Acquistare un buon computer


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La scelta di un buon computer per uso casalingo presenta alcune difficoltà. Infatti la grande varietà di accessori e la problematicità di unire i medesimi in un complesso funzionante possono mettere in crisi anche un esperto. Teoricamente acquistando un personal computer di marca, tutto dovrebbe funzionare, ma i costi a volte sono proibitivi. È necessario prestare attenzione alle offerte particolarmente allettanti: potrebbero nascondere la necessità del negoziante di disfarsi di materiale vecchio, sfruttando la completa disinformazione del cliente. Le riviste del settore indicano con sufficiente obiettività quali siano le configurazioni hardware adeguate alle esigenze sempre crescenti del software. Tuttavia i condizionamenti culturali sono tali da spingere molte persone a comprare un computer. A questo punto bisogna valutare quelli che saranno gli effettivi usi della "macchina infernale". Mi permetto di disilludere tutti sull'utilizzo del computer quale gestore della contabilità casalinga: il data entry è lungo, noioso e va eseguito con pignola metodicità. Altrettanto si può dire per la gestione della proprie collezioni di dischi, libri e video. Per quello che riguarda la conservazione di un elenco di indirizzi di amici e conoscenti vorrei sottolineare un limite giuridico ed uno pratico: è obbligatorio denunciare alla Questura qualsiasi archivio elettronico riguardante i Cittadini Italiani, e comunque non ha senso accendere il computer per trovare il numero di telefono della zia Pina. Tuttavia il personal si può rivelare estremamente prezioso come gestore di lettere, relazioni, articoli, e diventa veramente educativo qualora in configurazione multimediale venga usato per affiancare i testi di studio. Molto utile è anche collegarsi in via telematica alla Grande Rete o ad almeno una piccola BBS. Attenzione però a non diventare schiavi del vostro calcolatore, e soprattutto per i ragazzini è importante tenere sempre presente che il mondo non è così schematico come ciò che ci viene presentato dal monitor.
Tenete presente che il giorno successivo a quello dell'acquisto uscirà sul mercato la novità eclatante che renderà il vostro computer obsoleto. La velocità di evoluzione di queste macchine è impressionante: la potenza di calcolo di un personal di medio livello equivale a quella di un mainframe di circa dieci anni fa, ed il divario si fa sempre più esiguo. Per prima cosa bisogna scegliere la tipologia del computer: portatile o da casa. I primi offrono vantaggi quali minori ingombri, libertà di movimento, compattezza e una buona affinità tra i componenti, ma hanno i seguenti svantaggi: sono costosi all'acquisto, limitatamente ed onerosamente espandibili, hanno uno schermo piccolo che a volte è fastidioso da usare ed in caso di malfunzionamento sono difficili da riparare, quindi li ritengo orientati per un uso professionale da affiancare ad un computer da casa o quantomeno da collegare ad un monitor esterno. La seconda categoria consente più fantasia nella scelta se si rispettano alcuni principi guida. Un buon computer da casa offre il vantaggio di poter, una volta effettuato l'investimento iniziale, seguire le tendenze tecnologiche ed essere sufficientemente aggiornato, ricordo che l'espansione di computers di marca sovente ricade nella problematica dei portatili: prezzi elevati ed accessori proprietari, cioè della stessa marca quindi non standard. È comunque possibile partire da una configurazione essenziale, acquistabile ad un prezzo intorno al paio di milioni di lire, per aggiungere in seguito ogni tipo di accessorio ed ottenere una macchina invidiabile. Altrettanto è possibile aggiornare il proprio personal sostituendo qualle componenti che col passare del tempo si riveleranno obsolete. Nell'ambito della categoria casalinga vi sono cinque architetture predominanti: Acorn, Amiga, IBM PowerPC, x86, MacIntosh e compatibili (i marchi citati in ordine alfabetico sono dei legittimi proprietari). Salvo tramite emulazione software o hardware c'è poca comunicabilità tra queste soluzioni, bisogna quindi prestare attenzione agli obiettivi che si vogliono ottenere, in ogni caso ciascuna di esse offre una base di applicazioni sufficienti per l'utilizzo comune. Esiste una classificazione, basata spesso su pregiudizi, che indica gli Acorn come macchine da pionieri, gli Amiga come macchine ludiche, gli IBM PowerPC come machine di livello troppo elevato, gli x86 come macchine da ufficio ed i MacIntosh come macchine per elaborazioni grafiche. Ciò non è vero in quanto come prestazioni e potenzialità le une si sono avvicinate alle altre. A questo punto il fattore fondamentale diventa la disponibilità del software e la sua reperibilità. Ricordo che il tempo dei programmi "copiati in ufficio" o dall'amico è finito: sul mercato si trovano programmi a prezzi limitati che permettono di esaudire le vostre necessità e non dimenticate che esistono programmi shareware o anche programmi rilasciati al pubblico dominio, compresi interi sistemi operativi, reperibili su Internet. Dopo questa premessa vorrei illustrarvi alcune configurazioni base che ritengo adatte alle esigenze dei più, la mia esperienza si limita agli x86, ma vi invito ad approfondire anche gli altri tipi di computer onde avere un quadro più completo.
  1. Tipologia della CPU e della piastra madre
  2. Configurazione della memoria RAM
  3. Schede essenziali
  4. Memorie di massa
  5. Monitor
  6. Stampanti
  7. Accessori
A coloro che pensano di risparmiare acquistando un calcolatore usato faccio notare che tale operazione è molto delicata e va fatta solo se si nutre completa fiducia in colui che vende l'usato.
Ricordatevi che l'ottenimento di una configurazione ottimale si ha solo attraverso la sperimentazione: se volete farvi un computer su misura accordatevi con il vostro fornitore, affinchè vi permetta di provare le varie combinazioni.

Glossario


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