Una nuova apertura

 

 

 

 

 

 

In termini di occasioni mancate il maestro Frank Marshall (a sinistra), il più forte giocatore nordamericano ante seconda guerra mondiale, avrebbe parecchio di che lamentarsi col grande Aleksandr Aljechin (a destra). Nonostante il bilancio dei loro scontri in tornei ufficiali riporti un inequivocabile 6 vittorie per Aljechin e 7 pareggi, in diverse occasioni Marshall gettò al vento vittorie o patte ormai a portata di mano, dimostrando che come capacità di gioco non era poi così inferiore.

La partita che presentiamo, giocata a New York nel 1924, rappresenta certamente l’occasione mancata più interessante, non solo per la qualità agonistica dello scontro, ma anche perché è uno dei rari casi in cui Aljechin, pur avendo più possibilità di vincere, non riesce a sfruttarle, finendo addirittura col cadere in posizione persa.

 

 

 

 

Il libro del torneo è rimasto famoso per le splendide annotazioni di Aljechin a tutte le partite giocate, cosa che ci consente di conoscere il suo pensiero nelle concitate fasi della partita.

 

ALJECHIN - MARSHALL

(New York 1924)

1.d4 Cf6 Marshall ha preparato una vera sorpresa. Per la prima volta in un torneo di alto livello rinuncia alla solita 1…d5 per giocare una difesa allora quasi sconosciuta. 2.c4 d6 3.Cc3 g6 4.e4 Ag7 5.f4 A parte qualche raro ed isolato esempio del passato, solo nel 1923 alcuni giovani maestri avevano cominciato a provare una nuova difesa che oggi chiamiamo Est-indiana. Nel torneo di New York la sperimentazione fu portata ai livelli più alti, utilizzando come  banco di prova nientemeno che un giocatore del calibro di Aljechin, che per ben tre volte si trovò a giocare contro il nuovo sistema. In tutti gli incontri Aljechin scelse la variante dei 4 pedoni, peraltro la più giocata in quel periodo, evidenziando come lo spazio venisse considerato il fattore strategico decisivo per confutare l’eretica difesa. Ma anche lo stesso Marshall, già al primo turno contro Reti, si trovò a combattere contro la novità, finendo col pattare con fatica. Fu forse in quell’occasione, dunque, che decise di tentare la carta della sorpresa. 5…0-0 6.Cf3 Ag4?! È interessante osservare che in nessuno dei tre incontri fu giocata la variante oggi considerata normale, ossia 6…c5. Dopo questa partita, giocata al settimo turno, Yates al quindicesimo provò 6…Cc6, perdendo, mentre al diciassettesimo Edward Lasker pattò con 6…e5, ma poteva vincere. Con 6…Ag4 il N. cerca di mettere il centro del avversario sotto pressione con i pezzi, riservandosi successivamente le spinte dei pedoni, ma si tratta di una strategia piuttosto rischiosa. 7.Ae2 Cc6 8.d5 Il N. era ormai pronto per la spinta in e5 e Aljechin decide di prevenire questa possibilità a costo di indebolire la struttura dei propri pedoni centrali. Sia su 8.0-0 che 8.Ae3 il seguito sarebbe potuto essere 8…Af3 9.Af3 e5 9.fe5 de5 10.d5 Ce4 con controgioco. 