|
L'orchestra
L'Orchestra Camerata Ducale,
fondata nel 1992 per iniziativa di Guido Rimonda e Cristina Canziani,
è nata a coronamento di una lunga e paziente ricerca storico-musicale
sul periodo a cavallo dei secoli XVII-XVIII, e in particolare sul compositore
piemontese Giovan Battista Viotti (1755-1824).
Il nome Camerata Ducale è ispirato alla Cappella Ducale, orchestra che
aveva sede a Torino nel '700 sotto l'egida dei Savoia ed era composta
dai più importanti violinisti italiani dell'epoca, come Giovan Battista
Somis, Gaetano Pugnani e lo stesso Viotti, le cui opere, celeberrime al
tempo in cui visse, caddero poi in totale quanto ingiusto oblio. È
stato il ritrovamento di importanti partiture di questo autore a richiedere
la nascita di un gruppo di musicisti che si interessasse allo studio delle
sue composizioni e desse nuova vita alla sua musica. La Camerata Ducale
si è formata infatti con l'obiettivo primario di far conoscere e di valorizzare
le opere di Viotti, che in questi anni ha proposto all'interno di prestigiose
manifestazioni, come la rassegna Settembre Musica di Torino. Con l'esecuzione
di inediti viottiani l'Orchestra ha inoltre rappresentato la Regione Piemonte
al Salone della Musica di Torino.
La ricerca storica, alla quale la Camerata Ducale si è dedicata anche con
la ricostruzione della storia della liuteria
piemontese, è affiancata dall'Orchestra ad un altro importante
obiettivo: la didattica, ossia la divulgazione
del linguaggio musicale orientata agli alunni delle scuole. È nell'ambito
di questo progetto che sono stati allestiti spettacoli come Le Musifavole,
Il Carnevale degli Animali, Pierino e il Lupo e La storia
di Babar l'elefantino.
La
formazione tiene stagioni concertistiche
a Vercelli e Torino e ha ottenuto lusinghieri consensi da parte di critica
e di musicisti di chiara fama. Dal 1996 è impegnata nella registrazione
dell'opera integrale di Giovan Battista Viotti
(su etichetta Bongiovanni).
Guido Rimonda e Cristina Canziani
"Un vero animale da violino": è il simpatico e lusinghiero giudizio
di Corrado Romano (insegnante anche di Uto Ughi), con il quale
Guido Rimonda ha compiuto un passo decisivo nella
"costruzione" della sua carriera concertistica.
Saluzzese d'origine, Guido Rimonda ha compiuto i suoi studi oltre
che con il già citato M° Romano a Ginevra con i maestri
R. De Barbieri, A. Dumay, e R. Biffoli.
Come definire la sua personalità di violinista, direttore d'orchestra,
didatta e musicologo? Forse poliedrica, certo curiosa ed irrequieta, sicuramente
ricca di sfaccettature.
Ha infatti esordito già a tredici anni eseguendo le Sonate di Corelli
per il film Per Antonio Vivaldi con la regia di Massimo Scaglione.
In breve tempo, si è poi affermato presso il grande pubblico come una
delle personalità musicali più complete ed affascinanti del panorama concertistico.
Oggi è uno dei più interessanti violinisti della sua generazione, richiesto
dalle sedi più prestigiose e dalle orchestre più acclamate. La sua intensa
attività concertistica lo vede calcare le scene con un violino Antonio
Stradivari (1721) e un Dario Vernè del 1991, compagni di viaggio inseparabili.
Ha suonato con l'Orchestra Internazionale a Parigi, Strasburgo, Francoforte,
Vienna, con l'Orchestra di Stato del Nord Bohemia a Praga, Teplice, Most,
Dublino, Ginevra, collaborando con artisti come S. Accardo, A. S. Mutter,
M. Rostropovich, V. Mullova, K. Ricciarelli, L. Pavarotti, R. Kabaivanska etc.
In Italia è stato applaudito nelle più importanti sedi concertistiche
di Torino, Bologna, Cagliari, Venezia, Trieste, Trento, Roma, Napoli,
Genova, Verona etc.
Ma al centro di tutta l'attività di Guido Rimonda c'è un impegno ben preciso:
contribuire alla riscoperta e alla giusta valorizzazione di una delle
più straordinarie figure di violinista e compositore italiano del tardo
'700: Giovan Battista Viotti. Proprio il ritrovamento, a seguito di lunghe
a appassionate ricerche in tutta Europa, di importanti inediti viottiani
(in pratica l'intera sua opera allo stato di inedito) ha permesso la nascita
dell'Orchestra Camerata Ducale - formazione
intenta alla divulgazione e all'incisione di queste opere - che lo vede
dal 1992 come Direttore e Solista Principale.
Passando invece all'aspetto didattico, la disponibilità e l'attenzione
ai dettagli sono senz'altro le doti apprezzate di Guido Rimonda, che ha
iniziato la sua attività nel campo dell'insegnamento come assistente di
G. Carmignola e Franco Gulli presso la Scuola di Alto Perfezionamento
Musicale di Saluzzo.
Attualmente è titolare della cattedra di violino al Conservatorio "Vittadini"
di Pavia e all'Accademia Musicale "Vivaldi" di Locarno (CH).
Collabora inoltre con il Liceo Musicale di Varese, con il quale ha intrapreso
un progetto storico analogo a quello viottiano, fondando l'Orchestra "A.Rolla"
di Varese con l'intento di divulgare l'opera del musicista lombardo.
Molto intensa è anche la sua attività discografica, che ha entusiasmato
sia la critica sia musicisti del calibro di Ruggiero Ricci (con il quale
è prevista una collaborazione nell'anno 2002) e Franco Gulli. Per la collana
della Fabbri Editori I Grandi Musicisti ha inciso 18 Compact Disc
tra cui i Concerti di Mozart per violino e quelli di Vivaldi. Per la casa
discografica Bongiovanni di Bologna ha invece intrapreso il colossale
progetto (che prevede l'uscita di almeno 40 CD) dell'incisione dell'opera
integrale di G.B. Viotti. Una vera impresa, che Guido Rimonda segue sia
sotto l'aspetto artistico, in veste di violino solista e direttore, sia
sotto quello organizzativo.
Da sottolineare gli ultimi CD realizzati insieme al flautista Maxence
Larrieaux, al violoncellista Franco Maggio Ormezowski e al basso buffo
Enzo Dara.
"Una lettura toccante", "un lirismo delicato e ipersensibile"
ecco il biglietto da visita di Cristina
Canziani secondo l'autorevole CD Classica, che così
ha giudicato nel dicembre 1999 un concerto di Giovan Battista Viotti da
lei interpretato.
Nata a Trieste dove si è diplomata con il massimo dei voti e la
lode presso il Conservatorio "G. Tartini", si è in seguito
perfezionata sia in Italia che all'estero con i Maestri A. Ciccolini,
A. e N. delle Vigne, M. Crudeli, A. Lonquich, Fassinà e per la
musica da camera con G. Carmignola, R. Biffoli, A. Ghedin, F. Gulli, H.
Bauman ecc.; sempre curando in parallelo lo studio del pianoforte e quello
del clavicembalo.
Ha collaborato come solista con l'Orchestra di Stato del Nord Bohemia
e l'Orchestra Filarmonica Italiana (con le quali ha anche inciso per la
collana "I Grandi Musicisti", edita dalla Fabbri Editori, i
concerti per pianoforte e orchestra di Mozart) e con numerose altre formazioni
sinfoniche e cameristiche.
|