza di metastasi nei
linfonodi asportati è un fattore prognostico molto importante, così
come l'assenza di metastasi in altri organi. La malattia a livello
gastrico è sicuramente avanzata, ma considerando l'età del paziente e
gli aspetti sopracitati direi che una volta superato l'intervento
chirurgico ha buone probabilità di sopravvivenza a lungo termine.
Cordiali saluti. " |
21 gennaio 2007 - Annalisa, Ravenna "Adenocarcinoma del colon"
"Buon Giorno, ho letto tante domande e risposte che in questo periodo
mi servono di aiuto. La mia mamma 72 enne e' appena stata operata per
un adenocarcinoma del colon destro con stadiazione pT3pN1M0 stadio c2
secondo Astler.Coller.con 1/14 linfonodi regionali colpiti. iniziera'
chemioterapia adiuvante con oxaliplatino,acido folinico e
5-fluororacile in infusione previo inserimento di port venoso. chiedo
cortesemente se la sopravvivenza libera da malattia e' incoraggiante
oppure no dal momento che sono terrorizzata e capisco che quando si ha
a che fare con tumori e' sempre molto difficile, poi se questo tipo di
chemio avra' effetti collaterali sopportabili. la mia mamma
dall'intervento si e' ottimamente ripresa e gli esami del sangue sono
nella norma. durante l'intervento e' stata asportata anche la
colecisti perche' evidenziava da un ecografia precedente l'intervento
calcoli di grosse dimensioni. iniziera'il 29 gennaio la chemioterapia
e non e' stato fatta una tac perche' l'oncologo per il momento non
l'ha ritenuta necessaria visto che aveva fatto precedentemente (in
ottobre) una ecografia addominale. _Grazie per una eventuale risposta
"
risposta
"Gent Sig,ra sicuramente il fatto che vi fosse un linfonodo
interessato da malattia non è un buon indice prognostico, ma
considerando che era solo uno su 14 direi che vi sono buone
probabilità di lunga sopravvivenza e ritengo indicato il trattamento
chemioterapico. Direi che se lo condizioni di salute sono buone
dovrebbe sopportare bene il trattamento. Se l'ecografista è bravo e i
chirurghi hanno palpato il fegato nel corso dell'intervento potrebbe
non essere obbligatoria la TAC. Cordiali saluti. " |
DICEMBRE 2006
|
13 dicembre
2006 - Sabrina "Tumore prostatico"
"Buon giorno, mi chiamo Sabrina e volevo delle spiegazioni, per
cortesia, relative ad un tumore alla prostata che hanno trovato a mio
papà: diagnosi estemporanea: microfocolai di adenocarcinoma
infiltrante tessuto muscolare liscio diagnosi istologica: si conferma
il giudizio diagnostico espresso sulle sezioni allestite in corso di
esame istologico intraoperatorio al congelatore. Adenocarcinoma
scarsamente differenziato della prostata, grado secondo Gleason 7
=3+4: Vi ringrazio per la Vs. gentile attenzione. Distinti saluti."
risposta
"Gentile Signora, è stato riscontrato un tumore di prostata, ma
durante quale intervento? Per risponderle in modo corretto mi serve
questa informazione oltre l'età di suo padre ed il PSA di partenza.
Resto a disposizione in attesa di una sua risposta. Cordiali saluti." |
13 dicembre 2006 - Andrea, sesso F, anni 52 "Esiti gastroscopia"
"Buongiorno, sono
una donna di 52 anni con continua dispepsia ormai da mesi e che ha
eseguito una gastroscopia che ha dato questo esito: "gastrite cronica
attiva dell'antro con metaplasia intestinale completa"
(caratteristiche seconda la scala Houston 1994: grado infiammazione =
2, attività infiammazione = 2, atrofia ghiandolare = 0, metaplasia
intestinale = 1, H. Pylori = 1). Secondo voi devo preoccuparmi, c'è il
rischio di sviluppare un tumore dello stomaco? E se si cosa posso fare
per prevenirlo? Grazie "
risposta
"Gent sig.
Andrea, La metaplasia completa ormai recede. Va effettuata una
adeguata terapia per la gastrite e per l'Helicobacter e controlli
periodici. Non vi sono sicuri rischi di degenerazione. La prevenzione
a questo punto sono solo i controlli periodici e l'eradicazione dell'HP.
Cordiali saluti" |
12 dicembre
2006 - Tiziana "Esiti gastroscopia"
"Buongiorno,
Mia mamma che ha
60anni ha fatto la gastroscopia allo stomaco dandole questo esito,
dato che stiamo aspettando l’esito della biopsia, ma siamo
tremendamente agitati mi potreste spiegare se si tratta di qualcosa di
brutto in alternativa cosa può essere.
Premetto che mia
mamma non riesce a mangiare tanto perche’ si sente sazia ed erutta
molto.
Il referto dice
questo:
“Esofago
normalmente canalizzato, privo di alterazioni di rilievo. Cardias
incontinente. Cavità gastrica con pareti distendibili, plicatura
normale, peristalsi presente. A livello del corpo gastrico(2-2,5 cm.
dalla regione sottocardiale) si reperta la presenza di una formazione
vegetante delle dimensioni di circa 40-45mm. Con superficie irregolare
e a tratti erosa, non ulcerata, in apparente rapporto di continuita’
con una plica gastrica, di consistenza aumentata ai prelievi bioptici.
La mucosa è di aspetto gastritico cronico in sede antrale. Piloro
pervio. Bulbo e seconda porzione duodenale nella norma. Utile
approfondimento mediante ecoendoscopia”.
Per favore mi
potete rispondere presto?
Grazie mille e
cordiali saluti. "
risposta
"Gent. Sig.ra
Tiziana, dalla descrizione riportata sembrerebbe trattarsi di una
forma tumorale. Peraltro esistono molteplici formazioni tumorali di
malignità diversa e talora benigne e solo l'esame istologico può
essere dirimente. In ogni caso il più indicato a dirle qualcosa sulla
possibile natura è l'endoscopista che ha effettuato l'esame che
vedendo la massa può già cominciare a darne un giudizio. Cordiali
saluti." |
9
dicembre 2006 - Dragan, sesso M "Esiti gastroscopia"
"Vorrei chiedere un consiglio: il 1/02/2005 ho fatto prima
gastroscopia in quale si dice: esofago con mucosa distale ispessita
con una brevissima erosione fibrinosa.cardias a 43 cm ipotonico e
conc.endosc.: esofagite di primo grado, ipotonia cardiale, gastropatia
antrale aspecifica. Il dott. di base mi ha prescritto esomeprazol.
Dopo quasi un anno e diversi tipi di esomeprazol i sintomi erano
sempre quelli: dolori al addome,pancia gonfia, bruciori (anche
stipsi), ho fatto colonscopia il 26/06/2006 con conclusioni:
emorroidi interne, micropolipo a livello del sigma, iniziale
diverticolosi del colon. Dopo questo esame sempre esomeprazol e
antibiotico Humatin una settimana al mese (lo preso due volte). Il
28/08/2006 ero in ferie in mio paese (serbia) e come mi sentivo bene
ho fatto un altra gastroscopia in cui si dice: dg oesophagitis
refluxogenes, hernia hiatalis axialis oesophagi, helicobacteriosis, in
più è scritto: sul bulbus c'e una piccola fisura ulcerosa, ancora oggi
non mi sento bene. Premendo con la mano in zona ombelicale mi fa male
che non mi e mai passato in tutto questo periodo, vorrei dire un altra
cosa, mio padre per quello che mi ricordo aveva quasi stessi problemi
e dopo tanti dottori e esami gli hanno trovato NON HODGIN di quale al
seguito è morto,.in attesa di una possibile risposta vi ringrazio"
risposta
"Gent Sig. Dragan, gli esiti delle gastroscopie riportati sono
rassicuranti, in quanto non vi sono descrizioni di masse riferibili a
possibili forme tumorali. Sicuramente è presente una forma di gastrite
refrattaria alla terapia con associate ulcerazioni. E' eventualmente
indicata l'esecuzione di una consulenza gastroenterologica ed
eventualmente l'esecuzione di una PH manometria per valutare se è
presente un reflusso esofago-gastrico, il PH del reflusso e la sua
entità in modo da valutare successivamente una eventuale indicazione
ad una plastica antireflusso. Va inoltre controllata se vi è stata l'eradicazione
dell'Helicobacter pylori (HP), senza la quale non si può avere la
scomparsa della sintomatologia. Cordiali saluti " |
8
dicembre 2006 - Casor. sesso M, anni 28 "Carcinoma Renale"
"Salve, sono un
ragazzo di 28 anni sottoposto a nefrectomia radicale sinistra
videolaparoscopica. Sono stato dal mio urologo dopo un mese
dall'operazione e leggendo l'esame istologico, che riporterò di
seguito, mi ha detto che non devo fare nessuna cura preventiva
solamente tra sei mesi devo rifare una TAC total body. La mia domanda
è questa: è giusto non fare alcuna cura preventiva e devo modificare
in qualche modo il mio stile di vita? Diagnosi esame istologico:
Adenocarcinoma renale di 5 cm di diametro poco differenziato(G3) grado
4 sec Fuhrman. La neoplasia mostra una quota a cellule chiare di tipo
convenzionale coesistente con elementi cellulari poligonali a
citoplasma granuloso eosinofilo (Cellule cromofile). La neoplasia
infiltra ma non supera le strutture capsulari. Uretere e vasi ilari
indenni da neoplasia. Stadio pT1 sec UICC. Ringrazio
anticipatamente. "
risposta
"Gentile
Signore, i consigli dati dal Suo Urologo rispecchiano la buona pratica
clinica di controlli periodici post-intervento. Al momento oltre la
chirurgia, in assenza di metastasi dimostrate (non è il Suo caso), non
vi sono altre cure preventive. Per quanto riguarda il Suo stile di
vita suggerisco controlli della funzione renale ed una opportuna
idratazione quotidiana (1,5 litri di acqua al die) di modo da favorire
la funzione vicariante del rene rimasto. " |
8 dicembre 2006 - Andrea, sesso M, anni 46, Faenza "Elevata
cromogranina A"
"Vi scrivo in
merito ad un esame clinico del Novembre 2006 che presenta valori
elevati di un marker Cromogranina A CG-A pari 71.7 U/L che indica
valori di riferimento normali tra 2 -18 U/L.Tutti gli altri esami come
emogramma - formula leucocitaria - piastrine - creatinina con valore
0,8 e PSA totale 0,971 ng/ml presentano valori di riferimento normali
.La mia storia clinica presenta colonoscopia nell' ottobre 2003 con
rimozione di polipo semipeduncolato di mm 8 nel con biopsia di adenoma
tubulo villoso con displasia lieve, esame ripetuto nel novembre 2005
che non rileva aspetti patologici.
Altra area di
cui ho sempre sofferto da oltre 15 anni è di una prostatite cronica
rilevata anche da ETG transrettale nel gennaio 2006 presenta
ipertrofia a carico della ghiandola anteriore e di processo flogistico
diffuso con calcificazioni a livello del parenchima prostatico, ed ETG
dello scroto con varicocele sx e ds di 3° grado, Mar test positivo al
99 % e diagnosi di feritilita' ridotta, per questo ho eseguito tali
esami con l'intenzione ad effettuare l' intervento di varicocele. l '
elettrocardiogramma richiesto in questo tipo di intervento indica una
bradicardia sinusale con aritmia sinusale pre-eccitazione ventricolare
WP W.
Di notte mi
sveglio almeno uno o due volte per urinare , con sudorazione estesa
all' area del collo e toracica con sintomi di difficolta' di
deglutinazione.In famiglia abbiamo una storia clinica con una giovane
nipote malata di fibrosi cistica. Il mio medico di base è un pò
disorientato e vista la caratteristica di questo marker come
campanello di allarme di una possibile neoplasia mi ha indicato di
proseguire per approfondire e si è preso un po' di tempo per valutare
il da farsi.
Nella vostra
specializzazione cosa mi consigliate come iter diagnostico preventivo,
a quale centro specializzato rivolgermi per superare questi dubbi e
che peso dare ad una risposta con questo valore. Ringraziando invio i
miei saluti "
risposta
"Per prima cosa
occorre ricontrollare il dato interrompendo eventuali terapie in
corso. Alcuni farmaci possono interferire sui valori del marcatore in
particolare gli inibitori di pompa usati per la cura delle
gastropatie. Se il dato dovesse essere riconfermato occorre eseguire
una Tac di torace e addome e eventualmente un esame di medicina
nucleare con Octreoscan. Un secondo marcatore utile è NSE e dosaggi
ormonali quali le catecolamine. La cosa migliore è però far
riferimento a un centro di oncologia medica o endocrinologia o
medicina interna. Disponibile per ulteriori chiarimenti." |
8 dicembre
2006 - Andrea "Raucedine persistente"
"Buonasera, da
circa 10 giorni ho una raucedine persistente, senza avere male
alla gola mi sembra pero di avere come un peso in gola. Tutto ciò mi
permette comunque di deglutire bene premetto che sono non fumatore e
non bevitore, che ho 39 anni e che il mio lavoro mi fa respirare
spesso fumo di motori diesel mescolato a delle particelle finissime di
polvere (lavoro di notte nel metro di Parigi) questa raucedine è
comparsa assieme a delle fitte fastidiose (ma non dolorose) al petto
devo preoccuparmi? grazie"
risposta
"In
considerazione del lavoro da lei svolto, sarebbe utile eseguire una
radiografia del torace e una visita otorinolaringoiatrica. Cordiali
saluti " |
NOVEMBRE 2006
|
28 novembre
2006 - Ferrari "Esiti gastroscopia"
"Buona sera,
Mio nonno oggi è stato sottoposto ad una gastroscopia, i referti
dicono: - lesione vegetale esofagea - gastropatia antrale
papulosa riuscite a dirmi cosa vuol dire? Grazie"
risposta
"Gentile
signora, è un pò generico. In ogni caso lesione vegetante indica,
generalmente, un polipo o una formazione tumorale, in questo caso
dell'esofago. Sicuramente avranno fatto una biopsia e vi diranno
qualcosa. In caso contrario va fatta assolutamente una biopsia. Per
quanto riguarda lo stomaco è invece solo gastrite. Cordiali
saluti. " |
26 novembre 2006 - Gianluca, anni 46, sesso M, Gallipoli
"Metaplasia intestinale"
"Buon pomeriggio,
desidererei cortesemente dei chiarimenti circa quanto mi e' stato
diagnosticato dopo l'esame endoscopico con biopsia gastrica e ricerca
HP: "Frammenti di mucosa gastrica antrale con moderata infiltrazione
flogistica linfoplasmacellulare e con focolai di metaplasia
intestinale completa delle ghiandole." Gastrite cronica aspecifica.
Negativa la ricerca dell'H.P. In attesa di un vostro chiarimento,vogliare
gradire i miei piu' distinti saluti "
risposta
"Gent.le
Signore, è un quadro di gastrite abbastanza importante in
considerazione della presenza della metaplasia che è un'alterazione
della mucosa dello stomaco legata alla gastrite e talvolta all'HP, che
nel suo caso è risultato negativo. Una adeguata terapia per la
gastrite (senta un gastroenterologo) è in grado di controllare la
gastrite e talora il quadro di metaplasia. Vanno effettuati controlli
endoscopici in futuro (tra 1 anno dopo la cura) Cordiali saluti." |
16
novembre 2006 - Sofia Bz , anni 68, sesso F "Esame PET"
"Sono una signora
di 68 anni e la risposta del Pet ha rilevato un iperaccumolo f.c.g.o.
paritale del fegato; si tratta di massa tumorale? "
risposta.
"Gentile Sig.ra
Sofia
La PET indica
solamente che vi è una zona ad elevato metabolismo, non fa da sola
diagnosi. Si deve correlare il tutto al quadro clinico. In ogni caso
la PET NON è un esame di screening, è un esame di "seconda battuta", a
monte vi deve essere una storia clinica ed altri esami strumentali.
Cordiali saluti " |
14 novembre 2006 - Eolo, anni 60, sesso M "Intervento prostata"
"Ho 60 anni e
recentemente mi hanno diagnosticato un Adenocarcinoma moderatamente
differenziato alla prostata. Necessito un intervento radicale della
prostata. A vs. parere è opportuno eseguire l'intervento per via
retropubica o peritale o per via laparoscopica. Grazie"
risposta
"Gentile
Signore, l'indicazione della vie retropubica o perineale viene data
dal suo urologo in base alla situazione, necessità di linfadenectomia,
etc. La procedura laparoscopica resta per ora ancora sperimentale,
anche se con buoni risultati, in Centri di riferimento. Cordiali
saluti " |
13 novembre 2006 - Selene, anni 22, sesso F "Tosse persistente"
"Buon giorno, da
anni ho i linfonodi del collo parecchio ingrossati, il che è stato
attribuito a una vecchia mononucleosi. Ultimamente mi sembrano
aumentati di numero (non ne ho però la certezza) e da giugno continuo
ad avere una tosse insistente che mi provoca attacchi tanto forti da
perdere la voce. Ho smesso di fumare da luglio,ma a periodi il
problema si ripresenta. Ho notato che non è assolutamente associato
agli sforzi e più che all'altezza del polmone sento come se avessi una
spina in fondo alla gola,nel lato destro. Ho fatto la lastra al torace
e le prove di funzionalità respiratoria, entrambe nella norma. Anche
gli esami di routine per la pillola anticoncezionale non presentano
valori alterati (tranne l'antitrombina che risulta alta) e due anni fa
avevo fatto un'ecografia al collo che rilevava la presenza di diversi
linfonodi ingrossati ma non segnalava la presenza di altre masse.
