Tipologia della CPU e della piastra madre

Ogni categoria di CPU ha bisogno della sua piastra madre.
Le macchine di classe 286 sono ormai preistoria e non supportano il software attuale, quelle di classe 386 offorono prestazioni modeste rispetto alle richieste di multimedialità dei programmi-balena in commercio, le macchine di classe 486 sono uscite dal mercato soppiantate dalla classe 586, la classe 686 è ancora costosa ma può essere presa in considerazione. Per chi ha un budget molto ristretto può essere quindi sufficiente accquistare computer con un processore di quelli definiti 5x86, mentre per chi vuole avere margini di espandibilità più ampi è meglio optare per un vero 586 a 166 mhz assicurandosi che la mainboard del computer possa ospitare CPU che lavorano a frequenze maggiori. Può essere interessante valutare l'acquisto di una piastra che ospiti due processori della classe 586 dilazionando nel tempo l'acquisto della seconda CPU, occorre però un sistema operativo che ne sfrutti le potenzialità.
Una volta scelta la tipologia della CPU bisogna assicurarsi che la piastra madre abbia un bus locale di tipo PCI. Altri bus quali VESA, MCA, EISA, ISA sono obsoleti o poco diffusi, e quindi obbligheranno ad un maggior esborso di denaro in fase di aggiornamento del sistema in quanto sarà necessario sostituire più componenti.
Attenzione alla "memoria cache virtuale": è un pacco. Pretendete che la piastra del vostro pc abbia almeno 256 KB di cache memory reale oppure che supporti moduli di memoria EDO. Controllate che usi moduli di memoria a 72 contatti detti SIMM . Tenete presente che tra un paio d'anni, data l'introduzione dei DIMM a 168 contatti si verificherà l'obsolescenza degli attuali moduli a 72 contatti.
Per quelle schede madri che inglobano controllers o Multi I/O rimando alla pagina delle schede essenziali.


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