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Cgil Scuola Piemonte - Via Pedrotti 5 - Torino Fax 0112442411 |
a
cura di Mimmo D'Agostino NEWS |
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I
“NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE” E’ stata predisposta dalla Direzione Regionale una
bozza di convenzione tra istituzioni scolastiche e centri di formazione
professionale , per dare attuazione al progetto di far frequentare il
primo anno delle superiori presso la formazione professionale
e di far assolvere così l’obbligo scolastico (il progetto come
sapete dovrebbe riguardare ca. 200 alunni e coinvolgere 10 C.F.P.). La CGIL Scuola è assolutamente contraria a
questa bozza per i seguenti motivi:
Noi non siamo contrari ad esperienze di sistema
formativo integrato che
individuino tutte le soluzioni più idonee per costruire un percorso
articolato, in grado di intervenire efficacemente anche per combattere
il fenomeno della dispersione scolastica. Progetti di questo tipo già
esistono nella nostra regione. A queste si sarebbe dovuto guardare,
facendo tesoro delle esperienze maturate. La
distrazione del Ministero verso queste esperienze è quantomeno
sospetta: si vuole in realtà costruire un sistema
duale, abbassando l’obbligo scolastico a 14 anni . Riteniamo che qualsiasi sperimentazione di
integrazione di sistemi debba rispondere ai seguenti requisiti generali:
Nei prossimi giorni le pressioni affinché
le scuole diano il loro benestare al progetto Moratti-Regione saranno
molto forti nelle vostre
scuole. Vi invitiamo a discuterne a fondo con i colleghi e ad
approfondire puntigliosamente i molti aspetti ambigui della bozza di
convenzione inviata dalla Direzione regionale. Oggi un allievo o due, domani un doppio canale che
svuota l’istruzione tecnica e professionale di
stato! TORINO, 22.10.02
CGIL SCUOLA PIEMONTE |
Il Cnos - Fap del Piemonte invia una comunicazione agli iscritti al sindacato della scuola, denunciando "ostacoli" frapposti dal sindacato sulla strada della sperimentazione e, presentandosi come unico soggetto a cui stanno a cuore i giovani, li invita a fare pressione nei confronti delle organizzazioni sindacali affinché prevalga la sua "giusta causa". CGIL SCUOLA PIEMONTE Agli
iscritti alla Cgil Scuola In riferimento alla comunicazione inviata agli iscritti al sindacato dal delegato regionale del CNOS-FAP, Sig. Guido Bombarda, con la quale accusa il sindacato, in particolare la Cgil scuola, di ostacolare la cosiddetta “Sperimentazione dell’assolvimento dell’obbligo”, è utile sottolineare che la Cgil scuola, assieme a Cisl e Uil scuola, ha assunto sulla questione una posizione critica e nel contempo ha avanzato proposte idonee per costruire un percorso utile a combattere la dispersione scolastica. Le proposte avanzate dal sindacato, ignorate dal Ministro Moratti, intendono dare, anche su questo terreno, un contributo alla costruzione di un sistema formativo integrato, a cui peraltro la stessa legge sull’elevamento dell’obbligo scolastico e quella sull’obbligo formativo fanno riferimento. E’ questo un obiettivo utile per ridisegnare un sistema formativo, che superi alcune delle attuali criticità, nel quale la formazione professionale possa mettere in campo, utilmente ed in stretta collaborazione con la scuola, le sue specifiche competenze, come da anni la Cgil scuola va ripetendo . Gli ostacoli incontrati dalla sperimentazione, a cui si riferisce il delegato regionale del CNOS-FAP, non sono certamente imputabili ad una legittima e democratica, ancorché decisa, opposizione sindacale, semmai sono la conseguenza di atti contrari alla legge 9/2000 sull’obbligo scolastico. L’accordo tra la Moratti e la Regione Piemonte non è supportato da alcuna legge – lo stesso Ministro alla data attuale non ha emesso il tanto annunciato Decreto sulla sperimentazione - e mette a rischio di violazione di legge le famiglie ed i dirigenti scolastici. Alla Cgil scuola stanno a cuore assieme il futuro della formazione professionale e dei giovani ed è per questo che da molti anni si batte per la riforma del sistema di istruzione e di formazione professionale e per la costruzione di un sistema formativo integrato. E’ opportuno, per la rilevanza delle questioni in discussione, essere più sereni e rispettosi delle altrui opinioni, senza avviare inutili crociate e risibili appelli agli iscritti al sindacato per “una presa di posizione” e per “contrapporre le giuste cause”. Torino 25.10.2002 Per la Cgil Scuola Piemonte
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