Negli ultimi giorni, avvertendo un sapore strano in bocca, ho provato
ad osservare l'espettorato e presenta striature grigio-nere. Quasi
sicuramente non si tratta quasi di sicuro di espettorato polmonare ma
piuttosto derivante dalla gola perchè è più abbondante raschiando la
voce più che tossendo. Devo attribuire il tutto al fatto che ho smesso
di fumare? Gli esami eseguiti sono sufficienti? La ringrazio"
risposta
"Certo il fumo
non ha aiutato e prima di smaltire i suoi effetti ci va tempo, gli
esami eseguiti sono corretti, magari farei ancora un batteriologico ed
un citologico su escreato." |
4 novembre 2006 - Pier63, Favria Canavese "Adenocarcinoma al sigma"
"Buongiorno e
grazie per lo stupendo servizio che mettete a disposizione della rete
internet. Scrivo in nome di mio padre che nel mese di settembre, in
seguito a perdite ematiche nelle feci ha effettuato una colonscopia da
cui è risultato un adenocarcinoma al sigma. In seguito è stata
effettuata una "tac addome sup. e inf. + torace.". e un "clisma opaco
in doppio contrasto" in entrambi i casi l'unica rilevanza anomala è
stata un area di 4 cm al sigma medio in accordo con l'esame
endoscopico. In data 06/10/06 mio padre dell'età di 72 anni è stato
operato di sigmentectomia,nel cui intervento è stato asportato una
porzione di 13 cm di colon sigmoideo;la neoplasia risulta di cm
3.5x3x1,1. L'esame istologico riporta: Adenocarcinoma ulcerato
scarsamente differenziato del grosso intestino. Infiltrazione
della parete a tutto spessore e del connettivo periviscerale. Focolai
multipli di angioinvasione. Discreta flogosi associata intra e
peri tumorale Versante sieroso indenne da neoplasia. Iperplasia
reattiva in 16 linfonodi periviscerali. Margini di resezioni indenni.
pT3,pN0;B2 sec.DUKES mod. ASTLER E COLLER. Fiducioso di una vostra
risposta vi chiedo quale può essere la cura adeguata da effettuare ad
un mese dall'intervento e per il prossimo futuro. Grazie ancora"
risposta
"Gent. Pier63,
una volta rimosso chirurgicamente il tumore e certi dell’assenza di
localizzazioni secondarie (metastasi) occorre effettuare una
consulenza specialistica oncologica. Questo per valutare l’opportunità
o meno di eseguire un trattamento chemioterapico cosiddetto adiuvante,
cioè effettuato dopo l'intervento chirurgico per diminuire il rischio
di ricaduta. L’esame istologico effettuato sul pezzo operatorio, l’età
e le condizioni di salute del paziente sono tra i criteri di scelta. A
ciò va aggiunto, non di minor importanza, il protocollo di esami di
follow up a cui l’oncologo sottoporrà il paziente che permette di
monitorarlo nel tempo. Considerando che i protocolli di terapia sono
ormai standard si affidi alla struttura sanitaria a lei più vicina che
ospiti un servizio di oncologia. Cordiali saluti.
IL COMITATO
SCIENTIFICO " |
1 novembre
2006 - Famiglia M "Esami del sangue"
"Buon giorno,
siamo un gruppo di cugini e cugine dai 17 ai 30 anni, nella nostra
famiglia abbiamo notato una fortissima famigliarità per l'insorgenza
di tumori (i nostri genitori appartengono ad un gruppo di 8 fratelli
di cui 6 hanno vissuto almeno una volta l'esperienza del tumore a
seno, utero, prostata, fegato e polmone. Anche nostra nonna venne a
mancare per tumore al seno). Vorremmo sapere se dobbiamo, nonostante
la nostra giovane età, eseguire esami di prevenzione. Inoltre
siamo quasi tutti donatori di sangue. Sono sufficienti gli esami del
sangue eseguiti alle donazioni per rilevare eventuali situazioni
sospette? A quali valori dobbiamo stare attenti? grazie"
risposta
"Dagli esami del
sangue non è possibile trarre alcuna indicazione per una diagnosi
precoce di tumore. La trasmissione genetica del rischio di
contrarre tumori è relativamente rara. Se almeno tre parenti tra zie e
nonna sono stati colpiti dal tumore alla mammella può essere utile una
consulenza genetica. Se alla palpazione delle mammelle si sospetta la
presenza di noduli in prima istanza a questa età suggerirei una
ecografia ed eventualmente una successiva mammografia.
Disponibile per ulteriori informazioni." |
OTTOBRE 2006
|
29 ottobre 2006 - Roberto II, sesso M, anni 34 "Tumori e familiarità"
"NEL 2006 E'
DECEDUTO MIO PADRE PER TUMORE, NEL 1985 E' DECEDUTO MIO FRATELLO PER
TUMORE OSSEO, NEL 60/80 SONO DECEDUTI I GENITORI DI MIA MADRE SEMPRE
PER TUMORE. IO E MIO FRATELLO DI 26 ANNI CI DOBBIAMO SOTTOPORRE
PER PREVENZIONE A QUALCHE ESAME? QUALI E COME? GRAZIE."
risposta
"Non vi sono
esami preventivi da consigliare se non periodiche visite oncologiche.
Disponibile per ulteriori informazioni. Cordiali saluti" |
24
ottobre 2006 - Max, anni 28, sesso M "Tumore prostata"
"Egr. Dottore,
APRILE 05- A mio
padre (61 anni) a seguito di controlli di routine gli viene
evidenziato un valore di p.s.a. elevato tale da suggerire dall'Urologo
Rx cistografico con risultato nella norma.
LUGLIO 05
- Si procede a biopsia 3 prelievi per lobo sx + 3 prel. Lobo dx.con
questo responso : TESSUTO PROSTATICO CON IPOPLASIA DELL'EPITELIO
OTRICOLARE:COESISTONO FOCOLAI DI FLOGOSI CRONICA PERIOTRALE.
GIUGNO 06 -
Esame sangue p.s.a = 7.36 ; p.s.a libero = 0.66 ; p.s.a. libero/p.s.a.
totale = 9
LUGLIO 06 -
Esame sangue p.s.a = 7.03 ; p.s.a libero = 0.57 ; p.s.a. libero/p.s.a.
totale = 8 AGOSTO 06 - Esame digitale rettale con responso : PROSTATA
DI VOLUME E CONSISTENZA REGOLARE.
OTTOBRE 06 -
Nuova biopsia 4 prelievi per lobo dx + 4 lobo sx con responso : 1)
ADENOCARCINOMA INFILTRANTE SCORE 6 (3+3) SECONDO GLEASON,PRESENTE IN
DUE FRAMMENTI. 2) TESSUTO FIBROSO E MUSCOLARE LISCIO E STRIATO. NON
RAPPRESENTATE STRUTTURE OTRICOLARI.
L'urologo ha
avviato la procedura di esami per valutare meglio l'entità del tumore
e la presenza di eventuali metastasi, lo ha informato che vista la
posizione, visto lo stadio iniziale, vista la scarsa aggressività ci
sono ottime possibilità che le cellule tumorali siano localizzate alla
sola prostata (da confermare comunque dopo opportune analisi) e che i
tempi di progressione (sempre che ciò avvenga) del tumore sono lunghi
(6/7 anni). Le volevo chiedere a quali cure/interventi mio padre
debba andar incontro per affrontare e risolvere il problema (nel caso
di localizzazione nella sola prostata). La ringrazio
anticipatamente"
risposta
"Gentile
Signore, in base ai dati forniti, se la malattia è localizzata
consiglio la prostatectomia radicale o la radioterapia (terapie con
intento guaritivo) da vagliare in base anche alle condizioni cliniche
del Paziente. Il vostro urologo di fiducia vi fornirà i dati riguardo
benefici e rischi di ogni procedura. Cordiali saluti" |
21 ottobre 2006 - Gianfranco, anni 67, sesso M, Parma "Intervento alle
corde vocali"
"Spett. Medico, ho
67 anni, sono stato operato alle corde vocali per 2 piccoli tumorini,
dopo l"operazione mi anno fatto fare 35 giorni di radioterapia in cui
durante il finale della terapia cominciai ad avere dei bruciori alla
gola ed infiammazione, mi fecero fare dei controlli dal laringoiatra
ed era tutto a posto, mi fecero fare 5 tac- collo -petto -torce
-stomaco, ed anche questi e tutto a posto ma io sono circa 2 mesi che
alla notte non dormo piu; mi corico e dopo 1/2 ore mi sveglio che mi
sento mancare il respiro e con questo rimango tutte le notti sveglio,
(SONO DISPERATO, NON SO PIU COSA FARE) STO PRENDENDO DEL CORTISONE IN
PASTIGLIE E LA PASTIGLIA PER IL REFLUSSO, ma le cose non cambiano, ho
la gola gonfia ed infiammata.- la vorrei pregare cortesemente se mi
può dare qualche consiglio per rimediare a questo in modo da poter
dormire la notte, Lei credo mi possa comprendere che è una cosa
allucinante.- le allego la mia posta elettronica per poter mettersi in
contatto con me, se le necessiterà qualcosa da parte mia io sono
disponibile,- in attesa ringraziandola distintamente saluto"
risposta
"Gentile Sig.
Gianfranco,
comprendo il suo
stato fisico e d'animo. Ritengo che la terapia che sta facendo sia
idonea, piuttosto prenderei in considerazione un'aggiunta di vitamina
A+E (Evitex, Rovigon, etc) ed eventualmente un antimicotico. Ma per
tutto ciò sarebbe meglio vederla. Cordiali saluti. " |
16
ottobre 2006 - Lalla BS, sesso F (Esito pap test)
"Buongiorno, ho
ricevuto l'esito del pap-test:
Campione
citologico valutabile ma limitato da flogosi. Alterazioni
citologiche benigne di tipo infiammatorio in cellule ghiandolari.
Volevo sapere se
devo fare altre visite o se va tutto bene.
Grazie Infinite."
risposta
"Sarebbe il caso di
farsi consigliare una terapia antiinfiammatoria dal suo gineoclogo
curante (lavande e/o ovuli vaginali) e ripetere il pap test tra 3
mesi.
Cordiali saluti" |
13 ottobre 2006 - Giulio, anni 20 sesso M "Analisi del sangue"
"Gentilissimo
comitato scientifico, volevo chiedervi soltanto un'informazione.
Analisi del sangue complete in cui tutti i valori sono entro la norma
escludono l'esistenza di un tumore all'intestino colon-retto? Grazie
per l'attenzione.
risposta
"Non esistono
esami del sangue che possano escludere la presenza di un tumore del
colon retto. Se vi sono sospetti clinici è necessaria una colonscopia.
Può aiutare a porre il sospetto diagnostico la eventuale presenza di
sangue occulto nelle feci " |
SETTEMBRE 2006
|
27
settembre 2006 - Carmelo, "Calcoli alla coleciste"
"Soffro da tanto
tempo di gastrite,esofagfie da reflusso ecc.. Ultimamente ho avuto
delle fitte dolorossisime nella parte addominale dello stomaco.
Accompagnato d'urgenza in ospedale dopo un'ecografia mi hanno
riscontrati dei calcoli alla coleciste. Mi hanno consigliato
un'intervento semplice con i tre buchi (che significa?) per risolvere
il problema- Vorrei sapere in cosa consiste l'intervento. Il tempo
della convalescenza e se dopo questo intervento possa migliorare anche
la gastrite e tutto il resto. Grazie"
risposta
"Gent Sig
Carmelo, Le hanno giustamente consigliato di sottoporsi ad intervento
chirurgico di colecistectomia, ossia l'asportazione della colecisti,
per via laparoscopica, ossia effettuando l'intervento senza dover
"aprire la pancia" ma operando attraverso dei canali operatoiri. E' la
tecnica di scelta attuale. Se il decorso è ok la degenza è in media di
3 giorni. Non migliora la gastrite. Cordiali saluti. " |
26
settembre 2006 - Luisa, sesso F, anni 43 "Gastrite acuta"
"Mi è stata
diagnosticata una gastrite cronica superficiale e lesioni atrofiche
iniziali ed inoltre HLO positivo. Vorrei capire che cosa vuol dire HLO
positivo e quali altri esami eventualmente effettuare. Grazie."
risposta
"Gentile Luisa,
scusandomi per il ritardo, mi sono informato da un amico endoscopista
che non sa dirmi a cosa corrisponde la sigla HLO. Probabilmente si
intende HP positivo che è la ricerca dell'Helicobacter che viene
spesso effettuata in corso di gastroscopia nei pazienti con gastrite.
In questo caso è necessario associare una terapia per la gastrite
associata a terapia antibiotica per l'eradicazione dell'HP. Utile
sentire un gastroenterologo per l'impostazione della terapia. A
disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti." |
11 settembre 2006 - pseud: 27 giugno, sesso F, anni 64 "Steatosi
focale"
"Vorrei sapere con
esattezza il significato clinico e la prognosi di una diagnosi
ecografica che dice: “Fegato di volume aumentato a margini regolari ed
ecostruttura intensamente iperecogena con attenuazione degli echi
ultrasonori in profondità come da steatosi di grado severo con area di
steatosi focale del 4° segmento del diametro max 13 mm. - CONLCLUSIONI:
epatomegalia, steatosi epatica di grado severo con area di steatosi
focale”
risposta
"Per motivi legati
a disguidi di posta elettronica ospedaliera vedo solo ora la sua
richiesta.
Si tratta di una
lesione che non ha nulla a che vedere con una patologia tumorale per
cui è consigliabile una visita da un gastroenterologo con competenze
in epatologia.
Mi scuso ancora per
il ritardo. Cordiali saluti " |
AGOSTO
2006
|
14 agosto 2006 - Sterzi30, anni 74, sesso M "Adenocarcinoma"
"Gli è stato
diagnosticato nell'anno 2004 20/10/2004 un Adenocarcinoma a medio
grado di differenziazione G2 con aree mucinose (muco estracellulare)
ulcerato, infiltrante a tutto lo spessore la parete e gli stromi
periparietali infiiltrazione di 12/26 linfonodi e di stromi
perilinfonodali T3 N2 M1 D G2, adenoma tubolare con displasia moderata
in polipo del cieco.
19/10/2004
intervento chirurgico emicolectomia destra
Chemioterapia:
Diversi cicli di 5FV tramite Port
Chemioterapia: 1
Ciclo Cpt11 Interrotto per progressione malattia.
Tac: 04/07/2006
Allegata alla presente mail
Il reparto
oncologia dell'ospedale di siena consiglia una terapia palliativa a
base di mitomicina
le ultime esami del
sangue mostrano: Globuli bianchi: 2,7 Globuli rossi: 4,1
latticodeidrogenasi: 920 Birulina: oltre i limiti
Gradirei conoscere
se esistono possibilita' si cura. Grazie"
risposta
"In italiano il
termine "cura" viene usato, spesso anche dagli addetti ai lavori, in
modo ambiguo.
"Per "cura" si puo'
intendere "guarigione" oppure "possibilita' di trattare con efficacia
mediante terapia medica, chirurgica o quant'altro"
Un carcinoma del
colon in progressione, con lesioni secondarie non asportabili
chirurgicamente o con altra metodica, puo' essere efficacemente
trattato con lo scopo di far vivere il paziente il piu' a lungo
possibile e nelle migliori condizioni possibili. Per ogni singolo
individuo devono pero' presi in esami tutti i pro e contro della
terapia.
Cordiali saluti
|
12 agosto 2006 - Romeo, anni 30, sesso M "Dolore al glande"
"Circa due mesi fa
ho avuto un dolore al glande. Il dolore non era fortissimo ma mi
rendeva molto sensibile al tocco da oggetti come mutande e pantaloni.
Dopo pochi giorni il dolore si era concentrato alla punta del pene e
al contorno del glande. E allo stesso momento avevo dolori nel canale
urinario. Naturalmente sono andato da un urologo che mi ha fatto
l'analisi dell'urina e l'ecografia senza trovare nulla di sospetto.
Sottolineo che l'urologo mi ha detto che il dolore che avevo al fianco
destro era il nervo genito femorale, ma non mi ha saputo rispondere
sul dolore al glande e alla via urinaria (e se era da collegare al
dolore al nervo genito femorale). E per finire mi ha dato il Voltaren
rapid da 50mg. Un'altra cosa che vorrei fare osservare è che proprio
nel ultimo mese mi sono accorto di avere un nodulo sopra il testicolo
sinistro (presente nel sacco testicolare, e non da confondere con
l'epididimo). Un'altra osservazione: il Voltaren e l'Inflamac presi
non mi hanno dato buoni risultati. Secondo voi come mi devo ora
comportare? Vi ringrazio per la pronta risposta.
risposta
"Gentile
Signore, da quanto espone penso vi sia stato un processo infiammatorio
e/o infettivo, ma consiglierei: eseguire tampone uretrale,
spermiocoltura, urinocoltura per valutare presenza di batteri comuni e
non; eseguire ecografia scrotale e dosaggio alfafetoproteina, betaHCG,
LDH per il nodulo riferito; visita urologica con esami onde valutare
il successivo iter diagnostico-terapeutico. Cordiali saluti, resto a
disposizione" |
9 agosto 2006 - Adele, 66 anni, sesso F, "Biopsia antro e corpo
gastrico"
"Buongiorno, ho
appena effettuato una biopsia dell'antro gastrico con risultato:
multipli frammenti di mucosa gastrica antrale sede di flogosi cronica
superficiale, di grado lieve, con metaplasia intestinale
morfologicamente incompleta. Negativa la ricerca dell'Helicobacter
Pylori. Ed una biopsia del corpo gastrico che ha rilevato: due
frammenti di mucosa del corpo fondo - gastrico sede di flogosi cronica
superficiale, di grado lieve, con diffusa metaplasia intestinale
morfologicamente incompleta. Negativa la ricerca dell'Helicobacter
Pylori. Vorrei sapere se e' possibile far regredire la metaplasia
intestinale o se inevitabilmente evolvera' in displasia e carcinoma."
risposta
"Gent Sig.ra
Adele, la terapia per il quadro di gastrite che Le è stato
riscontrato è spesso in grado di determinare anche una regressione del
quadro di metaplasia che non necessariamente evolve verso forme più
gravi. Segua la terapia consigliata dal suo gastroenterologo e faccia
successivamente dei controlli endoscopici per valutare la situazione.
