SST, circolo dell'anno

 

Per la nostra società l'Assemblea federale del 28 marzo è stata il momento più esaltante della stagione: la proclamazione della Sst «società dell'anno» distintasi fra tutte per l'attività giovanile ci ha realmente riempiti d'orgoglio. A noi è andato il premio per il nord Italia, ma la documentazione presentata era tale da surclassare tutte le concorrenti sul piano nazionale. Oltre alla simpatica targa ci è stato assegnato un contributo in denaro, utile a supportare le finanze indebolite da un calo del tesseramento 1999. Un grazie particolare ai responsabili del settore, a Racioppo, a Lionetti, a De Barberis, ai genitori che ci affiancano nell'opera di diffusione degli scacchi, ai presidi degli Istituti che hanno scelto gli scacchi come disciplina d'insegnamento, agli istruttori tutti che tanto bene hanno operato nel corso degli anni.

Resta il rammarico di non vedere, come desiderato, il travaso dalle scuole al circolo di un numero maggiore di ragazzi coinvolti nella nostra azione di sviluppo ma speriamo in un prossimo futuro.

Veniamo adesso alle altre notizie federali vere e proprie. L'assemblea di Bologna è stata quest'anno preceduta dall'incontro dei presidenti dei Comitati Regionali, rivelatosi più interessante dell'assemblea stessa (relativamente tranquilla in quanto non elettiva). Particolarmente sentita l'esigenza di tutelare l'attività locale. I Comitati appaiono sempre più affezionati ai semilampo il cui proliferare, peraltro, può danneggiare i tornei «seri». La Federazione ha reso noto il progetto, già avviato, della FIDE tendente a regolamentare i semilampo con l'attribuzione di un punteggio Elo internazionale specifico. L'interesse dei Comitati è apparso tiepido; un progetto federale, articolato, potrebbe comunque essere varato in tempi brevi.

Vari interventi hanno riguardato il campionato italiano a squadre. Abbastanza diffuso è il desiderio di aumentare il numero dei giocatori da quattro a sei. Proteste ha suscitato il sistema dell'iscrizione d'ufficio di squadre partecipanti al campionato precedente e che poi non confermano l'iscrizione con il corollario di forfait e di turbativa del calendario.

Continua l'equivoco riguardante l'autonomia degli organi periferici. La struttura prevista dal CONI è rigidamente piramidale. I Comitati hanno una autonomia limitata, debbono attenersi alle direttive del Consiglio Federale, ponendo in atto iniziative a livello locale ma privilegiando quelle di interesse nazionale (campionati provinciali e regionali, campionato italiano a squadre, campionati giovanili, costituzione dei C.A.S., insegnamento nelle scuole, corsi per arbitri, tanto per fare alcuni esempi). La passione per i week-end e per i semilampo va sovente a detrimento dei precisi impegni assunti dalla Federazione nei confronti del CONI.

Passando all'assemblea, vi è stata l'approvazione del bilancio federale consuntivo e di quello preventivo che contempla l'aumento del costo delle tessere FSI. Per quanto doloroso, il provvedimento si è reso necessario per la grave crisi del CONI che ha decisamente tagliato i già non pingui finanziamenti concessi agli scacchi. Il rappresentante del Comitato Olimpico ha infatti confermato che per la nostra federazione il contributo subirà una decurtazione non inferiore al 30% globale. Sempre dubbia appare la posizione delle discipline associate, di cui facciamo parte. Esiste una forte ostilità da parte delle discipline ufficiali a dividere la misera torta rimasta. Anche il ministero competente non appare entusiasta di considerarci «sport» al pari delle tradizionali discipline motorie. La situazione è peraltro fluida e solo fra qualche mese si saprà qualcosa di più preciso.

Se i diritti sono meno tutelati gli obblighi aumentano. In particolare è entrata in vigore la disciplina antidoping, che riguarda per ora solo alcune grandi manifestazioni (finali di campionato, magistrali di alcuni festival internazionali), ma che in prospettiva è destinata ad estendersi, con notevole dispendio di risorse ed aumento di burocrazia per le già scarse forze operative della segreteria federale.

Soddisfazione generale ha suscitato la conquista dell'ultima sospirata norma di G.M. da parte di Ennio Arlandi, meritatamente premiato e salutato da una calda ovazione in assemblea. Un riconoscimento è andato anche alla nostra Tiziana Barbiso, approdata ormai al vertice dello scacchismo femminile e che rappresenterà l'Italia allo specifico torneo zonale unitamente all'altra torinese Giuliana Fittante, entrambe allenate dalla «nostra» socia Elena Sedina, trainer della F.S.I.

  

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