SVILUPPO NUOVE TECNOLOGIE: NUOVA CIRCOLARE MINISTERIALE (29/1/98)

C.M. N. 908 DEL 23.12.97
OGGETTO: Programma di sviluppo delle tecnologie didattiche 1997/2000 - Progetti speciali finalizzati

Il programma di sviluppo delle tecnologie didattiche, diffuso con la C.M. n. 282 del 24.4.97, espone ed articola i progetti generali, i progetti speciali finalizzati ed i progetti pilota, iniziative tutte concorrenti alla introduzione delle tecnologie multimediali ed alla loro utilizzazione nell'insegnamento.
Completato l'iter relativo alla localizzazione dei progetti 1A e 1B, e' possibile procedere alla attivazione del progetto speciale finalizzato per l'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare che intende offrire un particolare sostegno ai docenti elementari impegnati nell'insegnamento linguistico. Con Decreto Dirigenziale del 12.12.97 si e' provveduto a ripartire la complessiva somma di £. 3.600.000.000= utilizzando i medesimi criteri di ripartizione del progetto 1A e ad accreditare, a favore delle SS.LL., la somma da destinare alle scuole elementari delle rispettive province in ragione di un finanziamento di £.2.000.000= per ciascuna scuola.
Il documento tecnico allegato alla presente individua in modo analitico le condizioni operative necessarie per il buon esito qualitativo del progetto e contiene inoltre un ragionata scheda di analisi del software didattico con la indicazione, a titolo esemplificativo, di alcuni prodotti multimediali censiti da una Commissione di esperti.

INDICAZIONI GENERALI
Il progetto speciale si innesta su progetti generali gia' attivati dei quali, come si evince dalla titolazione, costituisce una specificazione.
Ogni singolo progetto speciale finalizzato all'insegnamento della lingua straniera riceve una quota di finanziamento di £. 2.000.000= da destinare sia all'acquisto di software specifico da parte delle singole scuole sia ad una azione di formazione dei docenti che, come specialisti o come specializzati, impartiscono l'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare.
Tale azione formativa sara' ovviamente aggiuntiva rispetto alla formazione di base prevista per la partecipazione al progetto 1A e sara' mirata in modo particolare alle esigenze connesse con l'insegnamento della lingua straniera. Le azioni di formazione si gioveranno, nel quadro delle indicazioni generali fornite per il progetto 1A del supporto dei gruppi provinciali per la lingua straniera.
Ai fini della individuazione delle scuole elementari da coinvolgere nel progetto nella attuale fase di avvio dei progetti speciali finalizzati, nel numero corrispondente alle quote di finanziamento assegnato, le SS.LL. vorranno prioritariamente richiedere l'adesione dei circoli didattici a cui e' stato assegnato il progetto 1B e nel caso di mancanza totale o parziale di progetti 1B sul territorio richiedere l'adesione dei circoli titolari dei progetti 1A.
Ulteriore criterio di preferenza - da utilizzare ovviamente nel caso in cui il numero delle richieste di partecipazione al progetto sia superiore al numero delle quote assegnate - sara' costituito dal coinvolgimento nella formazione di un numero di docenti adeguato rispetto alle esigenze dell'insegnamento della lingua nelle classi coinvolte.
I docenti che partecipano al progetto, dopo aver concluso la prima fase di alfabetizzazione collegata al progetto 1.A, affrontano lo studio e la conoscenza del software acquistato fino ad impadronirsi pienamente delle sue regole d'uso e ad individuarne tutte le opportunita' didattiche. Questa fase rappresenta un momento molto importante del progetto perche' consente a ciascun insegnante di mettere a fuoco le modalita' didattiche piu' idonee per utilizzare il software anche con gli alunni verificando cosi' la possibilita' di conseguire le finalita' che ci si ripromette di ottenere e gli obiettivi concreti che si intende raggiungere. In un contesto di unitarieta' del progetto speciale l'acquisto del software didattico viene quindi collocato in un quadro di formazione che puo' occuparsi anche:


Le SS.LL., raccolte e selezionate secondo i criteri suggeriti le richieste dei circoli, determineranno le singole scuole prescelte per il primo avvio del progetto speciale finalizzato nel numero esattamente corrispondente alle quote di finanziamento rispettivamente assegnate e invieranno l'elenco completo delle scuole - insieme alla scheda descrittiva di cui all'azione 1 del monitoraggio - alla Direzione Generale scrivente ed al Comitato tecnico per il Programma di sviluppo delle tecnologie didattiche presso la Direzione Generale Istruzione Tecnica.

