ESECUZIONI DI MALATI MENTALI
ALCUNI
FATTI:
Le malattie mentali sono definite come “tutte
le condizioni caratterizzate dal danno alle normali condizioni cognitive,
emozionali, causate da fattori sociali, psicologici, biochimici, genetici o
altri, come infezioni o traumi al cervello”.
L'esecuzione di ritardati mentali viola comunque la Risoluzione 1989/64 del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, adottata il 24 maggio 1989, che salvaguardia i diritti umani di coloro che rischiano la pena capitale. Con tale Risoluzione si raccomanda agli Stati membri delle Nazioni Unite di non ricorrere alla pena di morte per le persone che soffrono di ritardo mentale o hanno una comprovata competenza mentale estremamente limitata.
Le Nazioni Unite hanno adottato la norma nel 1984 (“The United Nations Safeguards Guaranteeing Protection of the Rights of those Facing the Death Penalty”). Nel 1997 hanno emanato un apposito documento (“Special Rapporteur on Extrajudicial, Summary or Arbitrary Executions”) per sollecitare i governi che ancora praticavano esecuzioni di malati mentali e minorenni ad adeguarsi agli standard adottati internazionalmente. Nel 2000 la commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno ribadito ufficialmente il richiamo. Gli Stati Uniti hanno continuato a portare avanti questa pratica, in aperta violazione degli standard internazionali.
D'altro canto, secondo la Corte suprema degli USA, però, l'esecuzione di ritartdati mentali non è incostituzionale: nella sentenza adottata nel 1989 con 5 voti a favore e 4 contrari, la Corte stabilì che “non vi [era] prova sufficiente di un consenso nazionale contro la pena di morte nei confronti di persone con ritardo mentale, per concludere che essa [fosse] categoricamente proibita dall'Ottavo Emendamento”. All'epoca, solo uno Stato proibiva l'esecuzione di prigionieri con ritardo mentale. Nel 2001 sei stati (Arizona, Colorado, Connecticut, Florida, Missouri, North Carolina) hanno adottato questo provvedimento per evitare che altri schizofrenici o paranoici vadano a finire in mano al boia.
Come recente sviluppo sulla pena di morte per i minorati mentali, ricordiamo che il 20 giugno 2002 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha giudicato incostituzionale infliggere la morte a coloro che hanno problemi di ritardi mentali, poiché la costituzione americana, nell' Ottavo Emendamento, vieta espressamente di infliggere pene crudeli o inusitate. Con questa pronuncia, che ha spaccato profondamente il massimo organo giudiziario americano (formato da nove giudici supremi, sei dei quali oggi si sono pronunciati a favore, tre contro), i ritardati che compiono reati così gravi come l'omicidio saranno sì processati, ma non andranno incontro a una pena che nei loro confronti risulta essere “crudele” e “inusitata”: avranno, quindi, salva la vita. Questa decisione, però, è solamente teorica, in quanto non sono mancate condanne a morte di ritardati e minorati mentali negli Usa.
Mancano, comunque, dati numerici attendibili sulla percentuale di malati di mente fra gli oltre 3.700 detenuti nei bracci della morte delle carceri statunitensi, in quanto ogni Stato stabilisce un livello di Quoziente Intellettivo (Q. I.) al di sotto del quale l'imputato viene giudicato un “ritardato mentale” che non è uguale in tutti e 38 gli Stati sostenitori della pena capitale
Ricerche mediche hanno dimostrato che la
maggioranza dei detenuti del braccio della morte ha problemi mentali dovuti a malattie
o traumi, e un vasto numero di loro ha sperimentato storie di gravi abusi
fisici o sessuali.
Nel caso Atkins vs.
Virginia (2002)
Mentre è considerato incostituzionale
giustiziare le persone dichiarate insane di mente, tutte quelle con problemi o
malattie mentali non sono protette dalla legge. Il grado di incapacità mentale
durante i processi è spesso stabilito in modo arbitrario o con periti di parte
che hanno interesse a chiudere il caso il più velocemente possibile. In alcuni
casi gli imputati sono stati sottoposti a cure psichiatriche con l’obiettivo
di migliorare le loro condizioni mentali fino al punto in cui potessero essere ritenuti responsabili, e quindi permettere
la condanna a morte.
