Daniela Allosio

borgata Banda, 8 - 10050 Villar Focchiardo (To)
tel./fax 011.96.31.471 - cell. 349.446.10.77

Per arrivare all’atelier "Il refettorio dei frati" in cui trove-remo le opere di Daniela Allosio si seguono i cartelli per la Certosa di Banda. Marzio Dall’Acqua, critico d’arte e direttore dell’Archivio di Stato di Parma, ha immaginato che i suoi lavori facessero parte "di un erbario stralunato ed elegante" cogliendone anche l’aspetto analitico che im-provvisamente si apre a ludiche impennate. Giovanni Cor-dero, direttore della rivista Iride.to , ha scritto su di lei: "La sua figurazione ... procede verso una stilizzazione arcai-cizzante che trasfigura verso un’iconologia sottilmente erotica e vitalistica … ora è esplicito il metodo: un proce-dere verso una pittura tridimensionale e installativa otte-nuta attraverso il processo di sovrapposizione successiva di materiali eterogenei, con sedimentazioni e cancellature, con coperture e segni di annullo, con pressioni e trasmu-tazioni Daniela Allosio sancisce il suo patto con l’arte … e affida ad una sottile foglia d’oro il compito di sintetizza-re, con la forza della metafora ... sa riunificare l’Oriente con l’Occidente, il contemporaneo con la storia". I suoi colori potrete incontrarli intorno a voi, mentre sarete per strada, guardando la montagna bruna che ci offre profon-de ombre come ferite e lampi di luce sugli alberi svettanti, fateci caso mentre raggiungerete questo posto rétranché, o come diremo noi, fuori dal mondo.

Atelier di Daniela Allosio

Foto Avanzo

La sensazione che potrebbe lasciarvi è che percorrere strade secondarie vi può portare in luoghi importanti.

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Rosy Arnaldi Ametista

via Argonne, 6 - 10133 Torino (atelier)
corso Giovanni Lanza, 96 - 10133 Torino
tel./fax 011.660.18.57 - email: ametista@alma.it

“Per capire le opere di Ametista bisogna non fermarsi alla prima impressione, ma sforzarsi di andare oltre l’apparen-za. (Ho scritto capire ben sapendo che è un termine im-proprio. In questo caso si tratta piuttosto di decifrare un linguaggio simbolico, di leggere una poesia ricca di alle-gorie, di metafore).”. (Renzo Guasco)

“La vista e ancor più il profumo di un frutto, di un fiore, può in un momento del passato predisporci a memorie future, a nuove creazioni, o a creare associazioni con ope-re, con poesie, con dipinti o sculture per noi significativi. Per Rosy Arnaldi (Ametista come firma le sue opere) an-tichi alberi, cave di roccia calcarea, creta o tufo, rendono visibile la profondità del tempo e riportano la fantasia alla storia, alla origine mitica o arcaica di quegli spazi, di quei luoghi. Così le forme tratte dalla natura o dalla naturale esperienza, che è in fondo la vita dell’uomo.”.

(Giorgio Auneddu)

Da parecchi anni mi dedico alla pittura basata sul colore attraverso il quale cerco di esprimere le sensazioni inte-riori della vita. Per i lavori con la creta, amo cercare per-sonalmente la creta nei luoghi più disparati, cuocio queste terrecotte nel forno a legna che raggiunge i 950-1000 gra-di. Per il colore sulle terrecotte, uso la cenere di graspi di uva e di fiori: in questo modo mi avvicino sempre di più alla natura in quanto, non usando l’elettricità, non inquino.

Atelier di Rosy Arnaldi Ametista

Il mio studio è stato realizzato dentro le cantine: è un po-sto raccolto, silenzioso, il pavimento è stato creato con piastrelle di terracotta fatte a mano e cotte col forno a legna.

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