Paolo Fresco al timone olimpico

Dopo il clamore e gli articoli che giornali di tutto il mondo, specializzati e non, hanno fatto sull’assegnazione al Comitato Promotore di Torino delle 37.e Olimpiadi di Scacchi, quelle del 2006, avvenuta a Bled in Slovenia, sono cominciati i più silenziosi movimenti di assestamento e di preparazione.

In particolare tre sono le criticità da risolvere entro il 2003: formalizzare il nuovo Comitato Organizzatore, definire l’utilizzo dei villaggi olimpici per l’ospitalità, cominciare a dare le garanzie bancarie alla Fide con una fidejussione che dovrà raggiungere a dicembre 2005 il milione di dollari.

E allora, come è facile immaginare, in questo periodo ci sono stati una serie di incontri di preparazione che hanno portato a discreti risultati. L’incontro a Losanna con i dirigenti della Fide ha portato alla stesura di una prima bozza di accordi che verrà presumibilmente perfezionata al Congresso Fide di fine ottobre a Halkidiki, in Grecia.

Poi abbiamo chiesto agli Assessori competenti di Regione, Provincia e Comune di finanziare il costituendo Comitato Organizzatore in questi tre anni precedenti l’evento e di concedere le garanzie realizzative alla Fide.

Ma la notizia più importante e intrigante, destinata sicuramente a dare una svolta decisiva alla riuscita della manifestazione, e forse anche alla popolarità e diffusione degli scacchi in Italia, è la discesa in campo del top-manager Paolo Fresco quale presidente del costituendo Comitato Organizzatore.

Ne avevamo parlato a febbraio in un simpatico pranzo alla bouvette del Lingotto: aveva manifestato il proprio interesse e ci aveva assicurato che una volta finiti gli impegni manageriali avrebbe dato una risposta. Ora questa risposta è arrivata: Paolo Fresco ha vagliato tutti i passi fatti, esaminato la situazione alla quale eravamo arrivati. Quindi ha sentito sia il Presidente Enzo Ghigo che il Sindaco Sergio Chiamparino che gli hanno favorevolmente manifestato il loro sostegno. Anche il Toroc è già stato coinvolto e probabilmente parteciperà anche al Comitato con un proprio rappresentante di alto profilo.

Insomma crediamo proprio che la situazione organizzativa si stia assestando. Certo molti sono ancora i problemi ma l’orizzonte, ora, è molto più chiaro e sullo sfondo si intravvedono le prime pietre per la realizzazione del più faticoso e affascinante avvenimento scacchistico mondiale.

Le cifre delle ultime Olimpiadi di Bled sono, per noi scacchisti, impressionanti:

150 federazioni con una squadra maschile

100 federazioni con una squadra femminile

1.700 fra giocatori, accompagnatori e arbitri

15 giorni di gioco

16.500.000 contatti Internet

90.000.000 di hit

440 giornalisti da tutto il mondo

2 dirette giornaliere su Internet

60 mila pernottamenti turistici.

E nel 2006 a Torino saranno persino migliori, in particolare nei contatti Internet che stimiamo possano essere da 3 a 5 volte quelli di Bled nel periodo della manifestazione (in verità il sito Internet dovrebbe già partire entro la primavera del 2004 e quindi avere anche milioni di contatti nei due anni precedenti l’evento).

Occorrono quindi una lunga preparazione e una organizzazione competente. Non si creda che per quantificare l’impegno sia sufficiente prendere i problemi di un buon Festival Internazionale e moltiplicarli per cento. Sono decine i risvolti “nuovi” su cui bisognerà lavorare seriamente con notevoli costi e importanti competenze.

Facciamo due esempi: l’accoglienza, che comporterà l’arrivo da tutto il mondo nei vari aereoporti coinvolti, il giorno precedente alla manifestazione, della “famiglia scacchistica” quantificata in circa 1700 persone che dovranno essere accompagnati negli alloggi, dove passeranno in primo piano la sicurezza, la differenza di cibi, di vita, di religione; l’allestimento e la gestione della sala con scacchiere e orologi elettronici per tutti e 450 gli incontri che ogni giorno si giocheranno e che in tempo reale verranno inviati su Internet e su postazioni specifiche in giro per Torino.

Due esempi, ma se ne potrebbero fare decine di altri: ci saranno la promozione nel mondo dell’evento, il ritorno pubblicitario per gli sponsor e la città, le cerimonie di apertura e chiusura, gli eventi collaterali scacchistici e culturali che si vorranno preparare.

E’ stato calcolato anche il preventivo  minimo di spesa per la riuscita della manifestazione: si sfiorano comunque già i cinque milioni di Euro. L’intervento congiunto di Regione, Provincia e Comune coprirà solo in parte questa spesa, la differenza dovrà essere recuperata coinvolgendo importanti sponsor privati. E anche da questo si può forse immaginare cosa ci aspetta nei prossimi tre anni.

 

Sommario | Articolo Precedente | Articolo Successivo

Centro d'Avviamento allo Sport