LA NUOVA ONDATA SOVIETICA

1989: il ritorno degli UFO

di Gianni Favero

Nello scorso mese di ottobre i giornali di tutto il mondo hanno dato ampio spazio e risalto alla notizia, diramata dall'agenzia ufficiale sovietica TASS, di un atterraggio con tracce ed umanoidi nella città russa di Voronezh.
Per diversi giorni, stampa e TV italiane sono tornate ripetutamente sull'argomento, aggiungendo sempre nuovi e clamorosi particolari sul sensazionale avvenimento e su tutta una serie di casi ufologici che si susseguivano da mesi in Unione Sovietica. Poi, come spesso accade, è sceso il silenzio sull'argomento, e non se ne è più saputo nulla.
Il Centro Italiano Studi Ufologici ha avuto l'opportunità di seguire i fatti da un punto di vista privilegiato: la stessa capitale russa, dove risiede da qualche anno il nostro aderente Gianni Favero.
Sul n. 2 (dicembre 1986) della rivista avevamo già ospitato un suo articolo sugli UFO in URSS. Quello che segue è quindi un apprezzato ritorno di Favero sulle nostre pagine.

 

Il 1989 è stato un anno di notevole importanza ufologica in Unione Sovietica. E' stato il noto episodio dell'atterraggio di Voronezh a portare sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo ai primi di ottobre la notizia che gli "alieni" avrebbero visitato la Russia.

Ma al di là dell'aspetto sensazionalistico di tale vicenda, già nei mesi precedenti sulla stampa sovietica erano stati riportati numerosi altri casi di avvistamento UFO, ed in particolare di presunti atterraggi ed incontri ravvicinati del terzo tipo. Di alcuni si è avuta eco anche sui giornali occidentali, mentre altri non hanno passato i confini dell'URSS.

Ci proponiamo di riportare qui di seguito una breve panoramica di tali fatti, scegliendo tra essi quelli su cui più acceso è stato il dibattito sui mezzi di informazione sovietici.

IL CASO DI VORONEZH

Tutti i giornali italiani del 10 ottobre e dei giorni successivi hanno riportato con risalto la notizia che l'agenzia ufficiale sovietica TASS aveva annunciato l'atterraggio di un UFO e dei suoi occupanti alieni nella città di Voronezh, una città di circa 900.000 abitanti che si trova nella Russia europea, 650 chilometri a sudest di Mosca. Per oltre una settimana, i fatti di Voronezh sono stati al centro dell'attenzione dei mass media di tutto il mondo, poi più nulla.

Quella che segue è una ricostruzione dei fatti raccontati dai testimoni, basata su diverse fonti di stampa, per la maggior parte sovietiche, in modo da disporre di un'informazione il più possibile vicina ai fatti. Ciò nonostante, è bene precisare subito che gli stessi giornalisti sovietici hanno dato varie versioni della vicenda, spesso incomplete e non di rado con particolari discordanti.

L'avvistamento sarebbe avvenuto nel tardo pomeriggio del 27 settembre 1989. Testimoni principali sono stati un gruppo di bambini che frequentano la Scuola elementare n. 33 e che a quell'ora stavano giocando a pallone in uno spiazzo del Parco Sud, nel sobborgo di Levoberezhniy, oltre ad un numero imprecisato di adulti che si sarebbero trovati ad una vicina fermata dell'autobus.

In realtà non è ben chiaro se i vari testimoni intervistati dai giornalisti accorsi a Voronezh si riferiscono tutti allo stesso avvistamento. Sembrerebbe anzi che in totale ci siano stati diversi avvistamenti di UFO nella zona tra il 21 settembre e il 2 ottobre.

Anche per quanto riguarda i bambini esistono alcune incertezze: sulle diverse fonti di stampa in nostro possesso sono stati riportati complessivamente i nomi di dieci maschi e due femmine, di età compresa fra i 9 e gli 11 anni, ma non tutti sono stati intervistati dagli stessi giornalisti, e non tutti sembrano riferirsi nei loro racconti allo stesso avvistamento.

