A.N.I.Mus.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER L'ISTRUZIONE MUSICALE

II ASSEMBLEA NAZIONALE 1996

Domenica 16 giugno, ore 11
Conservatorio di Parma - Via del Conservatorio, 27


A urne chiuse, il Consiglio direttivo ritiene utile riunire in Assemblea Nazionale gli iscritti e i simpatizzanti per discutere l'Ipotesi di lavoro per lo studio di una riforma dei Conservatori di Musica, avanzata a suo tempo dall'A.N.I.Mus. e che era rimasta appunto allo stato di ipotesi di lavoro.

Volendo dar credito alle dichiarazioni dei vincitori della consultazione elettorale, secondo le quali la riforma della scuola ha un posto prioritario nell'agenda di governo, riteniamo urgente preparare una proposta meditata ed organica da presentare ai nuovi eletti e tale che, prima che venga tagliato il "vestito" della Riforma dei Conservatori, possa far capire anche chi non abbia competenze musicali chi è il "cliente" cui il "vestito" è destinato e quali sono le sue "misure"; procedura di elementare buon senso, che era stata trascurata nella preparazione di tutti i progetti della XII Legislatura.

L'esperienza di quella legislatura ci ha insegnato che proporre idee non è , tutto considerato, un metodo inutile. Come già detto in altra sede, a progetto completato la Commissione Cultura della Camera si degnò di ascoltare i musicisti rappresentati da varie realtà associative, fra le quali l'A.N.IMus. In quell'occasione - in un momento, cioè, in cui sembrava che la Riforma dovesse essere fatta da un giorno all'altro - la nostra Associazione propose un programma minimo ed uno massimo: il programma minimo era costituito da pochissimi punti in forma di emendamenti, rivolti a tappare i buchi più grossi del Testo Unificato; quello massimo era l'Ipotesi di lavoro. Se si confrontano i 410 emendamenti allo stesso Testo - tutti presentati dopo quell'audizione - con la nostra Ipotesi, si ha la netta sensazione che un certo numero di essi siano stati ispirati dalla lettura del nostro documento.

L'altra sensazione è che alcune delle proposte siano state travisate, ma questo ci pare imputabile al fatto che esse sono state lette attraverso la griglia dell'analfabetismo musicale della nostra cultura.

Per questi motivi il Consiglio direttivo sta lavorando ad un documento che, partendo dall'Ipotesi, riesca a chiarire ai non addetti ai lavori la realtà della musica, della didattica musicale, del Conservatorio attuale e dell'esigenza di una riforma suggerendo i criteri fondamentali della sua realizzazione. Il documento dovrebbe essere pronto prima della costituzione delle due Commissioni Cultura parlamentari per essere consegnato ad ognuno dei componenti.

A questo fine si ripropone dunque la lettura dell'Ipotesi come punto di partenza per una proficua discussione, sulla base anche di quanto emerso a ottobre dal Convegno di Torino. Tutti i soci A.N.IMus. ed i simpatizzanti sono invitati a portare il loro contributo in occasione dell'Assemblea del 16 giugno p.v.

Ordine del Giorno

1. Discussione dell'Ipotesi di lavoro per lo studio di una riforma dei Conservatori di Musica.

2. Identificazione dei responsabili dei Coordinamenti Nazionali di Studio per Materie sulla Riforma.

3. Varie ed eventuali.

Voghera, 29 aprile 1996.

Il Presidente
Tarcisio Benoni


Nella riunione seguente, tenutasi a Voghera il 29 maggio, il Consiglio direttivo ha ritenuto conveniente preparare uno schema semplificato di discussione da proporre ai convenuti a Parma per l'Assemblea Nazionale di domenica 16 giugno.
Ha ritenuto, cioè, che fosse più agile accentrare la discussione attorno a otto Temi di discussione sulla base dei quali ricomporre poi il vero progetto, tenuto conto del fatto che l'Ipotesi di lavoro esistente rispondeva più a situazioni contingenti di avanzamento in Parlamento dei diversi progetti di riforma che all'effettivo pensiero del Consiglio direttivo.