Dalla regione

Il tempo della pausa estiva può costituire un giusto momento di riflessione, per tracciare il punto su alcune delle cose che sono state fatte, preparandosi ad un rinnovato impegno per l'autunno prossimo, visto che tanto di più resta da realizzare, a maggior ragione se si tiene conto che con la stagione 2003-2004 si entrerà a pieno titolo negli anni "preolimpici", che richiederanno il massimo sforzo per trasformarsi in un'occasione realmente sfruttata.

 

Campionato regionale semilampo

Il Campionato regionale semilampo impostato come circuito di tornei è stata la prima manifestazione organizzata dal Comitato regionale e si è dimostrata in costante sviluppo. Nato nell’anno 2000, articolato su sei prove, si è solo assestato nel 2001, con cinque tornei, per poi crescere nel 2002 con nove prove, ed ancor più nell’attuale edizione del 2003, con ben undici tornei inseriti nel circuito. Ancor più evidente la crescita in termini di partecipazione numerica dei giocatori: 342 presenze nel 2000, 356 nel 2001, 564 nel 2002, già oltre 400 nel 2003, pur essendo giunti solo a metà circuito: partito infatti con la prova di Vercelli del 27 aprile (52 partecipanti), quest’anno il Campionato si è snodato lungo tutta la Regione raggiungendo Novara (93 partecipanti), Quincinetto (57 partecipanti), Suno (54 partecipanti), Ciriè (70 partecipanti) e Giaveno (74 partecipanti). Si riprenderà a settembre con le prove di Borgomanero (il 7 settembre) e di Nichelino (il 21 settembre,come di tradizione), per poi continuare con i tornei di Rivoli (il 19 ottobre), di Gravellona Toce (il 9 novembre) ed infine di Torino (il 14 dicembre,prova speciale in soli 6 turni, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi).

Sono numeri che non possono che confortare gli organizzatori, spesso alle prese con il timore di una scarsa affluenza di giocatori. I presenti però sono quasi sempre i soliti noti, da anni ormai fedeli appassionati del genere semilampo: basta dare un’occhiata all’albo d’oro della manifestazione. Vincitore della prima edizione è stato il C.M. Silvano Saccona di Ciriè, che ha preceduto il M° Folco Castaldo di Ivrea e il 2N Giorgio Valenzano di Biella. Nel 2001 sono gli stessi a prendere posto sul podio, solo che Castaldo e Saccona s’invertono i ruoli. Nel 2002 diviene Campione piemontese il M° Fabrizio Ranieri di Ivrea,che però precede ancora Castaldo e Saccona. Nel 2003, dopo sei delle undici prove, non certo a sorpresa è in testa Folco Castaldo (40 punti), davanti a Ranieri (33 punti) e Saccona (29 punti). Si sente, insomma, il bisogno di qualche nome di qualità in più.

Eccellentemente arbitrato da Roberto Bosetti, vero factotum del circuito semilampo, il Campionato prevede un adeguato montepremi per i singoli tornei, e premi finali per la classifica assoluta e di categoria. Per i risultati aggiornati e maggiori notizie sui prossimi tornei si può consultare il sito del Comitato (http://www.scaccomatto.org/crps/home.html), curato da Domenico Fasano.

 

Campionato italiano a squadre

Nel maggio 2003 si è conclusa la principale manifestazione scacchistica a squadre. Per quanto riguarda il Piemonte un girone di serie B da cinque squadre,tre gironi di serie C per un totale di diciotto squadre e dieci compagini partecipanti alla serie Promozione, sono un dato quantitativamente modesto in termini di organizzazione, ed anche qualitativamente (con la sola eccezione forse del C.S.Savigliano) le singole squadre si sono più indebolite che non rafforzate,soprattutto tenendo conto dei giocatori effettivamente schierati durante la manifestazione.

Il Comitato regionale è competente per la sola serie Promozione, ma non ci si può sottrarre ad uno sguardo d’insieme, tanto più se si tiene conto anche dei risultati della serie A, di livello nazionale vero e proprio, dove quest’anno i circoli del Piemonte, con il solo successo del C.S. Eporediese, non sono stati protagonisti di prestazioni di rilievo. E’ una realtà che l’attuale formula del Campionato nella nostra regione ha scarsa presa, a differenza di quanto avviene ad esempio in Veneto, in Lombardia ed in Sicilia. Nel 2004 è già previsto un cambiamento speriamo possa dare migliori frutti.

 

Corsi per istruttori, per insegnanti e nelle scuole

Il Piemonte invece si colloca in Italia sicuramente all’avanguardia in relazione all’insegnamento scacchistico nelle scuole. Quest’anno si sono avuti ottimi risultati, soprattutto nelle province di Asti, Cuneo e Torino.Per consolidarli non basterà continuare ad ottenere numerose opportunità didattiche, ma sarà necessario continuare a curare e a migliorare soprattutto la qualità dell’insegnamento.

Per questo nel prossimo autunno il Comitato regionale realizzerà due corsi indirizzati alla formazione dei docenti: uno a Torino, rivolto alla preparazione di “Insegnanti elementari”, per utilizzare la terminologia tecnica FSI-CONI, ovvero di Insegnanti già di ruolo in scuole pubbliche o private parificate, che vogliano acquisire titolo idoneo ad insegnare scacchi nelle scuole ove prestano servizio; ed uno in Provincia di Cuneo, corso con esami per la formazione di “Istruttori elementari” e di “Istruttori giovanili”, titoli FSI-CONI che consentono, a diverso livello, di porre in essere attività riconosciuta di istruttore di scacchi.

 

Formazione agonistica

I primi mesi del 2003 hanno visto l’inizio di un progetto a lungo raggio di formazione agonistica avanzata per i migliori giocatori piemontesi, in collaborazione con il circolo scacchistico francese di Cannes, realizzata dal G.M. Murtas Kazhgaleyev. Il progetto è ai suoi primi passi, che sono risultati più ardui del previsto, ma l’immediato futuro sembra molto promettente: dal prossimo autunno l’attività dovrebbe finalmente divenire regolare ed è in programma la possibilità, nel 2004, anche di uno stage con Mark Dvoretsky, sicuramente il più famoso fra tutti gli attuali allenatori di scacchi.

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