Gli esperti di malattie mentali hanno
sottolineato che la maggior parte dei soggetti colpiti da ritardi e deficit
mentali sono particolarmente suggestionabili e, anche a causa del desiderio di
piacere, rilasciano dichiarazioni e confessioni inaffidabili, a volte del tutto
false, di cui non sono inoltre in grado di comprendere le conseguenze. Negli
ultimi anni numerosi condannati dichiaratisi colpevoli sono stati completamente
scagionati da test oggettivi quali la prova del DNA o la confessione del vero
colpevole. Alcuni di essi erano stati nel frattempo
giustiziati.
Standard internazionali dei diritti umani:
Le leggi internazionali proibiscono l’esecuzione
di malati mentali, e la maggior parte dei paesi del mondo hanno messo la
pratica fuori legge.
MALATI MENTALI GIUSTIZIATI DAL 1976 AL 2001 NEGLI U.S.A.
NOME |
STATO |
RAZZA |
DATA ESECUZIONE |
1. Arthur
F. Goode, III |
FL |
BIANCA |
04/05/84 |
2. Ivon
Ray Stanley |
GA |
NERA |
07/12/84 |
3. James
Dupree Henry |
FL |
NERA |
09/20/84 |
4. Morris
Odell Mason |
VA |
NERA |
06/25/85 |
5. James
Terry Roach |
SC |
BIANCA |
01/10/86 |
6. Jerome
Bowden |
GA |
NERA |
06/24/86 |
7. Willie
Celestine |
LA |
BIANCA |
07/20/87 |
8. John
Brogdon |
LA |
BIANCA |
07/30/87 |
9. Horace
Dunkins |
AL |
NERA |
07/14/89 |
10. Alton
Waye |
VA |
NERA |
08/30/89 |
11. Johnny
Ray Anderson |
TX |
BIANCA |
05/17/90 |
12. Dalton
Prejean |
LA |
NERA |
05/18/90 |
13. Ricky
Ray Rector |
AR |
NERA |
01/24/92 |
14. Johnny
Frank Garrett |
TX |
BIANCA |
02/11/92 |
15. Billy
Wayne White |
TX |
NERA |
04/23/92 |
16. Nollie
Lee Martin |
FL |
BIANCA |
05/12/92 |
17. Ricky
Lee Grubbs |
MO |
BIANCA |
10/21/92 |
18. Cornelius
Singleton |
AL |
NERA |
11/20/92 |
19. Robert
Wayne Sawyer |
LA |
BIANCA |
03/05/93 |
20. William
Henry Hance |
GA |
NERA |
03/31/94 |
21. Mario
Marquez |
TX |
LATINA |
01/17/95 |
22. Willie
Clisby |
AL |
NERA |
04/28/95 |
23. Varnell
Weeks |
AL |
NERA |
05/12/95 |
24. Girvies
Davis |
IL |
NERA |
05/17/95 |
25. Sylvester
Adams |
SC |
NERA |
08/18/95 |
26. Barry
Lee Fairchild |
AR |
NERA |
08/31/95 |
27. Walter
Milton Correll |
VA |
BIANCA |
01/04/96 |
28. Luis
Mata |
AZ |
LATINA |
08/22/96 |
29. John
Earl Bush |
FL |
NERA |
10/21/96 |
30. Frank
Middleton |
SC |
NERA |
11/22/96 |
31. Terry
Washington |
TX |
NERA |
05/06/97 |
32. Tony
Mackall |
VA |
NERA |
02/20/98 |
33. Reginald
Powell |
MO |
NERA |
02/25/98 |
34. Robert
Carter |
TX |
NERA |
05/18/98 |
35. Dwayne
Allen Wright |
VA |
NERA |
10/14/98 |
36. Ronald
Yeats |
VA |
BIANCA |
04/29/99 |
37. Norman
Lee Newsted |
OK |
BIANCA |
07/08/99 |
38. Raymond
James Jones |
TX |
NERA |
09/01/99 |
39. David
R. Leisure |
MO |
BIANCA |
09/01/99 |
40. Charles
Anthony Boyd |
TX |
NERA |
08/05/99 |
41. Willie
Sullivan |
DE |
NERA |
09/24/99 |
42. Oliver
Cruz |
TX |
LATINA |
08/09/00 |
43. Wanda
Jean Allen |
OK |
NERA |
01/11/00 |
44. Robert
Clayton |
OK |
BIANCA |
03/01/01 |
Stati che vietano la
condanna a morte di persone mentalmente ritardate:
- Arkansas
- Colorado
- Georgia
- Indiana
- Kansas
- Kentucky
- Maryland
- Nebraska
- New Mexico
- New York (*)
- Tennessee
- Washington
- Governo Federale
(*) Lo stato di New York non ammette la
condanna a morte dei minorati mentali a meno che si trovino in carcere al
momento del delitto.
