Anna Branciari via Roma, 35 - 10059 Susa (To) “... In ogni caso il discorso appare condotto con estrema misura, con un determinante controllo dei mezzi tecnico/espressivi, con una sensibilità che le consente di fissare la forma di un violoncello e quella del volto di Gesù, l’elegante corpo di donna e la ieratica espressione di Enigma risolto. Nelle composizioni della Branciari la linea assume una propria indiscutibile identità nel costruire una sinfonia di movimenti o il dualismo tra materia e forma, l’antico borgo di Oulx e l’entità figurale di una raffigurazione sostenuta da un colore lieve e luminoso. Un colore mai esplodente, ma contenuto entro una linea incisiva, duttile, filante. Attenta ai valori della forma, dei contenuti, di una essenziale narrazione, Anna branciari consegna alle pagine del suo itinerario per immagini la sottile energia di un dipingere dalle meditate cadenze espressive.”. (Angelo Mistrangelo) Ho proposto le mie personali e incisive linee e tagli di luce nei variegati temi, consegnando all’occhio di chi guarda le mie opere, un messaggio di soggettiva serenità, anche nelle diverse campiture, divise da forti contrasti cromatici, lasciando alla fantasia un felice messaggio interpretativo per stabilire un costante dialogo. Costante la ricerca dei temi e la curiosità che sono stati i motori per cui ho sempre proposto gli stessi soggetti sconvolgendoli come un gioioso gioco di dinamicità e di liberalizzazione ... Anche nella grafica, l’essenzialità delle forme viene messa in risalto attraverso un gioco di forti contrasti monocromi, ottenendo così quella chiarezza immediata del mio messaggio. In ogni espressione, dunque, viene fuori il senso artistico che tende ad affermare con semplicità una presenza iconica personale, con l’intento di inviare quel messaggio dettato da una necessità emotiva esistenziale. 24 |
Gianni Busso via Isonzo, 21 - 10041 Carignano (To)
Nasce a Moretta (Cn) nel 1949, vive e lavora a Carignano. (Franco Fanelli)
... “Di nuovo ci si sente sbalzati, e la distanza, inafferrabi-le, tra questo aspetto di artigianalità umile e le opere pre-gne di classicità fa perdere il senso del tempo, del secolo. Altro che millennio. Sacra, sofferta, eccitante, senza astri e senza dei. Solo bellezza. Che emerge come per mira-colo dal caos della materia nell’antro di fabbrica.”. (Roberto Sacco)
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