Stia peraltro tranquilla. Cordiali saluti." |
3 agosto 2006 - Alba, sesso F, anni 45 "Formazione nodulare"
" Da un recente eco
addome completo è risultata la seguente diagnosi:"a carico del IV
segmento epatico si apprezza formazione nodulare ad ecostruttura
iperecogena di diametro 14X11 MM.(...) Si consiglia TC del fegato con
tecnica trifasica " A distanza di un mese , un ulteriore eco
addominale ha riscontrato i seguenti risultati: "fegato nei limiti
volumetrici a morfologia conservata a contorni regolari ad
ecostruttura addensata e presentante a carico del versante posteriore
del VI segmento in prossimità della V sovraepatica intermedia area
iperecogena ovalare a contorni netti delle dimensioni di 19,4X16 MM da
riferire VEROSIMILMENTE a formazione angiomatosa che necessita
di ulteriore controllo nel tempo.(...) Abbondante meteorismo
intestinale" Poichè presento reattività ai mezzi di contrasto qual è
(se esiste) la potenziale alternativa ad un TC del fegato al fine di
accertare l'entità non maligna del suddetto nodulo?In attesa di una
Sua sollecitazione, Le porgo i miei più cordiali ossequi"
risposta
"Vi è la
possibilità di eseguire una ecografia con mezzo di contrasto che non
essendo iodato di solito non da' allergie: è possibile prenotare tale
esame solo presso alcune radiologie. Un'altra possibilità meno
appropriata, ma che si può rivelare utile è una risonanza magnetica
nucleare. Se dovesse persistere un dubbio diagnostico si può
ricorrere all'agoaspirato sotto guida ecografica.
Disponibile per ulteriori informazioni." |
2 agosto 2006 - Gio62it, sesso F, anni 43 "Adenoma colecisti"
"Salve, mi è stato
diagnosticato un adenoma di 7 mm alla colecisti e del fango biliare.
Lo specialista mi consiglia l'asportazione della colecisti per evitare
problemi in futuro. Premetto che ho fatto per 7 mesi uso di Ursobil
per sciogliere dei calcoletti, può questo aver provocato l'insorgenza
dell'adenoma? Vorrei chiedere inoltre se la comparsa di questo
adenoma possa far pensare ad una predisposizione congenita che possa
far comparirne altri sempre nell'apparato gastrointestinale e, se,
perciò, sia consigliabile effettuare periodici controlli (ecografie,
endoscopia ecc.) Grazie"
risposta
"Non esistono dati
che correlino l'insorgenza dell'adenoma con il farmaco assunto.
Non vi sono dati
che mettano in relazione l'adenoma della colecisti con altre forme
tumorali più gravi della vie biliari o di altri tratti del tubo
gastroenterico.
La presenza di
calcoli biliari pare aumentare anche se di poco il rischio di tumori
della colecisti.
Il consiglio di
asportare la colecisti nella sua situazione clinica può essere
considerato prudente e valido.
Una ecografia per
rivalutare la situazione è utile dopo sei mesi dalla precedente anche
per misurare la velocità di crescita dell'adenoma.
Disponibile per
eventuali altri chiarimenti. " |
LUGLIO
2006
|
31 luglio 2006 - Francesco, "Cellule uroteliali discariotiche"
"Mio papà ha fatto
degli esami alle urine, questo è l'esito. In attesa di andare da uno
specialista, mi potreste spiegare di cosa si tratta. " nel
centrifugato dei tre campioni esaminati si riscontrano abbondanti
globuli rossi e aggregati dui cellule uroteliali discariotiche" Grazie
anticipatamente per la cortesia. Francesco"
risposta
"Gentile
Signore, penso siano risultate cellule discariocinetiche e non
discariotiche? In tal caso se il Papà ha avuto sangue nelle urine o
meno dovete rivolgervi ad un Urologo per programmare una cistoscopia
ed una urotac per vedere bene tutto il sistema urinario: occorre
escludere la presenza di neoformazioni. Cordiali saluti resto a
disposizione " |
31 luglio 2006 - Antonio 53, anni 53, sesso M "Polipo colon ascendente
"
"Operato recentemente di emicolectomia destra per l’asportazione di un
polipo sessile di dimensioni 3x3,7 cm, l’esame istologico sul campione
ha dato il seguente risultato: polipo adenomatoso-villoso con
microaree superficiali di trasformazione adenocarcinomatosa. Linfonodi
locoregionale: iperplasia linforeticolare su base reattiva. Premetto
che sono venuto a conoscenza dell’esistenza del polipo attraverso una
colonscopia eseguita senza mai accusare dolori addominali o senza mai
riscontrare la presenza di sangue nelle feci. L’esame è stato eseguito
a scopo preventivo in quanto ho avuto una sorella che è deceduta
all’età di 49 anni per cancro al colon. Le chiedo se devo consultare
un oncologo per esami e/o terapie future. La ringrazio per la
risposta."
risposta
"Gent Sig
Antonio, ritengo che in base al referto dell'esame istologico non vi
sia indicazione ad eseguire nessuna terapia postoperatoria, tipo
chemioterapia o radioterapia. L'intervento nel suo caso è stato
risolutivo e la scelta terapeutica corretta. Sicuramente è importante
effettuare un corretto follow up, che, a scelta può essere effettuato
dal Suo chirurgo o dall'Oncologo. Cordiali saluti " |
24 luglio 2006 - Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali"
segue da
7 giugno 2006 - Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali"
"Prima del primo
ciclo di chemioterapia il valore del ca 125 era di 3800 e gli altri
valori del sangue nei limiti. Il 03/07/2006 è stata sottoposta al
secondo ciclo di chemioterapia dove i valori del sangue erano tutti
nei limiti e il valore del ca 125 sceso a 1600. I sei cicli di
chemioterapia si alternano di 21 giorni. In attesa di una sua risposta
la saluto. "
risposta
"La
chemioterapia è corretta. La malattia è in uno stadio avanzato ma
suscettibile di risposta al trattamento. Tale neoplasia tende a
recidivare e svilupparsi prevalentemente sul peritoneo e nei linfonodi
addominali e raramente metastatizza al di fuori dell'addome.
A disposizione
per eventuali altri chiarimenti.
Un cordiale
saluto. " |
20 luglio 2006 - Gurundu 1967, sesso M, anni 39, Rossano (CT) "Lesioni
polmonari"
"Ho 39 anni e sono
in lotta da circa quattro anni con questa malattia. Operato nel
novembre 2002 CA sigma retto C3 N2 M0 aster.Coller effettuati 12 cicli
chemio adiuvante schema folfox4 febbraio 2005 tac evidenzia sospette
lesioni polmone dx confermate da tac successive e pet.
Novembre 2005
toracotomia post-laterale dx con lumpectomia di lesione della pleura
viscerale + resezione atipica del segmento ant. lobo sup. dx +
linfoadenectomia mediastinica. effettuati 8 cicli chemio (irinotecan +
5Fu/Af (folfiri)+ avastin. 26/06/06 tac In corrispondenza del profilo
ant.del lobo sup.dx è presente un'area di densità a limiti regolari ed
a strie dense peri lesionali con connessione alla pleura
parieto-costale ant. mediastinica. Tale area risulta stabile rispetto
ai precedenti controlli. Non versamenti pleurici bilaterali; Non
evidenti linfoadenopatie alle varie stazioni ilomediastiche ed
ascellari. Regolari x morfologia e dimensioni
Pancreas-fegato-milza-surreni e reni e organi pelvici.
18/07/06 PET
Presenza di aree di ipercumulo del tracciante che si localizzano
rispettivamente a livello della base del polmone di dx e di due
adenopatie ilari omolaterali. I reperti sopra segnalati sono
riferibili a lesioni di natura secondaria della patologia di base.
Null'altro da segnalare. In base a cio' che vi ho scritto, cosa mi
consigliate di fare in quanto dei medici mi consigliano di farmi
operare da un chirurgo toracico, che da me consultato mi ha prescritto
un'altra tac in quanto ha detto che gli ultimi esami sono
discordanti.mentre un'altro oncologo mi ha consigliato di rifarmi dei
cicli di chemio. Sono molto confuso, mi potete aiutare con delle
vostre risposte. Inoltre dove si trova il miglior centro di chirurgia
toracica? Vi ringrazio anticipatamente delle vostre risposte."
risposta
"Gent Signore, è
difficile darle una risposta univoca. Sicuramente l'intervento
chirurgico, qualora fattibile, garantirebbe una maggiore
radicalità asportando completamente le lesioni polmonari. E' possibile
peraltro stabilizzare le lesioni stesse con la chemioterapia e
valutare dopo alcuni cicli se vi è una regressione delle stesse e
l'assenza di comparsa di nove lesioni. In realtà sarebbe indicata una
consulenza multidisciplinare con il Chirurgo Toracico e l'Oncologo in
modo da concordare una strategia comune.
Non conosco in
modo adeguato i Centri di Chirurgia Toracica da poterle dare
indicazioni in merito. La informo peraltro che a Torino presso il COES
(Centro Oncologico ed Ematologico Subalpino) presso l'Ospedale
Molinette, così come in molti altri entri Oncologici vengono
effettuate delle consulenze multidisciplinari, nel corso delle quali i
vari esperti discutono i casi clinici e decidono un trattamento mirato
sul paziente (Visite GIC retto 011 6334791). Cordiali saluti " |
19 luglio 2006 - Elisa
"Prostatectomia"
"Gentile professore
vorrei poter ricevere un suo parere in merito ad un problema che
riguarda mio padre. l'Anno scorso a ottobre ha subito una
prostatectomia (gli hanno tolto anche i linfonodi a causa di un
tumore alla prostata (adenocarcinoma gleason > 4+3).dall'esame
istologico è emerso che il tumore era localizzato all'interno della
ghiandola. In breve tempo aveva perso 6kg che dopo l'intervento
ha recuperato. Ora si trova di nuovo a perdere peso senza reali
spiegazioni. La scintigrafia ossea è negativa anche la tac pelvica
non ha dato esiti particolari. Ha eseguito una colonscopia a seguito
di presenza di sangue occulto nelle feci, (esame rieseguito che
ha dato esiti negativi), e gli hanno tolto un polipo (già trovati in
precedenza), la diagnosi è di adenoma tubolo-villoso con
diplasia moderata dell'ascendente (3 frammenti controllati). Dalla
gastroscopia è risultato esofago regolare per decorso e calibro di
mucosa a 40 cm dall'arcata dentaria con accenno di ernia jatale. strie
iperemiche lungo il decorso dell'esofago medio distale con tendenza a
confluire. stomaco:ipertrofia dell'antro gastrico. pareti elastiche
con disegno plicale conservato. piloro centrale e pervio. bulbo
duodenale e dII indenni da lesioni. i prelievi per la celiachia
hanno dato esiti negativi. i marcatori tumorali (cea) e L'alfafetorpoteina
sono aumentati se pur lievemente. l'ecografia addominale
ha riscontrato tutto nella norma. pur mangiando continua a perder peso
però non ci sono particolari indicazioni secondo i medici per poter
sospettare qualcosa di serio. volevo chiederle un consiglio su
eventuali esami da fare oppure il tutto può essere attribuito
all'intervento eseguito un anno fa? >Mi scusi tanto per il disturbo e
la ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione. cordiali
saluti P.S: forse non è importante ma mio padre ha 61 anni
"
risposta
"Gent Signora,
mi pare che suo padre sia stato seguito nel migliore modo possibile e
siano stati effettuati praticamente tutti gli esami indicati in base
alla storia clinica. Peraltro in considerazione della
storia clinica potrebbe essere ancora indicato eseguire una
PET-TC di controllo in modo da eliminare ogni dubbio. Cordiali saluti
" |
6 luglio 2006 -
Fiorella "Epatite C e nodulo sospetto"
"Mia madre ha
l'epatite C da circa 30 anni. si è sottoposta a vari cicli di
interferone senza risultato. Si sottopone, dunque, costantemente a
visite di controllo, nell'ultima visita durante l'ecografia hanno
trovato un nodulo e le hanno consigliato di fare una TAC. Adesso ho il
risultato della tac: fegato aumentato di volume e densità disomogenea.
In corrispondenza del segmento epatico VIII si apprezza formazione
nodulare solida, ipodensa, del diametro di circa mm. 12, sospetta per
nodulo di degenerazione. Sono terrorizzata, il medico sospettava,
vista la malattia, un nodulo di rigenerazione... e, peraltro, non mi
ha saputo dire cosa si intende per nodulo di degenerazione. Cosa vuol
dire è un tumore? Grazie sin d'ora "
risposta
"Occorre
sicuramente approfondire la situazione con il dosaggio dell'alfafetoproteina
plasmatica e eventuale agoaspirato del nodulo sotto guida ecografica
previo attento controllo dei parametri dell'emocoagulazione.
Disponibile per
qualsiasi altro chiarimento possa essere utile. " |
6 luglio 2006 - Giuseppe, anni 21, sesso M "Analisi del sangue"
"Salve, vorrei
chiedere se è possibile accorgersi in tempo della formazione di un
tumore effettuando regolarmente (ogni 2 mesi) le analisi complete del
sangue. Ringraziando saluto distintamente."
risposta
"Non esiste
nessun test eseguibile con esami periodici del sangue in grado di
diagnosticare l'insorgenza di un tumore. Disponibile per altri
chiarimenti possano essere utili. " |
5 luglio 2006 - Emanuela, sesso F, anni 30 "Esiti gastroscopia"
"Ho fatto il 21 di
questo mese una gastroscopia eco l'esito Esofago regolare in calibro
decorso e mucosa. cardias in sede continente con linea "z" a 41 cm con
una breve lingula rosea (biopsia) e una erosione rossa isolata< 5mm
stomaco distensibile con lago mucoso chiaro fondo regolare regione
corpo antrale plastica ; la mucosa antrale ha lieve maculatura
(biopsie) piloro pervio. duodeno bulbo e II porzione regolare aspetto
(biopsie in quest' ultimo). Conclusioni esofagite di grado A los
angeles e sospetto esofago di barret a corto segmento (istologia in
corso) gastropatia antrale aspecifica
risultati esame
istologico definizione campioni 1A 2A 3A 1 mucosa di piccolo intestino
esente da alterazioni istologiche di rilievo 2 lieve gastrite cronica
inattiva 3 mucosa di giunzionale esfago-cardiale comprendente mucosa
di tipo corpo-fundica ma senza metaplasia intestinale, con lieve
flogosi cronica. H.P non repertati (dbb) "
risposta
"Gent Sigra
Emanuela l'esito delle biopsie parlano esclusivamente di un quadro di
gastrite. Può pertanto essere utile l'esecuzione di una terapia per la
gastrite, con l'effettuazione di una gastroscopia di controllo tra 6
mesi, in modo da effettuare, eventualmente, delle nuove biopsie nel
tratto che l'endoscopista sospettava come esofago di Barrett .
Cordiali saluti " |
GIUGNO
2006
|
29 giugno 2006 -
Davide "Cancro alla bocca? "
"Salve, conosco una
persona che lamenta di avere un nodulo bluastro sulla lingua e che gli
procura dolore se esso viene toccato. Si tratta forse di un tumore
maligno?"
risposta
"Impossibile
rispondere questa domanda , posso solo dire che deve farsi visitare da
uno specialista. cordiali saluti " |
28 giugno 2006 -
Farmacia "Cancro colon "
"E giusto operare
un cancro al colon con metastasi al polmone, o e' giusto fare prima
chemio? grazie. "
risposta
"Gent Sig.ra, è
difficile dare una risposta senza avere la documentazione completa. Se
il tumore intestinale tende ad anemizzare il paziente o ad occludere
il lume intestinale è meglio procedere prima all'intervento
chirurgico. Inoltre l'asportazione della neoplasia primitiva è sempre
auspicabile. In alcuni casi di paziente paucisintomatico vi sono
protocolli che prevedono della terapia neoadiuvante (chemioterapia,
talora associata a radioterapia) e poi l'intervento chirurgico.
Cordiali saluti
" |
24 giugno 2006 - Roberto, anni 29, sesso M "Filamenti nelle feci"
"Salve,
ultimamente ho qualche dolore addominale e ho notato già da qualche
mese qualche filamento nelle feci. Queste ultime sono poi abbastanza
sottili. Il CA 19-9 è pari a 25.9 mentre tutti gli altri esami
del sangue e quello delle feci sono nella norma. Ho provato a
fare una colonscopia ma non essendoci riuscito a causa dell' eccessivo
dolore mi hanno consigliato di effettuare il clisma opaco più una TAC
addominale. Sono altrettanto validi come esami? Mio padre è morto di
tumore al sigma all'età di 42 anni, secondo lei mi devo preoccupare?
Grazie"
risposta
"Gent Sig
Roberto, il mio consiglio è di eseguire una colonscopia virtuale (TC
con studio del colon), che ha una sensibilità e specificità buone. Non
eseguirei un clisma opaco, che è un esame un po' superato. Cordiali
saluti " |
23 giugno
2006 - Marco "Cancro ghiandola salivare"
"Buongiorno,sono un
ragazzo figlio di un padre che ha appena scoperto di essere affetto da
"cancro". Riguardo a questo ,essendo affetto da questa malattia da
pochi mesi (3 circa) alla gola e più specificatamente alla ghiandola
salivare del collo,vi chiedo gentilmente: Quali centri sono più idonei
per questo intervento (essendo mio padre di Torino). Le
probabilità di guarigione Conseguenze post-intervento Un consiglio
psicologico , non tanto nei miei e della famiglia , ma nei riguardi di
mio padre che ne ha più bisogno Ringrazio anticipatamente e spero che
la medicina riesca ad aiutare mio padre e le persone che ne sono
affette. Grazie. "
risposta
"gentile Sig.
Marco, ho letto la sua e-mail e le rispondo ben volentieri in modo
altrettanto schematico:
1)A Torino molti
centri sono attrezzati per fare fronte a questo tipo di problematica (
ne cito alcuni: i reparti ORL dell'Ospedale Molinette, Rep. ORL
Ospedale Mauriziano,Rep. ORL Ospedale S. Luigi di Orbassano, il
Reparto ORL da me diretto all' Ospedale Martini Nuovo, rep. Orl
Ospedale Maria Vittoria etc.)
