MUNICIPIO DI RAVENNA
CONCORSO NAZIONALE DEI POMPIERI (11-12-13
GIUGNO 1921)
Norme per le esercitazioni e per le gare speciali
1. Esercitazioni di spegnimento e salvataggio su tema libero
Il tema proposto dal concorrente deve essere presentato al Comitato
non oltre il 31 maggio 1921. Il tema deve rispecchiare un caso
d'incendio, che possa succedere in realtà.
Esso dovrà essere
esposto in modo chiaro, sobrio e preciso e dovrà essere accompagnato
oltre che dai disegni planimetrici ed altimetrici, prescritti
dal Regolamento Federale, anche dall'indicazione dello stato
atmosferico del momento in cui si presume svilupparsi l'incendio,
con speciale riguardo alla direzione del vento; e da una breve
descrizione del modo in cui verrà risolto il tema e dei mezzi
che si impiegheranno per i salvataggi.
Il tema dovrà svolgersi
del tutto conformemente al modo, in cui comandante e squadra
si comporterebbero nel caso di un incendio reale, incominciando
con la ricognizione del fabbricato incendiato.
I salvataggi
dovranno essere effettuati con mezzi pratici e sicuri, e saranno
limitati all'altezza del 2° piano.
La segnalazione sul castello
verrà fatta, applicando un quadrato alle finestre corrispondenti
ai locali, dove si suppone essere una persona da salvare; un
quadrato bianco e rosso alle finestre o porte, in direzione
alle quali si suppone essere il locale dove si svolge l'incendio,
restando possibile l'accesso dalle dette porte o finestre; un
drappo rosso a quelle finestre o porte, dalle quali non è possibile
l'accesso per la presenza del fuoco.
Il tempo massimo concesso
per lo svolgimento di una esercitazione, computato dall'arrivo
sul posto della squadra fino al comando SMONTATE è di 10 minuti
primi. Sono concessi 5 minuti primi per lo sgombro del campo
di manovra.
2. Esercitazioni di spegnimento e salvataggio su
tema obbligato
Il tema verrà consegnato dalla Giuria al Comandante
della squadra al momento della presentazione nel campo per l'esecuzione
della manovra.
Dopo avute le opportune delucidazioni dalla Giuria,
detto Comandante avrà a sua disposizione 5 minuti primi per
comunicare alla squadra le indicazioni e spiegazioni necessarie.
Pel modo di svolgimento del tema, e di operare i salvataggi,
per le segnalazioni e per il tempo massimo valgono le disposizioni
date per la prima esercitazione.
3. Esercitazioni di scala all'italiana
La scala viene montata con tre pezzi della lunghezza di m. 3
circa più uno della lunghezza di m. 2. Totale di lunghezza effettiva
fra m. 10 ed 11.
Serventi n. 4, i quali tutti dovranno montare
e smontare la scala senza comando.
La manovra dovrà essere eseguita
nel seguente modo: distanza di m. 10 da esso, col servente n.
4 in testa e gli altri dietro in ordine inverso del numero che
portano ed a m. 10 indietro dal punto dove si monterà la scala.
I serventi si metteranno sull'attenti, e ciascuno terrà il tronco
di scala verticale, corrispondente al proprio numero, appoggiato
in terra ed alla spalla destra, impugnandolo ad un gradino con
la mano destra.
All'ordine dato dalla Giuria il capo squadra
comanda: SQUADRA AVANTI, a questo comando i serventi sollevano
il tronco di scala da terra e lo appoggiano sulla spalla destra,
ed impugnandolo con la mano destra su un gradino lo tengono
inclinato leggermente indietro. Al comando MARCH dato pure dal
capo squadra, la squadra muove con passo militare, sempre parallela
al castello finchè il n. 4 arriva di fronte al punto destinato
alla manovra. Allora il capo ordina: PER FILA SINISTR O DESTR.
