In diretta dal Salone

GIOVEDI' 21 MAGGIO 1998

COMUNICATO STAMPA N. 1

ANTICIPAZIONI
…SEGUENDO IL FILO GIALLO. 1 - Incontri


Tra le trame del Salone, un percorso "da brivido" insegue le ultime tracce del giallo. Intorno al convegno di venerdì 22, ore 18, sala gialla, Brividi al Salone: il giallo, il noir, il thriller in cui Carlo Lucarelli terrà le fila di una conversazione tra giallisti di diverse "scuole", nostrani e internazionali, si è profilata una passeggiata emozionante tra conversazioni in giallo, che si distende lungo tutti i giorni del Salone.
Inaugura Laura Rangoni Editore con Antropologia del male (giov. ore 11, Spazio autori B), in cui Morena Beltrami, agente letterario e criminologa, e Massimo Centini, antropologo, dialogano con Alex Fredman, studioso di psicologia criminale e autore di La stirpe dei dannati, a metà tra un classico thriller internazionale e un saggio sulle distorsioni mentali.
Clueb presenta in anteprima al Salone il secondo numero del semestrale Delitti di Carta (ven. ore 15, Spazio autori C): con il sottotitolo Quaderni gialli di racconti, studi, storie e cronistorie e due direttori come Loriano Macchiavelli e Renzo Cremante, è la prima rivista esclusivamente dedicata alla letteratura poliziesca italiana, divisa in sezioni, con racconti di protagonisti del genere, saggi, studi, e, perfino, una parte dedicata alle procedure giudiziarie, con interventi di ispettori di polizia. E, seguendo il detto "cherchez la femme", Luciana Tufani Editrice propone un incontro incentrato sul ruolo primario delle figure femminili non solo come protagoniste delle trame gialle, ma anche come autrici nonché come investigatrici: gialliste italiane si confronteranno in Un mestiere da donne. La metà migliore del delitto (ven. ore 16.30, Spazio autori B), cercando di delineare le peculiarità che rendono il giallo al femminile un classico di tutti i tempi. Altra chiave di lettura con cui aprire le porte del giallo è quella della collana Noir delle edizioni e/o presentata in Giallo e Noir nel Mediterraneo (ven. 22 ore 21, Spazio autori B) che si propone di tracciare una mappa del "genere" tra gli autori mediterranei: dalle indagini sulla criminalità del Sud di Massimo Carlotto (con il suo detective poco ortodosso Marco Buratti alias "l’Alligatore") alla nerissima Torino di Bruno Ventavoli, dal post guerra fredda di Marco Campo, all’Algeria di Yasmina Khadra, fino alla multietnica Marsiglia di Jean-Claude Izzo, uno specialista francese, vera e propria autorità presso i cugini d’oltralpe. E proprio sul discrimine montuoso tra Francia e Italia si svolge il thriller mitologico La Druida di Mario Baudino, presentato da Sperlig & Kupfer nell’incontro Tutto quello che avreste voluto sapere sui druidi e non avete mai pensato di chiedere (sab. ore 12, Spazio autori A): un thriller mitologico ispirato da circostanze storiche reali che prende avvio dal ritrovamento di un bassorilievo raffigurante l’antica sacerdotessa pagana dei Galli, gravato da un’antica maledizione, strenuamente e misteriosamente custodito dagli abitanti del paesino montano.
Un racconto "nero/filosofico" è, invece, Antropoeccentrico (Edizioni dell’Ortica) di Giovanni Actis Barone (sab. ore 15, ), un poliziesco vecchia scuola misto ad una vena ironica, con unità di tempo e d’azione: una vicenda che precipita e assorbe l’attenzione. E per gli appuntamenti intorno al Salone, sabato alle 22.30, c’è una tappa "gialla" alla Nottola (via Sant’Agostino), dove Marcos y Marcos presenta Invito al Cinebrivido, un’interpretazione con musiche, letture e conversazioni del noir comico e beffardo di José Pablo Feinmann Cinebrivido. Oltre all’autore e tre jazzisti (Filippo Monico, Nino Locatelli, Tito Mangialajo) anche Luca Scarlino e il maestro del brivido Dario Argento.
Tra i nuovi talenti del genere, al primo posto, come ha decretato la stampa internazionale, c’è sicuramente Kathy Reichs, antropologa forense per l’Ufficio di Patologia Legale e per il Laboratoire des Sciences Judiciares et de Médecine Légale del North Carolina: scoperta dall’agente di Patricia Cornwell, è già in cima alle classifiche statunitensi e inglesi con il romanzo d’esordio presentato da Rizzoli nell’incontro Un nuovo talento nel campo del thriller criminale (dom. ore 11, Spazio autori C): Corpi freddi thriller mozzafiato con un’investigatrice tutto fiuto e istinto, che ha già conquistato uno stuolo di fans. Di fedelissimi ne ha molti da almeno vent’anni Martin Mystère, creato dalla fertile penna di Alfredo Castelli per Sergio Bonelli Editore: al Salone verrà presentato l’insolito volume Mysteriosamente. Scrittori alle prese con Martin Mystère (dom. 16.30, Spazio autori A), un’antologia di racconti, curata da Paolo Verri, in cui i classici casi alla M. M. (quelli, per intenderci irrisolti fin dall’antichità perché "paranormali" o "irrazionali") vengono inventati da narratori italiani insolitamente nelle vesti di registi del detective dell’impossibile. È anche sceneggiatore di fumetti Giuseppe Ferrandino, autore di Pericle il Nero, presentato da Adelphi (dom. 24 or 15, Spazio autori C): un noir napoletano "girato" in esterno notte, come un film americano anni Quaranta, dal ritmo secco, plot impeccabile, linguaggio che miscela asciuttezza da manuale del genere e inattese coloriture del parlato popolare.