L'AVVISTAMENTO

Il fatto principale si sarebbe comunque svolto all'incirca come segue. Intorno alle 18,30 i bambini avrebbero osservato in cielo una luce rossastra che si avvicinava muovendosi lungo una traiettoria orizzontale. Quando fu sulla loro verticale, poterono constatare che si trattava di un oggetto rosso scuro, di forma sferica od ovoidale.

L'oggetto cominciò a girare in tondo sopra di loro, come se stesse cercando un punto dove atterrare, poi si allontanò scomparendo. Dopo alcuni minuti però ricomparve rimanendo sospeso immobile sopra i bambini, poi cominciò a scendere. Quando fu arrivato a un metro e mezzo dal suolo, su un lato dell'oggetto si aprì un portello dal quale si affacciò una figura umanoide, di corporatura robusta e dai movimenti lenti. L'essere sembrava "senza collo" ed aveva una testa piccolissima, "come una semisfera appoggiata fra le spalle", sulla quale si trovavano tre occhi luminosi uno dei quali (quello centrale) si muoveva guardando tutt'intorno. Al posto del naso c'era un buco, e sul petto quello che sembrava un "disco". Dopo essersi guardato intorno, l'umanoide richiuse il portello, dall'oggetto spuntarono quattro "gambe" e il tutto si posò dolcemente al suolo.

Le dimensioni della sfera sono state variamente descritte come comprese fra i 10 e i 15 metri. In effetti, alcuni dei testimoni hanno parlato di un oggetto "a forma di banana", che figura anche nei disegni di alcuni dei bambini.

Dopo che l'oggetto fu atterrato, il portello si riaprì e ne uscirono due (oppure tre o anche quattro, a seconda delle fonti) creature di cui una più piccola e l'altra (o le altre) uguale a quella già descritta, alta circa tre o quattro metri, vestita di una tuta argentea e con calzature color bronzo. L'essere più piccolo, descritto dai bambini come "un robot", si mise in movimento camminando in modo meccanico quando l'altro umanoide lo toccò. Il gruppo si mise quindi a girare lentamente e goffamente tutt'intorno al velivolo atterrato. L'essere più alto emetteva dei suoni che sembravano ordini, e dal suo petto proveniva un raggio luminoso che tracciava sul terreno un triangolo di 30-50 centimetri di lato, che rimaneva illuminato per qualche secondo.

Uno dei bambini, spaventato, si mise a gridare, e l'alieno più alto lo avrebbe fissato con tutti e tre gli occhi illuminati, "paralizzandolo". Tutti i presenti si misero allora a gridare di paura, e a questo punto non è ben chiaro se gli esseri e l'oggetto siano scomparsi di colpo o se invece gli esseri siano rientrati nell'oggetto e questo sia decollato.

In ogni caso, dopo circa cinque minuti l'UFO sarebbe ricomparso ed atterrato nello stesso punto. Ne sarebbe disceso l'essere più alto, che stavolta avrebbe puntato un "tubo" lungo circa 50 centimetri (che portava al fianco) contro un ragazzo di 16 anni (di cui non è stato riportato il nome, e con il quale nessuno è riuscito a parlare), centrandolo con un raggio luminoso che l'avrebbe fatto scomparire nel nulla. Dopodiché l'essere sarebbe tornato nella sfera e, dopo che questa fu decollata, il ragazzo "smaterializzato" sarebbe ricomparso, ma non avrebbe ricordato più nulla.

LE TRACCE

Sul luogo dell'atterraggio, sarebbe stata trovata una depressione circolare del diametro di circa 20 metri, con quattro incisioni nel terreno, disposte a rombo, le cui dimensioni sono variamente descritte dai giornalisti come di 15 o 30 centimetri di diametro per 4 o 25 centimetri di profondità, e all'interno delle quali è stata trovata dell'erba. Sulla base delle tracce, il peso dell'"astronave" atterrata sarebbe stato valutato nell'ordine delle 11 tonnellate.

Un altro buco nel terreno, del diametro di 2,5 centimetri e profondo 37, sarebbe stato trovato poco distante, come se gli esseri avessero prelevato dei campioni di terreno.

Secondo alcune notizie, sul luogo sarebbe stato rilevato un "intenso campo magnetico". Inoltre, in due delle incisioni lasciate sul terreno dalle "zampe d'atterraggio" dell'UFO sarebbe stata rilevata una quantità di radiazioni gamma superiore a quella del suolo circostante: 30-37 microroentgen/ora rispetto ai 10-15 rilevati all'esterno.