8…Cb8?! Il N. si accontenta del piccolo risultato ottenuto, ma oggi si preferirebbe giocare più attivamente con 8…Af3 9.Af3 Ca5 10.De2 c6. 9.0-0 Cbd7 10.Cg5! Il B. si libera volentieri dell’A. cattivo e mira a realizzare la spinta e5. 10…Ae2 11.De2 h6 Se il N. avesse cercato di prevenire la spinta in e5 con 11…Ce8 Aljechin contava di sacrificare un pedone con 12.e5 de5 13.f5 con promettenti prospettive. Si trattava comunque del male minore, sia perchè il tratto giocato indebolisce l’arrocco, si perché dopo 13…h6 14.Cge4 g5 la difesa non pare problematica. 12.Cf3 e6 Su 12…e5 Aljechin dichiara che sarebbe stato soddisfatto della posizione dopo 13.de6 fe6 14.Ch4 Rh7 15.Tf3, ma senza realizzare che dopo 15…Ch5 16.g3 Af6 17.Ch2 il N. sarebbe stato bene. Comunque la semplice 13.fe5 de5 seguita da b4 oppure da Ce1-d3 avrebbe portato il B. in chiaro vantaggio posizionale. 13.e5 de5 14.fe5 Cg4 15.Af4 Minaccia h3. 15...ed5 Con l’idea 16.cd5 Cge5 17.Ce5 Ce5 18.Ae5 Te8 19.Df3 Te5 20.Df7 Rh7 e il N. non ha problemi. 16.e6! Te8 Praticamente forzata. Si minaccia e7, non si può catturare il pedone per 16…fe6 17.De6 seguita da Dg4, e anche 16…Df6 è insufficiente dopo 17.e7 Tfe8 18.Cd5. 17.ef7 Rf7 (diagramma) 18.Dd2?! Qui Aljechin lamenta di non aver giocato la mossa a suo dire vincente 18.Dc2, che, impedendo al Re nero di ritirarsi in luoghi meno esposti, rende apparentemente decisive le minacce lungo la colonna f aperta. Nonostante tutto il N. non è però privo di risorse. Una variante che esemplifica bene le caratteristiche della posizione è 18…c6 (impedisce al Cc3 di unirsi all’attacco via d5 e crea controminacce lungo la diagonale a7-g1) 19.cd5 (19.Ch4?! Rg8 20.Cg6 Ad4 21.Rh1 Df6 22.cd5 Cf2 23.Tf2 Af2 con possibilità reciproche) 19…Rg8!? 20.Dg6 Db6 21.Rh1 Cf2 22.Tf2 Df2 23.Ah6 Te7 24.d6 (24.dc6 Cf8 25.Dg5 Tae8 è inferiore) 24…Cf8 25.Dd3 Tf7 e benché il Bianco abbia un certo vantaggio questo non pare decisivo. 18…Cdf6? Con la giustificazione tattica 19.h3 d4 20.Cd4 Ce5 e secondo Aljechin non ci sarebbero più pericoli per il N. (dopo 21.Tad1 le cose non paiono però così semplici). Era tuttavia meglio 18…Cb6 19.cd5 Rg8 con buona difesa. La minaccia h3, infatti, rimane latente. 19.cd5? La diversione 19.Cb5 avrebbe creato grossi problemi al Nero che dopo 19…Te7 20.h3 non dispone più della spinta in d4 come nella variante alla nota precedente. Dopo i possibili seguiti 20…g5 21.Ac7 Tc7 22.Cc7 Dc7 23.hg4 dc4 24.Tac1, oppure 20…Ce4 21.Dd5 Dd5 22.cd5 g5 23.Ac7 seguita da 24.d6 il N. pare in effetti spacciato. L’unica salvezza sta in un astuto tatticismo con 19…c6 20.Cc7 Ce3! ma dopo 21.Ce8 Cf1 22.Tf1 Ce8 23.Ah6 Rg8 24.Ag7 Cg7 25.Dh6 il B. sta chiaramente meglio. 19…g5 20.Ag3 De7 21.Rh1 Minacciando h3, non giocabile ora per Dc5 seguita da Ce3. 