Diario marchigiano

 

Porto San Giorgio, nelle Marche, ha ospitato in giugno i Campionati nazionali studenteschi a squadre, ai quali avevano diritto di partecipare le squadre vincitrici delle fasi regionali disputate in tutta Italia. La nostra squadra, qualificatasi per la finale nazionale con la vittoria ottenuta nel torneo regionale di Ivrea, era composta da Pasquale Lanni (1ª scacchiera), Lorenzo Rabaglino (in IIª), Matteo Romano (in IIIª) e Marco Pippione (in IVª), tutti allievi della Scuola Media "A. Palazzeschi" di Torino.

Andiamo in treno e ci accompagnano mio papà e la mamma di Matteo. Arrivati e sbrigate le formalità dell'iscrizione ci rimane un po' di tempo, che utilizziamo per il primo bagno della stagione, poi il bus "navetta" ci porta alla sede del gioco, il Palasport, situato su una piccola altura vicina. Prima di affrontare il I turno, ci attende una delle lunghe attese che caratterizzeranno l'intero svolgimento della gara. Nel frattempo scopriamo che ci sono 29 compagini, nella categoria scuole medie, provenienti ovviamente da ogni regione. La nostra prima avversaria sarà una formazione proveniente dalla Calabria: evviva l'unità d'Italia! Purtroppo, sia in questo che nel successivo turno, si trovano in difficoltà Pasquale e Matteo (I e III scacchiera), che perdono entrambe le partite; fortunatamente, giochiamo bene sia io (Lorenzo) che Marco (in II e IV), così riusciamo a pareggiare in entrambi gli incontri. Dunque la squadra "tiene" anche nei momenti di crisi di alcuni suoi componenti: conquistiamo così i primi due punti. Non siamo scoraggiati, anche se cresce la tensione per le lunghissime attese tra un turno di gioco e l'altro (l'organizzazione è apparsa subito carente nel gestire con tempestività i dati delle partite dei circa 400 partecipanti).Si giunge infine (alle 21, dopo 6 ore dal nostro ingresso al Palasport!) al III turno di gioco, il più drammatico, per la stanchezza che ormai appanna le facoltà di attenzione e concentrazione di alcuni di noi. I nostri avversari sono soltanto in tre: in IV scacchiera abbiamo così già vinto! Forse questa situazione di vantaggio iniziale ci induce a sottovalutarli, inoltre stanchezza e tensione sono in agguato e ci giocheranno un brutto scherzo. In I, Lanni parte bene, e, con gioco molto rapido, guadagna un pedone e una colonna centrale: sarebbe sufficiente raddoppiare le torri sulla colonna libera per vincere, ma Pasquale non vede la mossa (troppa fretta!) e deve subire il contrattacco dell'avversario, fino a perdere incredibilmente la partita: è indubbiamente una grave sconfitta. Anch'io, che non riesco letteralmente a tenere gli occhi aperti, ho difficoltà a contenere la mia avversaria, la quale gioca con precisione; perdo così un pedone. Potrei pareggiare il gioco, ma non vedo la mossa giusta; la mia avversaria, viceversa, riesce a guadagnare altri due pedoni, vincendo poi facilmente il finale. Anche Matteo (in III) si trova nei guai, qualità in meno; ma se la riprende con un doppio di Cavallo, e potrebbe addirittura vincere il finale! Ma, a corto di tempo, si accontenta della patta: in questo modo l'incontro è perduto (1,5 a 2,5); vincendo, avremmo invece concluso questa prima giornata di gara con 4 punti in tre turni. Torniamo amareggiati in albergo, con il nostro accompagnatore che, arrabbiatissimo, tenta di spiegarci le motivazioni della sconfitta, ma non lo ascoltiamo per la troppa stanchezza.

La mattina dopo ci tocca una squadra veneta, che si rivelerà un osso duro. Parte bene Lanni, ma Pippione viene travolto dal gioco rapido e turbinoso dell'avversario; Romano va subito in svantaggio, io mi batto con determinazione, ma nel finale ( a parità di materiale) sbaglio strategia e perdo: sconfitti malamente in questo incontro, restiamo fermi a due punti. Terminato questo turno (il IV), assistiamo a un fatto sconcertante: una ragazza va a protestare e uno degli organizzatori le tira uno schiaffo, allora lo sbattono fuori. Poi ci comunicano che, per problemi organizzativi, il turno successivo sarebbe stato annullato. Delusi, torniamo in albergo, ci prepariamo e andiamo al mare.

Dopo pranzo, prendiamo per l'ultima volta il bus ed entriamo nel Palasport per il V ed ultimo. Ci viene opposta una squadra pisana, che si rivela piuttosto inconsistente: infatti vinciamo tutti e quattro. Non abbiamo voluto attendere la proclamazione dei vincitori: infatti il nostro punteggio (4 punti su 10) ci colloca, nel migliore dei casi, a metà classifica; e questa posizione, pur dignitosa, non ci soddisfa. Andiamo dunque ancora al mare, e, giocando nell'acqua, recuperiamo il divertimento che ci è un po' mancato.

  

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