a cura della redazione
"Boh, non saprei". "No, non ne ho mai sentito parlare". Queste le
risposte ricorrenti tra gli studenti di varie facoltà universitarie alla domanda:
"Sai cos'è il volontariato internazionale?". Nel corso di un rapido giro
d'interviste effettuate in diversi atenei torinesi, la maggior parte degli studenti in
prima battuta non sa assolutamente cos'è un "volontario internazionale" o una
"ong". Sabina, trent'anni, studentessa di giurisprudenza, è preoccupata:
"Non lo so. Forse l'ho studiato per l'esame di diritto internazionale, ma non mi
ricordo. È grave?". Dopo un attimo di riflessione qualcuno comincia a tastare il
terreno timidamente: "Ho sentito parlare dei volontari internazionali - dice Dario,
studente Dams ventitreenne - penso siano persone che cercano di dare una mano nei paesi
dove ci sono dei problemi". Consuelo, studentessa di lingue di diciannove anni,
azzarda una sua interpretazione di ong: "sono organizzazioni che aiutano i paesi
poveri". Qualcuno si rifà a singole esperienze: "Ho una vicina di casa dentista
- racconta Irene, ventidue anni, ingegneria - che per un mese all'anno si reca in qualche
paese africano a prestare la sua opera. Penso che il volontario internazionale possa
essere questo, un individuo che presta gratuitamente la sua opera". Gabriele,
trentenne, anche lui aspirante ingegnere: "Sono le persone come Gino Strada di
Emergency. Professionisti che vanno a fare ciò che urge di più in paesi poveri". E
proprio la competenza professionale è una delle caratteristiche ricorrenti tra i pochi
studenti che dicono di aver già sentito parlare di volontari internazionali: "Chi si
reca nei paesi del Terzo mondo dovrebbe aiutare secondo le sue capacità professionali -
sostiene Jorge, 24 anni, dottorando argentino in elettronica e comunicazioni - la
formazione è importante, il volontario deve essere preparato adeguatamente".
Qualcuno si spinge a sottolineare le necessarie virtù del volontario: "Non devono
intascarsi i soldi devoluti alle associazioni - sostiene Roberto, ventidue anni, prossimo
storico - anzi, se il volontario ha tanti soldi, potrebbe donarli ai paesi
bisognosi". Su decine di studenti interpellati solo uno dichiara di aver fatto
esperienza di volontariato internazionale: "Ho partecipato a qualche campo di
Legambiente - spiega Alessandro, ventun anni, studente di ingegneria biomedica - e penso
che la cosa più importante per un volontario sia quella di non distruggere la cultura del
paese in cui va a operare, ma integrarsi con essa".
I risultati della nostra mini inchiesta sono per certi versi preoccupanti; la maggior
parte dei giovani universitari ignora cosa sia esattamente il volontariato internazionale.
Colpa forse delle ong che non fanno abbastanza promozione? Dei media che sembrano poco
interessati ai paesi in via di sviluppo? Di una società occidentale sempre più ripiegata
su se stessa? Difficile dirlo, fatto sta che in occasione del trentennale della sua
fondazione, Volontari nel mondo - Focsiv, nel tentativo di ovviare in parte a questa
mancanza, lancia la Campagna sul Volontariato Internazionale, per far conoscere
l'impegno della Federazione e dei suoi 56 organismi associati nella cooperazione solidale
tra paesi del Nord e dei Sud del mondo.
Nelle città di Torino, Reggio Emilia, Padova, Trento, Perugia, Bari, Catania, Roma, è in
atto una serie di iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento: un camper itinerante
mette a disposizione degli interessati uno sportello informativo presso le sedi
universitarie cittadine. Un concorso fotografico premierà i migliori "scatti
solidali". La proiezione di un documentario mostra alcune iniziative di volontariato
internazionale. E poi ancora una guida alle iniziative solidali, una serie di seminari e
gadget per quattro mesi promuoveranno la figura del volontario, un "professionista
della speranza" che con disponibilità e competenza mette il proprio bagaglio umano e
professionale a disposizione dei popoli del Sud, per condividere con loro un cammino di
solidarietà.
La Campagna, oltre a informare chi ignora il variegato mondo della cooperazione, intende
presentare le molteplici forme di impegno nel volontariato internazionale, da
intraprendere sia all'estero che in Italia. Chi è interessato all'argomento trova una
vasta gamma di opportunità: se si ha a disposizione un periodo di tempo limitato è
possibile partire per un campo di lavoro estivo o un viaggio di turismo responsabile; per
chi invece ha maturato una scelta più profonda di coinvolgimento c'è la possibilità di
trascorrere in paesi terzi un periodo di due anni come volontario internazionale,
regolarmente retribuito. Ai giovani in età di leva è riconosciuta l'opportunità di
svolgere il servizio civile volontario in Italia o all'estero oppure, in caso di obiezione
di coscienza, il servizio civile internazionale.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative della Campagna e per richiedere il
materiale realizzato contattare:
Volontari nel mondo - Focsiv
Via S. Francesco di Sales 18 - 00165 Roma
tel. 06/6877796 - 06/6877867 - fax 06/6872373
e-mail: focsiv@focsiv.it
web site: www.focsiv.it
Un camper per la cooperazioneA partire dal mese di settembre fino a dicembre 2002, girerà per la penisola lo Sportello
informativo itinerante della Campagna, un camper che facendo tappa per una
settimana in ognuna delle 8 città italiane coinvolte nell'iniziativa (Torino, Reggio
Emilia, Padova, Trento, Perugia, Bari, Catania, Roma), si fermerà presso le università e
fornirà a chiunque ne faccia richiesta materiale informativo sul volontariato
internazionale. |
Solidarietà in videoAll'interno del Seminario sul volontariato e sulla solidarietà è poi prevista la
proiezione di un Documentario, per raccontare con il linguaggio del video
la realtà del volontariato internazionale (disponibile, su richiesta, anche per scuole o
privati). "Due giorni di viaggio sotto la pioggia battente per raggiungere Matembwe, uno
dei due villaggi tanzaniani scelti per documentare il lavoro dei volontari internazionali.
È iniziata così, con una lunga sosta forzata e l'impantanamento delle macchine sulla
strada da Dar Es Salaam al villaggio, l'avventura della troupe televisiva che è partita
prima per la Tanzania poi per il Perù. |
Lo scatto "volontario"Nel mese di giugno è stato lanciato il concorso fotografico "la
Solidarietà Internazionale in un CLICK!". Unici requisiti richiesti: la
maggiore età e l'interesse a sostenere e diffondere i valori della solidarietà e del
volontariato internazionale. |
Guida positivaNel corso della campagna verrà distribuita la "GuidaSI", una pratica e completa Guida alla Solidarietà Internazionale che informerà in modo semplice e coinvolgente sulle diverse forme e tipologie di collaborazione nell'ambito della cooperazione allo sviluppo: il volontariato internazionale, il Servizio civile internazionale e volontario, il coinvolgimento in Italia in attività di educazione allo sviluppo e di sensibilizzazione. |
Volontari per lo sviluppo -
Agosto 2002
© Volontari per lo sviluppo