Le prime notizie diffuse in occidente hanno anche dato ampio rilievo al ritrovamento, all'interno della traccia, di due "pietre" di colore rosso scuro che, secondo le dichiarazioni attribuite al direttore del Laboratorio di Geologia di Voronezh, Genrikh Silanov, "inizialmente sembravano arenaria; ma l'analisi mineralogica ha consentito di stabilire che non si trattava di materiali di natura terrestre". Lo stesso Silanov avrebbe "confermato" il luogo preciso dell'atterraggio e addirittura rintracciato il percorso esatto seguito dagli esseri nel parco mediante una tecnica definita "bio-locazione" o "magnetismo biologico".

LE REAZIONI

La notizia dell'atterraggio UFO ha avuto un'enorme risonanza in tutta l'Unione Sovietica, soprattutto dopo che la notizia, pubblicata inizialmente sui giornali locali, è stata rilanciata dall'Agenzia TASS il 4 ottobre sul circuito interno (ripreso infine il 9 ottobre nel notiziario per l'estero), in una corrispondenza da Voronezh dell'inviato Vladimir Lebedev, sulla base delle interviste da lui condotte con una decina di ragazzini e con Genrikh Silanov. Nel nuovo clima informativo della "glasnost", numerose testate giornalistiche russe hanno inviato giornalisti a Voronezh per contro-inchiestare la storia.

Secondo i giornalisti, la popolazione locale è rimasta preoccupata dall'evento, al punto che su pressione del Segretario del Partito il sindaco di Voronezh, Viktor Atlasov, ha nominato una commissione ufficiale di indagine di cui facevano parte scienziati, criminologi, medici, meteorologi e perfino qualche ufologo locale.

Intervistato dai reporter del settimanale Moskovskie Novosti, il sindaco ha affermato di credere ai bambini. Dichiarazioni possibiliste sono anche venute dal professor Stanislav Kadmenskiy, Ordinario della cattedra di fisica nucleare all'Università di Voronezh, che ha eseguito i prelievi dei campioni di terreno da analizzare; da Vladimir Moisevey, direttore dell'Ufficio sanitario regionale; dal colonnello Lyudmila Makarova, direttrice del Nucleo Scientifico della Milizia; e da un portavoce del Comitato per la sicurezza dello Stato (KGB). Secondo alcune voci, un prete ortodosso avrebbe addirittura benedetto il luogo dell'atterraggio, che secondo la Diocesi di Voronezh sarebbe stato "opera del Demonio".

I PRIMI DUBBI

Dei pochi adulti rintracciati ed intervistati dai giornalisti, però, nessuno era stato testimone dei fatti del 27 settembre, ma di altri avvistamenti. Solo il sergente della Milizia Sergei Matveyev, che si trovava a passare nei pressi del Parco quella sera verso le 19, ha descritto una "sfera infuocata" che aveva percorso il cielo a bassa quota con rotta orizzontale. Questo fatto è strano, se si considera che il "parco" è in realtà un ampio spiazzo circondato da numerose "torri" dell'edilizia popolare sovietica, dalle cui finestre avrebbero potuto esserci letteralmente migliaia di potenziali testimoni.

Si tenga poi conto che gli inquirenti e i giornalisti non hanno avuto invece alcuna difficoltà a rintracciare ed intervistare i bambini (nonostante a Voronezh corresse voce che i loro genitori gli avevano addirittura impedito di testimoniare davanti alla commissione ufficiale di indagine). Basti pensare che mentre gli inviati della TV sovietica hanno girato quattro giorni la città senza riuscire a trovare neanche un testimone adulto, gli inviati di Moscovskie Novosti, mentre appena arrivati da Mosca si aggiravano nel parco per vedere le tracce, sono stati avvicinati da un gruppo di bambini eccitati che si sono presentati così: "Siete giornalisti? Interrogherete i testimoni? Siamo noi, vi raccontiamo tutto". Fra loro anche Zhenya Blinov, divenuto una celebrità locale per essere apparso l'11 ottobre al telegiornale nazionale Vremja in un servizio di 15 minuti dedicato ai fatti di Voronezh (parte del quale è stato ritrasmesso sui Telegiornali della RAI nei giorni successivi). Nonostante sia stato scoperto che erano appassionati lettori di fantascienza (un genere molto popolare in URSS), i bambini hanno insistito di aver raccontato la verità, e si è rilevato che i loro racconti sono risultati coerenti fra loro.

