A proposito del personale ATA, la questione deve essere considerata con ancora maggiore cautela. In primo luogo, solo per alcuni profili un titolo di studio superiore appare elemento significativo: ad esempio la laurea per il Responsabile amministrativo. In secondo luogo vi possono essere iniziative di formazione in servizio particolarmente qualificanti che dovrebbero essere sottolineate. In terzo luogo vi sono attivita' (tutoraggio, reggenza, coordinamento di reparto) che sono oggettivamente certificabili. D'altro canto si debbono considerare i nuovi profili professionali: essi distinguono, qualifica per qualifica, cio' che e' d'obbligo e cio' che puo' essere fatto in aggiunta all'obbligo. Lo svolgimento di incarichi e mansioni diverse o l'attribuzione di funzioni superiori potrebbe essere valutata secondo criteri prestabiliti ed essere la base per il calcolo delle accelerazioni per queste qualifiche professionali.
Per il personale direttivo si possono porre da un lato le responsabilita' aggiuntive, dalla reggenza di altro circolo o di istituto ai particolari incarichi previsti dal nuovo contratto, e dall'altro la partecipazione a progetti di rilevanza provinciale o nazionale con la verifica degli obiettivi raggiunti.
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