TORINO 1928
Il Concorso Pompieristico Internazionale del 1928 che si svolse a Torino nell'ambito dell'Esposizione Internazionale, ebbe una notevole importanza per l'altissimo numero di pompieri partecipanti in rappresentanza di numerosi corpi nazionali ed esteri.
Volute dal duca d'Aosta, le manifestazioni si svolsero sotto l'alto patronato del re d'Italia dal 1° al 4 settembre. Per ben quattro giorni la città venne festosamente invasa da oltre duemila pompieri e trecento macchine da incendio di tutto il mondo; i torinesi furono coinvolti dalla grande kermesse che vide nei giorni 2 e 3 settembre, i momenti più intensi ed emozionanti all'interno dell'immenso Stadium, dove centinaia di pompieri si avvicendavano negli esercizi corporei più spettacolari, al limite del funambolismo, ed in simulazioni professionali quali l'estinzione di un violento incendio che coinvolse un villaggio interamente ricostruito in solida muratura con solette di cemento armato e i tetti a capriate ricoperti di tegole.
L'insieme della costruzione, la cui lunghezza complessiva era di duecento metri, riproduceva in tutti i suoi particolari le più svariate tipologie di edifici che generalmente formavano una cittadina. Vi erano edifici pubblici come scuole ed uffici, edifici privati come magazzini e stabilimenti industriali, case di civile abitazione, case rurali con fienili e persino sale cinematografiche.
Una vasca di circa quaranta metri cubi d'acqua ad alimentazione continua, garantiva l'approvvigionamento idrico, oltre naturalmente a numerose bocche da incendio opportunamente distribuite.
Alla manifestazione assistettero molte personalità di rilievo italiane ed estere e non meno di sessantamila persone per ogni giornata.
La manifestazione rappresentò per il nostro Paese un'importantissima "vetrina" del grado di organizzazione e di evoluzione tecnologica dei pompieri italiani. Furono diversi gli attestati di apprezzamento e di stima manifestati dai numerosissimi comandanti di molte nazioni, ai pompieri italiani per le loro capacità tecniche e professionali.
In quel periodo l'Italia poteva ritenersi sicuramente al passo di molti altri paesi non solo europei, sia per le capacità umane, sia per i mezzi operativi. I notevoli sforzi economici per il mantenimento del servizio antincendio venivano ben ripagati in professionalità ed efficienza, con benefiche ricadute sulla pubblica incolumità e sui beni.
L'esperienza di questo intenso e proficuo periodo, alcuni anni dopo sarebbe stata di grande vantaggio per la realizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL POMPIERE ITALIANO

La grande manifestazione Pompieristica di Torino
Cronache delle indimenticabili giornate

Nell'iniziare la relazione di cronaca di quell0 che furono le grandiose recenti manifestazioni di Torino, ci sentiamo profondamente perplessi, poiché ci assilla il dubbio di cadere, contro il nostro sommo buon volere, in non poche dimenticanze, mentre pensiamo che la nostra penna sia troppo umile e impreparata a rendere le generali impressioni di soddisfazione e di plauso che quelle manifestazioni hanno suscitato.
Molti dei nostri cortesi lettori, avendo presenziato alle manifestazioni, sapranno supplire alle nostre manchevolezze coi loro ricordi personali; gli altri che per ragioni varie, non ebbero la fortuna di essere presenti, ci siano larghi di benevole indulgenza.
L'imponenza del numero delle Squadre Nazionali ed Estere che hanno partecipato al Concorso stesso, la complessità del veramente colossale programma, non si possono affrontare in una descrizione, forzatamente breve, di un articolo di cronaca e da ciò una scusante per la forma forse un po' scheletrica che questa nostra relazione potrà assumere.
Ma ancora prima di iniziarla, ci si permetta di rilevare, come la faticosa, meticolosa, sapiente e geniale preparazione, che ha costato tante preoccupazioni, tanto faticoso lavoro, tanto studio all'infaticabile Direttore del Concorso, il benemerito Comandante di Torino, Ing. Cav. Giulio Viterbi, abbia sortito, all'analisi dei fatti compiuti, il migliore dei risultati. Come in tutte le cose umane, esposte all'imprevedibile, qualche lieve menda può forse essere comparsa nello svolgimento del poderoso programma, ma esse furono caso mai così lievi da potersi paragonare ad una goccia d'acqua caduta nell'oceano, e quindi assolutamente non degne di qualsiasi considerazione.
E di questo regolarissimo, preciso, lodevole svolgimento, noi sentiamo di attribuirne il merito, subito dopo il Direttore del Concorso, al Direttore del Campo, Ing. Cav. Mario Gaiani, che con lena infaticata, con cura intelligente ed energica, ha guidato per tre giorni consecutivi, dall'alba alla tarda notte, lo svolgersi del grandioso programma, che non ha fatto grinze. Associamo a Lui i suoi aiutanti e gli incaricati tutti dei vari servizi sussidiari, dalle guardie al campo alle squadre degli incendiari, dai porta ordini ai sorveglianti in genere, non dimenticando la disciplina meravigliosa e volenterosa delle squadre concorrenti, che ha certamente contribuito ad evitare che il Direttore di campo si trovasse di fronte al nascere di inconvenienti e quindi di disordine.
E aggiungeremo ancora che le Giurie, cariche di un lavoro non certamente lieve né facile, hanno pure corrisposto pienamente e lodevolmente al loro compito.

