ASSISTENZA UMANITARIA

ALLE VITTIME DELLE MINE ANTIUOMO

E ALTRE VITTIME DI GUERRA

 

Chirurgia, Riabilitazione e Reintegrazione sociale

Nord Iraq

 

 

Profilo del Paese

 

            L’Iraq e’ situato in Medio Oriente e confina con l’Iran a Est, il Kuwait a Sud Est, Siria e Giordania a Ovest, Arabia Saudita a Sud Ovest e Turchia a Nord. L’Iraq si estende su una superficie di 3631 m² e conta 22.219.000 di abitanti, di cui il 15/20% di etnia curda.

Il Kurdistan, la regione settentrionale dell’Iraq, e’ stata negli anni teatro di continui scontri bellici.

            La guerra del Golfo del 1991 e l’accentuarsi degli scontri fra i due principali partiti politici curdi, unitamente al rafforzarsi delle rivendicazioni di sovranità del governo di Baghdad e delle mire espansionistiche dei Paesi confinanti, hanno creato nel Nord Iraq una situazione drammatica per la popolazione.

 

            Le famiglie che fanno ritorno alle loro terre, distrutte ed abbandonate durante la guerra Iraq-Iran, si sono ritrovate con una struttura sanitaria seriamente danneggiata, in alcune aree inesistente.

      E’ stato calcolato che negli ultimi dieci anni 8 - 10 milioni di mine sono state disseminate in tutto in Nord Iraq, in modo particolare lungo la linea di confine con l’Iran.

 

      Le vittime sono principalmente civili: contadini che lavorano i campi, donne in cerca di legno e soprattutto bambini i quali, per la loro innata curiosità, si avvicinano a questi ordigni mortali scambiandoli per giocattoli. La povertà dilagante spinge inoltre le famiglie ad incoraggiare i bambini a tentare la disattivazione delle mine antiuomo ed altri ordigni esplosivi in modo da raccogliere parti metalliche da vendere sul mercato in cambio di pochi spiccioli.

      Malgrado le operazioni di sminamento siano in atto da molti anni, il numero delle vittime resta ancora molto alto (attualmente tre o quattro al giorno).

 

Assistenza alle vittime

 

EMERGENCY e le sue attività      (all. Report aggiornato a dicembre 1999)

 

Nel 1996 Emergency ha costruito ed attivato un centro chirurgico per le vittime di guerra a Suleimania. Nel corso del primo anno di attività il Centro ha sottoposto ad interventi chirurgici 1358 pazienti e ne ha curato 4647.

           

            Nel 1997 il numero dei pazienti è sostanzialmente aumentato ed attualmente il Centro rappresenta l’unica struttura sanitaria di riferimento per la popolazione di Suleimania e dei distretti limitrofi dove i pazienti ricevono un trattamento completo da parte di uno staff medico altamente qualificato.

            Nel giugno 1998 un secondo Centro Chirurgico è stato aperto nella capitale Erbil.

            Scegliendo di attivare due ospedali nelle due diverse sedi dei partiti curdi (Erbil è in zona PDK, mentre Suleimania è in zona PUK) Emergency ha voluto sottolineare di essere al di sopra di qualsiasi orientamento politico.

            Attualmente un team di medici internazionali unitamente al personale locale garantisce un’assistenza sanitaria neutrale, equa e gratuita a tutti i pazienti, a prescindere dalle loro idee politiche e religiose.

            A beneficiare del progetto sono le vittime dirette ed indirette della guerra. Si tratta principalmente di:

 

·      Amputati feriti da mine antiuomo

·      persone affette da cecità

·      pazienti con lesioni al midollo spinale

·      pazienti ustionati

·      pazienti che necessitano di chirurgia plastica e ricostruttiva

·      pazienti con malformazioni congenite

·      pazienti poliomielitici.

 

            I due centri chirurgici sono collegati a 11 posti di pronto soccorso che assicurano un intervento rapido e sicuro alle vittime di guerra. Lo staff di ogni postazione, visionato da un team di infermieri nazionale ed internazionale comprende un medico, infermieri, addetti alle pulizie ed autisti.

            La precarietà e la scarsità dei trasporti verso gli ospedali rappresenta una delle cause principali dell’alto tasso di mortalità tra i pazienti.  Uno degli obiettivi consiste proprio nell’assicurare un trasporto veloce e sicuro dal luogo dell’incidente ai posti di pronto soccorso e da questi alle strutture ospedaliere.

            Attualmente il tempo necessario di percorrenza per raggiungere uno dei due centri chirurgici va da 1 ora a 3 ore e mezza.