Giunta la squadra ai piedi del castello il servente n. 4 appoggia
il tronco di scala alla parete a circa 80 cm. dal punto dove
si è fermata la squadra, i n. 2 e 3 appoggiano i rispettivi
tronchi sopra il quarto ed il n. 1 appoggia il proprio tronco
alla parete di fronte al punto dove si è fermato. Tosto appoggiato
i tronchi i serventi si mettono nella posizione per montare
la scala ed il n. 1 subito la monta innestando successivamente
il 2° , il 3° ed il 4° tronco. Innestato il 4° tronco il servente
n. 1 senza muoversi dal posto, incrocia per un istante le braccia
dietro la schiena, indi incomincia subito lo smontaggio. Disinnestati
successivamente il 4°, il 3° ed il 2° tronco il n. 1 scende
a terra, ed i serventi si scambiano di posto; quello che passa
al n. 1 monta e smonta la scala, indi si scambiano di nuovo,
e così via finchè tutti e quattro l'abbiano montata e smontata.
Giunto a terra l'ultimo servente, tutti riprendono il proprio
tronco, e la squadra si dispone allineata ai piedi del castello,
in ordine inverso dell'arrivo; ciascun servente tenendo il tronco
verticale, appoggiato a terra ed alla spalla destra, impugnando
un gradino colla mano destra.
Disposta così la squadra, il capo
squadra da l'ATTENTI e si volta verso la Giuria facendo il saluto.
I criteri di graduatoria saranno:
1° Il tempo impiegato ad eseguire
la manovra al comando: AVANTI MARCH, al comando ATTENTI dati
dal capo squadra.
2° Il metodo eseguito nel montare e smontare
la scala.
3° La regolarità, compostezza e sveltezza nell'esecuzione
della manovra.
4. Esercitazioni di scala a gancio o ad arpioni
Salita e discesa di tre piani con una sola scala della lunghezza
da 4 a 5 metri.
Serventi n.3 dei quali uno resta a terra.
La
manovra dovrà essere eseguita nel seguente modo:
La squadra
chiamata si presenta in fila parallela al castello, ad una distanza
di m 10 da esso, ed a metri 10 indietro dalla linea delle finestre
da scalare. Il servente n. 1 sarà davanti, e terrà la scala
verticale di fianco a destra, appoggiata a terra, impugnando
colla mano destra, a braccio teso in alto, un gradino al suo
attacco col cosciale. Il n. 2 starà dietro sull'attenti. All'ordine
dato dalla Giuria il capo squadra comanda: SQUADRA AVANTI a
questo comando il n. 1 impugna la scala anche colla mano sinistra,
a metà d'un gradino più in giù dall'altezza della cintura e
la solleva da terra inclinandola leggermente indietro. Il capo
squadra va a collocarsi a destra del n. 1 e comanda MARCH. La
squadra, con passo militare, muovendosi prima parallela al castello,
e poi giunta di fronte alle finestre da salire con un PER FILA
SINISTR, normale ad esso, si porta ai piedi del castello.
Il
n. 1 allora appoggia la scala alla parete coi ganci rivolti
all'esterno, la impugna agli staggi, la solleva facendola stisciare
sulla parete fino a cge i ganci oltrepassino il livello del
davanzale della finestra, la fa rotare da destra a sinistra
incrociando le braccia in modo che il braccio destro resti fra
il petto e la scala, la aggancia, e, scuotendola, si assicura
che è bene agganciata.
Contemporaneamente il n. 2 si porta a
sinistra del n. 1, si porta all'interno del vano di porta in
appiombo alle finestre da scalare, si colloca di fronte al n.
1 ed impugna la scala agli staggi, con le mani all'altezza del
petto, tenendola con forza all'infuori e tesa verso il basso.
Il n. 1 sale la scala, impugnando con le mani i gradini, tenendo
il corpo verticale e le gambe aperte con le ginocchia in fuori.
Arrivato all'estremità della scala, tenendosi con le mani ai
ganci mette il piede sinistro sul davanzale della finestra,
salta dentro nella stanza, si volta, impugna i due ganci comprimendoli
in basso, e grida PRONTI.
All'avviso, il n. 2 monta sul davanzale
prima col piede sinistro e poi col destro, e fa dietro front.