2) Non
conoscendo esattamente tipo ed estensione della neoplasia non si
possono fare valutazioni prognostiche , ma in generale posso dirle che
le possibilità di guarigione per malattia in stadio non avanzato sono
buone
3)La risposta a
questa domanda è la diretta conseguenza di quanto detto al punto
precedente: per malattia in stadio non eccessivamente avanzato le
sequele post - chirurgiche non sono molto pesanti
4)Il consiglio
migliore da potervi dare è quello di affidarvi quanto prima ad un buon
chirurgo Otorinolaringoiatra che possa rispondere con chiarezza e
semplicità alle vostre domande, avendo prima valutato il paziente ed
il problema da cui risulta affetto.
Abbiate fiducia,
risolverete brillantemente il vostro problema! un grande in bocca al
lupo. " |
22 giugno 2006 -
Duea "Difficoltà evacuative"
"Spettabile
Direzione, questo il mio caso; dopo un anno di fastidi all'intestino,
che mi provocavano stimoli frequenti all'evacuazione rettale ma
che poi si concludevano in un nulla di fatto, diagnosticatami dal
curante come una infezione intestinale, ho deciso di passare al
contrattacco richiedendo una ecografia dell' addome dalla quale è
risultata una steatosi , come da referto allegato, Non convinto
ho voluto andare a fondo nella questione richiedendo una colonscopia,
che, per motivi a me sconosciuti ,è stata eseguita, in due tempi
diversi, con l'asportazione di un polipo. In seguito all'esame
istologico, questa la diagnosi finale: " Adenoma tubulare con
displasia moderata, frammenti totalmente adenomatosi" .(Allegati n° 1
& 2) Mi hanno parlato di diverticoli e mi hanno consigliato un
lassativo ( Laevolac) per rendere più frequenti le evacuazioni fino
alla normalizzazione , ma nei fatti mi trovo nelle stesse condizioni
di un anno fa quando tutto questo ebbe inizio, potete aiutarmi a
capirci qualcosa di più ? Grazie. Rimanendo in attesa di Vostro
riscontro porgo i miei migliori saluti. "
risposta
"Gent Sig. Duea,
Sicuramente la steatosi epatica non ha nessuna influenza sul suo
quadro di difficoltà evacuativa e difficilmente lo sono anche in due
polipi asportati in quanto di piccole dimensioni (a quanto
sembra dai referti della colonscopia. E' possibile che vi sia
una forma di difficoltà di evacuazione del retto > dovuta ad un
prolasso della mucosa rettale o una incoordinazione della
muscolatura del pavimento pelvico. E' da valutare inoltre la
completa escissione dai polipi asportati endoscopicamente (dato che
non risulta dall'esame istologico) Le consiglio di recarsi da un buon
Coloproctologo della sua zona e sottoporsi a visita
specialistica per una più adeguata valutazione del caso.
Si consiglia inoltre l'esecuzione di una colonscopia totale,
eventualmente in narcosi per valutare il tratto di colon a monte
dei polipi, non esplorato nelle precedenti colonscopie in modo da
escludere la presenza di polipi a monte Cordiali saluti " |
15 giugno 2006 - FIL68 "Nodulo Ipoecogeno Epididimo al testicolo"
"Ho 38 anni e da un
anno circa riscontro dolore al testicolo dx dopo l'espletamento di
attività sportive. Il dolore, che non è continuo ma che riscontro
solamente toccando il testicolo, permane per un paio di giorni e poi
sparisce. Ho effettuato una visita specialistica con ecografia con
ecodoppler che ha dato come esito "NODULO IPOECOGENO
IPERVASCOLARIZZATO E DENSO SULL'EPIDIDIMO". Che cosa significa? E che
cosa mi consigliate di fare?
Grazie "
risposta
"Gentile
Signore, vista la giovane età, se l'esame obiettivo del Suo Urologo di
fiducia esclude un fatto flogistico e l'immagine ecografica è dubbia
Le consiglio un intervento esplorativo scrotale con exeresi della
massa per esame istologico estemporaneo e definitivo. Recentemente,
nell'ultimo anno, abbiamo eseguito 3 interventi per un problema simile
al Suo con exeresi della sola massa che risultava una neoplasia a
buona prognosi: tutti i Pazienti non hanno eseguito ulteriori terapie
ed al controllo di follow-up sono perfettamente guariti. Cordiali
saluti resto a Sua disposizione" |
11 giugno 2006
- Loris "Papillomi alla vescica"
"Buon giorno,
a mio padre sono
stati diagnosticati dei papillomi alla vescica, vorrei sapere di cosa
si tratta che tipo di cure esistono e se le cure garantiscono
l'assenza di deccessi in tali casi.
Grazie Buona
giornata"
risposta
"Gentile
Signore, per rispondere alla Sua domanda avrei necessità di conoscere
almeno l'esame istologico dei "papillomi asportati " dalla vescica di
suo Padre. Si tratta di neoformazioni vescicali che in base
all'istologico ed al controllo con TAC, se senza "radici profonde" o
metastasi possono essere trattati mediante endoscopia se recidivano e
con eventuali lavaggi vescicali con farmaci che ne rallentano la
crescita. Resto in attesa di qualche dettaglio per essere
piùesauriente. Cordiali saluti" |
10 giugno 2006 - Maria, sesso F, anni 58 "Ecografia tiroidea"
"Vi trasmetto
l’esito della ecografia tiroidea:
- volume
ghiandolare nei limiti inferiori
- parenchima di
ecostruttura normoriflettente con presenza di piccoli noduli
iperplastici
- non
linfoadenomegalie latero cervicale bilaterale
Conclusione
Riduzione volume ghiandolare e piccoli noduli iperplastici.
Vorrei per cortesia
un vostro parere; Sono una persona di 58 anni, femmina, fumatrice,
peso 64 Kg, altezza 1.60
Vi ringrazio e
resto in attesa di un vostro riscontro "
risposta
"Per motivi
legati al computer vedo solo ora la sua richiesta. Sarebbe utile
sapere i motivi per cui ha eseguito l'esame e se vi sono sintomi
clinici. Se non ci sono particolari problemi attualmente presenti il
consiglio è di ripetere l'esame tra alcuni mesi. In presenza di un
eventuale aumento volumetrico dei noduli può esserci l'indicazione a
un agoaspirato sotto guida ecografica altrimenti solo controlli
periodici. " |
7 giugno 2006 - Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali"
segue da
26 maggio 2006 - Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali"
"Le posso dire che
le sue intuizioni si sono rilevate essere vere. Dall'analisi più
approfondita del liquido peritoneale ha consentito di diagnosticare
con sicurezza che la provenienza del tumore deriva dal carcinoma
ovarico anche se non è stato possibile analizzare le ovaie in quanto
erano ricoperte dal liquido. La mammografia ha avuto esito negativo. I
valori dell'ultime analisi del ca 15.3 è superiore 360 e il ca 125
superiore di 600. I medici hanno consigliato di effettuare una
chemioterapia ( carbonato, potassio, taxdo ) da iniziare subito con
sei o otto cicli.( con possibilità di effettuare un piccolo intervento
dopo la terapia).
La mia domanda è
la seguente : quante possibilità ci sono di guarigione ? in quale
stadio si trova la malattia dato che le cellule tumorali si sono
depositate nel versamento pelvico ? esiste la possibilità che si siano
formate delle metastasi ?
GRAZIE"
risposta
"Attendo notizie
sulla tollerabilità e la risposta sul marcatore dei primi cicli di
chemioterapia. In base a tali dati posso essere più preciso nel
rispondere alle sue domande. " |
6 giugno 2006 - Maria "CA
renale "
"Mio marito
(51anni) è stato sottoposto ad intervento di nefrectomia dx in
laparoscopia per un tumore asintomatico riscontrato con un'ecografia,
dimesso dall'ospedale non segue alcuna terapia ed ha ripreso una vita
normale. Questa è la diagnosi istologica: "Carcinoma renale a cellule
chiare. Grado nucleare (sec.Fuhrman) G2. Pattern di crescita:
acinale. Dimensioni del tumore: 4,5 cm. di diametro massimo. Invasione
locale: tumore confinato alla capsula renale. Invasione della vena
renale: assente. Margini di resezione:indenni. pT1b PNX PMX G1.
SNOMED T-71OOO M-81403 G-F183 G-F195 G-F205 G-F211 " Gradirei avere
informazioni sull'aggressività di questo tumore e sapere se esistono
probabilità di guarigione o se in ogni caso dobbiamo aspettarci la
comparsa di metastasi in altri organi. Ringrazio sentitamente e invio
cordiali saluti."
risposta
"Gentile
Signora, la prognosi è buona: da quanto mi scrive è stato rimosso
tutto il rene che conteneva una neoformazione confinata con dimensioni
ben inferiori ai 10 cm. L'esame istologico esclude quindi una
situazione di sconfinamento. Penso sia stata eseguita una TAC che
abbia escluso problemi al di fuori del rene interessato. Seguite
attentamente i consigli e gli esami di controllo peridici che vi
consiglierà il Vostro Urologo di fiducia. Cordiali saluti " |
6 giugno 2006
- Paolo "Adenocarcinoma polmonare "
"Gentilissimi
tutti, a mio' papa' di anni 61 e' stato diagnosticato un
adenocarcinoma polmonare con metastasi ossee. Ha gia' eseguito 3 cicli
di chemioterapia con cisplatino e gemcetabina dopo PET di controllo ci
hanno detto di continuare con altri 3 cicli. Finito nuovamente il
ciclo quali sono i farmaci piu' efficaci da utilizzare? E' impensabile
pensare ad un intervento a livello polmonare? Quante speranze di vita
ci sono? La ringrazio anticipatamente"
risposta
"L'adenocarcinoma
polmonare è un tumore di frequente riscontro nell'ambito delle
neoplasie primitive del polmone ed è caratterizzato da un
comportamento biologico piuttosto aggressivo, non è infatti
infrequente il riscontro di neoplasie già in fase avanzata alla prima
diagnosi, come il caso che Lei descrive.
L'approccio
terapeutico è corretto ed è basato su protocolli internazionali
ed uniformemente diffusi. Non è purtroppo invece percorribile la via
della chirurgia, poichè un intervento di resezione polmonare in una
patologia avanzata e diffusa a livello sistemico non inciderebbe
minimamente sulla sopravvivenza a distanza del paziente in esame,
facendo unicamente correre a quest'ultimo i rischi di un
intervento chirurgico.
Il consiglio è
quello di continuare ad essere seguiti presso l'Oncologia curante
rimettendosi alle terapie consigliate, magari da integrarsi con alcuni
cicli di radioterapia a giudizio dei Colleghi stessi se e quando sia
il caso. Cordiali saluti, " |
1 giugno 2006 - Occhi verdi, anni 51, sesso F "Metaplasia intestinale
incompleta e reflusso"
"Gradirei, per
cortesia avere un consiglio circa il mio problema intestinale. Da
circa cinque anni, a seguito di gastroscopia, mi è stata riscontrata
una gastrite cronica con presenza di HP E METAPLASIA INTESTINALE
INCOMPLETA,SOFFRO INOLTRE DI REFLUSSO GASTROESOFAGEO .Ho tentato ben 4
volte di eradicare l'H.P. ma senza successo. anzi la carica batterica
è ora elevata.Non so se sia questo batterio o il reflusso che mi
provoca frequenti eruttazioni. Attualmente il gastroenterologo mi ha
consigliato di lasciar perdere l'H:P. e di assumere per un mese PARIET
da 20 mg, per 2 mesi Pariet da 10 mg e poi fare una pausa di 6 mesi
assumendo solo il RIOPAN per tre volte al giorno. Devo inoltre fare
una gastroscopia all'anno. Siccome sono molto preoccupata, soprattutto
per la metaplasia intestinale di tipo incompleto, chiedo: - sono a
rischio di tumore non eliminando l'H.P.ma curando solo i sintomi del
reflusso? -Potrà mai regredire la metaplasia intestinale facendo solo
questa terapia? -Prendendo solo gli IPP, come si comporta l'H.P?
GRAZIE PER LA RISPOSTA E DISTINTI SALUTI!
risposta
Gent Signora,
l'utilizzo degli IPP permette il controllo ottimale dei sintomi legati
alla gastrite ed al reflusso, ma non consente l'eradicazione dell'Helicobacter
pylori. La sintomatologia da Lei accusata (eruttazioni) ritengo che
sia attribuibile maggiormente al reflusso piuttosto che all'HP. La
metaplasia nel corso degli anni può predisporre a quadri di
degenerazione, ed è per questo motivo che è importante effettuare
delle EGDS di controllo annuali in modo da monitorizzare la
situazione.
Difficilmente la
terapia con IPP senza eradicazione dell'HP consente la regressione
completa del quadro di metaplasia. Cordiali saluti
|
MAGGIO 2006
|
26 maggio 2006 - Pierpaolo, anni 26, sesso M "Marcatori tumorali"
"Mia madre otto
anni fa,all'età di 55 anni, si è operata al seno a causa di un tumore
maligno (seppur piccolo,di soli due millimetri)e ha fatto la
radioterapia ed una cura ormonale per diversi anni. Ora dalle analisi
del sangue sono emersi due marcatori tumorali molto alti (il Ca 15.3 e
il CA 125 di molto al di sopra del limite),mentre soli quattro mesi
prima questi valori erano nella norma!Dopo la PET e la TAC che hanno
dato esiti negativi,mia madre ha fatto un'ecografia all'addome,la
quale ha rilevato del liquido peritoneale fuoriuscito e riversatosi
nel versamento pelvico. l'analisi citologica di questo liquido è
risultata positiva per cellule di tumore maligno.
La mia domanda è
la seguente: Dove è localizzato il tumore di mia madre?esistono tumori
al perotoneo e se si si possono combattere?è possibile che questo
liquido sia la conseguenza di un tumore localizzato da un'altra parte?
GRAZIE "
risposta
"Un versamento
peritoneale positivo per cellule di carcinoma in tale situazione
clinica ha due cause più probabili: una metastatizzazione peritoneale
del carcinoma mammario operato otto anni fa o una neoplasia dell'ovaio
che è più frequente in pazienti con pregresso tumore alla mammella.
Esistono poi
numerose cause molto più rare soprattutto vista la negatività della
PET quali tumori a partenza dall'apparato gastroenterico (stomaco,
colon, pancreas).
Disponibile per
eventuali ulteriori approfondimenti. " |
25 maggio 2006
- Bear.a "Recidiva tumore colon "
"Mio marito, oggi
51 anni, in seguito a forte anemizzazione scopre nel marzo 2004 di
essere affetto da tumore colon dx. Operato fine marzo 2004 presenta il
seguente istologico: Adenocarcinoma pT3N0G3 Dukes B (emicolectomia dx
allargata). Seguono 6 cicli CT schema Mayo.
Nel luglio 2005,
in seguito ad un normale controllo, scopre un nodulo in prossimità del
rene dx, estrinseco al fegato e in stretta continuità con le anse
intestinali, positivo all'ago aspirato. La Pet non segnala altre
localizzazioni. La struttura che lo segue riterrebbe di procedere
subito con chemio, ma sentiti altri pareri, decidiamo di procedere in
primis all'intervento, che viene eseguito nel settembre 2005.
Asportazione di lesione neoplastica della porzione destra del grande
omento in blocco con grande omento, peritoneo parietale in
corrispondenza della loggia renale ds e grasso perirenale ds. Il
chirurgo che lo opera è propenso a credere che si tratti di un residuo
del precedente tumore.
All'istologico:
in corrispondenza dell'area nodulare (nodulo biancastro centralmente
necrotico Cm. 4,5 asse maggiore) proliferazione adenocarcinomatosa
mucosecernente, parzialmente necrotica, morfolicamente compatibile con
origine intestinale. Indenni da neoplasia i prelievi seseguiti a
distanza dell'area nodulare. Negativo il citologico sul lavaggio
peritoneale. Segue regime folfox4 12 cicli, terminati un mese fa'. La
Tac addome + torace è completamente negativa e le condizioni fisiche
di mio marito sono buone. La scelta dell'intervento è stata giusta? Ci
sono possibilità concrete di guarigione? In caso contrario quali sono
le reali aspettative di vita? "
risposta
"Gent Sig.ra,
penso che la scelta dell'intervento chirurgico è stata corretta ed
avrei consigliato la stessa procedura. Purtroppo la malattia è
abbastanza avanzata in considerazione della presenza di metastasi, ma
l'asportazione chirurgica consente buone possibilità per il futuro. La
guarigione va presa in considerazione solo dopo 5 anni di assenza di
malattia. Direi in ogni caso che è stata seguita correttamente.
Cordiali saluti " |
23
maggio 2006 - MarcoPU "Carcinoma verrucoso del pene "
"Scrivo in merito
alla diagnosi fatta questa settimana a mio padre, 60 anni. Dall'ultima
biopsia effettuata sul tessuto del glande è emerso che si tratta di un
carcinoma verrucoso (a quanto pare maligno). Mi preme sottolineare che
da anni mio padre è sotto perenne cura per questa zona del suo
corpo.....prima non si capiva che problemi avesse, poi dopo una
infinita serie di analisi e biopsie è risultato che fosse psoriasi.
Nel frattempo sì è curato con continuità ed è stato circonciso.
Ora.....io ho avuto la "brillante idea" di provare ad informarmi su
internet e mi sono solo confuso un sacco le idee. In particolare due
cose mi turbano: 1 Ho letto che questo tipo di tumore al glande può
essere provocato da una sorta di accanimento terapeutico con tutta una
serie di medicinali il cui nome sembra proprio riguardare la psoriasi
2 Riguardo alle cure, ai rimedi ed alle terapie, giuro che non ci ho
capito proprio nulla ma devo ammettere, da maschietto, che sono stato
molto colpito da interventi tipo glandectomia e asportazioni varie di
tutto o di parte del pene. Desidererei per cortesia qualche
informazione in più per capire io e, visto che conosco mio padre che è
assai timido e non riesce a comunicare coi medici, mi piacerebbe
potergli dire qualcosa anche a proposito di questi terribili anche se
necessari interventi di asportazione totale del tessuto interessato.
Martedì prossimo verrà effettuata la tac per verificare la diffusione
del carcinoma alla zona ed ai linfonodi inguinali: pare fortunatamente
che sia un tipo che tende a non diffondersi con facilità.
