Handicap e Sviluppo ha voluto offrire una possibilità di lavoro a quelle donne e quegli uomini che i signori della guerra hanno voluto handicappati, per ridare loro un futuro dignitoso e da protagonisti,
attraverso un'occasione di lavoro e di inserimento sociale per quei disabili divenuti tali a causa dell'esplosione di mine antipersona , in Kurdistan.
AD OGGI NON ABBIAMO PIU' NOTIZIE E TEMIAMO CHE LA GUERRA...
ATTIVAZIONE
E FUNZIONAMENTO DELL'INIZIATIVA
L'Associazione HANDICAP E SVILUPPO, a partire dalla
seconda metà del 2000, ha finanziato la
realizzazione di un laboratorio di falegnameria in
gestione cooperativistica nel distretto di Diana (area di Erbil), nord Iraq (kurdistan), la cui messa in opera è seguita sul posto da
EMERGENCY, per consentire ad un gruppo di feriti da mina che hanno riportato
amputazioni delle gambe sopra o sotto il ginocchio di iniziare un’attività che
possa in qualche modo renderli indipendenti e reinserirli in società, mettendo
a frutto le capacità professionali apprese dopo un corso di
formazione appositamente realizzato.
L'iniziativa ha avuto un costo complessivo di 7800$ (circa 16 milioni di lire) così ripartiti: 5500$
(£.11 milioni e mezzo circa) per l'acquisto delle attrezzature (tornio, trapani, sega a nastro,
utensileria), 2000$ (poco più di 4 milioni) per la dotazione di materie prime
per i primi 6 mesi e i restanti 300$
(circa 700.000 lire) per le spese di gestione
(affitto locale, attrezzatura ufficio, costituzione cooperativa). Le spese per
le materie prime e l’affitto del locale sono state previste solo per i primi sei mesi
di funzionamento in quanto si prevede che la falegnameria possa poi funzionare
autonomamente, anche grazie alle commesse assicurate dal vicino ospedale
costruito da Emergency.
EMERGENCY ha già sperimentato in passato l’attuazione
di un progetto di questo tipo. Di recente, infatti, grazie ai finanziamenti ottenuti
dalle Nazioni Unite (UNOPS), è stato realizzato un laboratorio per la
produzione e la riparazione di oggetti di legno nel distretto di Suleimania
(250 Km circa da Erbil), dove lavorano quattro giovani curdi (età compresa tra
i 20 ed i 23 anni). Malgrado la presenza nella zona di altri stabilimenti di
questo tipo, l’officina di EMERGENCY è ormai positivamente avviata.
Gli obiettivi principali che, attraverso questa iniziativa, HANDICAP E SVILUPPO
ha voluto raggiungere sono essenzialmente quelli di:
·
Promuovere dignità e
diritti umani e non caritatevole assistenzialismo: per questo attiviamo
possibilità di lavoro e utili produzioni per le comunità locali, direttamente
gestite da persone del posto che, dopo un periodo iniziale, si rendano
economicamente e gestionalmente autonome.
·
Realizzare concrete
forme di solidarietà per le vittime delle mine antipersona, offrendo reali e
produttive possibilità di reinserimento sociale dei disabili nelle loro
comunità locali, con un utile ricaduta in termini di servizi e qualità di vita
per tutto il contesto sociale circostante.
·
Scegliere concretamente
l'antimilitarismo e la pace, dando un concreto seguito alla campagna nazionale e
internazionale contro le mine antipersona e, più in generale, contro gli
armamenti, ed investendo per la ricostruzione umana, sociale ed economica dei
guasti prodotti dall'uso di questi strumenti di morte,
soprattutto verso le vittime più inermi e indifese (civili, donne, bambini).
·
Promuovere opportunità
di reale partecipazione dei disabili nei rispettivi contesti locali, attraverso
occasioni di lavoro vero e non perennemente assistito, attraverso il
superamento dell'handicap mediante la costruzione e l'uso di ausili e protesi e
attraverso la rimozione delle barriere architettoniche e di quelle culturali
che, soprattutto nelle comunità rurali, vedono il disabile come
"in-valido" e come peso per la collettività e non invece anche come utile
risorsa.
·
Sviluppare una gestione
autonoma ed integrata delle esigenze socio-sanitarie e assistenziali e
dell'organizzazione delle relative risposte da parte di comunità situate in
zone depresse ed a forte rischio di colonialismo economico/culturale e quindi
spesso soggette all'imposizione di standard, metodologie, tecnologie e prodotti
provenienti dal "Nord del mondo".
Per tutto questo e per dare una nuova speranza di
futuro a ragazze e ragazzi che in una sperduta regione del mondo hanno visto un
giorno saltare su una mina il loro corpo e i loro sogni, HANDICAP E SVILUPPO ha
chieste a soci e simpatizzanti la collaborazione a finanziare questa iniziativa, attraverso:
-l'adozione a
distanza di una parte della falegnameria, con il versamento di £.50.000 al mese
per un anno;
-un contributo economico di qualsiasi importo.
Per
far partire subito il progetto, Handicap e Sviluppo ha attivato un prestito alla
MAG4 Piemonte che ci ha consentito di avere a disposizione tutta la cifra necessaria
per attivare subito la falegnameria.
A febbraio 2001 avevamo già raccolto più della metà della cifra complessiva necessaria ed a marzo 2002 ABBIAMO COMPLETATO LA RACCOLTA, estinguendo in anticipo il debito con la MAG4.
A TUTTI COLORO CHE CI HANNO AIUTATO IN QUESTA SFIDA
VA IL NOSTRO GRAZIE PIU' SINCERO!
Per avere maggiori
informazioni sul progetto, su di noi, su Emergency
puoi telefonarci presso il Centro Documentazione Pace,
Ecologia, Informahandicap 5, allo 011 4438523 chiedendo di Giancarlo, oppure
inviarci un fax allo 011 4438521, o una e-mail all'indirizzo: ahs@arpnet.it .