Il capo squadra, quando dal cessato vibrare della scala capisce
che il n. 2 è montato sul davanzale, esce girando alla sua sinistra
e si colloca davanti alla scala a cinque o sei passi di distanza
guardando verso l'alto.
Il n. 1 impugna la cintura del n. 2,
e questi allarga le gambe passando il piede sinistro al di là
dei ganci, si abbassa ed impugna la scala nel traverso di collegamento
dei ganci colla mano destra arrovesciata in fuori. Drizzandosi,
solleva la scala, poi la volta facendola rotare da sinistra,
la impugna con ambe le mani agli staggi e, con azione altrenata
delle braccia la solleva, facendola strisciare sulla parete
coll'estremità superiore.
Il capo squadra, quando vede i ganci
a livello del davanzale della finestra del secondo piano, grida
PRONTI ed allora il n. 2 gira la scala, da sinistra a destra
incrociando le braccia in modo che il braccio destro resti aderente
al corpo, e la aggancia scuotendola per assicurarsi che è bene
agganciata.
Il n. 1 allora lascia la cintura del n. 2 ed impugna
la scala agli staggi facendo trazione verso il basso. Il n.
2 girando sulla sinistra, monta sulla scala elevandosi quanto
più può con le braccia, sale, entra nel secondo piano, impugna
la scala e grida PRONTI.
Il n. 1 all'avviso monta sul davanzale,
nello stesso modo sale la scala e resta sul davanzale del secondo
piano, aggancia la scala sul davanzale della finestra del terzo
piano, e, tosto che il n. 2 ha impugnato gli staggi sale nel
solito modo, portandosi nell'interno del terzo piano ed impugnata
la scala ai ganci grida PRONTI.
Il n. 2, all'avviso, sale come
prima; monta sul davanzale del terzo piano, fa dietro front,
si mette per un istante sull'attenti, grida PRONTI e subito
si abbassa voltando il busto a sinistra, impugna con ambe le
mani i traversi di collegamento e dei ganci, mette il piede
destro prima e poi il sinistro sui gradini, discende, entra
nel secondo piano girando a sinistra, si colloga davanti alla
scala, la impugna agli staggi e grida PRONTI.
All'avviso il
n. 1 attaccatosi con ambo le mani ai traversi di collegamento
dei ganci, scavalca il davanzale mettendo sulla scala prima
il piede destro poi il piede sinistro, discende, monta sul davanzale
della finestra del secondo piano girando a sinistra, e si mette
di fronte alla scala.
Il n. 2 tiene alla cintura il n. 1, questi
impugna gli staggi, il destro con la mano sinistra passando
il braccio al di fuori della scala, il sinistro con la mano
destra tenendo il braccio fra il petto e la scala, solleva la
scala, la fa rotare da sinistra a destra e, con azione alternativa
delle braccia lo abbassa.
Quando i ganci sono all'altezza della
cintura, con la mano destra rivolta col dorso all'esterno e
le dita in basso impugna il traversino di collegamento dei ganci
più interno, colla mano sinistra, nello stesso modo impugna
il traversino più esterno, fa fianco sinistro, gira la scala,
la aggancia sul davanzale e, senza staccare le mani, monta sulla
scala, discende, entra al primo piano, impugna gli staggi e
grida PRONTI.
Il n. 2, all'avviso, scavalca il davanzale, discende
e resta sul davanzale della finestra del primo piano. Manovrando
come il n. 1, al secondo piano il n. 2 sgancia la scala, la
abbassa, la aggancia al primopiano e discende sin dove può saltare
a terra prendendo lo slancio colle gambe, cadendo sulla punta
dei piedi, piegandosi sulle gambe, ritornando subito sull'attenti
e mettendosi di fianco a sinistra della scala.
Il capo squadra,
mentre il n. 2 abbassa la scala dal secondo al primo piano,
girando alla sua destra va a collocarsi entro il vano di porta
col viso rivolto allo esterno, ed appena la scala è agganciata
al primo piano la impugna agli staggi e la tiene tesa in basso
e rivolta in fuori.