GUIDA PER L 'ACQUISTO DEL SOFTWARE
La Commissione di esperti che, presso la Direzione Generale Istruzione Elementare ha esaminato e analizzato un campione, numericamente congruo, di software didattico disponibile e particolarmente indirizzato all'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare, sulla base di tale lavoro di censimento ha redatto una scheda di rilevazione che si allega perche' sia trasmessa a tutte le scuole ammesse a partecipare al progetto. Tale scheda intende costituire una guida alla lettura, alla analisi ed alla valutazione del software esistente sul territorio che ogni singola scuola intendera' acquistare.

INDICAZIONI SPECIFICHE
Relativamente alle procedure di acquisto ed alla individuazione di tutte le condizioni per la operativita' del progetto speciale, si fa completo riferimento alle indicazioni di carattere generale gia' fornite ed in particolare alle indicazioni procedurali contenute nella sopra citata Circolare n. 282 del 24.4.97. Poiche' il programma di cui si tratta e' relativo all'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare, le SS.LL., per ogni ulteriore necessita' di sostegno ed orientamento potranno riferirsi, oltre che ai ricordati centri provinciali per la lingua straniera, al gruppo nazionale di studio per la lingua straniera nella scuola elementare. (Il Direttore Generale)

IL SOFTWARE DIDATTICO PER LA LINGUA STRANIERA

1 - La multimedialita' in classe con l'insegnante di lingua straniera
E' convinzione diffusa che l'uso dei mezzi multimediali nell'insegnamento della lingua straniera rappresenti un mezzo efficace per favorirne il successo, in quanto:

Inoltre, le prospettive di sviluppo della comunicazione telematica fanno intravedere per il futuro un ambiente educativo nel quale potra' essere meglio realizzato l'apprendimento cooperativo, lo scambio delle conoscenze con molti soggetti esterni, l'accesso immediato ad un numero molto elevato di informazioni relative agli argomenti piu' diversi.
In questo ambiente viene esaltato il ruolo dell'insegnante facilitatore dell'apprendimento, come colui cioe' che ha come compito precipuo quello di organizzare l'attivita' didattica, di motivare i bambini al lavoro, di controllare i loro progressi, di suggerire e assegnare gli obiettivi e di valutare le mete conquistate.
Le condizioni che e' necessario realizzare nella scuola per raggiungere risultati di qualita' riguardano soprattutto due aspetti:
  1. La preparazione e la competenza dei docenti, i quali, disponibili a riconsiderare continuamente in modo critico il proprio modo di insegnare la lingua straniera, per arricchirlo, trasformarlo e renderlo piu' efficace, troveranno naturale acquisire una competenza di base nell'uso dei computer per sfruttarne le possibilita' nell'insegnamento. L'alfabetizzazione minima iniziale, sufficiente per affrontare in autonomia le prime esperienze, dovra' divenire con il tempo una sicurezza e una risorsa per l'attivita' di tutta la classe.
    L'introduzione di mezzi multimediali comportera' l'esigenza di riorganizzare e di articolare diversamente l'attivita' didattica della classe per trarre tutti i vantaggi dalla disponibilita' di strutture, postazioni e materiali, per rispondere adeguatamente alle esigenze degli alunni e a quelle del curricolo da affrontare.
    Sara' loro indispensabile, infine, anche sia la capacita' di valutare le offerte commerciali di software in modo da poter effettuare scelte avvedute che la conoscenza dettagliata del materiale prescelto per usufruire piu' efficacemente di tutti i vantaggi didatticamente rilevanti che esso consente.
  2. La disponibilita' di un numero di computer multimediali ritenuto congruo in rapporto al tipo di organizzazione didattica che si intende privilegiare. Si possono infatti ipotizzare esperienze comunque significative sia che si disponga di una postazione per ogni alunno, si che venga organizzata intorno a pochi computer un'attivita' per gruppi, sia che i bambini, nel corso delle lezioni, utilizzino a turno l'unico computer della classe, lo stesso di cui l'insegnante s serve in certi momenti come di una lavagna molto piu' efficace.

