Capi d'Istituto
Essi dovranno quotidianamente controllare l'applicazione da parte del
personale scolastico delle disposizioni impartite per:
· la corretta applicazione del piano di evacuazione
· l'aggiornamento periodico della distribuzione degli incarichi
· il controllo e il mantenimento in efficienza delle vie di esodo
· l'eliminazione dei materiali infiammabili
· la tenuta in efficienza delle attrezzature antincendio
· l'addestramento periodico all'uso dei mezzi di estinzione.
Dovranno inoltre vigilare sul corretto funzionamento degli impianti di
allarme e di ogni altra attrezzatura antincendio, avvertendo se necessario,
le autorità locali competenti.
Personale Docente
Il personale docente dovrà:
· informare gli alunni sulla corretta applicazione degli incarichi a loro
assegnati
· invitare gli alunni a prendere visione delle planimetria di piano affisse
in ogni aula
· tenere periodiche lezioni sui problemi della sicurezza scolastica e
sui comportamenti da tenere in caso del manifestarsi di situazioni
di emergenza in ambito scolastico
· in caso di emergenza controllare che le operazioni di evacuazione si
svolgano correttamente
· infondere sicurezza in caso di emergenza
· controllare la corretta applicazione del compito assegnato agli alunni
apri-fila e serra-fila
· portare con se il registro di classe in caso di evacuazione, per un
controllo della presenza degli alunni una volta giunti nella
zona sicura.
Il personale non docente Il personale di Segreteria dovrà segnalare
il pericolo e segnalare l'insorgenza del pericolo alle squadre di soccorso.
Gli operatori scolastici dovranno disattivare gli impianti (energia elettrica,
gas, centrale termica, impianto idrico) e successivamente controllare
che non vi siano rimasti ragazzi nei vari piani dell'edificio e nei diversi
spazi con particolare attenzione nei servizi, laboratori e spogliatoi.
Gli allievi In ogni classe dovranno essere individuati alcuni ragazzi
cui attribuire le seguenti mansioni: · 2 ragazzi apri-fila, con il compito
di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta · 2
ragazzi serrafila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà
e chiudere la porta dell'aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto
indietro · 2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare
l'aula ed a raggiungere il punto di raccolta
Ad emergenza dichiarata dovranno:
· interrompere qualunque attività senza preoccuparsi di raccogliere zaini
e oggetti · predisporsi all'evacuazione applicando correttamente le disposizioni
ricevute · rimanere collegati nell'evacuazione · non compiere azioni di
disturbo · seguire le indicazioni dell'insegnante collaborando con lo
stesso · mantenere la calma · essere solleciti a raccogliere qualunque
indicazione che possa variare il tragitto.
Per una corretta riuscita del
piano di evacuazione è necessario anche conoscere gli elementi non previsti,
che possono mettere in crisi la fattibilità di un'efficace evacuazione.
Uno dei maggiori fattori di rischio per l'incolumità individuale, è senza
dubbio il panico. Questa condizione, difficile da controllare quando si
manifesta, può determinare una situazione di maggiore rischio per il gruppo.
Pertanto è bene imparare a riconoscerlo ed essere pronti ad un eventuale
azione di controllo. Ma cos'è il panico e come si manifesta.
Quale può essere l'atteggiamento dell'uomo di fronte al pericolo. Cosa
può provare in condizioni di emergenza. Il comportamento dell'uomo in
condizioni di emergenza può dare luogo a stati d'animo non sempre riconducibili
al controllo. Questi possono essere la paura, l'ansia, il panico
e l'oppressione. Sicuramente il più pericoloso è il PANICO,
che espone il soggetto ad azioni inconsulte e irrazionali, esponendolo
fortemente al rischio se lasciato solo e senza aiuto.
Il panico si manifesta con
· Aumento del battito cardiaco · Aumento
o caduta della pressione arteriosa · Tremore alle gambe · Difficoltà di
respirazione · Sudorazione, vertigini e possibili svenimenti · Caduta
di attenzione · Perdita della facoltà di ragionare · Coinvolgimento degli
altri nell'ansia generale con invocazione di aiuto e atti di disperazione
· Tentativi di fuga con esclusione degli altri anche in modo violento.
Cosa è possibile fare per mettere
in atto la sopravvivenza
· Essere preparati
al pericolo · Stimolare la fiducia in se stessi · Indurre un adeguato
autocontrollo per attuare comportamenti razionali ed adeguati · Controllare
le proprie emozioni e saper reagire all'eccitazione collettiva · Saper
riconoscere un pericolo cercando di prevederne gli sviluppi · Stabilendo
le priorità mettendo in campo l'improvvisazione unita al buon senso.
Le possibilità di sopravvivenza dipendono
per il 70% dall'atteggiamento
mentale per il 10% dall'equipaggiamento per il 20% dall'abilità personale
I fattori che influiscono sulla possibilità
di sopravvivenza sono Individuali
Ambientali Casuali Non bisogna dimenticare anche l'atteggiamento mentale
che contraddistingue i vari soggetti. L'atteggiamento può essere passivo
e attivo.
Atteggiamenti preconcetti verso
il pericolo Atteggiamento
mentale Consuetudini Rifiuto dei consigli Superficialità Scarsa
attenzione Sottovalutazione del rischio
Atteggiamento positivo
Prevenzione
Comportamento attivo Protezione Persuasione Dinamicità Senso
civico Rispetto delle norme Aggiornamento
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