Un altro fatto curioso è che la descrizione dell'UFO e dei suoi occupanti è sorprendentemente uguale a quella di un altro incontro del terzo tipo avvenuto ai primi di giugno nel villaggio di Konantsevo (distretto di Kharovsk, nella regione di Vologda), e riportato ampiamente sia dalla stampa sovietica sia da quella occidentale (vedi più sotto).

LE SMENTITE

Con l'arrivo a Voronezh degli inviati di vari giornali, hanno cominciato ad arrivare le prime smentite al resoconto della TASS.

In primo luogo lo stesso Silanov ha smentito di aver mai asserito che il materiale raccolto fosse di natura extraterrestre, affermando invece che si trattava di normalissima ematite (una comune roccia ferrosa). Inoltre, al contrario di quanto riportato dai giornali italiani, è bene precisare che Silanov non è uno scienziato né un "illustre professore", ma... un ufologo, presidente di una delle due associazioni ufologiche esistenti a Voronezh, e che il "Laboratorio di Geologia" da lui diretto non è un ente scientifico ufficiale ma un laboratorio privato. Quanto alla "biolocazione" è il nome russo di quella che in Italia si chiama "rabdomanzia", ovvero una tecnica paranormale!

Secondo il corrispondente della TASS a Voronezh, le prime indagini sull'atterraggio sono state condotte dagli ufologi. Come abbiamo accennato, infatti, a Voronezh esistono due associazioni ufologiche, una in seno alla sezione locale dell'"Associazione scientifica ed elettronica Alexandr Popov" e l'altra denominata "Sezione di Voronezh per lo studio dei fenomeni anomali". Di quest'ultima fa parte il già citato Genrikh Silanov.

Proprio Silanov avrebbe raccolto il 10 ottobre dai bambini i disegni che sono stati poi pubblicati e mostrati alla TV, fra i quali quello relativo ad un oggetto "a forma di banana" sul quale c'era un segno simile alla lettera "J" dell'alfabeto cirillico (:). Agli ufologi occidentali è subito risultato evidente che si trattava del simbolo di "UMMO", che caratterizza una complessa serie di eventi centrati in Spagna negli anni '60, fra i quali una controversa serie di fotografie in cui compare un "disco volante" con sotto quello stesso simbolo.

Lo stesso giornalista della TASS, Vladimir Lebedev (che tra l'altro è risultato occuparsi da anni di ufologia) sapeva però che questo simbolo (e non la forma "a banana" dell'oggetto, come erroneamente riportato dai giornali italiani) figurava in un articolo sugli UFO pubblicato nel 1977 dalla rivista americana Saga.

Proprio Lebedev, e con lui l'agenzia TASS, si sono trovati, nei giorni immediatamente successivi al clamoroso comunicato del 9 ottobre, nell'occhio del ciclone.

Giornalisti di tutto il mondo hanno infatti cercato di ottenere una conferma diretta dell'autenticità della notizia, incredibile eppure riportata da una fonte "ufficiale" come l'agenzia TASS, che dipende dal Consiglio dei Ministri.

In realtà, nel nuovo clima giornalistico della glasnost, la TASS non è più come in passato la "voce del Cremlino", ma è divenuta una normale agenzia di stampa, con ampi margini di autonomia e discrezionalità.

La notizia dell'IR-3 di Voronezh non è stata quindi diramata dopo il placet dell'autorità politica, né ha avuto la natura di "conferma ufficiale" dei fatti (come dimostrano ad esempio le successive critiche del quotidiano del Partito comunista, la Pravda).

Pressati dai colleghi di tutto il mondo, i redattori della TASS hanno anzi ammesso che prima di diffondere il servizio di Lebedev c'era stata una vivace discussione in seno alla redazione, ma che alla fine era prevalsa proprio la "trasparenza": trattandosi di una notizia come altre, andava riportata.

