ASSOCIAZIONE PER LA PREVENZIONE

E LA CURA DEI TUMORI IN PIEMONTE - O.N.L.U.S.

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LOTTA AL CANCRO

 

I tumori costituiscono un capitolo importante nella patologia umana che grava tuttora in modo pesante sulla società, sia per la drammaticità della malattia, sia per gli aspetti psicologici ed economici, non meno importanti, ad essa connessi.

Nonostante l'impegno dei ricercatori di ogni parte del pianeta per scoprire e combattere le cause dei tumori - un'azione che conduce senza dubbio ad un miglioramento continuo nelle conoscenze sulla malattia - e nonostante i progressi delle terapie mediche, chirurgiche e radianti, giunte ormai ai limiti delle loro potenzialità, la cura della malattia, a tutt'oggi, non si presta a bilanci trionfalistici, ma registra anzi, nei paesi industrializzati, un costante aumento annuale della sua incidenza (1%) e della sua mortalità (0,5%). In attesa di scoperte risolutive, è evidente che il fattore più immediato ed efficace per la lotta al cancro è la "sua prevenzione".

Prevenzione, che in termini medici, viene distinta in primaria  e secondaria.

La prima è costituita da un intervento diretto nei confronti dell' "ambiente di vita dell'uomo", per combattere alla radice le cause che scatenano i tumori. Sappiamo però quanto sia difficile, attualmente, agire in modo efficace con le armi della prevenzione primaria, pesantemente ostacolata dal continuo progresso industriale e tecnologico e quanto, spesso, le iniziative in questa direzione entrino in contrasto profondo con interessi economici, politici e sociali talvolta insuperabili.

Questo spiega l'orientamento a procedere su una strada meno impervia, quella della prevenzione secondaria, attuata con screening e diagnosi precoci estese quanto più possibile ad organi ed apparati del corpo umano che, secondo gli studi statistici, risultano a maggiore incidenza tumorale e mortalità. Questi accertamenti consentono di evidenziare i tumori in una fase in cui non hanno ancora prodotto i segni clinici della malattia (è l'esempio dell'utero) e permettono al tempo stesso di procedere alla cura di lesioni precancerose e di formazioni benigne considerate veri e propri precursori del cancro (è il caso del grosso intestino), nonché di identificare lesioni tumorali maligne a livello decisamente iniziale. Queste iniziative di prevenzione secondaria consentono diagnosi tempestive su pazienti presunti sani e permettono di intervenire sul piano terapeutico con ottimi risultati e, spesso, con guarigioni definitive.