Il campionato regionale, questa cenerentola che o per mancanza di una vera e propria comunicazione o perché proprio interessa poco, non riesce assolutamente a trovare una collocazione di riguardo nel panorama agonistico piemontese.Non che in altre regioni vada meglio, ma in Piemonte è a dir poco snobbato sia dai giocatori sia dagli organizzatori.

Colpa dei troppi minifestival che inflazionano il panorama e avrebbero senso solo se i giocatori aumentassero invece di diminuire?

Colpa di una scarsa comunicazione del Comitato regionale?

Colpa della Fsi che pur volendo (come C.O.N.I.chiede) una struttura di campionato provinciale, regionale, interregionale, nazionale fa proprio poco per incentivare la partecipazione permettendo l'organizzazione di tutto e di più confidando nel «mercato» per fare selezione, per poi accorgersi che sono proprio i tornei federali ad essere «tagliati»?

Che poi non sia così appetibile la meta finale della trafila, che a parole permetterebbe l'arrivo addirittura alla finale del campionato italiano assoluto, ma che nei fatti, si sa, è pura utopia?

Qualunque sia la risposta la realtà, da quando è stato istituito il campionato, è quella di avere un torneo con un numero limitato di iscritti, senza tanti titolati (questi in verità non li vediamo mai comunque) e che l'anno passato addirittura non si è disputato.

Quest'anno un po' per venire incontro al Comitato regionale un po' perché la semifinale a cui si ha l'accesso arrivando fra i primi si disputa a Limone Piemonte, abbiamo deciso di organizzarlo noi in via Goito insieme ad un Open nazionale valido per l'Elo Italia e per le promozioni.

Già trovare una collocazione è stato difficile, dapprima avevamo scelto il week-end del 17 maggio, poi questa data era stata concessa dalla Fsi (fregandosene appunto del campionato federale) al Festival di Savigliano, e allora abbiamo dovuto ripiegare sul famigerato ponte del 25 aprile. Una data rischiosa perché non è così scontato che gli scacchisti giochino a scacchi tutti i giorni di festa, una data che a dirla tutta ha bruciacchiato anche Scaccomatto 1998.Ma era l'unica rimasta: prendere o lasciare. Alla fine la preoccupazione è sparita: cinquantasei iscritti, dodici al campionato e quarantaquattro al'open.Una dignitosa situazione che ci ha tirato un po' su il morale.

I tornei come detto erano distribuiti tra il mercoledì festivo del 25 aprile e domenica 29, con partita unica serale nei feriali (compreso il sabato) che raddoppiava nei festivi per un totale di sette turni.

Al Regionale potevano partecipare giocatori di categoria magistrale e gli ammessi provenienti dai campionati provinciali del Piemonte.Di fatto la partecipazione si riduceva ad alcuni Candidati Maestri della provincia di Torino e agli ammessi dello stesso provinciale svoltosi a Ivrea un paio di mesi prima in concomitanza con l'annuale Festival week end.Una domanda sorge spontanea: «Ma nelle altre province è stato fatto il campionato Provinciale?» e nel caso di risposta affermativa: «Lo sapevano i giocatori che avevano l'opportunità di partecipare al Regionale?».

Io non sono sicuro che la comunicazione, elemento imprescindibile da sempre ma in particolare in questo periodo storico così caotico, sia il punto di forza dell'organizzazione scacchistica piemontese.Credo invece che la nostra realtà sia talmente carente a questo riguardo da affossare iniziative che sarebbero più che meritorie e quindi a maggior ragione un banale campionato regionale Fsi, quarto di finale del campionato italiano assoluto.

Venendo ai dettagli dei tornei dobbiamo segnalare la conquista del titolo di campione reginale 2001 per Renato Scarenzio davanti a Tiziano Martin. Buona prova anche per Enrico Pepino, Denis Soncin e Leonardo Fuggetta ma hanno perso tutti una partita di troppo.Da scordare la prova di Riccardo Mordiglia mai in lotta per le prime piazze.

Nell'open finalmente il podio è costituito da giovani.Infatti due giocatori della squadra juniores della Sst al campionato italiano Marco Nardelli e Francesco Sorcinelli hanno letteralmente dominato la scena permettendosi anche di pareggiare fra di loro al sesto turno. Ottimo terzo Marco Giusiano assente da qualche tempo dalle scacchiere e ritornato con un piglio determinato ed essenziale.Nel torneo c'erano anche le promozioni e così conquistavano la Seconda categoria nazionale Francesca Matta, Fabrizio Fortino, Francesco Fassio, Alessandro Taormina mentre nessuno degli esordienti riusciva nell'impresa del passaggio alla Terza per la quale ci voleva almeno il 50% dei punti.

Ecco le due classifiche e qualche partita.

Campionato regionale (12 giocatori, 7 turni): 1º/2º Scarenzio, Martin 5; 3º Pepino 4,5; 4º/5º Soncin, Fuggetta 4.

Open nazionale (44 giocatori, 7 turni): 1º/2º Nardelli, Sorcinelli 6; 3º Giusiano 5,5; 4º/7º Alexiadis, Scuderi, Ratti, Bianco 5; 8º/10º Carpino, Vinciguerra, Mantovan 4,5.