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APPARATO
RESPIRATORIO, ESOFAGO
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Il carcinoma bronco-polmonare è un tumore la cui frequenza è in progressivo aumento in tutti i paesi. Negli anni '30 costituiva circa il 4% delle neoplasie, mentre ora supera il 15% ed è divenuto nel maschio il tumore più frequente dopo le neoplasie cutanee non
melanotiche.
Il consumo di sigarette e l'inquinamento atmosferico sono i responsabili di questo drammatico aumento di incidenza dei tumori bronco-polmonari.
Per il tumore del polmone può e deve essere posta in atto una efficace opera di prevenzione primaria, in quanto conosciamo gli agenti cancerogeni che dovrebbero essere eliminati dall'ambiente in cui viviamo e lavoriamo.
Non solo con le decisioni di politica sanitaria ma anche a livello individuale si può attuare questa prevenzione, semplicemente, con la:
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 ABOLIZIONE
DEL FUMO
È da sottolineare che il fumo non causa solo danni a chi ne è dedito, ma anche a chi è vicino ai fumatori - fumo passivo - in particolare in ambienti ristretti, come nel caso di bambini in una casa di fumatori.
Nel carcinoma polmonare ha invece uno spazio minore la prevenzione secondaria per la povertà di sintomi iniziali specifici e la mancanza di esami sufficientemente sensibili per una diagnosi precoce. Quest'ultima però deve essere comunque ricercata con i mezzi disponibili.
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COME?
Con la visita medica, inizialmente, che permette di riconoscere i pazienti a rischio per l'abitudine al fumo o per l'attività lavorativa e di decidere ulteriori controlli (radiologia, citologia) o indagini più approfondite nei casi sospetti.
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QUANDO?
Il tumore polmonare è raro prima dei 40 anni. Dopo questa età dovrebbero sottoporsi a visita i fumatori e i pazienti a rischio professionale e tutti coloro che hanno sintomi polmonari (tosse secca persistente, dolore toracico, escreato con striature ematiche).
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