21…Rg8 Finalmente il Re lascia la pericolosa colonna f parando al contempo 22.h3 per il seguito 22…Ch5. 22.Tfe1 Dc5 23.Te6 Tad8 24.De2 Rh8? Occoreva eliminare l’avamposto in e6. 24…Te6 25.De6 (25.de6 Te8 26.Te1 Ch5 e il N. non ha problemi) 25…Rh8 26.Ce5 Te8 27.Df5 Te5 28.Ae5 Cf2 29.Rg1 Cd1 30.Rh1 con patta per ripetizione 25.h3?! 25.Td1 Te6 26.de6 guadagnava un tempo importante rispetto alla variante nella nota precedente.25…Te6 26.de6 Ch5 27.Ce4 Dc6? Aljechin osserva che dopo 27…Cg3 28.Cg3 Cf6 29.Te1 il pedone passato avrebbe alla fine deciso la contesa, ma si tratta con tutta evidenza di una valutazione di carattere generale non dimostrabile da varianti forzate. C’era però di meglio: 27…De3! 28.De3 Ce3 29.Ac7 Te8 30.Cc5 b6 31.Te1 Cd5 32.Ca6 Ab2 e il pedone passato del B. rischia di rivelarsi più una debolezza che un punto di forza. 28.Ac7?? Incredibilmente Aljechin si lascia sfuggire una combinazione non particolarmente difficile: 28.Cfg5! Cg3 29.Cg3 Cf2 30.Df2 hg5 31.Te1. 28...Dc7 29.hg4 Cf4 30.De1?! 30.De3 Ce6 31.Da7 pare migliore. 30…Ce6 In poche mosse la posizione si è ribaltata e Aljechin con obiettività osserva ora che il forte A. nero e le debolezze dell’ala di Re bianca danno buone prospettive di vittoria al suo avversario. 31.Cg3 Cf4 32.Td1! È fondamentale per il B. cambiare le Torri anche a costo di un pedone, per poter creare con la Donna minacce sul Re avversario. 32…Td1 Ovviamente non 32…Cd3 33.Td3 Td3 34.De8 Rh7 35.De4. 33.Dd1 Ab2 34.Da4 Ag7 35.De8 Rh7 36.De4 Cg6 37.Ch5 Dc1 38.Rh2 Dc6 39.Dd3 Dc7 40.Rh1 Ah8 Altrimenti seguirebbe Cg7 e Cd4-f5. 41.De4 Dc1 42.Rh2 Dc7 43.Rh1 Df7 44.Dc2 b5 45.Dc6 b4 46.Cg3 Da2 47.Db7 Ag7 48.Cf5 Da1 49.Rh2 Df6 50.Da7 Aljechin considera che il pedone “b” sia più debole di quello “a” e cattura di conseguenza quest’ultimo. Se questo può anche essere opinabile, in questo modo si mantiene comunque una maggior iniziativa. Infatti dopo 50.Db4 Db2 51.Da4 Cf4 il B. deve difendersi. 50...b3 51.Db7 b2 52.C3d4 Ce5?? Dopo aver ben costruito una posizione vincente il N. perde l’occasione di concretizzare. Anche il B. era comunque convinto di avere il peggio alle spalle, in quanto afferma che il finale è pari dopo 52…De5 53.g3 Ch4 54.Rh3! (inferiore è 54.Cg7 Dg7 55.De4 Cg6) 54…Cf5 55.Cf5 con successivo cambio degli ultimi pezzi minori rimasti. A entrambi i giocatori sfugge però il tratto immediatamente decisivo 55…h5!, con il possibile seguito 56.Cg7 hg4 57.Rg4 Dd4 58.Rh3 g4 e il resto è semplice. 53.Db2 Cg4 Il pedone di vantaggio per l’esiguità del materiale rimasto non consente prospettive di vittoria. 54.Rh3 De5 55.g3 De4 56.Dc2 Dc2 57.Cc2 h5 58.Cce3 Ce3 59.Ce3 Ad4 60.Cf5 Ac5 61.g4 Rg6 62.Ch4 Patta. Quest’esperienza fu sufficiente per Marshall che in partite impegnative, a parte un caso isolato, non si avventurò più nei tortuosi meandri della difesa Est-indiana.

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