Pur sostenendo la legittimità del proprio operato, la TASS ha però dovuto precisare che "forse c'era stata qualche esagerazione" nel comunicato, così come il giornalista autore del servizio ha spiegato che accanto ad una certa parte di verità "non si può escludere ci sia anche della fantasia", e in particolare che "persone adulte possono aver aggiunto certi dettagli" al racconto dei bambini.

L'OPINIONE DEGLI UFOLOGI

Non appena sono state diffuse anche in Italia le notizie relative al clamoroso atterraggio, il Centro Italiano Studi Ufologici ha scritto ai colleghi sovietici con cui è in corrispondenza, chiedendo maggiori dettagli ed informazioni.

Fatto sorprendente, tutti gli ufologi russi si sono manifestati estremamente prudenti, per non dire apertamente scettici, su questo caso.

Il sociologo Valerij Sanarov, di Novosibirsk, ha accusato la TASS di aver riportato troppo affrettatamente che l'atterraggio era stato confermato da scienziati. "Questo è errato. Il fatto è che un UFO e degli umanoidi sono stati osservati da testimoni o, per essere più precisi, che dei testimoni hanno descritto come UFO ed umanoidi quello che hanno osservato, il che non significa necessariamente che hanno visto un atterraggio alieno (...). Questo non conferma nessuna teoria ufologica in particolare, ma costituisce semplicemente un altro avvistamento. Più interessante è il fatto stesso che questi casi abbiano cominciato ad essere riportati dai nostri giornali".

Il responsabile del Gruppo ufologico di Jaroslavl, V. D. Musinskij, è stato più duro ancora: "La TASS è arrivata a raccontare frottole, pubblicando informazioni dubbie sul fatto di Voronezh: avevano tanta fretta che non hanno fatto caso alle contraddizioni dei racconti dei testimoni. (...) Le presunte tracce dell'atterraggio sono risultate scavate, e non schiacciate, già da prima: ecco perché c'era dell'erba dentro. Le supposte sostanze extraterrestri si sono poi dimostate del tutto terrestri. E l'esame del luogo con uno strumento è dubbio, perché questo strumento [la bacchetta da rabdomante. NdR] funzionava solo nelle mani del suo possessore".

Musinskij non risparmia neanche gli studiosi di Voronezh: "Naturalmente ci siamo rivolti agli ufologi locali per avere dati attendibili. In questi casi fra colleghi si usa mandare il rapporto di indagine o promettere di inviarlo quando sarà pronto, o almeno scrivere che è stato un falso allarme. Invece i colleghi di Voronezh non hanno trovato di meglio da fare che mandarci dei ritagli di giornale!"

Lo scienziato e ufologo moscovita Vladimir Azhazha, direttore della Commissione per lo studio dei fenomeni anomali costituita in seno alla "Società Tecnico-Scientifica di Radio-Elettronica e Comunicazioni" (NTORES), ha rilasciato al quotidiano Izvestija una dichiarazione secondo cui "è erroneo collegare questi fatti con intelligenze extraterrestri o con l'arrivo di visitatori da altri mondi", precisando che "le nostre conoscenze sono ancora troppo scarse per un'interpretazione scientifica del fenomeno".

Anche Vladimir Rubtsov, professore al Politecnico di Kharkov e rappresentante sovietico dell'associazione ufologica americana MUFON (del quale ospitiamo in queste pagine un articolo), raggiunto per telefono il 14 ottobre, è parso prudente nei giudizi, soprattutto per il fatto che i testimoni erano bambini.

Alcuni ufologi sovietici hanno manifestato il timore che gli avversari dell'ufologia sfrutteranno l'incidente di Voronezh per screditare l'ufologia sovietica, e c'è perfino chi ha suggerito che la storia di Voronezh sia stata una messinscena per ridicolizzare l'argomento UFO agli occhi della stampa e della stessa popolazione sovietica.

