Beppe Ronco
via Tollegno, 39/D - 10154 Torino
tel. 011.24.73.109
Nasce il 10 novembre 1941 a Torino, dove vive e lavora.
La ricerca di Beppe Ronco non consiste nel fare opera-zioni di carattere intellettualistico od estetico
sull’arte del presente o del passato, ma nel cercare stimoli creativi nel corpo vivo della società,
della scienza, dell’essere
, co-gliendo nella realtà la dimensione della complessità nelle sue infinite
sfaccettature. I dipinti realizzati denunciano questo intento attraverso immagini e forme che
non de-scrivono ne illustrano delle idee in modo concettuale, ma che nascono dall’uso della metafora visiva,
che rivalutano l’oggetto artistico e rifuggono nel contempo da fughe nel fantastico e nell’onirico o
da compiacimenti nella maestria dell’esecuzione. In quest'ottica l’approfondimento diven-ta un valore
a cui fare continuo riferimento.
... Sono quattro anni ormai che lavoro in questo studio, è molto luminoso ed efficiente
ed essendo nell’am-biente in cui vivo mi permette di mettermi all’opera in qualsiasi momento
della gior-nata. Questi sono gli aspetti positivi, l’as-petto negativo è il trovarsi in una
situa-zione di relativo iso-lamento. |
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Adriano Ross
via Artisti, 1 - 10124 Torino
via Santa Lucia, 42 - 18100 Imperia
tel. 011.88.33.79 - tel. 0183.71.03.28
Nasce a Torino il 16 aprile 1946, vive e lavora a Torino e Imperia.
“I segni, le strutture, i colori delle tavole di Adriano Ross rappresentano il risultato di
un impegno costante, di una ricerca che nel tempo ha trovato nuove connotazioni, nuovi momenti espressivi
per una scrittura legata alla particolare e suggestiva qualità del collage. ...
Arte e narrazione, forme e spazio, per una ricerca che prevalica ogni elemento contingente per fermare,
anche per un solo istante, un’intuizione, una luce, un gesto nel silenzio e nella solitudine dell’uomo.”.
(Angelo Mistrangelo)
“1981. Aprire per conoscere. Era un gruppo di amici che si ritrovava per discutere se questa,
che fu una in-tuizione di Benlupo, potesse o avesse dei risvolti e uno svolgimento, domande e
quesiti ad alcuni dei quali potrei dare risposta solo oggi.
2001. Tutto questo nasceva nel luogo spazio tempo
dell’atelier di Adriano Ross, dove tante volte mi sono ri-rovata, ho
cercato di capire lui nella sua interiorità di ar-ista, curioso e ironico,
pensoso e disinvolto. I suoi miste-riosi oggetti, maschere, scarabocchi,
manichini, gessi, fo-tografie ... erano e sono disseminati ovunque.”.
(Angela Calella Benlupo)
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