Il n.1, appena il n. 2 nella discesa si
trova con la testa più bassa del davanzale della finestra, scavalca
il davanzale stesso, monta sulla scala e discende saltando a
terra come il n. 2, restando davanti alla scala che subito prende
con le braccia incrociate nel solito modo, solleva, fa rotare
da destra a sinistra ed abbassa strisciando sulla parete. Impugnata
la scala con la mano destra, a braccio teso, in alto all'incrocio
d'un gradino col cosciale, e colla mano sinistra ad un gradino
all'altezza della cintura fa dietro front e si mette sull'attenti
tenendo la scala verticale a destra appoggiata a terra ed impugnata
colla sola mano destra nel modo sopradetto.
Il n. 2 si colloca
davanti al n. 1, ed il capo squadra comanda ATTENTI.
I criteri
di graduatoria saranno:
1° Tempo impiegato dal comando AVANTI
MARCH al comando ATTENTI dato dal capo squadra.
2° Regolarità,
compostezza e sveltezza della manovra.
5. Salita delle funi
Salita di una fune liscia della lunghezza di metri 8 coll'uso
delle gambe e delle braccia.
La salita dovrà essere fatta nel
modo seguente:
Posizione di partenza.
Sull'attenti, colla fune
di fronte al petto.
Al comando pronti. Lanciare il braccio sinistro
in alto ed impugnare la fune con la mano sinistra, lanciare
il braccio destro indietro con la mano tesa, palmo in dentro,
e sollevarsi sulle punte dei piedi.
Al via
1. Spiccare un salto,
lanciare il braccio destro in alto ed impugnare la fune colla
mano destra sopra la mano sinistra, flettere le ginocchia divaricate
ed agguantare e stringere la fune tra il tallone del piede sinistro
ed il collo del piede destro, o viceversa. (Aver cura di avvicinare
il più possibile i piedi alle mani).
2.Impugnare alternativamente
la fune colle mani, e sollevare il corpo fino ad ottenere l'estensione
completa del corpo e delle braccia, e così ripetere successivamente
il movimento fino a raggiungere la massima altezza della fune.
Per la discesa il movimento si fa inversamente.
Al comando discesa
Flettere le gambe divaricate e, impugnando alternativamente
la fune colle mani, avvicinare queste quanto più possibile ai
piedi.
Stringere la fune fra le mani, abbassare il corpo rapidamente
in basso facendo scorrere la fune fra i piedi, fino a raggiungere
la massima estensione del corpo e delle braccia, e così ripetere
successivamente il movimento fino ad arrivare coll'ultima estensione
quasi a terra.
Abbandonare la presa delle gambe e rimanere sospesi
con le sole braccia, abbandonare la fune e giungere a terra
con piegamento sulle gambe e braccia avanti e riprendere la
posizione di attenti. Il tempo impiegato nella salita verrà
computato dal comando di partenza fino all'istante in cui verrà
toccato dal concorrente il segnale.
La discesa dovrà essere
fatta con la maggior sollecitudine possibile senza mai abbandonarsi.
I criteri di graduatoria saranno:
1. Il tempo impiegato nella
salita;
2. La posizione e la compostezza del corpo, tanto nella
salita che nella discesa.
6. Esercitazioni di scuola di salvataggio
e pronto soccorso
Essa consisterà nella dimostrazione dei metodi
pel primo soccorso ad una persona nei casi seguenti:
a) In pericolo
di restare fulminata per contatto con fili di condutture elettriche
a corrente continua ed alternata;
b) In pericolo di asfissia
per annegamento o gas;
c) In pericolo di dissanguamento per
emorragia;
d) Con ferita lacerante i tessuti da disinfettare
e fasciare;
e) Con scottature;
f) Con frattura o contusione,
che occorra rimuovere d'urgenza da un punto pericoloso per portarla
in luogo sicuro.
g) Le cassette di soccorso dovranno essere
fornite dei sussidi usuali e comuni di cura.
La Giuria sarà
in facoltà di rivolgere delle domande ai concorrenti per assicurarsi
del loro grado di coltura.