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a
cura di Mimmo D'Agostino
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"E'
evidente ai nostri occhi il disegno di indebolire, impoverire e rendere
marginale il ruolo della scuola pubblica in questo paese. Una scuola
pubblica più debole può facilmente arrendersi alla logica del mercato e
persino a una visione cinica della vita... Ma è questa la prospettiva di
vita che i padri possono indicare ai loro figli? Noi non l'abbiamo mai
pensato" Sergio
Cofferati FORUM |
Dichiarazione di Guglielmo
Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti Cgil,
Cisl e Uil ritengono illegittima la decisione dell'ultimatum degli Usa
all'Iraq presa al di fuori di ogni mandato delle Nazioni Unite, non
motivata politicamente e tale da compromettere un ordine mondiale
fondato sulla sicurezza e sul rifiuto della guerra come strumento di
risoluzione delle controversie internazionali. Coerentemente
alle scelte assunte a livello europeo dalla Confederazione Europea
Sindacati, Cgil, Cisl e Uil intendono mettere in campo, nel pieno
rispetto della legalità, tutti gli strumenti democratici per
scongiurare la guerra ed esprimere la più netta contrarietà, il più
fermo dissenso del mondo del lavoro. Chiederanno
da subito un incontro urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri
per esprimere le loro opinioni, per riconfermare che l’Italia è
vincolata al rispetto della Costituzione e alla Carta dell’Onu, per
chiedere che il Governo Italiano non
metta a disposizione di questa avventura uomini, strutture militari e infrastrutture logistiche. Qualora
dovesse scoppiare la guerra,
Cgil, Cisl e Uil unitariamente proclameranno in tutta Italia azioni di sciopero, fermate di tutte le
lavoratrici e lavoratori, manifestazioni in ogni città. Di
fronte a questo scenario drammatico, confermano di voler tenere la
manifestazione 1 maggio unitariamente ad Assisi, città simbolo della
convivenza e del dialogo fra i popoli e della pace. Roma,
18 marzo 2003
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