I RISULTATI DELL'INCHIESTA

Il 28 ottobre, la commissione ufficiale di studio, presieduta dal vicerettore dell'Università di Voronezh, Igor Sarotsev, ha comunicato i risultati delle analisi radiometriche, chimiche e biologiche sulle tracce: non sarebbe stata trovata nessuna anomalia che possa indicare l'atterraggio di un oggetto non identificato. In particolare, la presenza di una quantità di cesio radioattivo superiore al normale nella zona sarebbe soltanto un effetto (peraltro comune) del disastro nucleare avvenuto a Chernobyl nel 1986.

L'ONDATA SOVIETICA

L'incontro ravvicinato di Voronezh esce insomma notevolmente ridimensionato rispetto alle prime, clamorose notizie. Ma come si è già detto, non è stato l'unico né il primo caso ufologico riportato dai giornali sovietici in questo straordinario anno 1989, che ha anzi visto un numero incredibile di notizie non solo di avvistamenti ma soprattutto di atterraggi, ed in particolare clamorosi incontri del terzo tipo.

Per ragioni di spazio ne riportiamo solo alcuni, i più interessanti, con l'avvertenza che si tratta quasi esclusivamente di resoconti giornalistici e non di indagini dirette da parte di ufologi.

I primi avvistamenti si sono avuti all'inizio di febbraio, ma è a partire dal mese di aprile che si sono susseguiti i casi di atterraggio.

La sera del 30 aprile, un contadino di un kholkoz (fattoria collettivizzata) del villaggio di Zhiltovka, nei pressi di Dnjepropetrovsk, stava tornando a casa in auto, quando sul bosco notò dapprima una strana luminosità, poi una "macchia luminosa" che si abbassava fino a due metri da terra. L'uomo corse a chiamare altre persone, e quando tornò con loro sul posto c'era un disco luminoso sul quale lampeggiavano luci blu, rosse, viola e verdi.

Quando i testimoni si trovarono a poco meno di 100 metri, dai lati del disco comparvero due raggi luminosissimi, il disco cominciò lentamente ad alzarsi, prese velocità e infine scomparve nel più assoluto silenzio. Anche altri testimoni indipendenti che si trovavano nella zona circostante confermarono la presenza del disco, che venne visto avvicinarsi lentamente. Secondo alcune testimonianze, un disco più piccolo si sarebbe staccato dal primo, rimanendo sospeso a circa un metro e mezzo da terra e poi ricongiungendosi al disco maggiore, che accese i due fari laterali levandosi in volo. Alcuni dei testimoni notarono accanto al disco tre figure, una più alta e due più basse, che indossavano una tuta di colore rosso chiaro. Quando i testimoni cercarono di avvicinarsi, ne furono dissuasi da una forte sensazione di dolore alla testa, che li fece fuggire spaventati.

PRIMA DI VORONEZH

Il fatto che più da vicino ricorda la storia di Voronezh, è quello avvenuto nel distretto di Kharovsk, nella regione di Vologda (nel nord della Russia). Ne diede notizia fra gli altri il 30 giugno il giornale dell'Armata Rossa, Krasnaja Zvezda, riportando un comunicato della TASS del 23 giugno.

Secondo la notizia, vari testimoni sparsi per i villaggi della zona avrebbero osservato per mesi strani oggetti nel cielo. Il primo avvistamento sarebbe avvenuto alle ore 23 del 24 aprile, quando due donne videro un oggetto argenteo quadrangolare lungo 12 metri, da cui partì un raggio di luce che permise di vedere all'interno dell'UFO quattro esseri simili a uomini, alti e vestiti di una tuta scura. All'incirca alla stessa ora, almeno altri due gruppi di testimoni indipendenti osservarono nella stessa zona il passaggio a bassa quota di un oggetto infuocato.

Il 26 maggio un enorme "fungo" luminoso venne osservato ai margini di un bosco da un'insegnante la cui auto si arrestò improvvisamente quando si venne a trovare ad un centinaio di metri dall'oggetto. Sul posto vennero trovate due depressioni e alcune piante spezzate.

Ma questi avvistamenti non furono che il preambolo del fatto principale, di cui fu testimone il 6 giugno una dozzina di ragazzini della scuola locale, mentre stavano tornando a casa. Uno di loro improvvisamente avvistò una "stella" giallastra che rapidamente si avvicinò diventando un palla luminosa più grande di un'automobile, che infine si arrestò proprio sopra le case del villaggio di Konantsevo, e poi si diresse verso un prato a circa 500 metri dai bambini, che si misero a piangere dallo spavento.