Grazie mille "
risposta
Gentile Signore,
il carcinoma verrucoso del pene raramente metastatizza, ha piuttosto
la caratteristica ad essere localmente invasivo. Potrebbe avere una
eziologia virale. La biopsia permette la diagnosi ed una volta
dimostrata va completata l'asportazione del tessuto malato
risparmiando l'organo se possibile, ma se la lesione è molto estesa
può risultare necessario asportare tutto il pene. Purtroppo la
frequenza di recidive è molto alta e pertanto occorre fare esami e
controlli periodici. Resto a disposizione per ulteriori informazioni
Cordiali saluti |
23 maggio 2006 - Matteo, Pistoia "Informazioni su cancro alla
bocca o gola"
"Vorrei sapere la
differenza che c'è tra la cura di un cancro con terapie e l'intervento
chirurgico per l'asportazione del cancro e se per quanto riguarda la
vita della persona se gli anni di vita sono gli stessi dopo gli
interventi (per un cancro alla gola o alla bocca). Vi ringrazio."
risposta
"Putroppo la domanda non è ben formulata quindi la risposta potrebbe
non essere quella desiderata.
1. per curare i
cancri della bocca e della gola di solito le terapie principali sono
due la radioterapia e la chirurgia
2. queste due terapie sono eseguite talvolta l'una , talvolta l'altra
, talvolta insieme : la decisione su quale delle due fare dipende
dallo Specialista che valuta vari parametri diversi ma non sceglie di
testa sua perchè i criteri sono fissati da protocolli riconosciuti a
livello nazionale o internazionale
3. se la terapia scelta è la radioterapia il paziente non viene
operato, ma sottoposto tutti i giorni per 5 settimane alla
applicazione di raggi che uccidono le cellule tumorali
4. se la terapia scelta è la chirurgia il paziente viene operato ed il
tumore asportato
5. non è che si può scegliere tra l'uno o l'altro di questi
trattamenti, gli specialisti sanno quale dei due va meglio per il
caso specifico e pertanto consigliano in tal senso il paziente
6. nessuno dei due
trattamenti è migliore o più leggero o meglio tollerato dell'altro in
senso assoluto, entrambi hanno vantaggi e svantaggi, solo studiando il
singolo caso lo specialista capisce che per quel paziente che ha quel
tumore il trattamento migliore è la radioterapia o la chirurgia
7. il terzo trattamento per questi tumori è la chemioterapia che
viene, ma non sempre , associata ai due precedenti
8. gli anni di vita
di un paziente dopo la cura dipendono non dall'aver fatto questa o
quella (si presume che la terapia attuata dagli specialisti oncologi
sia stata quella corretta che segue gli standard internazionali ), ma
dalla grandezza del tumore e dallo stato di salute generale del
paziente, nei casi favorevoli non si parla solo di anni di vita ma di
guarigione definitiva." |
20 maggio 2006 - Patrizia, Domodossola (Adenocarcinoma del sigma)
Gentile dottore,
mio padre (67anni) nel 12/2001, a seguito di evidenti perdite ematiche
nelle feci, ha eseguito colonscopia durante la quale gli è stato
asportato un polipo risultato poi positivo all'istologico. Nel 02/2006
a seguito di grande perdita di forza muscolare, di resistenza alla
fatica e in generale di impaccio nei movimento (a partire da circa
12/2005) è stato ricoverato per un check-up e gli è stata
diagnosticata una dermatomiosite (biopsia muscolare) a carico dei
muscoli del cingolo scapolo omerale, dei femorali e con grave impaccio
nella deglutizione. Attualmente e dal ricovero è in > trattamento con
cortisone (75mg/die), folina e methotrexate. Ha effettuato ulteriori
indagini proposte dal reumatologo (TAC torace HD che non ha
evidenziato alcuna anomalia) tra le quali una nuova
rettosigmoidoscopia dove: "a 30cm circa, nel sigma, si osserva grosso
polipo irregolare plurilobato a larga base, di consistenza molliccia,
di circa 4-5 cm. -stesso punto in cui era stato asportato il polipo-
eseguite biopsie" istologico: "adenocarcinoma moderatamente
differenziato (G2), infiltrante.". CEA 5.6 transaminasi molto
mosse. Stiamo organizzando per un rapido ricovero. Quale istituto è
più accreditato per questi tipo di intervento (Piemonte o
Lombardia)? Come bisogna muoversi? cosa occorre fare? rischio
metastasi epatiche?. Un pò sconclusionata nell'esposizione spero in
qualche preziosa delucidazione. Grazie"
risposta
"Gent. sig.ra
Patrizia, Suo padre deve essere sottoposto a intervento chirurgico per
il carcinoma del sigma. Essendo distante 30 cm dal retto non
necessita di terapia preoperatoria. Sedi qualificate per un tale
intervento sono molte. Posso citare come esempio: l'Istituto
Tumori di Milano, l'Istituto Europeo di Oncologia, il nostro
Ospedale (San Giovanni Antica Sede di Torino, SSCDV Chirugia
Oncologica, via Cavour 31).
L'affezione
muscolare rappresenta un problema da valutare. In particolare: -
dovrebbe essere, se il reumatologo lo ritiene possibile, sospendere il
methotrexate, mentre il cortisonico puo' essere continuato, -
sicuramente sara' necessario un primo post-operatorio in terapia
intensiva (scelga un centro con una Unita' di rianimazione) Se volesse
venire da noi, mi puo' contattare direttamente sul mio cellulare
(chieda il numero in Associazione) Distinti saluti. " |
18 maggio 2006 - Giuseppe, 36 anni, sesso M “Short Barret, Ernia
Jatale, Metaplasia Incompleta”
"Avevo 20 anni,
quando mi diagnosticarono una Gastrite, che avevo più o meno
controllato con il Malox, nei momenti più acuti (cambi di stagione e
nei momenti di maggiore stress).
Premetto che non ho
mai fumato.
Dopo aver eliminato
tanti alimenti e bevande che non tolleravo più, in seguito a disturbi
più frequenti e fatica a digerire, l’anno scorso, ho fatto il Breath
Test, risultando Positivo.
Ho fatto la cura
con gli antibiotici è stavo meglio.
Ricomparsi i
disturbi all’inizio del 2006, in Aprile mi sono finalmente deciso di
fare un'Esofagogastroduodenoscopia.
Conclusioni: Short
Barret e piccola plica mucosa ipertrofica in sede cardiale; biopsie.
Ernia Jatale al
cardias.
Gastrite antrale;
biopsie
Si rinvia al
referto istologico
Diagnosi Esame
Istologico:
A) Quattro lembetti
in parte superficiali di mucosa gastrica di tipo giunzione corpo-antro
con gastrite cronica inattiva di grado lieve. Negativa la ricerca di
HP
B) Tre lembetti di
mucosa gastrica di tipo corpale con gastrite cronica inattiva di grado
minimo. Il corpo ghiandolare indenne. Negativa la ricerca di HP
C) Quattro lembetti
di mucosa gastrica di tipo corpale e due lembetti di mucosa della
giunzione gastroesofagea con gastroesofagite cronica di grado
lieve-moderato senza segni di attività con piccoli foci di metaplasia
intestinale incompleta alla colorazione col blu di Alcian, nonché
aspetti degenerativi dell’epitelio foveolare: quadro compatibile con
il sospetto clinico di esofago di Barret.
D) Non evidenza di
malignità nel materiale in esame.
Vi ringrazio già
solo per aver letto la mia richiesta, e vi porgo alcune domande:
Sono a rischio
carcinoma, e che possibilità ho di guarire completamente, visto che
vorremmo avere un altro figlio ?
Cosa mi consigliate
per i prossimi controlli da effettuare ?
Posso bere il caffè
d’orzo o decaffeinato ?
Posso bere un
bicchiere di vino ai pasti principali ?
Oggi prendo solo
una pastiglia di Limpidex 30 mg al dì, e ho già cambiato le mie
abitudini alimentari: poco ma spesso e senza bibite. "
risposta
"Egregio signor
Giuseppe, l'esofago di Barrett predispone alla saltuaria degenarazione
in forme tumorali dell'esofago, ma se ben controllato può regredire
completamente. In considerazione della presenza di un'ernia jatale io
eseguirei anche una manometria ed una PH metria per valutare la
presenza eventuale e l'entità del reflusso gastroesofageo. Se presente
indicato intervento chirurgico di plastica dell'ernia e antireflusso.
Questo permette, in una gran parte dei casi anche il miglioramento del
Barret. Si al caffè d'orzo con moderazione ed al bicchiere di vino.
Cordiali saluti " |
MARZO 2006
|
23 marzo
2006 - Subtopia "Adenocarcinoma ulceroso"
"Salve, in seguito ad una perdita di sangue per via rettale e
conseguente colonscopia, a mio padre (62 anni) hanno diagnosticato un
adenocarcinoma ulceroso dell'intestino grosso. Mio padre si presenta
in condizioni fisiche buone. Eseguirà cmq la TAC tra pochi giorni e
l'operazione chirurgica entro un mese. Chiedevo, se possibile
rispondermi, quale margine può avere di salvarsi? Scusatemi ma sono
terrorizzato."
risposta
"Gent Subtopia,
è difficile risponderLe senza il completamento degli esami. Le
possibilità sono buone in ogni caso, ma dipende molto dallo stadio
iniziale della malattia, per cui la TC è indispensabile per sapere se
la malattia è localizzata solo al retto (con ottime possibilità di
guarigione) o si è già diffusa. Inoltre molto importante è il
risultato dell'esame istologico definitivo che viene fatto dopo
l'intervento chirurgico. Infatti l'esame della "profondità" del tumore
e il risultato dell'esame sui linfonodi asportati è indispensabile per
avere una adeguata prognosi e per decidere su una eventuale
indicazione a trattamenti successivi postoperatori.
Cordiali saluti" |
"Gentilissimi,
invio i risultati del pet di mio zio di eta' 66 anni, vorrei un
vostro parere per come ci dobbiamo comportare e in quale centro ci
dobbiamo rivolgere, noi abitiamo a Grosseto e questo esame e' stato
fatto a Pisa.
l'analisi delle immagini
ottenute con acquisizione corporea totale e dopo ricostruzione secondo
gli assi coronale, longitudinale e traverso ha evidenziato un'area di
patologia ipercaptazione del tracciante in sede polmonare medio
apicale sx (dismogenea, per ipoattivita' centrale da verosimili
fenomeni necrotici, e con suv max 7,4 sul suo versante laterale)con
altra piccola area di iperattivita' posteriormente ad essa, a livella
della parete toracica ( di difficile attribuzione anatomica e suv max
3,2) .
altre minute aree di
iperattivita' di dubbio significato patologico e con suv range 3,2-4
si rilevano inoltre in sede mediastinica, da valutare con esami
morfologici mirati.
non si rilevano altre aree
di patologia ipercaptazione del tracciante a carico dei restanti
distretti corporei esaminati.ringrazio"
risposta
"Le immagini Pet
devono essere visionate da un chirurgo toraco-polmonare per decidere
innanzi tutto per una eventuale operabilità della neoplasia.
Se l'intervento non
è possibile è utile una visita collegiale con radioterapista e
oncologo medico.
Pisa, Firenze e
Siena possono essere strutture di riferimento oppure sentire il
responsabile dell'Istituto oncologico toscano, dr.Amunni." |
22 marzo
2006 - Luca, sesso M, anni 47 "Feci molli"
"Gent.mo Comitato Scientifico, circa 8 mesi fa ho notato
un'alterazione dell'alvo (feci molli, ma con frequenza giornaliera
inalterata) associata a borborigmi, flatulenza (in ortostatismo) e
sensazione di leggero gonfiore intestinale. Poiché la cosa si è
protratta per più di un mese, sono andato da un gastroenterologo che,
dopo visita, mi ha prescritto esami del sangue (emocromo completo con
protidogramma, funzione tiroidea, antitransglut., antiendomisio e
antigliadina, indici di flogosi vari, Cromogranina-A, esami per fegato
e pancreas (GGT, GOT, GPT, fosfatasi alcalina, amilasi. lipasi, tempo
di Quick, bilirubina, ecc.)), ecografia addominale ed esame delle feci
(sangue occulto, parassitologico, chimico-fisico, calprotectina
fecale): tutti gli esami sono risultati negativi. Mi ha prescritto
Normix (4 comp. al g. per 10 gg.) seguito da Zirfos (1 bs. al g.
per 20 gg.) ed in effetti già dopo l'antibiotico la situazione era
molto migliorata e si è poi risolta rapidamente. Mi ha detto che
probabilmente si trattava delle conseguenze di una enterite.
Poiché dopo circa 8 mesi, ed a distanza di circa 15 gg. da un virus
gastroenterico che colpito tutta la famiglia, gli stessi sintomi sono
ripresi da quasi una settimana, vorrei sapere:
ha senso ripetere gli stessi esami a distanza di 8 mesi? devo ripetere
lo steso ciclo di medicinali? sta ancora in piedi l'ipotesi di
enterite? consigliate qualche altro esame?
Grazie per la disponibilità"
risposta
"Gent Sig Luca,
direi che non ha senso ripetere gli esami. Potrebbe aver senso
ripetere la cura già effettuata con efficacia. Se la sintomatologia
persiste è sicuramente indicata l'esecuzione di una colonscopia totale
di controllo.
Cordiali saluti." |
Come da voi
consigliato ho fissato un appuntamento per mia madre presso un
Gastroenterologo.
In sintesi
questi ha affermato che bisogna distinguere la gastrite cronica
dalla presenza dell'Helicobacter.
Ha cosi'
proposto due cure:
- una (con
permasol) specifica per il reflusso gastrico dovuto secondo lui al
malfunzionamento della valvola tra esofago e stomaco, con dieta da
seguire e consigli vari (dormire con busto leggermente rialzato,
passeggiata dopo i pasti)
- l'altra
specifica per l'eliminazione dell'Helicobacter ma da fare
successivamente e solo in caso di altra influenza poichè consiste
nell'uso di un antibiotico non sempre efficace (quindi
inutile farla subito ma quando si è comunque costretti comunque a
farla per altre infezioni batteriologiche).
Gradirei un
vostro importantissimo parere in merito.
Grazie.
Saluti."
risposta
"Gent Sig.
Mario,
generalmente in caso di riscontro di helicobacter positivo noi
effettuamo sempre la terapia di eradicazione con l'antibiotico,
anche se talora è inefficace. Si effettuano successivi controlli
anche solo con prelievi o con il breath test.
Cordiali saluti."
|
21 marzo 2006 - Anesteticus, "Ectasia delle anse intestinali"
"Nella TAC di mia madre si è rivelata una diffusa ectasia delle anse
intestinali, distese da fluidi, con formazione di livelli idro-aerei.
Desidererei avere ulteriori informazioni.
Grazie"
risposta
"Gent Sig
Anesteticus,
Le informazioni sono un po' vaghe. Dal quadro sommario direi che si
tratta di un quadro di subocclusione/occlusione, che generalmente
richiede un intervento chirurgico. Andrebbe valutata la causa
responsabile.
Cordiali saluti"
|
20 marzo 2006 -
HODRY 63 "Esito colonscopia"
"SONO
UNA MAMMA DI 43 ANNI HO UNA FIGLIA DI 20 CHE PENSAVAMO DATI I
SINTOMI FOSSE AFFETTA DA TENESMO RETTALE AD ALVO DIARROICO CON MUCO
E SANGUE . FATTA UNA COLONOSCOPIA (MIO FRATELLO E DECEDUTO PER
CANCRO AL RETTO A 40 ANNI E IO STESSA MI SOTTOPONGO A COLONOSOPIA DI
CONTROLLO OGNI 5 ANNI) DI CONTROLLO A MIA FIGLIA VISTI I SINTOMI
...SI SEGNALA LA PRESENZA DI NODULI EMORROIDARI INTERNI. SI
PRATICANO PRELIEVI BIOPTICI CHE MOSTRANO NELL ULTIMA ANSA IPERPLASIA
FOLLICOLARE REATTIVA ASPECIFICA. DALLE ANALISI DELLE FECI RISULTA
UNA GIARDIASI. CURA: FASIGIN COMPRESSE DA PRENDERE TUTTE IN UNA
UNICA VOLTA. FATTA L'UNICA CURA DATA CI CI RITROVIAMO NELLE STESSE
CONDIZIONI DI PARTENZA STESSI SINTOMI E ORE INTERMINABILI SUL WATER
PRIMA CON FECI LIQUIDE E POI SOLO CON STIMOLO SENZA FUORI USCITA DI
NULLA SE NON A VOLTE MUCO A VOLTE POCHE GOCCE DI SANGUE MA CON
STIMOLO CONTINUO. IN CERCA DI CHIAREZZA LE RIPETO LE ANALISI DELLE
FECI ESITO NEGATIVO CON PRESENZA DI STERCOLINE. NOI SIAMO NELLA
CONFUSIONE PIU' TOTALE CERCHIAMO SPIEGAZIONI CHIARE CHE CI
RASSERENINO E SOPRATTUTTO SOLUZIONI AI DISAGI CHE COMPORTANO AD UNA
RAGAZZA DI 20 ANNI LO STIMOLO CONTINUO E LO STARE SUL WATER OGNI 5
MIN. PER ORE INTERE. HODRY 63 "
risposta
"Gent Signora,
direi che l'esito della colonscopia sia rassicurante, in particolare
per quanto riguarda i tumori. Se persitono i disturbi potrebbe
essere indicata l'esecuzione di una nuova biopsia per escludere una
forma di malattia infiammatoria dell'intestino (IBD) che è di
difficile diagnosi.
Potrebbero essere anche utili dei prelievi ematici degli indici di
infiammazione: VES, PCR, transferrina, sideremia, etc.
Cordiali saluti"
|
18 marzo 2006 - Gabriele "Gastrite
antrale"
"Referto
Esame
condotto sino alla seconda porzione duodenale. Esofago a regolare
morfologia e superficie mucosa. Giunzione squamo-colonnare regolare.stomaco
a regolare morfologia, mucosa della antro con aree pallide di
aspetto atrofico,facolmente iperemiche, edematose (biopsie). Piloro
pervio.Bulbo e seconda porzione duodenale a regolare morfologia e
superfice mucosa.
