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Dossier

Il mondo della notizia

Massacri, terremoti, fame... Di Africa, Asia e America latina i giornali italiani si occupano soltanto quando ci sono guerre e morti. È il risultato di un recente studio dei Cipsi, che raggruppa 27 ong. Eppure le cose cambieranno. Come spiegano qui il vicedirettore del Corriere della sera, l'economista Serge Latouche e un missionario che ha creato l'"Ansa" dei Paesi poveri.
Solo un quarto dei pochi articoli sul Sud del mondo pubblicati dai giornali italiani finisce in prima pagina, mentre il 65% delle notizie arriva dagli Stati Uniti e il 96% dei flussi di informazione mondiale è prodotto da sole cinque agenzie stampa. Lo rivelano un'indagine effettuata dal Cipsi e dalla Comunità di Capodarco, in collaborazione con la cattedra di Sociologia della comunicazione dell'Università di Roma e uno studio dell'economista Serge Latouche. La ricerca del Cipsi, intitolata "Il Sud della notizia", ha preso in esame gli oltre 4 mila articoli pubblicati sul tema fra il primo settembre 1996 e il 30 aprile 1997 da quattro quotidiani (Corriere della sera, Repubblica, Messaggero e Mattino) e da quattro settimanali (L'Espresso, Panorama, Famiglia Cristiana, Donna Moderna).
"Abbiamo cercato di verificare non solo quanto il Sud del mondo e la cooperazione internazionale siano presenti sulla stampa, ma anche come essi sono rappresentati", spiega l'autore del rapporto finale Michele Sorice. E i risultati sono, come prevedibile, piuttosto scoraggianti. Ben il 30,2 per cento degli articoli riguarda l'emergenza, dal terrorismo alle calamità naturali, dalla droga alle epidemie. Tutti temi che incidono non poco nell'immaginario collettivo del mondo occidentale e contribuiscono a creare un'immagine distorta dei paesi del Sud. Uno dei dati più sorprendenti riguarda i Continenti da cui vengono le notizie: il più rappresentato è l'Asia (45,77 per cento), il più ignorato l'Oceania (0,09 per cento). Anche l'Africa non è però presa in grande considerazione: le sono dedicati "solo" 949 articoli, pari al 21,02 per cento. Poco citate anche le Ong, che sono presenti solo nell'1,82 per cento dei casi (in tutto in 83 articoli), e gli organismi del Sud del mondo, citati solo nello 0,33 per cento dei casi. "L'ottica risulta ancora una volta "occidentalo- centrica" e istituzionale", commentano gli autori dell'indagine.
E Serge Latouche rincara la dose; il problema non è solo la scarsa quantità di notizie che arrivano dai paesi del sud, ma soprattutto la loro qualità. Gli inviati, i reportage, sono diventati, anche a causa della crisi economica dei giornali, una vera e propria rarità (nessun quotidiano italiano ha corrispondenti nell'Africa subsahariana e la stessa Ansa ha solamente tre corrispondenti per tutta l'Africa). I giornalisti in molti casi rimangono incollati davanti al loro terminale, trasformandosi in elaboratori semipassivi delle notizie d'agenzia. Le nuove tecnologie informatiche hanno portato ad un aumento esponenziale del flusso delle informazioni, ma il loro stretto legame con gli interessi di mercato ne inficia l'autenticità e il valore.
Eppure in questo panorama desolante qualcosa sta cambiando: almeno così ritiene Carlo Verdelli, vicedirettore del Corriere della Sera. Con il processo di unificazione europea i giornali hanno cominciato a dare sempre più spazio agli esteri, mentre l'Algeria, il Rwanda e il Burundi hanno conquistato per la prima volta la prima pagina dei quotidiani, anche se ancora per drammatiche immagini di guerra.
Anche gli operatori della solidarietà si sono organizzati, consapevoli che bisogna attrezzarsi per le sfide dell'informazione globalizzata; e così è nata "'l'Ansa dei paesi poveri ", l'agenzia stampa fondata dai missionari comboniani, che raccoglie le notizie fornite dai religiosi e dai volontari che vivono nei paesi del terzo mondo.

Collocazione articolo

Prima pagina nazionale 1133 24,85%
Prima pagina locale 215 4,72%
Pagina interna esteri 2889 63,37%
Pagina interna nazionale 322 7,06%
Totale 4559 100%

Rappresentazione per Continenti

Africa 949 21,02%
America 815 18,05%
Asia 2066 45,77%
Europa 680 15,07%
Oceania 4 0,09%
Totale 4514 100%

Soggetti protagonisti

Governo estero (e/o i suoi membri 1992 43,70%
Governo italiano (e/p i suoi membri) 308 6,75%
Eserciti (e/o i suoi membri) 382 8,38%
Chiese o Enti religiosi 238 5,22%
ONG e/o associazioni italiane 83 1,82%
Organizzazioni internazionali (ONU, FAO, ecc.) 187 4,10%
Organismi del sud del mondo 15 0,33%
Unione europea 47 1.03%
Gente comune 1198 26,28%
Imprese 76 1,67%
Altro 33 0,72%
Totale 4559 100%

Aree delle notizie

Politica 1672 36,68%
Economia 182 3,99%
Emergenza 1377 30,20%
Socio-strutturali 1328 29,13%
Totale 4559 100%

Componenti prevalenti sulle condizioni sociali

Alimentazione e/o fame 154 6,48%
Analfabetismo 4 0,17%
Condizione della donna 142 5,97%
Condizioni sanitarie e salute 77 3,24%
Degrado ambientale 18 0,76%
Democrazia 387 16,28%
Immigrati 278 11,70%
Povertà 168 7,07%
Rifugiati, profughi, gente in fuga 157 6,60%
Solidarietà, tolleranza 368 15,48%
Violazione dei diritti umani 624 26,25%
Totale 2377 100%

Si parla di cooperazione?

No 4360 95,64%
Si 199 4,36%

Volontari per lo sviluppo - Febbraio 1998
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