L'oggetto atterrato sembrava essere 3-4 metri di diametro. Improvvisamente la "sfera" si divise in due semisfere, e tra di esse comparve un essere scuro, più alto di un uomo, con un tronco tozzo e corto, gambe lunghe, braccia affilate pendenti fino a terra e con al posto della testa quello che sembrava un rigonfiamento ovale che univa le due spalle. Visto di profilo, l'essere sembrava "piatto" come una tavola; sul petto portava una specie di disco luminoso, dello stesso colore della sfera.

A questo punto i ragazzini notarono sul sentiero una donna con in testa un fazzoletto rosso che, ignara della presenza dell'UFO, si stava dirigendo verso il villaggio. I bambini le urlarono di non avvicinarsi agli "extraterrestri", ma la donna non li sentì e quando si trovò nei pressi dell'essere, entrambi scomparvero senza alcun rumore. Di lì a qualche secondo la donna "ricomparve" a qualche centinaio di metri di distanza, e si allontanò urlando.

Intanto una seconda sfera, uguale alla prima, fece la sua comparsa in cielo e, come la prima, scese a terra, suddividendosi in due semisfere tra le quali comparve un altro essere senza testa. Poi comparve una terza sfera, e la sequenza si ripeté identica; poi una quarta, da cui però non uscì alcun essere.

Il tutto sarebbe durato circa una mezz'ora, poi le sfere e gli esseri scomparvero così come erano apparsi.

TENTATA ABDUCTION?

Più clamoroso ancora il "tentato rapimento" avvenuto a Kiev, in Ucraina. Il 4 luglio due donne che stavano passeggiando con una bambina sulla riva di un lago nel parco cittadino videro avvicinarsi una "barca" senza remi, con a bordo tre figure umane, perfettamente uguali tra loro, di aspetto estremamente pallido, con capelli lunghi ed ondulati di colore rosso-rame e grandi occhi luminosi. Le donne chiesero loro chi fossero e si sentirono rispondere in russo, ma con uno strano accento: "Siamo venuti da un altro mondo. Voi non potete ancora capire qual è e dove si trova. Ogni giorno prendiamo uno di voi e lo portiamo sul nostro mondo. Prenderemo anche voi, abbiamo qui vicina la nostra nave e ve la mostreremo". Le donne volevano gridare ma non ci riuscivano, come impedite da una forza misteriosa. I tre figuri le scortarono alla "nave", che era simile ad una grossa botte, sovrastata da un'antenna torreggiante, ed era di colore bianco argenteo come i vestiti degli esseri. Le donne li implorarono di lasciarle andare e tornare alle loro famiglie. Gli esseri allora dissero semplicemente: "Bene, allora non vi porteremo con noi: cercheremo degli altri". Dopodiché entrarono nella "botte" salendo una scaletta che si ritrasse in un portello, questo si richiuse e la "nave" si levò verticalmente senza il minimo rumore, scomparendo in pochi secondi dalla vista delle testimoni esterrefatte.

A questo incredibile racconto, riportato dalla Pravda Ucraina e riferito direttamente da una delle donne alla TV locale, si aggiunsero le testimonianze di altri lettori, che riferirono di aver osservato un oggetto luminoso sorvolare la zona a quell'ora o addirittura atterrare, quella sera e nei giorni precedenti.

UMANOIDI ACEFALI

I casi di umanoidi senza testa sono estremamente rari nella casistica ufologica. Stupisce pertanto che se ne contino diversi fra gli incontri del terzo tipo riportati sulla stampa sovietica l'anno scorso. Prima di essere osservati a Voronezh, umanoidi con questa atipica caratteristica sono stati infatti segnalati in diverse località dell'URSS.