 

            Nel gennaio 1998 Emergency costruisce di fronte alla struttura di Suleimania un Centro di Riabilitazione e Reintegrazione Sociale il cui programma procede di pari passo con quello prettamente medico-chirurgico dell’ospedale. Nelle province di Erbil, Suleimania e Kirkuk circa 3000 vittime delle mine antiuomo sono in attesa di appropriate terapie di riabilitazione senza le quali anche i trattamenti chirurgici iniziali potrebbero diventare inutili.

            Il Centro di Riabilitazione comprende un’officina ortopedica dove vengono svolte tutte le fasi di preparazione e di lavorazione per la produzione di protesi di arti superiori ed inferiori. Nella prima fase di attività del Centro i componenti venivano importati dall’Europa; solo successivamente, allo scopo di garantire la continuità del progetto nel tempo, è stato incoraggiato un programma di produzione locale di componenti in polipropilene che ha permesso la realizzazione di protesi di buona qualità, di lunga durata ed a prezzi più bassi.

 

            Nei primi otto mesi di attività l’officina ha raggiunto una capacità produttiva di 50 protesi, numero che potrebbe aumentare con una fornitura più regolare di materiale plastico e con l’avanzamento dei programmi di addestramento del personale locale.

            La percentuale di personale disabile occupato nelle attività di tutto il Centro di Riabilitazione è del 65%.

            Oltre all’officina ortopedica, il Centro comprende:

 

·        un reparto di fisioterapia fornito di una palestra completamente attrezzata con attrezzature necessarie alla riabilitazione fisica dei pazienti. Sotto la supervisione di personale espatriato esperto si svolgono attività di fisioterapia sui pazienti e quelle di formazione e addestramento di fisioterapisti locali. Questo reparto è fornito anche di una piscina coperta.

 

·        laboratori per la lavorazione del legno, della pelle e dei metalli; una sartoria; corsi di alfabetizzazione e cultura generale. Questi laboratori forniscono arredi e materiali per il funzionamento degli ospedali (scaffali, sedie a rotelle, stampelle…) e per il programma rivolto a tetraplegici e paraplegici presso le loro abitazioni, dove si interviene anche con un programma di abbattimento delle barriere architettoniche.
Nella sartoria vengono prodotte divise per il personale, pigiami per i pazienti e biancheria. La maggior parte delle persone che vi lavorano sono de sesso femminile. E’ fondamentale poter offrire alle donne curde in generale, maggiormente a quelle disabili, la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro.
L’importanza di questi laboratori è anche legata al fatto che in essi i  pazienti, oltre a seguire le sedute di fisioterapia, vengono avviati ad attività professionali che permettono loro una sorta di reinserimento. Alcuni di loro vengono assunti dal Centro, altri, dopo un periodo di apprendistato sotto la guida di tecnici esperti, ottengono un diploma che da loro la possibilità di continuare l’attività in maniera indipendente.

 

PROGETTO:

"Attivazione di un laboratorio di falegnameria in gestione cooperativistica"

 

            Sulla base di quanto sopra EMERGENCY, in seguito ad esplicita richiesta, propone ad HANDICAP E SVILUPPO il finanziamento di una falegnameria per garantire ad un gruppo di feriti da mina che hanno riportato amputazioni delle gambe sopra o sotto il ginocchio la possibilità di mettere a frutto quanto appreso durante i quattro mesi del corso di formazione e soprattutto di iniziare un’attività che possa in qualche modo renderli indipendenti e reinserirli in società.

            EMERGENCY ha già sperimentato in passato l’attuazione di un progetto di questo tipo. Di recente, grazie ai finanziamenti ottenuti dalle Nazioni Unite (UNOPS), è stato realizzato un laboratorio per la produzione e la riparazione di oggetti di legno nel distretto di Suleimania (250 Km circa da Erbil), dove lavorano quattro giovani curdi (età compresa tra i 20 ed i 23 anni). Malgrado la presenza nella zona di altri stabilimenti di questo tipo, l’officina di EMERGENCY è ormai positivamente avviata.

 

 

Ubicazione:

distretto di Diana (area di Erbil), nord Iraq

 

Descrizione dell’iniziativa:

 

Periodo di attuazione:

2000/2001

 

Costo totale:

7800 $

 

Nel dettaglio:

 

Costo attrezzature  (tornio, trapani, sega a nastro, utensileria)                                               5500$

 

Materie prime in dotazione al laboratorio per 6 mesi                                                            2000$

 

Spese di  gestione per 6 mesi  (affitto locale, attrezzatura ufficio,

costituzione cooperativa)                                                                                                   300$

    

 

Note: Stando alla formula precedentemente sperimentata, EMERGENCY provvederà all’acquisto dell’attrezzatura che rimarrà in dotazione all’officina.

Per quanto riguarda invece le materie prime e l’affitto del locale, l’importo indicato fa riferimento solo ai primi sei mesi di funzionamento del locale. Dopodiché si prevede che la falegnameria possa funzionare autonomamente.