Sardegna '93

Oggetto in volo nei cieli della Sardegna

UN ALTRO UMANOIDE VOLANTE?

indagine di Antonio Cuccu, testo di Fabrizio Dividi



Un interessante caso ufologico risalente all'estate 1993 è stato approfonditamente investigato dalla sezione sarda del CISU coordinata da Antonio Cuccu. Verso le 21 del 27 luglio di quell'anno uno strano oggetto ha fatto la sua comparsa nei cieli di Calabona, una località balneare in provincia di Alghero posta nei pressi della litoranea per Bosa (NU).

Circa una decina di testimoni ha assistito all'evento, durato complessivamente fra i tre e quattro minuti; primo fra tutti Luca, un bambino di quattro anni che richiamando l'attenzione del padre Natale M. ha dato il via all'avvistamento. Il piccolo Luca, dirigendosi verso la piscina dell'albergo, aveva fatto preoccupare il barman Sergio T., 37 anni, che lo aveva seguito temendo che potesse cadere in acqua: Sergio, giunto presso la piscina, aveva così incontrato il sig. Natale, padre del bimbo, che si trovava in compagnia di un'altra famiglia di turisti.

Improvvisamente, in seguito alle parole di Luca che chiedeva al padre di "prendergli il pallone" che stava svolazzando sulla loro testa, il gruppo alzò lo sguardo verso il cielo in direzione nord/nord-ovest e tutti osservarono a circa trenta metri di distanza e a 10ø di elevazione angolare, sopra una collinetta, un oggetto di forma tondeggiante e di colore nero stazionante ad una quota di circa 30-40 metri. Nella sua parte inferiore si notava appena un filo molto corto, semitrasparente "come fose nylon" e "grande come una cinghia". Il tutto lo faceva somigliare ad un palloncino scappato ad un bambino. Nel mentre, si era aggiunto al gruppo anche un secondo barman, Luigi T., 31 anni, il quale aveva avvertito telefonicamente il titolare dell'albergo.

I testimoni pensarono in un primo momento ad un palloncino-giocattolo, ma presto la sua forma tondeggiante si assottigliò in una più allungata ed irregolare. Nessuno percepì alcun tipo di rumore da parte del pallone il quale, ondeggiando nell'aria, scomparve dalla vista dei testimoni: non per molto comunque. Il gruppetto, scendendo frettolosamente le scale, si portò sulla strada asfaltata che dista una quarantina di metri dalla piscina giusto in tempo per scorgere nuovamente l'oggetto gonfiarsi improvvisamente al punto da ricordare la forma di un elicottero. Il signor Alfredo notò addirittura una piccola luce pulsante rossa nella parte superiore dell'UFO. Poco dopo l'oggetto che aveva intrattenuto i testimoni per qualche minuto (nel frattempo si era aggiunto anche il proprietario dell'albergo), partì di scatto verso sud-ovest sparendo dalla vista degli stupefatti osservatori.

E' interessante scoprire come in molte delle testimonianze la descrizione dell'oggetto corrisponde nelle sue caratteristiche fondamentali: lo si deduce dalle interviste cui alcuni dei testimoni hanno accettato di sottoporsi e che danno un quadro sufficientemente chiaro dell'avvistamento.

Racconta il signor T.: "Quando l'oggetto si è fermato abbiamo visto la fiancata, non rigida ma come quella di un aerostato, più morbida...", e ancora, "quando siamo arrivati all'altezza del cancello qualcuno ha gridato 'UFO!, UFO!', per scherzo e questo coso si è gonfiato in maniera enorme e ha preso le sembianze di un elicottero". Anche i signori S. e M. hanno convenuto sulla forma dell'UFO aggiungendo i particolari della lucina ed alcuni dettagli per meglio descriverne il movimento: "Fluttuava come un asciugamano o una sciarpa" oppure "ondeggiava come in balia del vento".

Tutti concordi dunque nell'attribuire all'oggetto un movimento apparentemente irrazionale e sincopato, anche se in totale assenza di vento. Luigi, uno dei barman, pur confermando le descrizioni degli altri testimoni, parlerà anche di una "cordicella che faceva pensare ad un palloncino", assimilandone la forma ad una busta per la spazzatura nera che aveva "forma piatta come un aquilone" e che gonfiandosi assumeva quella di una mongolfiera.

Secondo questo testimone, all'oggetto furono sufficienti non più di tre secondi per scomparire all'orizzonte. Anche questa valutazione è stata sostanzialmente confermata dagli altri, ad ulteriore riprova che l'esperienza da essi vissuta è stata percepita in maniera lucida e razionale, indipendentemente da quale oggetto venne in realtà osservato.

C'è infine da rilevare la stretta somiglianza sia con l'aspetto sia con il comportamento di volo dei cosiddetti umanoidi volanti che proprio nell'estate 1993 cominciarono ad essere osservati in varie località della Penisola [vedi UFO n. 13 e 15].



[tratto da: UFO - Rivista di informazione ufologica n. 18, luglio-dicembre 1996
semestrale a cura del Centro Italiano Studi Ufologici
© CISU, casella postale 82, 10100 Torino, tel. 011 3290279, fax 011 545033]



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