Le condizioni ottimali relative alla competenza dei docenti e alla disponibilita' dei mezzi si realizzeranno necessariamente con gradualita' e in modo differenziato in considerazione delle variegate situazioni locali della scuola dell'obbligo, e tuttavia va intrapresa fin da ora un'attivita' di formazione continua dei docenti, sostenuta in modo deciso anche dal confluire costante verso le unita' scolastiche di varie risorse. In questo momento quelle piu' consistenti e diffuse provengono dal Progetto di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche, esse potranno essere integrate e affiancate da quelle gia' disponibili nei vari piani di aggiornamento provinciali, da quelle di cui le scuole riusciranno a disporre autonomamente ed infine, da quelle che questa Direzione Generale mettera' a disposizione nell'ambito del Programma Speciale per l'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare.
Qui di seguito si forniscono alcune indicazioni che si ritiene possano essere utili ai docenti per orientarsi fra i materiali disponibili in commercio, per valutarne le qualita' per scoprirne le modalita' di utilizzo nel lavoro didattico quotidiano.

2 - Tipologia del software didattico in commercio
Ancora non e' disponibile un mercato del software didattico multimediale altrettanto ricco come quello basato sulla stampa, ma e' costante l'incremento della produzione di articoli multimediali di ogni genere, fra i quali quelli per l'insegnamento della lingua straniera occupano un settore di particolare rilievo.
E' vero che non tutte le lingue straniere trovano uguale rappresentanza nel panorama editoriale: per lo spagnolo ed il tedesco i prodotti sono meno numerosi e spesso sono solo una versione di quelli stessi predisposti per l'inglese e il francese, tuttavia non mancano prodotti in cui, nello stesso supporto (di solito CD ROM), viene presentato lo stesso programma per varie lingue oppure puo' essere molto utile ricorrere a prodotti "originali", intendendo con cio' tutti quelli pensati e costruiti per bambini di lingua nativa, e non necessariamente indirizzati ad un utilizzo di tipo didattico specifico.
Un punto di riferimento utile nella ricerca di questi materiali sono gli Enti e Istituti culturali ufficiali rappresentanti te nazioni interessate, spesso presenti anche a livello locale.
Le categorie a cui fare riferimento per arrivare ad un elenco ragionato dei materiali didattici multimediali dovrebbero essere soprattutto le seguenti: lo scopo che si propongono di raggiungere i destinatari a cui si riferiscono, il livello di preparazione precedente che richiedono, le opportunita' dattiche che offrono.
Si potrebbe in tal modo distinguere i prodotti predisposti per l'insegnamento della lingua straniera da quelli destinati al gioco e al divertimento, da quelli finalizzati all'educazione in generale, o anche; fra quelli destinati all'apprendimento della lingua in ambiente scolastico e quelli destinati agli adulti e a certi settori specifici dell'uso della lingua straniera.In questa sede pero' non si intende esaurire il panorama di tutte le possibili differenziazioni di questi materiali, tuttavia appare importante che i docenti abbiano presenti, a grandi linee, le differenze fra:

  1. prodotti che costituiscono dei veri e propri corsi strutturati, costruiti come percorsi completi, con una strutturazione predefinita in unita' ordinate gerarchicamente, con passaggi ben scanditi e sostenuti da controlli intermedi;
  2. prodotti che riguardano esclusivamente l'apprendimento di una delle abilita' linguistiche solitamente considerate (lettura, scrittura, lessico, ...) o costituiscono un semplice sussidio che e' possibile usare nel variegato percorso didattico programmato dall'insegnante (sono favole, giochi, racconti interattivi, ecc.).

Va inoltre tenuto presente che entrambi questi tipi di prodotti possono riferirsi a livelli di eta' e di competenza diversi da quelli riscontrabili nella scuola elementare in quanto propongono contesti educativi con contenuti e linguaggi non adeguati all'eta', o utilizzano modalita' di interazione e argomenti troppo lontani dall'ambiente abituale dei bambini della scuola elementare, per cui un loro impiego didattico in classe ha significato solo in occasioni particolari ben controllate dai docenti.
Per quanto concerne i materiali "originali", cioe' quelli prodotti per i bambini di lingua nativa, va tenuto conto del fatto che spesso il livello del contenuto offerto e' notevolmente diverso da quello della competenza linguistica richiesta. Ad esempio, una favola per bambini inglesi da 6 a 8 anni ha un contenuto che va benissimo anche per i bambini italiani della stessa eta', ma utilizza un linguaggio che richiederebbe competenze che gli alunni italiani da 6 a 8 anni normalmente non hanno. Questo, tuttavia, non significa che un tale prodotto non sia da prendere in considerazione, anzi, se e' presentato con intelligenza e gli elementi multimediali che lo costituiscono sono tecnicanlente ben curati, gli alunni possono usufruirne a pieno, perche' e' proprio caratteristico della multimedialita' consentire il passaggio di messaggi attraverso canali diversi da quello scritto o orale. Inoltre in questo modo verra' offerta ai bambini l'occasione positiva di entrare in contatto con un livello di competenza linguistica superiore verso il quale saranno spinti in modo piu' naturale.
Questo argomento, per altri versi, fa apprezzare l'uso dei prodotti multimediali con tutti i bambini che in qualunque disciplina presentano qualche tipo di asimmetria fra competenze-diverse (sanno parlare e comprendere ma non, leggere e scrivere, hanno imparato il mencanismo della lettura ma hanno difiicolta' di comprensione, ecc.)