Oltre al già menzionato il caso di Konantsevo-Kharovsk in aprile, due incontri pressoché contemporanei con entità acefale sarebbero avvenuti intorno alle metà di luglio nei pressi dei kholkoz Rassuiet e Gorki, che si trovano nella regione di Perm. Nelle ore precedenti la mezzanotte del 16 luglio, diverse persone avevano notato nella zona la presenza di due oggetti celesti luminosi, che sembravano restare sospesi a poche centinaia di metri da terra. Alle 4.30 una donna che stava recandosi presso una fattoria notò una figura umana che le si avvicinava rapidamente: l'essere era nero, senza testa e con lunghe braccia, e svanì di colpo quando si trovò a circa 20 metri dalla testimone, che era rimasta paralizzata dal terrore e che a questo punto si mise a correre verso le case. Voltandosi, rivide lo strano essere che proseguiva nella stessa direzione. Analoghe "figure nere, senza testa" furono osservate anche da due contadini che stando nascosti dietro un mucchio di fieno le osservarono attraversare rapidamente un campo a 300 metri di distanza da loro e poi, nelle noti successive, da almeno altre dieci persone, in momenti e luoghi differenti della stessa zona.

Pochi giorni dopo i fatti di Voronezh, ma prima che questi venissero riportati dalla stampa, altri umanoidi senza testa vennero osservati a Konstantinovka, nella Siberia Orientale, dove alle 2.40 della notte tra l'1 e il 2 ottobre una donna vide dalla finestra che il cortile di casa era illuminato a giorno. Improvvisamente un oggetto a forma di cupola di 10 metri di diametro scese accanto alla cascina di fronte (disabitata) ed atterrò proprio sul tetto. Ne uscì una creatura umana alta 4 metri e con un "cupola " al posto della testa. Un secondo essere lo seguì, ed i due scesero fino a terra aggrappandosi con le "mani" al bordo del tetto. La donna si chiuse in casa terrorizzata, e quando uscì non c'era più niente. Sul tetto della costruzione non vennero trovate tracce.

UNA PARATA DI UFO

Naturalmente, nel 1989 non ci sono stati solo atterraggi di umanoidi (con o senza testa). Si sono anche avuti numerosissimi avvistamenti "ordinari" di luci ed oggetti volanti in tutta la Russia.

L'8 giugno lo stesso quotidiano del partito comunista, la Pravda, riferiva che numerose persone avevano osservato una vera e propria "parata di UFO" nella regione del Lago Ladoga. Per ben mezz'ora alcuni cacciatori, automobilisti e agenti della polizia stradale si videro sorvolati da un intero "servizio di piatti volanti", ben due dozzine, che avanzavano lentamente in cielo. Il più vicino sembrava costituito da due dischi bianchi, fra i quali c'era come una fila di finestrelle scure, che ruotava lentamente.

In diverse occasioni ci sono state osservazioni "ripetitive" per più giorni, come a Dushambé, nel Tagikistan, dove per tutto il mese di novembre numerosi cittadini hanno osservato "sfere gialle" da cui talvolta scaturivano potenti raggi di luce rossa, blu e verde.

Si sono anche avuti casi classici di "evoluzioni" e manovre complesse, come a Cheboksary, dove la sera del 4 dicembre numerose persone hanno notato la presenza sulla verticale di una fabbrica di ben sei oggetti discoidali, tre più grandi e tre più piccoli, cui ben presto si aggiunse un settimo disco: erano simili a piatti capovolti uno sull'altro, ed ognuno aveva tre oblò illuminati da luci di diverso colore. Dopo circa mezz'ora, sei dei dischi si allontanarono verso l'alto a velocità impressionante, mentre l'ultimo rimase fermo ancora per un po', per poi scomparire allo stesso modo.

La nostra rassegna potrebbe continuare ancora per pagine e pagine. Nel corso del 1989 gli UFO sembrano aver visitato in lungo e in largo tutte le repubbliche dell'Unione Sovietica. Quelli che abbiamo sintetizzato non sono che alcuni delle centinaia di avvistamenti che sono stati riportati dalla stampa locale e nazionale.

Quindi ci fermiamo qui, sperando di aver dato ai lettori un quadro più completo dei fatti rispetto al poco che è stato pubblicato in Italia. Ma l'ondata non è finita e anzi dalle notizie che continuano a pervenire sembra essere ancora in corso.

La stampa italiana e il caso Voronezh | Lo studio degli UFO in URSS


[© 1990 CISU - tratto da UFO - Rivista di informazione ufologica del Centro Italiano Studi Ufologici n. 8, aprile 1990]


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