GLI INTERVENUTI
Elenco delle squadre Nazionali ed Estere intervenute al Concorso Pompieristico Internazionale

Concorrenti Nazionali:
Abbiategrasso, Alpignano, Alzano, Aosta, Arezzo, Asso (Cot. Oltolina), Bassano, Biella, Bologna, Brozzi, Bussoleno, Budrio, Cagliari, Cameri, Caronno, Carate Brianza, Castellanza (Cot. Cantoni), Catania, Cento, Chiavenna, Ciriè, Como, Cuneo, Cuorgnè, Desio, Doccia (Richard Ginori), Ferrara, Fiume, Firenze, Firenze (Misericordia), Fossano, Forlì, Gallarate, Gallarate (Manifattura), Galliate, Galliate (Manif. Rossari E Varzi), Genova, Gorizia, Gravellona Toce, Imola, Intra, Lanzo, Laveno, (Soc. Ceramica), Legnano (Cot. Dell'acqua), Legnano (Cot. Cantoni), Legnano (Bernocchi), Livorno, Lissone, Lomazzo, Lugo, Mariano Comense, (Imprese Seriche), Marostica, Milano, Milano (Richard Ginori), Milano (Offic. Mecc. già Miani e Silvestri), Milano (Pirelli), Modena, Mondovì (Richard Ginori), Monfalcone, Napoli, Nogaredo, Novara, Novi Ligure, Padova, Palermo, Pallanza, Parma, Pavia, Pessione (Martini &Rossi), Pesaro, Piombino, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Romentino, Roncone, Rovereto, Savona, Sondrio, San. Giovanni Valdarno, San Pietro In Casale, Spezia (Pubb. Assist. Sez. Pompieri), Spezia (Pubb. Assist. Sez. Pronto Soccorso), Spezia (Assoc. Pompieri Volontari), Terni, Tione, Torino, Torino (F.I.A.T.), Torino (Croce Verde), Trento, Treviso, Trino, Tronzano Vercellese, Turate, Turate (Filatura), Udine, Valmadrera, Varese, Venaria Reale, Venezia, Vercelli, Verona, Vicenza, Vigliano Biellese, (Pettin. Italiana), Milizia Forestale.

Esteri:
Bellinzona (Svizzera), Choisy Le Roi (Francia), Cubert (Francia), Les Fourneaux (Francia), Loz (Polonia), Lugano (Svizzera), Marsannay La Cote (Francia), Menars (Francia), Montigny Sur Loing (Francia), Neuillè Pont Pierre (Francia), Paris (Francia).

Rappresentanze Nazionali:
Alessandria, Beinette, Borgo Sesia (Manif. Lane), Bricherasio, Catanzaro, Cavour, Copparo, Corbetta, Foligno (Croce Bianca), Frosinone, Marino, Messina, Osimo, Piacenza, Pirano d'Istria, Romagnano Sesia, Romano di Lombardia, Rovereto, Rovigo, Sagrado, Sant'Angelo Lodigiano, Spezia (Civici) Spoleto, Terranuova Bracciolini, Tarvisio, Viareggio (Volont. Misericordia), Voghera.

Esteri:
Balerna (Svizzera), Biasca (Svizzera), Chiasso (Svizzera), Losanna (Svizzera), Lisbona Barreiro (Portogallo), Mendrisio (Svizzera), Porto (Portogallo), Fez (Marocco).

Parteciparono inoltre 255 personalità italiane ed estere in rappresentanza dei rispettivi paesi di provenienza. Tra questi spiccano i Comandanti di Anversa, Cracovia, Londra, Shieffeld, Algeri, Edimburgo, Parigi, Milano, Bologna, Napoli, Bruxelles, Firenze, Manchester, Gorizia, Padova, Stoccolma, Venezia, Cina, Liegi, Varsavia, Tunisi, Roma, New York.