(Fonti: Death Penalty Information Centre,
American Civil Liberties
ALCUNI ESEMPI:
Un
esempio di cura del detenuto per rendere possible la
condanna a morte è Charles Singleton,
giustiziato in Arkansas il 6/1/2004. Era uno schizofrenico paranoico, che
soffriva di disturbi psicotici come ad esempio “una voce costante che
minacciava di ucciderlo”. Alla fine degli anni
Kelsey Patterson
Kelsey Patterson fu giustiziato il 18 maggio 2004 per un duplice omicidio, commesso nel 1992. Patterson aveva un lunga storia di seri disturbi mentali. Gli fu diagnosticata inzialmente una schizzofrenia paranoica nel 1981, e i suoi sintomi, cioè allucinazioni, depressoni, paranoia, confusione mentale, alterazione dei sensi e delle emozioni furono ben documentati.
Una giuria stabilì che Patterson era in grado di essere sottoposto a processo, malgrado avesse dato segni di squilibrio nell'udienza preliminare e durante il processo del 1993, interrompendo più volte il procedimento con frasi confuse e farneticazioni su complicate cospirazioni contro di lui.
Pernell Ford
Pernell Ford venne giustiziato dallo stato dell'A
Poco prima del processo, Ford aveva licenziato i suoi avvocati. Era stato dichiarato capace di difendersi da solo nonostante la sua giovane età, la sua educazione limitata, il suo quoziente d'intelligenza di 80, e la sua storia di problemi menttali. L'unica difesa che presentò fu che Dio sarebbe intervenuto al processo per riportare le vittime in vita. Per la maggior parte del tempo delle udienze, Pernell Ford rimase silenzioso e assente. Non ci furono obiezioni, richieste di riesame, interrogatori di testimoni.
Al momento della sua condanna, Pernell Ford si vestì con un lenzuolo bianco, in stile toga-party, con un mantello fatto da un asciugamano. In un lungo discorso, chiese al giudice di portare in aula le bare delle vittime così Dio avrebbe potuto resuscitarle di fronte ai giurati. Dopo averlo condannato a morte, il giudice disse a Ford che per legge avrebbe avuto diritto in automatico a una richiesta di appello. Pernell Ford rispose che non ne voleva.
L'esecuzione di Ford venne fissata inizialmente nel luglio del 2009, ma la sua morte fu ritardata da un avvocato d'ufficio, che presentò una richiesta di analisi del suo stato mentale. Davanti alla corte, Ford sostenne che era in grado di lasciare il braccio della morte attraverso la "traslazione" e che aveva visitato il paradiso e altri posti in giro per il mondo mentre ufficialmente era in prigione. Disse di avere milioni di dollari depositati in un conto svizzero, che sarebbero serviti al mantenimento di 400.000 mogli dopo la sua esecuzione e che sarebbe divenuto parte della Santissima Trinità. La corte dichiarò Ford capace di intendere e volere a Novembre, e respinse l'appello. Il Governatore Don Siegelman respinse una richiesta di clemenza presentata dall'avvocato d'ufficio LaJuana Davis, che esponeva la storia dei problemi mentali di Ford.
(Fonte: American Civil Liberties