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CRISTIANESIMO SENZA IMMORTALITA'?
(a cura di Rosenberg & Sellier)
Salone del Libro, lunedì 26 maggio 1997, ore 18, sala Madrid
La domanda nasce dalla convinzione che il tema dell'immortalità abbia un'impronta pagana e spiritualista estranea al cristianesimo, impronta che non solo è legata alla sua origine pitagorica e platonica, ma è riconfermata anche dalla (possibile) ripresa contemporanea, di cui il tema del Salone del Libro è un segno.
Si tratta, insomma, di un nuovo confronto fra neopaganesimo e cristianesimo. In questo confronto si tratta di iniziare a sciogliere uno degli equivoci o ambivalenze costitutivi del moderno, quello appunto dell'immortalità.
Nella Bibbia infatti non si parla di immortalità, ma vi è piuttosto una speranza di salvezza anche dalla morte.
L'uomo biblico non è immortale, ma radicalmente finito e libero.
Proporre oggi la domanda "saremo immortali?" potrebbe significare tentare ancora una volta una via di fuga dalla finitezza.
Intervengono: Eugenio Costa s.j., direttore da vent’anni del Centro Teologico di Torino; Paolo De Benedetti, docente di giudaismo alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano; Salvatore Natoli, docente di filosofia teoretica all’Università di Bari; Ugo Perone, docente di filosofia della religione all’Università di Torino.
Coordina Claudio Ciancio, docente di filosofia teoretica all’Università di Torino. |
