Il circolo Cta Volontari per lo Sviluppo nasce nel 2000 su iniziativa di quattro delle
associazioni che editano la rivista (Celim, Cisv, Cmsr e Mlal), che decidono di
"unire le forze" per la promozione del turismo responsabile.
A questo scopo fondano, a Torino, un circolo di base del Centro Turistico Acli
(associazione nazionale senza scopo di lucro che organizza viaggi per i propri associati
da oltre quarant'anni) indirizzandolo esclusivamente al turismo responsabile.
Il Cta Volontari per lo Sviluppo si occupa dell'organizzazione tecnica dei viaggi (voli e
servizi a terra), mentre le associazioni curano i "contenuti", decidendo
l'itinerario e i progetti da visitare.
È offerto anche un servizio di biglietteria aerea presso l'agenzia
Viaggi&Solidarietà di Torino che, grazie a un accordo con la Bbc Services srl di
Imperia, offre tariffe speciali per missionari, volontari e immigrati residenti in Italia,
con consegna dei biglietti a domicilio in Italia (gratuita) e all'estero.
Cta - Volontari per lo Sviluppo
corso Regina Margherita 205, 10144 Torino - tel. 011-4379468 fax 011-4736051
e-mail: cta.torino@flashnet.it
pagina web: www.viaggisolidali.it
Anche quest'anno Volontari per lo Sviluppo dedica uno spazio considerevole ai
viaggi "responsabili", a cosa significano e alle proposte concrete. E non
perché si voglia far concorrenza alle agenzie turistiche. Ma perché pensiamo che il
viaggio, se affrontato in un certo modo, sia fonte di scambio umano e culturale, aiuti la
consapevolezza e possa così contribuire a un mondo più giusto.
Queste proposte non sono tradizionali campi di lavoro (ad eccezione delle proposte sui
cantieri internazionali), ma veri itinerari turistici nei paesi dove le ong hanno progetti
di cooperazione allo sviluppo. Idee quindi non rivolte in prima battuta a chi vuole
svolgere un'opera diretta di volontariato, ma a chi desidera conoscere la realtà dei
paesi in via di sviluppo con un occhio diverso da quello del turista "tutto
compreso". Il cuore dell'esperienza è rappresentato dall'incontro con i volontari
che operano nei progetti delle nostre associazioni e, soprattutto, con la popolazione
locale. Ma anche conoscenza reale del paese, nella sua complessità, con i suoi problemi e
le speranze della gente.
Si viaggia in pochi, per permettere una maggiore autonomia dei partecipanti che possono
decidere, nei limiti del possibile, il programma del viaggio, uscendo dalla logica del
"tutto organizzato". La formula della cassa comune per cene e pernottamenti
consente infatti di fare i cambi di programma che sarebbero impossibili se tutti i servizi
fossero già stati pagati dall'Italia.
Un primo momento per incontrarsi è la riunione preparatoria, pilastro del viaggio che
permette di cominciare a conoscere gli altri partecipanti, l'associazione che organizza il
tour, i progetti e il paese che si visiterà.
Prima della partenza è fornita una scheda sulla composizione dei costi in cui
viene messa in evidenza la quota che rimane complessivamente nei paesi ospitanti. Lo scopo
non è quello di trasformare tutti in tour operator, ma di far toccare con mano cosa
voglia dire organizzare viaggi secondo i principi del turismo responsabile.
In concreto, si cerca di far sì che la maggior parte dei soldi spesi restino in loco,
viaggiando, dove possibile, con mezzi pubblici, alloggiando in piccole pensioni e hotel,
strutture gestite dalle comunità dei villaggi o in alcuni casi presso famiglie. La scelta
cambia per ogni viaggio ed è legata alle caratteristiche di affidabilità che riusciamo a
ottenere: la nostra responsabilità rimane infatti inalterata anche nei confronti dei
viaggiatori che scelgono di spendere con noi tempo e denaro per una sospirata vacanza.
Una parte fissa della quota è destinata a un progetto di sviluppo visitato durante il
viaggio (la quota progetto fissata per tutti i viaggi del 2002 è di 52 euro).
A chi fosse interessato ad approfondire i temi del turismo responsabile, ricordiamo che in
Italia, nel 1997, undici associazioni hanno dato vita all'Associazione Italiana Turismo
Responsabile (Aitr), che conta ora 40 soci. I membri hanno sottoscritto la Carta
d'identità per viaggi sostenibili, con l'obiettivo comune di promuovere un modo di
fare turismo che sia equo nella distribuzione dei profitti, rispettoso delle comunità
locali e a basso impatto ambientale.
Come iscriversiConsigliamo sempre di segnalarci con un fax o con una e-mail l'intenzione di
partecipare al viaggio con nome e cognome, dati anagrafici e coordinate per ricontattarvi
(vedi scheda a fondo catalogo). Si tratta di una preiscrizione, non impegnativa, che però
a noi serve per capire l'andamento delle richieste. |
Volontari per lo sviluppo -
Marzo 2002
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