CONCLUSIONE DIAGNOSTICHE
Gastrite antrale atrofica localmente iperemia."
risposta
"Gent Sig
Gabriele
l'esito della gastroscopia è rassicurante, non essendovi segni di
tumore. Effettui la cura per la gastrite consigliata dal suo
gastroenterologo. Da valutare l'esito delle biopsie.
Cordiali saluti"
|
18
marzo 2006 - Occhi marroni "CA 125 pari a 9100"
"A mia mamma
(71 anni) è stato rilevato nelle ultime analisi del sangue
fatte,un valore molto alto di CA 125 pari a 9100 .Accusa talvolta
dolori addominali ma dalla ecografia eseguita non risulta niente
di sospetto.
Potrebbe
trattarsi di un'infiammazione al peritoneo ? Gli altri valori sono
in range.
Grazie e
cordiali saluti. Cosa consigliate?"
risposta
"Gent Signora,
direi che valori così elevati di ca 125 (9100) sono difficilmente
legati ad un quadro di infiammazione. Eseguirei una TC di controllo
ed eventualmente sentirei il parere di un oncologo della sua zona.
A disposizione.
Cordiali saluti."
|
17 marzo 2006 - Titta, anni 39, sesso F "Problemi alla gola"
"Gentili dottori,
Fumatrice da 24
anni.da un pacchetto al giorno sono circa tre mesi che fumo 3/4
sigarette al giorno. Da circa due mesi ho una sensazione strana,
fastidiosa alla gola, ogni volta che deglutisco saliva, è come se
avessi un qualcosa che mi ostruisce il passaggio, una sensazione di
peso, non ho fastidi invece quando mangio, accentuati invece quando mi
sdraio. questa sensazione mi aumenta notevolmente dopo aver fumato una
sigaretta. ogni tanto espello anche del catarro, e per questo il mio
dottore mi ha prescritto il velamox, perchè secondo lui la diminuzione
delle sigarette mi sta creando tutto questo. mi ha fatto fare anche
gli esami della tiroide che sono risultati negativi. non ho avuto
perdite di peso e sono ansiosa di natura. Secondo voi la cosa è
preoccupante??? cosa mi consigliate di fare???"
risposta
"Gentile sig.ra titta, complimenti per la riduzione del fumo, ora
cerchi di smettere!i sintomi che lei descrive sembrerebbero proprio
attribuibili ad una gastrite o a reflusso gastro esofageo (il
fatto che si riduca con l'assunzione di cibo, aumenti con la
posizione sdraiata e che lei sia ansiosa) inoltre le ricordo che
questo disturbo è peggiorato dal fumo. E' disturbo stagionale che
tende a presentarsi preferibilmente in primavera e nei cambi di
stagione in genere. Ne parli nuovamente con il suo medico e veda se
non ritiene necessario impostare una terapia gastroprotettiva. Il
catarro è dovuto alla sua riduzione del fumo: è un po' come se la sua
trachea e bronchi si risvegliassero dopo tanto stress, è fastidioso e
potrebbe farla ricadere nel vizio, ma resista perchè è passeggero." |
-
"VORREI UN
PARERE TECNICO MEDICO SU QUESTA DIAGNOSI DI TC TORACICA AL
POLMONE FATTA A MIA ZIA IN DATA 07/03/2006.
TESTUALMENTE:
SI APPREZZA ESTESO
ADDENSAMENTO PARENCHIMALE,PREVALENTEMENTE PERIFERICO,CON BOLLA
AREA SUB-PLEURICA,AI SEGMENTI APICO POSTERIORE E ANTERIORE
DEL LOBO SUPERIORE
SINISTRO E PIU CIRCOSCRITTO ADDENSAMENTO PARENCHIMALE PERIFERICO
AL SEGMENTO POSTERO-BASALE DEL LOBO INFERIORE OMO-LATERALE.
NON ADENOMEGALIE
ILOMEDIASTINICHE.PERVIETA' DEI BRONCHI PRINCIPALI. NON FORMAZIONI
ESPANSIVE SURRENALICHE
GRAZIE
PER LA CONSULENZA"
risposta
"Buongiorno! dare
un parere su un referto tac è quanto mai sbagliato e fuorviante: un
medico deve sempre far riferimento a delle immagini ed a ciò che i
suoi occhi vedono e non a quello che gli occhi di un altro medico
hanno visto e descritto, non per sfiducia nel collega, ma è come
vedere un film o leggerne la trama su un giornale. Porti le immagini
ad un collega pneumologo o chirurgo toracico che visionando la tac e
magari confrontandola con eventuali esami precedenti le sapranno
dare informazioni più utili e soprattutto corrette. Rimango a
disposizione per ulteriori chiarimenti,"
|
"Salve,sono
un ragazzo di 16 anni che il mese di agosto ha avuto una
mononucleosi. Oggi a distanza di 7 mesi ho ancora costantemente una
febbricola che varia da 37 a 37,5. Il mio medico dice che il virus è
replicato e che inoltre non ho seguito un giusto periodo di riposo;
insomma,non ho affrontato bene la malattia. Cosi giustifica la
febbricola. Ho fatto vari esami ed ecografie e radiografie ma tutto
è normale, tutto in ordine. Solo le dimensioni del pancreas sono al
limite…e questo è stato giustificato dal dottore con il fatto che il
pancreas è uno degli organi bersaglio della malattia avuta in
agosto. So che posso essere patetico e troppo apprensivo ...ma
potrei avere un tumore?"
risposta
"Ho il tumore?":
Credo di no! ma rispondere a questa domanda per e-mail è molto
difficile, mi baso su un semplice dato statistico: la probabilità
che una persona di 16 anni abbia un tumore è molto bassa.E'
difficilissimo rispondere e basandosi su sintomi così sfumati ed
atipici. Fossi in lei mi rimetterei nelle mani del medico curante
esponendo chiaramente la domanda. "
|
Il referto dice testualmente la
seguente dicitura: " Nel 5% del materiale in A(dx) e nel 2%
del materiale in B(sin), microfocolai di adenocarcinoma
moderatamente differenziato Gleason 4+4"
Dimenticavo il PSA è 18
Vi sarei grato per ogni suggerimento e
consiglio ulteriore, Grazie!"
risposta
"Gent.
Signore,
da quanto mi
invia consiglio di attuare la terapia ormonale (che le consiglierà
l'Urologo curante), eseguire gli esami di stadiazione (TC AC con
mezzo di contrasto, Rx torace e scintigrafia ossea) e se non vi
sono segni di malattia a distanza, vista l'età, utile visita del
Radioterapista.
resto a
disposizione
cordiali
saluti"
|
13 marzo 2006 - Minnie 53 "Classificazioni tumori colorettali"
"Salve vorrei
sapere cortesemente , nella classificazione istologica secondo
Duke dei tumori colorettali, il b2 come viene interpretato.
Grazie
Minnie53"
risposta
"Gent Minnie
53,
è una delle classificazioni adottate insieme a quella TNM, molto
utile anche per la valutazione dei linfonodi.
In ogni caso corrisponde ad uno stadio intermedio.
Cordiali saluti"
|
"SALVE MI
CHIAMO MARY,
MIO PADRE
HA 53 ANNI IL 09/01/2005 GLI E’ STATO DIAGNOSTICATO UN MESOTELIOMA
MALIGNO AL POLMONONE SINISTRO CON IPERACCUMULO IN ZONA ABICALE E
POSTERO BASALE. ATTUALMENTE DEVE FARE L’ULTIMO CICLO DI CHEMIO E POI
I CONTROLLI. MI CHIEDEVO CON LA TERMOABLAZIONE SI PUO’ DEBELLARE
QUESTO MALE? GRAZIE "
risposta
"Buongiorno,
mi spiace ma non mi risulta che la termoablazione sia pratica in uso
per il mesotelioma pleurico: solitamente ci si affida alla
chemioterapia, alla chirurgia (quando le dimensioni e le condizioni
psico-fisiche del pz la consentono) ed eventualmente (molto più
raro) ad una sorta di "lavaggi" con chemioterapici. Dica a suo padre
che molto utile è anche la "convinzione di potercela fare", teoria
valida per tutti i tumori e non solo per il mesotelioma. "
|
10 marzo 2006 - Cristian, anni 22, sesso M, Genova "Beanza del
cardias con iperemia dell'esofago terminale"
"Gent Cristian,
le cure a cui è sottoposto sono quelle indicate nel suo caso. Direi
che l'intervento chirurgico è l'ultima scelta solo in caso di
persistenza o peggioramento della esofagite da reflusso, evidenziabile
con gastroscopie ripetute. Penso in ogni caso che la sua ansia sia
peggiorativa sui disturbi gastrici, pur influenzandosi entrambe.
Cordiali saluti."
risposta
"Gentile dottore, mi chiamo Cristian e ho 22 anni. Le scrivo per un
problema che ormai credo sia diventato parte della mia vita. Circa un
anno fa, esattamente a Giugno sono svenuto. Sono sempre stato di
carattere "un pochino"ansioso, ma da quel momento l'ansia è diventata
parte dei miei giorni. Avevo dei dolori allo stomaco e mi agitavo
sempre e andavo in ansia per paura di svenire di nuovo, e ciò continua
ancora oggi. Lo scorso agosto ho fatto un esame di gastroscopia e mi
hanno trovato "Piccola ernia jatale da scivolamento". Da allora ho
fatto delle cure con
ANTRA,PEPTAZOL,LANSOX,SCIROPPI GAVISCON E MALOX,RANITIDINA,PARIET E
LEVOBREN
per l'ernia jatale ma nessun risultato. Quanto all'ansia ho preso dei
psico farmaci ma non ho mai finito la cura perchè ritengo che l'ansia
è dovuta ai dolori che ho allo stomaco, cioè quasi sempre vado in
ansia solo quando ho dei dolori allo stomaco e non posso avere
dell'acqua o qualcosa da mangiare in quel momento. Per questo motivo
ora mi porto sempre dietro il XANAX,che è un antiansiolitico e
dell'acqua. Però i dolori allo stomaco dopo tutto ciò continuano. Un
mese fa ho eseguito un altro esame di gastroscopia e mi hanno trovato
"BEANZA DEL CARDIAS CON IPEREMIA DELL'ESOFAGO TERMINALE" e sto facendo
una cura con SULAMID e PARIET e RIOPAN GEL quando ho dei dolori
durante il giorno. Ho avuto leggeri miglioramenti, soprattutto usando
il riopan. Però i dolori continuano, e anche l'ansia,e voglio mangiare
sempre qualcosa per far
smettere per due o tre ore i dolori. Ho paura anche di andare in giro
lontano dalla mia macchina perchè vado in ansia per il fatto che
l'acqua sta nella mia macchina. Specifico che l'ansia mi viene per
colpa dei dolori se mangio mi tranquillizzo.Credo che una volta
guarito riuscirò a levarmi anche l'ansia da solo magari solo col
l'aiuto di XANAX e basta perchè sono contro ai psicofarmaci perchè ciò
è una cosa mentale e credo che si possa togliere grazie alla tua
volontà. Ma con i dolori come faccio? Nessuna cura ha avuto risultati
buoni. Lei crede che sia il caso di un intervento chirurgico?
Spero di essermi spiegato abbastanza bene, e in attesa di una sua
risposta le porgo i miei cordiali saluti! , Grazie!!!Cristian," |
3 marzo 2006 - Debora "Adenocarcinoma prostatico e metastasi ossee"
"Gentile
dottore, la disturbo per mio padre, 67 anni, da cinque mesi accusa
fortissimi ed invalidanti dolori alle ossa. Dopo tutti gli esami del
caso, la situazione è questa: PSA 5.4, score Gleason 7 (3+4),
carcinoma alla prostata di 2 cm concentrato nel 20%, lesioni
secondarie confermate solo ieri (!) (metastasi) ai femori, bacino,
colonna vertebrale, costole, scapole.
Neanche la morfina riesce a calmargli il dolore.
In attesa dell'intervento di prostatectomia radicale, saprebbe
indicarmi quali sono realmente le aspettative di vita?
Stiamo cercando disperatamente specialisti o centri specializzati in
tutta Italia, e sto cercando consigli tramite internet, oltre al
medico di famiglia (viviamo in un piccolo centro dell'Umbria).
Ho letto dell'acido zoledronico che sembra poter curare ad anche far
regredire le metastasi, fino a guarigione completa. Che ne pensa?
Grazie di cuore
Debora"
risposta
"In tale
situazione clinica non vi è indicazione alla prostatectomia radicale
per la presenza delle metastasi ossee.
La terapia
indicata è la soppressione androgenica. Sulle sedi ossee più dolenti
è utile il trattamento radioterapico. Può essere
consigliata l'associazione con la terapia con acido zoledronico. In
Umbria vi sono ottime oncologie e urologie. In particolare le
segnalo per questa patologia il dr.Bracarda che è un esperto noto a
livello nazionale e che lavora presso l'oncologia di Perugia.
Disponibile per
eventuali altre informazioni, le porgo cordiali saluti"
|
Vorrei sapere
se è grave e se eradicando l'helicobbater è possibile che vi sia
una regressione di quanto sopra esposto. Vorrei inoltre sapere
quali tipi di controlli devo fare per tenere sotto controllo la
situazione e se effettivamente con la diagnosi sopra esposta vi
possa essere un evoluzione in cancro.
"Gent.
Antonella,
come da Lei anticipato, generalmente l'eradicazione dell'Helicobacter
consente la regressione dela gastrite e della metaplasia associata.
Vanno fatti controlli con gastroscopie ed eventualmente test con il
fiato o ematici per la ricerca del'Helicobacter.
Cordiali saluti."
|
"Il linfoma di
Hodgkin viene trattato con ottimi risultati presso tutte le
Divisioni di Ematologia. Per quanto riguarda Torino possono
rivolgersi alle Divisioni dirette dal Prof. Boccadoro o del Prof.
Gallo, presso il Centro Oncologico Ematologico Sualpino dell'ASO San
Giovanni Battista- Molinette. Torino . Tel. 011-6334790-1-2-3.
Cordiali saluti."
|
FEBBRAIO 2006
|
28 febbraio
2006 - Grazia, "Tumore prostatico"
"Salve vorrei
porgere una domanda rispetto ad un tumore prostatico di mio padre un
uomo di 81 anni in forma. lui a novembre aveva un psa di 135, ad oggi
marzo 2006 è sceso notevolmente a 0,031 con la sola terapia ormonale.
flutamide e emantone
ha un gleason di 5+3. ora quello che chiedo che l'urologo, forse dopo
aver valutato con l'esplorazione rettale gli ha dato un anno di vita.ad
oggi non ci sono in atto metastasi.vorrei se possibile saperne
qualcosa in più rispetto a quello che ho esposto visto che
l'intervento lo si esclude data la dimensione del tumore che si
evidenzia alla trans rettale.
ringrazio il dottore anticipatamente."
risposta
"Gentile Signora,
da quanto mi dice esiste una ottima risposta alla terapia ormonale che
va proseguita, vista l'età consiglio una stretta vigilanza clinica.
Resto a disposizione per eventuali
Cordiali saluti" |
28
febbraio 2006 - Daniela, "Carcinoma renale"
"Egr. Dottori, vorrei innanzitutto
ringrazirVi per il prezioso e competente aiuto che fornite, Vi
scrivo per sottoporvi il caso di mio padre, di 66 anni.Lo scorso
14 gennaio ha subito nefrectomia radicale del rene sinistro.Vi riporto
l'esito dell'esame istologico.
Diagnosi:
1) Carcinoma renale a cellule chiare (ipernefroma)
II-III grado di Fhurman con aree di necrosi emorragica. La
neoplasia giunge a stretto ridosso della capsula renale
infiltrandola focalmente, senza comunque giungere sul piano di
clivaggio chirurgico. Strutture dell'ilo esenti da infiltrazioni
neoplastica.
2) Sezioni di ghiandola surrenale con
iperplasia della midollare.
Il dottore che lo ha operato, e che aveva
precedentemente sottoposto mio padre alla TAC, ci ha informati
che non vi sono metastasi.
Oggi 15 febbraio, un mese dopo
l'intervento, ha rivisitato mio padre e ha prescritto degli
esami del sangue, creatinina, azotemia....Che intende ripetere
fra tre mesi. Invece fra sei mesi lo sottoporrà ad una
scintilligrafia ossea, tac addominale, rx al torace.
Secondo il suo parere mio padre è guarito
chirurgicamente, e non essendoci metastasi non lo sottoporrà ad
alcuna terapia, nenache a livello di profilassi.
Vorrei un Vostro parere, e un Vostro
consiglio.
Sarebbe opportuno che facessi controllare
mio padre da un oncologo, o comunque che intraprendesse qualche
terapia?
"Gentile Signora,
Suo Padre è ben seguito e curato: purtroppo
il tumore renale e chemio-radio insensibile quindi non vi sono al
momento procedure ulteriori. La sorveglianza è fondamentale. Se vi
sentite più tranquilli potete eseguire una visita oncologica che
vi confermerà le indicazioni dell'Urologo curante.
Cordiali saluti resto a disposizione"
|
"Gentili
dottori, in seguito alla gastroscopia mi sono stati trovati 3
polipi iperplastici il cui esame istologico ha dato esiti
negativi, il medico che mi segue mi ha tuttavia consigliato di
eseguire anche una colonscopia perchè potrebbe esistere un legame
tra i suddetti polipi ed una eventuale poliposi intestinale, un
altro medico interpellato non si è detto d'accordo con tale
ipotesi .Vorrei conoscere il loro parere, ringraziando
anticipatamente per la gentile risposta."
risposta
"Gent. Signore
esistono delle
forme di poliposi multiple gastrointestinali anche se i polipi
iperplastici rilevati nel suo caso sono assolutamente benigni ed io
non mi preoccuperei più di tanto a meno che non vi siano ditsturbi
dell'intestino quali sanguinamenti (anche rosso vivo), disturbi del
modo di andare di corpo.
Potrebbe sentire un gastroenterologo della sua zona con tutti i
referti in modo che le faccia un'anamnesi accurata e le dica se è da
fare.