VOCI E COMMENTI DALL'ESTERO

Il Comandante dei Pompieri di Parigi

Mio caro collega Al momento di partire io sono assalito, fra una moltitudine di ricordi, dal dubbio di non aver completamente espressi i miei sentimenti e le mie commozioni.
Io ho detto quanto io sia stato felice e fiero dei riguardi e della simpatia che le Autorità e la popolazione di Torino mi hanno testimoniato. Io sono altrettanto sensibile a queste manifestazioni che mi sorpassano e si indirizzano al di sopra della mia testa, alla mia generosa e carissima Patria. Io voglio esprimere ancora una volta quanta ammirazione io provo per i pompieri italiani di cui il vostro genialissimo Concorso ha messo in rilievo le meravigliose doti di disciplina, di forza e di resistenza. Al vedere quanto hanno dimostrato di volontà, di energia e di audacia nel corso delle semplici manovre si indovina che essi posseggono al più alto grado lo sprezzo delle fatiche, del pericolo e della morte.
E mentre questi eroi di una tragedia quotidiana attraversavano lo stadium al suono barbaro delle loro trombe, sui loro carri terrificanti, ma pacifici, nei fasci luminosi accecanti dei proiettori, io pensavo ai fatti del popolo immortale le di cui legioni conquistarono il mondo e gettarono attraverso la Gallia le fondamenta della Francia.
Allora io ho compreso d'onde viene lo slancio che ci solleva e ci unisce a dispetto di tutti gli ostacoli. Noi siamo fratelli, mio caro Viterbi, ed è sufficiente incontrarci per conoscerci.
Ben affettuosamente e con la mia
riconoscenza tutta la mia amicizia.

Pouderoux

Impressioni del Com. P. Vanginot
Ispettore Dipartimentale dei Pompieri
della Senna


...

La superba Città di Torino si prestava mirabilmente all'organizzazione ed allo svolgimento delle diverse manifestazioni; la sua stazione ferroviaria monumentale e spaziosa, i suoi corsi ampi e ben tracciati, i suoi alberghi distintissimi, la sua polizia urbana intelligentemente diretta, permettevano di ricevere e far sfilare, coi loro materiali, le migliaia di pompieri che prendevano parte alla manifestazione. Io ho potuto, in questo campo, constatare gli enormi progressi realizzati dopo il mio ultimo viaggio in Italia. Ufficiali e soldati dell'Esercito e quelli della Milizia fascista si facevano notare da una tenuta impeccabile. I Pompieri italiani, anche quelli vestiti da una semplice divisa di tela, avevano un portamento marziale e oltremodo corretto.

...

Il Comandante Viterbi ha, egli stesso, organizzato tutto, tutto previsto, e provveduto a tutte le difficoltà. I suoi subordinati, ufficiali e pompieri, si son votati alla sua opera, mettendo in azione le qualità d'ordine, di metodo, e l'entusiasmo di cui il loro capo dava esempio.


Cosa penso del servizio incendio italiano
visto attraverso il Concorso di Torino

William W. Seabrook Direttore del giornale
inglese FIRE

La Redazione del giornale "Il Pompiere Italiano" il nostro confratello italiano, mi ha fatto l'onore di incaricarmi, nella mia qualità di direttore del giornale Ufficiale del Servizio Incendi dell'Impero Britannico, di esporre la mia opinione franca e disinteressata sul servizio Incendi d'Italia, così come può esser risultato da quanto io ho potuto osservare al Concorso Pompieristico Internazionale di Torino.

...

Anzi tutto dirò che è molto rimarchevole lo spirito di disciplina prevalente fra i Pompieri d'Italia. La disciplina e il sentimento del dovere, sono indispensabili nel Servizio Incendi, e voi in Italia li possedete al più alto grado.
La forza fisica e l'agilità della maggior parte dei Pompieri italiani, hanno raggiunto un livello sorprendente. Io non ho mai visto dei Pompieri, completamente attrezzati, correre così velocemente come quelli che erano a Torino: e così ho pure osservato una pratica notevole di lavoro sulle scale; ma su questo, parlerò nuovamente più innanzi.
Altra caratteristica che sembra essere vostra nazionale, è l'agilità di pensiero e di esecuzione. Insomma il personale è veramente ottimo sotto ogni aspetto. Passando dal personale al materiale, dirò subito che sono stato molto ben impressionato dalle macchine da incendio italiane. Ciò che particolarmente mi è piaciuto è stata la assoluta assenza di pompe a mano che, mi spiace dirlo, non sono ancora completamente scomparse nei piccoli centri e nei villaggi inglesi; e la decisa inclinazione del Servizio Pompieri Italiano, verso quello che per me è indiscutibilmente il miglior tipo di macchinario da incendio d'oggi, il Tipo Americano, col suo bassissimo centro di gravità, comportamento ottimo su strade cattive, elasticità nel traffico e adattabilità a tutte le contingenze.
Questa rinascita, se così si può chiamare, della tendenza tecnica del vostro servizio incendi, è stata ciò che più mi ha fatto piacere nella mia pur già piacevolissima visita in Italia.


 

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