PREMESSE

Il nuovo CCNL prevede che, accanto al meccanismo normale di progressione di carriera, si introducano altre voci che determinano l'entita' dello stipendio del personale della scuola.

Una delle voci e' data dal salario accessorio che e' contenuto nel Fondo di Istituto che serve per retribuire ore di attivita' in aggiunta all'orario d'obbligo a seconda delle scelte che verranno fatte in ogni singola scuola e d ogni singolo lavoratore.

Diversa da cio' e' la questione riguardante le accelerazioni di carriera che sono legate ad un accertamento della preparazione, della professionalita' e delle attivita' del singolo operatore nella scuola.

Non e' certo semplice introdurre altri criteri per determinare la retribuzione nel lavoro scolastico. Bisogna considerare che non solo la legge 421/92 lo prevede ma e' nostra opinione che non si possa continuare con una politica salariale che vede come unico elemento di variazione l'esperienza acquisita con l'anzianita'; e' qquindi indispensabile per il Sindacato governare il cambiamento. L'anzianita' rimane come criterio principale ma non unico. Il fatto che sia difficile o che le varie opinioni possano essere controverse non ci fa rinunciare pero' rinunciare all'operazione.

La modificazione della progressione di carriera che introduce i cosiddetti gradoni fa si' che nel 1996 e nel 1997 si mantenga ancora, almeno in parte, il vecchio sistema con incrementi economici a decorrere dall'1/7/96 o dall'1/1/97. Piu' consistenti sono i fondi che avremo a disposizione per gli anni successivi che serviranno ad allargare progressivamente il numero degli addetti che avra' accesso alla progressione accelerata.

Tutto questo ci garantisce la possibilita' di introdurre gradualmente le forme di differenziazione retributiva di cui si parla, adeguando man mano i vari istituti a seconda delle conseguenze che si determinano nella scuola concreta.

Anche considerando questa cautela noi riteniamo che innanzi tutto si debbano far conoscere completamente le ragioni di una scelta di questo tipo e dall'altro, proprio perche' cio' rappresenta un cambiamento significativo della politica salariale sin qui seguita, sia importante il piu' ampio consenso possibile. Il sindacato confederale percio', in vista della apertura della trattativa su questi argomenti, e prima di presentare alla valutazione della categoria la propria piattaforma, inizia a far circolare questi elementi di riflessione che volutamente sono presentati in forma aperta per accogliere in maniera ampia le opinioni degli iscritti e di tutti i lavoratori.

Ancora una premessa riguarda il fatto che oggi la scuola italiana non e' ancora ricondotta a sistema, ambito in cui le diverse parti operano in armonia fra loro secondo logiche chiare e predefinite, e ancora non esiste un servizio di valutazione che, a partire da standard nazionali di considerazione della qualita' del servizio e della efficienza/efficacia, consenta, in ogni provincia prima e in ogni scuola poi, di avere indicatori chiari e condivisi da utilizzare. Ci troviamo, in sintesi, in un momento di vuoto che, pero', non puo' far ritardare ulteriormente le nostre riflessioni poiche' ciascuno dovra' poter programmare con chiarezza e sollecitudine le proprie prospettive che si traducono in aumenti di stipendio.

Infine, qualsivoglia impianto sia attivato, esso deve essere caratterizzato da una assoluta trasparenza e da una grande tempestivita' nei suoi effetti economici poiche' non ha il minimo senso presentare la richiesta di accesso all'accelerazione di carriera ed attendere anni prima di conoscerne i risultati.

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