Cordiali saluti."
|
23
febbraio 2006 - Luisa, sesso F "Gastropatia HPY"
"Mi è stata
diagnosticata una gastropatia Hpy correlata con metaplasia
intestinale incompleta, atrofia lieve e aggregati linfoidi. Vorrei
sapere se di questo si può guarire o se almeno vi possa essere una
regressione oppure se si tratta dell'inizio del tumore allo stamaco.
Grazie"
risposta
"Gent Sigra
Luisa,
la gastropatia con metaplasia incompleta da Helicobacter pylori è
benigna ed in genere regredisce dopo terapia indicata dal
gastroenterologo. Vanno fatti dei controlli successivi per
confermare l'eradicazione dell'Helicobacter e la regressione del
quadro endoscopico e istologico.
Cordiali saluti."
|
23 febbraio 2006 - Angelica, anni 75, sesso F "Operazione al colon"
"Operata ad agosto
2005 al colon p T3 N2 M0 ha eseguito 6 cicli di kemio alternando una
flebo e 14 giorni pastiglie xelodia 500mg ora quali saranno le sue
possibilità di sopravvivenza? e quali saranno i prossimi esami che il
dottore ha definito come follow-up? l'operazione ha lasciato 2 "ernie"
una molto grande a livello ombelico il medico dice che prima di
operarla nuovamente guardiamo prima se sta meglio, grazie"
risposta
"Gent Sig.ra,
purtroppo i dati sono insuff. per dare una prognosi a lungo termine.
La condotta terapeutica con intervento chirurgico e chemioterapia
successiva è stata corretta. Vanno effettuati degli esami di follow up
come markers neoplastici (CEA, Ca 19-9), TAC addome completo, ed
eventuale torace (in base al'altezza della neoplasia) per valutare
l'eventuale presenza di metastasi a distanza o recidiva locale. In
ogni caso la malattia di partenza risulta già avanzata localmente per
la presenza delle metastasi ai linfonodi (N2) asportati in corso di
intervento chirurgico. Per quanto riguarda le ernie postoperatorie
concordo con il suo chirurgo che non ha attualmente senso correggerle
senza essere sicuri che la malattia di base sia stazionaria senza
metastasi, a meno che non vi sia una sintomatologia specifica
(intasamento dell'ernia).
Cordiali saluti" |
Volevo sapere
come mai da 2 anni a questa parte è recidivo e sopratutto se il
Mitomicin è un ottimo farmaco per la chemio."
risposta
"Gentile
Signora,
purtroppo tale
malattia può ripresentarsi nel tempo ed i controlli servono
appunto ad eliminare la recidiva prima che abbia radici profonde e
non sia più possibile un atteggiamento di conservazione
dell'organo. I farmaci che si utilizzano, mediante cicli di
lavaggi vescicali, per ritardare la formazione di recidive sono
chemioterapici e immunoterapici e vengono impiegati in base alle
caratteristiche del tumore e della frequenza delle recidive.
Cordiali
saluti"
|
22 febbraio 2006 - Rosilla, sesso F, anni 45 "Risultati endoscopia"
"Egr. dott. il
01/02/06 mi sono sottoposta ad una endoscopia con biopsia con la
seguente diagnosi:
lembo di mucosa gastrica di tipo antrale con congestione vascolare e
fibrosi della lamina propria ed aspetti rigenerativi ghiandolari.
focale metaplasia intestinale matura. Atrofia mucosa di grado lieve.non
si osservano lesioni infiammatorie attive, ne' si riscontra
presenza di helicobacter pylori.
Mi devo preoccupare? Saluti."
risposta
"Gent Rosilla,
Direi che dai dati riferiti non si debba preoccupare. Va unicamente
effettuata una cura per la gastrite da cui è affetta ed effettuare
successivamente un controllo endoscopico per controllare la
risoluzione del quadro ed in particolare la regressione della
metaplasia, che se completa, può poi degenerare nel corso degli anni.
Basta tenersi sotto controllo e fare delle biopsie periodiche.
Cordiali saluti" |
15
febbraio 2005 - Roberta "Epigastralgia acuta"
"Mia mamma di
66 anni dopo18mesi di terapia con interferone,ribavirina e
mantadina per epatite cronica C (senza protezione gastrica), ha
presentato 2 episodi di epigastralgia acuta. Ha assunto
pantoprazolo 40mg/die per 2 mesi.Eseguita
esofagogastroduodenoscopia con responso di flogosi attiva cronica
e biopsia la cui diagnosi è flogosi cronica atrofica attiva,metaplasia
intestinale incompleta e displasia epiteliale moderata.Adesso deve
continuare con pantoprazolo 40mg/die per 3 mesi e ripetere l'
esofagogastroduodenoscopia
La mia domanda
è:quali sono le possibilità che la displasia degeneri e/o
regredisca!? E quali sono i tempi?
Ringrazio fin
d'ora per la vostra risposta - Roberta"
risposta
"Gent Sig.ra
Roberta,
Direi buone possibilità considerata che la metaplasia è incompleta.
Sulla displasia va controllata periodicamente in modo da effettuare
eventuali nuove biopsie di controllo nel tempo.
La terapia impostata è quella indicata. Potrebbe essere utile
eventualmente effettuare una valutazione dell'Helicobacter pylori
nel corso della gastroscopia di controllo.
Cordiali saluti"
|
15 febbraio 2006 - Caterina 41, sesso F, "Gastroscopia con biopsia"
"In data 31.01.2006
ho effettuato una gastroscopia con biopsia. La diagnosi della biopsia
è stata: gastrite cronica attiva di grado tre. Attività di grado
moderato. Atrofia di grado moderato. Ricerca di helicobacter pylori
positiva (+). Si segnala la presenza di follicoli linfatici. assenza
di metaplasia intestinale. Tre giorni dopo sono stata operata di
calcoli alla cistifelllea in seguito ad una colica biliare che ho
avutouna settimana prima. Mi devo preoccupare?
Cordiali saluti
Caterina 41"
risposta
"Gent Sig,ra
Caterina,
Direi che può stare più che tranquilla. Non vi è nessun segno di
tumore nei referti da Lei descritti. La presenza di Helicobacter
pylori è una della cause di gastrite ed è indicata terapia specifica
per eradicarlo che sicuramente Le sarà stata indicata dal
Gastroenterologo. Andranno fatti dei controlli per confermare la sua
scomparsa.
Cordiali saluti." |
Vorrei prima di
tutto ringraziarvi per il vostro servizio.
A mia mamma
(anni 65) nel mese di ottobre u.s. è stata diagnosticata una
carcinosi peritoneale da ca ovarico: l'addome era abbastanza
dilatato con presenza di ascite e faceva molta fatica a respirare.
In data 25 ottobre u.s. le venivano asportate le ovaie e il
risultato dell' E.I. era il seguente: carcinoma sieroso papillare
dell'ovaio sinistro e destro con infiltrazione del peritoneo
pelvico, vescicale, epiploon, doccia parieto-colica sinistra e
cupola diaframmatica destra. Nel mese di novembre ha iniziato il
primo ciclo di chemioterapia con carboplatino e taxolo. Ad oggi ha
eseguito 5 cicli, ne rimane un altro programmato per marzo 2006.
In questi mesi, l'addome si è un pò asciuttatto solo che residua o
si produce comunque un pò di ascite (dall'ultima ecografia
-eseguita a fine gennaio 2006 - in sede di cupola diaframmatica
destra è emersa la comparsa di ascite). Lei continua ad essere
stanca e i semplici movimenti le procurano comunque affanno;
inoltre, nell'ultima settimana è comparsa anche una leggera
febbricola (37-37,5). Vorrei sapere se ci sono buone speranze in
termini di guarigione e se potreste ragguagliarmi in merito alla
natura della febbricola e fornirmi suggerimenti in merito alla
situazione.
Grazie"
risposta
"Gentile Signore,
dai dati inviati la paziente risulta in corso di chemioterapia dopo
chirurgia citoridutiva per carcinoma ovarico;
data la complessità del caso si prega di contattare il sottoscritto
telefonicamente per un consulto ed ev un incontro con tutta la
documentazione disponibile."
|
"Gentili
Dottori, scusate il disturbo ma ho trovato questo sito e mi
permetto di chiederVi un parere. Ho 64 anni, ho il palato basso
che mi provoca abbondante e frequente salivazione che deglutisco e
a volte da la senzazione di essere catarrale. Per dolori sternali
mi sono sottoposto ad una esofagogastroduodenaloscopia e mi è
stata diagnosticata un ernia transiatale con esofagite erosiva
distale. Ci può essere una concausa con la mia salivazione? Grazie
per l'attenzione e rispettosi ossequi. "
risposta
"Gent Sig. GB
può essereci una influenza da parte dell'ernia iatale, soprattutto se
di grosse dimensioni. La presenza di una esofagite da reflusso alla
gastroscopia impone un trattamento farmacologico del reflusso per
ridurre il reflusso stesso.
Se persite l'esofagite da reflusso è indicato un intervento chirurgico
di plastica dell'ernia iatale che può ridurre i disturbi da Lei
accusati.
Cordiali saluti" |
"Mio
padre di 64 anni ha subito un intervento al colon nell’anno 2004
andato a buon fine, ma purtroppo sono comparse delle lesioni
epatiche al fegato.
Dopo 2
cicli completi di chemioterapia, sabato 04 c.m. nell’ultima tac si
è riscontrato un aumento del numero delle lesioni epatiche e di
volume la più grande di 8,8 cm.
Non
potendo fare altre terapie i medici gli hanno prescritto una
terapia di xelona 500 mg ( 3 mattina – 3 sera ).
Vorrei
sapere se ci sono delle possibilità di trapianto e questa terapia
prescritta a che cosa serve o se è solo una presa i giro in attesa
del peggio . Ringraziandovi anticipatamente, porgo i miei saluti."
risposta
"Gent Sig
Antonio,
la terapia proposta è indicata nel trattamento della patologia da
cui è affetto suo padre. Purtroppo l'incremento del numero di
lesioni epatiche non è un segno prognostico favorevole. In ogni
caso dagli studi recenti l'efficacia della terapia orale e
sovrapponbile a quella endovenosa. Nel caso di risposta a tale
tipo di terapia può essere indicata una rivalutazione per un
eventuale trattamento chirurgico o con radiofrequenze.
Cordiali saluti"
|
"Lo scorso 21
dicembre, mia moglie ( età 42 anni) è stata operata in seguito ad
una diagnosi di eteroplasia sigma.
L’esame
istologico ha dato il seguente esito:
Notizie
cliniche
Ksigma
Materiale
inviato
A) Sigma
b) linfonodi
periviscerali
C) appendice
A.:Descrizione macroscopica: Sementato di grosso intestino della
lunghezza di 20 cm, comprendente neo formazione infiltrante
stenosante il lume a manicotto del diametro maggiore di cm 4 posta
a 4,5 cm da un margine costituita da tessuto lardaceo che
microscopicamente appare infiltrare la parete sino alla sierosa (
A1-A4:lesione; A5: margine vicino alla lesione; A6:margine
controlaterale)
B: Nel
tessuto adiposo periviscerale si reperiscono alcune nodosità,
previa fissazione in liquido di Bouin; la maggiore di cm 2
C: Appendice
giunta in 2 frammenti della lunghezza complessiva di cm 7 e
diametro medio cm 0,4. Sierosa liscia e lucente. Parete sottile
elastica. Lume contenente materiale mucide verdastro.
GIUDIZIO
DIAGNOSTICO
A:
Adenocarcinoma ulcerato del grosso intestino di alto grado ,
pT3N2(sec. TNM 2002 ), stadio C2 sec. DUKES MAC.
La neoplasia
infiltra il connettivo sottosieroso. Margine tumorale di tipo
infiltrativo.
Intensa
reazione flogistica xantogranulosa e desmoplastica intra e
peritumorale. Tratti di peritonite essudatitizio-emorragica. Aree
di necrosi.
Margini di
resezione chirurgica indenni.
B Metastasi
di adenomcarcinoma in linfonodi ( 9/23)
C iperplasia
follicolare reattiva di tessuto linforeticolare in appendice
cecale.
A complicare la
situazione è sopraggiunta una polmonite che ha prolungato il
decorso post operatorio di modo che mia moglie è stata dimessa il
9 gennaio 2006
L’oncologo che
ha preso in mano la situazione ha definito complesso il caso e ci
ha detto che bisogna cominciare al più presto il trattamento
chemioterapico per ridurre al massimo il rischi di carcinoma
peritoneale.
A tal scopo era
fissata la prima seduta chemioterapia per il 30 gennaio 2006.
A peggiorare
ulteriormente il tutto è sopraggiunto il fatto che, prima del 30
gennaio, mia moglie è stata nuovamente ricoverata in quanto è
stata riscontrata la presenza di 2 sacche d’aria nell’intestino
dovute ad un fistola che, a dire dei medici, è talmente piccola da
non apparire negli esami endoscopici svolti.
L’intenzione
dei chirurghi è di far cicatrizzare la fistola in questione senza
effettuare un nuovo intervento e la stanno quindi tenendo sotto
osservazione nutrendola via flebo.
Questo pertanto
non consente di iniziare la chemioterapia andando quindi contro il
consiglio di fare presto dato dall’oncologo.
Il consulto
urgente riguarda quindi una richiesta generale sulla terapia da
seguire e un consiglio sulla situazione particolare su come sia
possibile e in che misura “recuperare” il tempo perduto a causa di
tutte le complicane post operatorie sopra descritte."
risposta
"Gent Rusty,
in base al risultato dell'esame istologico la neoplasia risulta
localmente avanzata in quanto vi è già un interessamento dei
linfonodi periviscerali (N2), pur non essendoci apparentemente
metastasi al fegato ed al peritoneo (in base alla sua
descrizione). In tali casi è sicuramente indicato un trattamento
chemioterapico che andrebbe iniziato 1-2 mesi dopo l'intervento
chirurgico in modo da avere la massima efficacia.
Purtroppo le complicanze infettive (polmonite e fistola
intestinale) controindicano l'inizio del trattamento per l'alto di
rischio di infezione generalizzata. In caso di fistola
intestinale, come da Lei descritta le uniche 2 possibilità sono un
reintervento, che in genere richiede il confezionamento di una
stomia (sacchetto con ano artificiale) conpossibilità di iniziare
la chemioterapia; o l'attesa che la fistola si chiuda
spontaneamente, come spesso accade. Probabilmente i chirurghi
hanno scelto la seconda strada, praticabile, in base alla
condizioni della paziente. Purtroppo però bisogna avere pazienza,
logicamente con lo svantaggio di iniziare la chemioterapia in
ritardo."
|
GENNAIO
2006
|
28 gennaio 2006 - Mastino, anni 43, sesso M "Esofago iperemico"
"Desidererei poter
avere, in parole più semplici, un chiarimento circa l'esito di un
esame a fronte di una gastroscopia che ho effettuato in data 28
gennaio 2006, detto esame ha rilevato la seguente situazione:
"ESOFAGO IPEREMICO NEL TERZO DISTALE. INCONTINENZA CARDIALE.
MUCOSAGASTRICA CONGESTA CON EDEMA PLICALE ED EROSIONI IUXTAPILORICHE.
IL DUODENO E' INTERESSATO DA ATTIVA FLOGOSI CON EROSIONI MULTIPLE. CP
TEST POSITIVO.
Faccio presente che sono un uomo di 43 anni. Vi ringrazio
anticipatamente della risposta."
risposta
"Gent Mastino,
il referto riportato della gastroscopia è negativo per patologie
tumorali. La terminologia utilizzata indica la presenza di una
importante infiammazione dello stomaco e del duodeno. Vi è anche una
infiammazione secondaria dell'esofago dovuta al reflusso dallo stomaco
all'esofago di sostanze acide ed al fatto che il tratto terminale
dell'esofago è meno "stretto" (continente) di quello che dovrebbe
essere (incontinenza cardiale). Il test HP positivo indica la presenza
dell'Helicobacter che è una della cause di questa forma di
infiammazione (iperemia).
Con la terapia adeguata in genere si risolve il problema. Andranno
fatte delle gastroscopie di controllo per valutare l'evoluzione dell'infiamazione
gastroesofagea e la scomparsa dell'Helicobacter.
Cordiali saluti" |
13 gennaio 2006 - Beatrice "Familiarità del tumore al colon"
"Salve, avrei una domanda da porvi, mia madre ha 49 anni ed ha un
fratello morto di cancro al colon (17 anni fa) all'età di 48 anni. Ora
ho sentito dire che il rischio per mia madre è molto alto dato che ha
un parente di 1° grado morto di CCR a giovane età, ma questo rischio
esiste anche tra fratelli? (mia mamma e suo fratello avevano 15 anni
di differenza...questo cambia qualcosa)?
I genitori di mia mamma non hanno mai avuto il CCR, questo può far
stare più tranquilli? ho sentito dire che è il rischio è ancora più
alto se erano i genitori ad aver avuto un CCR.
E' andata 5 anni
fa a fare colonscopia ed era tutto ok, nessun segno di rischio, è
andata il mese scorso e le hanno rimosso un piccolo polipo, lo
specialista ha detto che non era un polipo che si poteva trasformare
in maligno, ora il dottore le ha detto di andare tra 3 anni così per
andare sul sicuro e che se non ci sarà niente si potranno allungare i
tempi tra una colonscopia e un'altra.
Come mai un tempo così breve e non i soliti 5 anni? Con essere stato
rimosso un polipo c'è rischio che in tre anni se ne sviluppino altri e
che degenerano in maligni in così poco tempo? o ci vuole più di tre
anni perchè un polipo si trasformi in maligno?
In generale una colonscopia ogni tre anni consente di non correre
rischi?
Scusate le mie domanda ma sono agitatissima.
Ho 23 anni ed una sorellina di 15! Abbiamo paura che a nostra madre
possa succedere qualcosa, è diventato un incubo per noi.
