Puglia '95

Un altro umanoide volante a Rocchetta S. Antonio

A VOLTE RITORNANO...

indagine di Lello Cassano, testo di Gian Paolo Grassino



Dopo quasi un anno dal caso di IR-3 del 14 ottobre 1994, un nuovo fenomeno insolito si è verificato a Rocchetta S. Antonio, in provincia di Foggia.

Verso le 7.45 dell'11 settembre 1995 A.G., una ragazza ventenne, come ogni mattina sta portando le proprie pecore al pascolo in un vallone sito a pochi chilometri dall'abitato di Rocchetta; mentre scende lungo una piccola collina, nota nella valle sottostante un qualcosa che luccica, al quale non dà però molto peso, ritenendolo semplicemente una specie di busta color argento. La ragazza decide di avvicinarsi all'oggetto; mentre cammina, dice qualche parola e la figura improvvisamente si gira verso di lei mostrando di essere un piccolo umanoide, ricoperto da una tuta marrone, inserito in una specie di scafandro trasparente.

La sua altezza è stimata in circa 50 centimetri, il viso che si vede è simile a quello umano, con occhi e naso (non è stata notata la bocca), ha due specie di gambe, mentre non vengono distinti arti superiori. Nella parte posteriore, all'altezza delle spalle, è presente una specie di semisfera argentea e da una spalla emerge un'antenna dello stesso colore.

A.G.resta per circa 5minuti a fissare lo strano essere da una distanza valutabile in circa 200/250 metri quindi, infastidita dai riflessi del sole, decide di ritornare verso casa, si volta ed inizia a risalire la collina, accorgendosi ben presto che la figura si sta a sua volta muovendo e sembra inseguirla.

A questo punto viene presa dal panico e corre fino alla vicina strada, dove ferma un automobilista suo conoscente, L.D. un commerciante di 31 anni, casualmente di passaggio nella zona, al quale racconta l'accaduto. L'uomo scende dall'auto, e decide di avvicinarsi per poter vedere di che cosa si tratta, nonostante che la ragazza abbia paura di trovarsi di fronte ad un "extraterrestre", potenzialmente pericoloso, secondo le voci diffusesi nel paese in seguito all'avvistamento dell'anno precedente.

L.D. osserva a sua volta quello che descrive come un "nanetto" che sembra muoversi avanti e indietro nel vallone e che poi, "trotterellando" sulle corte gambe inizia una specie di manovra di decollo, al termine della quale inizia ad alzarsi verso il cielo. In quel momento A.G., che già in precedenza aveva udito un "rumore" associato al fenomeno, sente un suono simile a quello di un motorino, mentre l'uomo non ricorda di aver udito alcun rumore. La testimonenota inoltre una sorta di antenna che fuoriesce dai piedi dell'essere, mentre L.D. osserva una piccola scia bianca emessa dalla semisfera posta sulla spalla dell'umanoide, che comunque sale verso il cielo, fino a scomparire.

Quest'ultima fase è seguita anche dalla madre e dalla zia della ragazza che si trovavano nelle vicinanze.

Nonostante la riluttanza dei testimoni a parlare dell'accaduto, la notizia fa in breve il giro del paese, fino a giungere al corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno, che dà ampio risalto al caso in due articoli il 9 e 10 ottobre.

Le successive indagini condotte da Arcangelo Cassano, con Paolo Lucente e Francesco Tutino, mettono in luce alcune contraddizioni ed imprecisioni nei racconti dei testimoni, soprattutto nei particolari di una sagoma osservata comunque da una certa distanza.Questa considerazione, unitamente alle voci del ritrovamente, nei giorni successivi, di un pallone a forma di pupazzo Michelin in un vicino campo, non consentono al momento di escludere la possibilità della misinterpretazione di un pallone giocattolo.



[tratto da: UFO - Rivista di informazione ufologica n. 18, luglio-dicembre 1996
semestrale a cura del Centro Italiano Studi Ufologici
© CISU, casella postale 82, 10100 Torino, tel. 011 3290279, fax 011 545033]



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