3 - La qualita' dei prodotti
La qualita' di questi prodotti sembra dipendere soprattutto, oltre che dai loro contenuti, dalla ricchezza di proposte didattiche che offrono, dalla cura con cui sono stati realizzati, dal grado di interattivita' raggiunto. dalla qualita' e creativita' delle risposte che ottengono dagli utenti, dalla trasferibilita' delle competenze che sviluppano.
Come e' ovvio, i contenuti sono molto vari: vi sono storie interattive originali o quelle tradizionali ripresentate in forme nuove, giochi interattivi, brevi corsi strutturati per bambini, unita' didattiche destinate all'insegnamento di discipline diverse, ecc., ma la loro efficacia al momento in cui vengono usati in classe per l'insegnamento della lingua straniera sembra dipendere piu' dagli altri fattori elencati sopra che dal contenuto affrontato.
Vi sono evidenti diversita' nel modo di presentarsi di questi prodotti, sia che si guardino dal punto di vista dei soggetti rappresentati per valutarne la pertinenza al mondo dell'infanzia, sia quando si prende in esame la cura con cui sono stati realizzati gli elementi grafici che costituiscono uno dei canali privilegiati attraverso cui viene veicolato il messaggio, sia quando viene valutato il risultato sullo schermo delle singole parti e del prodotto nel suo complesso. Il primo requisito da ricercare in un prodotto multimediale e' che sia attraente e ben curato, e il possedere questo requisito appare talmente ovvio che non costituisce neanche un merito, ma va considerata precondizione indispensabile perche' possa essere preso in considerazione.
L'altro elemento essenziale e innovativo che un prodotto multimediale deve possedere come valore aggiunto rispetto a quelli tradizionali e' quello della interattivita', cioe' quella condizione per cui e' l'utente che secondo le proprie esigenze regola buona parte del processo, che assume in questo modo le caratteristiche di un percorso didattico individualizzato.
Per rendere piu' chiaro il concetto di interattivita' applicato ai prodotti multimediali per la scuola si esemplificano due situazioni ricorrenti.

  1. Di solito, dopo che una "pagina" e' stata presentata - ad esempio nel corso di una storia, o durante un percorso didattico con domande e risposte - essa resta in vista e diventa "viva", ossia si possono andare a cercare fra gli elementi che la compongono quelli che sollecitati con un clic del mouse, o semplicemente sfiorati, fanno "accadere qualcosa". Nel valutare il grado di interattivita' di un prodotto e la sua qualita' da questo punto di vista va tenuto presente il grado di complessita', di varieta' e di "simpatia" delle cose che accadono quando si "clicca" su questi elementi: vi sono casi in cui si replica sempre uno stesso effetto molto semplice che con le ripetizioni successive diventa banale, in altri prodotti gli effetti sono molto piu' elaborati e sempre attraenti e ve ne sono, infine, di quelli nei quali gli effetti cambiano a seconda della situazione complessiva del percorso che si sta facendo o richiedono una qualche ulteriore collaborazione da parte di chi li ha sollecitati.
  2. In alcuni prodotti l'utente puo scegliere fra opzioni diverse nella presentazione del materiale a seconda del grado di difficolta' in cui si trova, o del tipo di esercizio che intende svolgere. Da questo punto di vista sembrano migliori quei prodotti che offrono la scelta fra piu' opzioni, in particolare nel gestire il rapporto fra lingua scritta e lingua orale, o nell'offrire feedback ben differenziati e commisurati alla sollecitazione dell'utente.

Un esempio concreto puo' essere quello del prodotto che racconta in modo multimediale una storia ricorrendo a diversi gradi di interazione fra parlato e scritto, e sara' indubbiamente- migliore quel prodotto che offrira' il maggior numero di opzioni fra quelle che qui si elencano:
ecc.
La qualita' di un prodotto da questo punto di vista e' quindi commisurata alla sua capacita' di essere "sensibile al contesto", di essere in grado cioe' di interpretare le risposte dell'utente in modo differenziato a seconda del contesto in cui vengono date, di effettuarne un controllo accurato e differenziato e restituire riscontri altrettanto accurati e differenziati.Infine, tralasciando il caso estremo della cattiva registrazione sonora, anche la qualita' della dizione e della pronuncia e' un elemento di cui un docente dovrebbe tener conto, anche nel senso di offrire agli alunni, se lo ritiene necessario, l'opportunita' per far entrare in contatto i propri allievi con modalita' diverse di pronuncia, inflessioni dialettali e caratteristiche regionali.