Attendo una sua risposta (anche sull'e-mail va bene)
Grazie mille"
risposta
"Gent. Sig.ra Beatrice,
Un fratello (o sorella) e' un consanguineo di 1° grado (da un punto di
vista genetico) Il rischio per Sua madre e' quindi aumentato
(essendovi un solo parente di 1° grado, da 3 a 5 volte la popolazione
normale, una piu' precisa quantificazione del rischio richiederebbe
piu' precise informazioni su sede e tipo istologico del carcinoma di
suo zio)
Questo e' il lato negativo della "medaglia"
Consideriamo il lato positivo, anzi fortemente positivo. Suo zio ha
purtroppo avuto un carcinoma diagnosticato in fase avanzata.
Questo, verosimilmente, perche', essendo un paziente non considerabile
"a rischio", per fare esami diagnostici si e' dovuto attendere la
comparsa di sintomi, che spesso non sono precoci. Sua madre, invece,
sa di essere a rischio aumentato e infatti ha gia' messo in atto una
giusta strategia preventiva con coloscopie periodiche. Questo fara'
si' che con ogni probabilita' non avra' un carcinoma del colon retto
perche'verranno asportati i precursori. Nella rara possibilita' che
nonostante tutto compaia un carcinoma (nel 5% non vi sono polipi
precursori) questo verra' diagnosticato in fase precoce,
presintomatica con una quasi certezza di guarigione.
Quindi nessun incubo, ma solo costanza nella prevenzione.
Riguardo alla frequenza delle colonscopie non vi sono regole assolute,
4-5 anni se il colon e' "pulito", intervallo ridotto se compare un
polipo anche se di scarso significato clinico. Mi sembra che siate in
buone mani per i controlli.
Saluti. Stia serena" |
"Buongiorno
,Giorgio e' stato operato di tiroidectomia per ca
papillo-follicolare della tiroide due anni fa. Sono state
diagnosticate delle mts polmonari per le quali ha gia' eseguito
due volte la radioterapia metabolica con I131 ma senza nessun
esito positivo .Quante volte potra' ancora eseguirla ?E' frequente
una risposta non immediata ?Quale sarebbe la sua prognosi nel caso
in cui non dovesse rispondere ?
Giorgio ha 34
anni.Grazie"
risposta
"premettendo che riteniamo
molto più adatto un oncologo per rispondere a questa domanda, possiamo
dire che il polmone è uno dei principali organi bersaglio per le mts
da tumore della tiroide ed oltre alla terapia con radioiodio (come ha
eseguito il pz), se in numero non eccessivo, è anche possibile una
terapia chirurgica di asportazione delle metastasi; tuttavia essendo
un intervento chirugico è indispensabile valutare lo stato fisico del
pz ed anche la documentazione radiologica.
Si resta a disposizione per
eventuali consulenze.
Cordialmente" |
7
gennaio 2006 - Piero, sesso M, "Consulto K sigma-retto"
"Lo scorso
8 dicembre sono stato operato d'urgenza per un'occlusione
intestinale da neoplasia stenosante e parenchimatosa. Ho subito
la resezione anteriormente di un pezzo del sigma lungo 25 cm (colonostomia
temporanea sn con intervento di Hartmann), > l'asportazione di due
linfonodi del sigma e l'asportazione del peritoneo. La neoplasia, di
colore grigiastro, localizzata sulla mucosa del colon
discendente si estendeva per 4 cm nel maggior diametro e giungeva a cm
8 ad uno dei margini chirurgici. All'esame istologico corrispondeva ad
un adenocarcinoma moderatamete differenziato del colon (G2, stadio C
di Dukes, pT4 pN2 V1 V2 pM1), ulcerato e infiltrante la parete colica
a tutto spessore fino alla superficie sierosa in un'area dove mostrava
alterazioni regressive. Per tutta la sua lunghezza il pezzo operatorio
era rivestito da tessuto adiposo contenente due linfonodi. Nell'adipe
periviscerale vi erano metastasi intraadipose microscopiche, una
metastasi intraadiposa macroscopica e 11 metastasi linfonodali su 27
linfonodi reperiti. All'esame macroscopico, un frammento di tessuto
adiposo di peritoneo vescicale di 2 cm nel maggior diametro presentava
un colorito giallo-rossastro. In sezione tale frammento mostrava un
nodulo biancastro di cm 0,7 nel maggior diametro. Lo stesso tessuto di
cm 2 nel maggior diametro, inviato come frammento di peritoneo
prevescicale, a livello istologico corrispondeva a un frammento
di tessuto adiposo con una metastasi di adenocarcinoma
compatibile con primitività colica. Da una recente TAC al
torace e all'addome effettuata 26 gg dopo la colostomia con tecnica
spirale multistrato prima e dopo somminstrazione di mdc per via
endovenosa risulta un'immagine nodulare di pochi
millimetri nel segmento anteriore del lobo polmonare superiore
sn e una voluminosa lesione focale ipodensa e disomogenea in
corrispondenza del lobo epatico sn del diametro di circa 8 cm.
Tale lesione presenta piccole calcifcazioni centrali al livello
del II e parte del III segmento parenchimale. Il quadro è
compatibile con localizzazione secondaria epatica. In
corrispondenza del tessuto adiposo peritoneale la TAC ha
evidenziato anteriormente alle anse digiunali a sn
cranialmente alla sede della ileostomia cutanea la
presenza di un piccolo nodulo di circa 7 mm di non univoca
interpretazione (piccolo linfonodo? nodulo omentale?) Al livello
del moncone rettale è presente materiale a densità molto elevata
(mezzo di contrasto?) che in parte ostacola la valutazione della sede
del pregresso intervento chirurgico. In sede paraortica
bilaterale, pericecale, mesenterica e lungo la catena iliaca
interna di dx inoltre sono apprezzabili piccoli linfonodi
con diametro non superiore a 1 cm. L'esame emocromocitometrico,
immunometrico, chimico-clinico, della coagulazione e delle urine
pre e post operatorio a distanza di 25 gg (5-6-10-13 e 30 dicembre)
mostra la seguente alterazione di valori:
P R E -
OPERATORIO P O S T - OPERATORIO 05/12 06/12 10/12 13/12 30/12
IMMUNOMETRIA CEA: -- -- -- 7.8 10.6 CA19 9: -- -- --
4.69 5.86 CA15 3: -- -- -- -- 12.9
*******************************************************
EMOCROMOCITOMETRICO
Leucociti: 12,21 12,74 15,08 9,35 6,63 (MCHC): 33,8 33,6 32,8 34,8
32,6 Eritrociti: 5,05 4,95 4,3 4,78 5,04Emoglobina: 14,9 14,5 12,5
14,4 14,7 Ematocrito: 44,1% 43,0% 37,9% 41,4% 45,1% Gran.Neutrof:
82,9% 85,5% 88,5% 74,3% 70,1% > > Linfociti: 11,9% 9,5 6,4%
16,5% 21,3% Neutrofili: 10,12 10,89 13,35 6,95 4,65
Linfociti: 1,45 1,21 0,97 1,55 1,41 VES: -- 12 40 42 22
*************************************************************
Colinesterasi:
4294 -- -- -- 3706 Glicemia: 101 141 99 94 98 Proteine tot: -- 6,3 5,2
5,6 7,0 Urea: 23 19 57 43 36 GPT/Alt: 12 10 14 34 44
Colester tot: -- -- -- -- 251
**************************************************************
COAGULAZIONE
Fibrinogeno: -- -- 493 441 372
**************************************************************
URINA
Corpi chetonici:-- 0,mg/dl 5mg/dl 20mg/dl 0mg/dl Peso spec.: --
1,017 1,013 -- -- Glucosio: -- 50mg 0mg 0mg 0mg
Emoglobina: -- -- -- 0,20mg 0,03mg Urobilinogeno: -- 0,2mg
0,2mg 2,0 mg 0,2mg Densità: -- -- -- 1,019 1,021
*************************************************************
Data la serietà
del caso mi è stato consigliato di rivolgermi a un centro
specializzato. L'urgenza operatoria al primo ricovero e la mancanza
di adeguate apparecchiature diagnostiche nella struttura
ricoverante hanno purtroppo impedito l'acquisizione di una
sufficiente documentazione diagnostica pre-operatoria che
potesse ottimizzare l'intervento e agevolare un raffronto con il
quadro clinico attuale in chiave prognostica e di decorso
della malattia. Fatta eccezione per la TAC (cmdc) un'ecografia
effettuata 2 gg prima dell'operazione è l'unico esame di
una certa penetranza visiva in mio possesso ma si limitava a
rilevare la presenza di una falda fluida in sede solttoepatica e
perisplenica con modica epatomegalia ad ecostruttura finemente
addensataaddensata. Compatibilmente al quadro esposto chiedo: -
Cosa dovrò attendermi in termini di decorso della malattia? Dovrò
affrontare interventi importanti oltre alla chemioterapia?
- Avrei
preso in considerazione l'Ospedale di Aviano per un consulto ed
un eventuale trattamentoterapeutico. Potrebbe confermarmi la
validità della struttura ed eventualmente consigliarmi centri
meglio attrezzati o più idonei a trattare il mio caso per fare
in modo di non lasciare nulla intentato?
- Pur
essendo consapevole di non aver intrapreso particolari azioni
preventive trovo singolare che a seguito di un'appendicectomia
eseguita d'urgenza nel 1996 presso la stessa struttura
ospedaliera non sia stato sottoposto ad un approfondito esame
dell'addome. Cosa ne pensa?
- Attualmente le
mie condizioni di salute sono buone. Non accuso particolari
problemi a parte piccoli impedimenti annessi alla resezione
addominale e allo stoma. Dopo l'intervento ho avuto un disturbo
erettile risolto con l'assunzione temporanea di uno stimolante. Resta
tutt'ora irrisolto un problema di aneiaculazione con sensazione di
retroazione del liquido seminale al livello della base del
pene nella fase di orgasmo con arresto del plateau in fase
avanzata.
Crede si tratti
di una disfunzione transitoria? Cosa mi consiglia? La
ringrazio anticipatamente Cordiali Saluti "
risposta
"Egr.
Sig. Piero
La
situazione e' molto seria, come suppongo Le avranno gia' detto.
Per
avere speranze di guarigione e' indispensabile avere un atteggiamento
molto aggressivo.
La
strategia che adotterei in un caso come il Suo (condizioni generali
del paziente permettendo) sarebbe la seguente :
1)
chemioterapia (FOLFOX 4,)da iniziarsi con la massima urgenza
2)
dopo 6 cicli (cioe' 3 mesi) di chemioterapia, nuova valutazione del
quadro clinico con TAC , PET, rettoscopia del moncone rettale residuo
con eventuale biopsia.
3)se
vi fosse regressione parziale (o comunque non progressione della
malattia neoplastica), nuovo intervento (in un tempo unico)di: a)
lobectomia epatica sinistra, b) asportazione di eventuali
metastasi/recidive peritoneali, c) chemioipertermia intraperitoneale
intraoperatoria.
4)
ulteriore chemioterapia
5)eventuale
resezione polmonare
6)
ricanalizzazione intestinale nel 2008, se tutto OK
Come
vede e' un programma intensissimo e difficile, ma, a mio avviso,
qualsiasi strategia di minore intensita' e' votata a sicuro
insuccesso.
Il
centro di Aviano e' sicuramente un ottimo centro per la terapia dei
tumori. Non so pero' se eseguano la chemioterapia intraperitoneale
intraoperatoria, che e' una parte fondamentale dell'iter terapeutico.
Non
so dove Lei abiti. Comunque puo' iniziare la chemioterapia dove vuole
(il trattamento e' standard). L'unica cosa e' che la inizi entro la
meta' di gennaio. Potra' poi con tutta calma scegliere il posto dove
farsi operare.
Sono
a Sua disposizione sia per l'intervento chirurgico con
chemioipertermia intraoperatoria, sia per un rapido inizio della
chemioterapia.
Se
lo desidera mi contatti personalmente come e quando vuole tramite
l'Associazione, io opero nel Centro di Chirurgia Oncologica e
Terapie Biomediche Applicate Ospedale San Giovanni Antica Sede 10123
Torino"
|
5 gennaio 2006 -
Mauro "Tumore al polmone"
"Buongiorno. Qualche settimana a mio padre è stato diagnosticato un
tumore al polmone sinistro. Siamo di Cagliari e qua non hanno dato
alcuna speranza per un eventuale intervento ne tanto meno una cura che
possa bloccare la crescita dello stesso. Hanno proposto una
polichemioterapia palliativa (da quanto capito abbastanza inutile nel
nostro caso) Ho fissato alcuni appuntamenti per la prossima settimana
a Roma e Milano però penso che il tempo possa non essere sufficiente e
ho bisogno di ulteriori consulti prima che sia troppo tardi. Posso
mettervi a disposizione su un sito i risultati della TAC (anche le
immagini), dell'esame istologico, radiografia e elettrocardiogramma
per chiedere un consulto urgente?
Vi prego, chiedo un urgente consulto, Grazie"
risposta
"Buongiorno, premesso che Roma e Milano sono due ottimi centri, spesso
risulta difficile dare dei consulti on-line pur avendo a disposizione
i referti dei vari esami, inoltre è quasi sempre indispensabile vedere
anche il paziente. L'unico consiglio che possiamo darle è quello di
non chiedere troppi pareri: quando si tratta di questo genere di
patologie è bene avere più di un'opinione di specialisti, ma è anche
bene non perdere tempo perché, soprattutto se non si intravvedono
margini chirurgici, prima si inizia un trattamento radiante o
polichemioterapico, maggiori sono le probabilità che questo riesca nel
suo intento terapeutico e di aumento della sopravvivenza e della
qualità di vita per il paziente.
Le ricordo inoltre che, a differenza dei reparti di chirurgia che
possono essere più o meno specializzati a seconda del centro, i
protocolli chemioterapici sono in genere uguali nei diversi ospedali
perché nazionali o internazionali, pertanto una volta individuato il
protocollo più adatto può anche vedere se non vi è un'oncologia o una
pneumologia specializzata più vicina al domicilio del paziente, questo
anche per ridurre il disagio ed aumentare la qualità di vita,
indispensabile anche per affrontare nel miglior modo
possibile e con i migliori risultati auspicabili la terapia.
Ad ogni modo si rimane a disposizione per eventuali ulteriori
consulenze." |
4
gennaio 2006 - Annunciata "Carcinoma infiltrante G3 al colon"
"A mia
suocera di 77 anni è stato asportato un polipo a ca. 80 cm che poi è
risultato dopo l'esame istologico come carcinoma infiltrante G3.
Dopo ulteriori accertamenti ci è stato consigliato l'intervento
chirurgico. La mia domanda riguarda il tipo d'intervento: un chirurgo
ci consiglia il tradizionale, poichè mia suocera ha problemi legati a
ischemia cardiaca e circolatori. mentre un altro chirurgo che opera in
laparoscopia ci consiglia questo approccio anche se potrà
assicurare la possiblità di intervenire così solo dopo il
prericovero. I due medici lavorano in due strutture diverse e entrambi
sono otttimi chirurghi. Vi sarei grata di chiarimenti ."
risposta
"La
decisione se eseguire in una paziente con le caratteristiche cliniche
di sua suocera un intervento in chirurgia tradizionale o laparoscopica
deve essere presa collegialmente fra paziente, chirurgo e anastesista,
previo studio preoperatorio della situazione cardiaca e respiratoria.
"
|
3
gennaio 2006 - Denis, anni 25 "ANTROPATIA E BULBOPATIA IPEREMICA"
"Referto
esofagogastroduodenoscopia:
Esofago normale
per calibro e cinesi. Fondo in ordine con angolo di his conservato.
Normale la mucosa del corpo. Antromobile con mucosa iperemia. Piloro
pervio. Bulbo duodenale con mucosa iperemia. Normale la seconda
porzione. Ureasi-test negativa.
Devo prendere
per 1 mese il peptazol e per 2 il motilium.
Da quando ho
iniziato la cura ho un po’ di cefalea e giramenti di testa. E’
normale?Mi potete spiegare in poche parole il referto? cordiali saluti"
risposta
"Gent
Denis, L'antropatia iperemica e la bulbopatia iperemica sono
unicamente quadri di infiammazione di una parte dello stomaco (antro
gastrico) e del duodeno (bulbo duodenale). Non è un tumore e non si
trasforma in tumore. La terapia che le è stata prescritta è quella
che viene abitualmente data nei casi comne il suo e difficilmente
provoca cefalea anche se vi sono saltuarie intolleranze a tali
farmaci. In caso di persistenza può provare a sospenderli e vedere se
le passa la cefalea. Eventualmente può contattare il suo curante per
la terapia. Cordiali saluti"
|
1
gennaio 2006 - Lucky, anni 43 "Tosse e tumore al polmone"
"Gradirei sapere se la tosse che si manifesta sporadicamente (non
quotidianamente) tra alcuni fumatori, sopratutto al mattino, debba per
forza rappresentare un campanello di allarme, così come il dolore
toracico che si manifesta molto raramente, circa una volta ogni
tre/quattro mesi.
Ringrazio anticipatamente."
risposta
"Buongiorno, la sua è una domanda molto difficile, infatti il tumore
del polmone, a differenza di altri, è molto subdolo: i suoi sintomi
sono del tutto aspecifici e più spesso riscontrabili anche in numerose
altre affezioni dell'apparato respiratorio non tumorali quali
bronchiti e sindromi da raffreddamento. I sintomi che possono far
supporre la presenza di una patologia neoplastica sono tosse, mancanza
di fiato, dolore toracico, perdita di sangue dalle vie aeree
(secrezioni sporche/striate di sangue), polmoniti a lenta risoluzione
e poco altro, capisce bene che questi sono sintomi del tutto
aspecifici e molto comuni nella popolazione generale e non
si può pensare di fare esami approfonditi a tutti coloro che li
manifestano ed ogni volta che si manifestano, ancorché se fumatori.
Proprio per questo motivo l'unica arma in nostro possesso per il
tumore al polmone è costituita dalla prevenzione ed in particolare
nell'interruzioni di abitudini voluttuarie, quali il fumo di tabacco,
che ne accrescono la probabilità di insorgenza. Certo è che una
tossetta fastidiosa in un fumatore deve essere sempre più approfondita
che in un non fumatore, così come la mancanza di fiato o altre
affezioni dell'apparato respiratorio soprattutto se non acute.
Cordialmente" |
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