4 - Come effettuare l'analisi del software
Appaiono indispensabili ulteriori precisazioni prima di proporre - in appendice - uno strumento che, traducendo in indicatori osservabili quelle considerazioni fin qui effettuate, offra ai docenti una guida per procedere alla valutazione di un software multimediale prima di adottarlo.

  1. Si propone di effettuare l'analisi in base ad una griglia che cerca di tenere conto di tutti gli elementi che possono interessare un docente, ma e' chiaro che anche essa, come qualunque altro strumento di analisi, non puo' comprendere tutte le possibilita' di utilizo e tutti i punti di vista da cui riguardare un prodotto. Ci sara' sempre un punto di vista possibile non esplorato, come ci sara' sempre un prodotto che avra' caratteristiche tali da non essere riconducibile interamente ad uno strumento preconfezionato.

  2. Il fatto che un prodotto non risponda a tutti i requisiti proposti dalla griglia non preclude il suo utilizzo, infatti un insegnante puo' ritenere che il prodotto possa essere adeguatamente impiegato per finalita' diverse da quelle che si riproponevano gli autori, oppure possa essere usato in alcune parti e non in altre, oppure possa essere proposto in tempi e in contesti diversi da quelli suggeriti.

  3. Questa considerazione suggerisce che cio' che rende veramente piu' o meno efficace un software nell'attivita' didattica sono le modalita' di utilizzo che ne fa il docente in classe. Pertanto, fra gli elementi di analisi piu' importanti da osservare in un prodotto ci sono quelli relativi al contesto in cui puo' essere utilizzato, nella consapevolezza che a determinare il successo di un prodotto multimediale e' soprattutto l'ambiente educativo di apprendimento predisposto dall'insegnante piu' che le sue qualita' tecniche, o meglio, nella consapevolezza che le sole qualita' tecniche di un prodotto non sono in grado di assicurarne automaticamente il successo in termini di apprendimento da parte degli alunni.

La griglia di valutazione proposta e' suddivisa in sette sezioni ciascuna delle quali prende in esame alcune caratteristiche del prodotto e del contesto in cui esso sara' usato:

  1. Caratteristiche editoriali: i suoi elementi essenziali come il titolo, il prezzo, l'editore, ecc.
  2. Caratteristiche degli utenti a cui e' diretto: se e' adeguato agli alunni di scuola elementare, di quale preparazione debbono essere forniti, ecc.
  3. Caratteristiche tecniche: l'accuratezza e la qualita' della costruzione e quanto sia multimediale e interattivo, ecc.
  4. Caratteristiche pedagogiche e di contenuto: se e quanto risponde alle finalita' che i programmi indicano per l'insegnamento della lingua straniera.
  5. Caratteristiche didattiche: quali modalita' didattiche e metodologiche sono privilegiate nella presentazione.
  6. Caratteristiche del contesto di utilizzo: come e quanto deve o puo' essere modificata l'organizzazione dell'attivita' didattica a seguito del suo utilizzo.
  7. Altre caratteristiche: sia quelle conseguenti all'essere un prodotto particolare - gioco, corso, fiaba, sia quelle relative agli argomenti affrontati.

I vari elementi presi in considerazione in ciascuna sezione rispondono soprattutto all'esigenza di individuare "cosa guardare del prodotto" e sono sembrati sufficienti per farsi un'idea abbastanza precisa del materiale che ci si trova di fronte, per cui la scheda conclusiva e' costituita praticamente dal loro elenco.
Considerato pero' che e' forte anche l'esigenza del "come valutare" gli elementi presi in considerazione soprattutto nelle sezioni B, C, D, e' stato integrato l'allegato con una parte che potrebbe costituire una sorta di guida alla rilevazione e che comprende, per ciascun punto in esame, una serie di domande specifiche che l'osservatore dovrebbe porsi per esprimere un giudizio completo.Il procedimento dovrebbe essere reso piu' semplice dal fatto che - di solito - le risposte positive costituiscono anche un elemento positivo di giudizio, per cui il giudizio conclusivo dovrebbe essere una conseguenza del numero di risposte positive fornite.

Va alla SECONDA PARTE