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.2

ANTICIPAZIONI
...SEGUENDO IL FILO GIALLO. 2 - Novità editoriali

Oltre alle novità presentate in incontri a tinte gialle (vedi comunicato Seguendo il filo giallo. 1- Incontri), tra gli 8.000 metri cubi di libri presenti al Salone, molti sono quelli appena pubblicati che faranno gola agli appassionati del brivido. In attesa della nuova pubblicazione per Adelphi de La casa del giudice del maestro George Simenon (il riscatto di Maigret pubblicato nel 1942), tra le firme eccellenti del genere spiccano: l’ultimo "legal thriller" di John Grisham L’avvocato di strada (Mondadori), che inizia con un colpo di mano di un homeless che prende in ostaggio lo studio legale tra i più in vista di Washington, in cui lavora Michael Brock, che cercherà di risalire ai motivi del gesto, scoprendo un intrigo tra le alte sfere. Altra novità dal futuro successo è il thriller classico di Robert Ludlum Circolo Matarese. Conto alla rovescia (Rizzoli), bestseller negli USA: il detective Brandon Scofield è richiamato dalla C.I.A. per infiltrarsi nella potentissima organizzazione criminale pronta a ridisegnare gli assetti politici internazionali con un’alleanza col terrorismo mediorentale. Ancora un classico del genere il The Buenos Aires Affair di Manuel Puig (Sellerio), apparso in Argentina nel 1973, sequestrato sotto l’accusa di pornografia, determinando l’inserimento di Puig – scomparso nel 1990 - in una lista nera di elementi sgraditi al regime, è il preludio de Il bacio della donna ragno.
Un affare tra pescicani dell’alta finanza, tronfi premi Nobel e politici rampanti tocca al mitico Pepe Carvalho di Manuel Vàsquez Montalban di cui Feltrinelli presenta Il premio: Pepe si immerge nelle acque torbide della Spagna postmoderna e liberista per regalarcene un quadro disincantato sostenuto da un umorismo corrosivo. E seguendo il filo delle coppie gialle come Montalban e Carvalho, ancora da Feltrinelli ecco le memorie dell’ispettore Cadin in Il fattore fatale di Didier Daeninckx: l’ispettore, protagonista di numerosi libri del giallista parigino, passa in rassegna, in un collage di racconti, i principali casi da lui risolti nel corso della sua carriera, dalla Francia all’intera Europa. Ambientato in Francia è anche La caccia (Fazi) di Brian Moore, ispirato alle figure di Paul Touvier e Maurice Papon: estate 1989, un ex ufficiale collaborazionista con il regime di Vichy, ricercato da 40 anni attraversa il Sud in fuga dal proprio passato, ma la polizia e un’organizzazione filoisraeliana sono sulle sue tracce, e il cerchio si stringe fino ad una drammatica caccia all’uomo.
Due coppie al femminile: Anastasia Kamenskaya, commissario capo della polizia investigativa di Mosca, inventata da Alexandra Marinina: in Il padrone della città (Piemme), Nastja ha a che fare con la mafia russa, un losco traffico di prostituzione e filmini hard, committenti psicopatici e maniaci sessuali con tendenze omicide. Per Mondadori è appena uscito, invece, l’ultimo caso per Sylvia Strange, la protagonista di Un silenzio disperato di Sarah Lovett, criminologa rivelazione nella crime-story: nei pressi di Santa Fé viene trovata una bambina al volante di un’auto imbottita di eroina e tocca a Sylvia smascherare un potente cartello di trafficanti di droga.
È, invece, alla sua prima avventura, Lorraine Page, la protagonista di Fredda determinazione di Lynda La Plante (Garzanti), che ha venduto oltre 150.000 copie in Inghilterra: un ex poliziotta colpevole involontaria di un omicidio, che dopo aver perso tutto e dopo essere passata attraverso l’inferno dell’alcool, della droga e della prostituzione, torna dalla parte della giustizia per smascherare un serial killer nascosto tra le strade di Los Angeles.
Ancora due novità del thriller al femminile: A doppio taglio di Candia McWilliam (Bollati Boringhieri), un doppio gioco raffinato portato alle estreme conseguenze, un’arma a doppio taglio, una donna tra due uomini, tutti contro tutti; e, in anteprima al Salone, dall’autrice di Nido di vipere Linda Davies, il Sole 24 Ore Libri presenta Il labirinto degli specchi, un thriller tra Hong Kong, Londra Vancouver e il Vietnam, incentrato sulle indagini dell’agente segreto dei servizi britannici Eva Cunninghamm.
Predominanza schiacciante per il sesso debole nel genere giallo, noir, e thriller, sia nel ruolo di chi scrive, sia nel suolo di indaga, ma anche nel ruolo del colpevole: Assassine di Cinzia Tani (Mondadori) ricostruisce i più bei delitti al femminile dal Seicento a oggi, tra gelosia, vendetta, avidità, passione, follia, raccontati come fosse un lungo giallo mozzafiato.

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.3

ANTICIPAZIONI
...SEGUENDO IL FILO GIALLO. 3 - Novità editoriali

Esiste un genere giallo "all’italiana"? Di certo esiste un discreto numero di autori nostrani che si cimenta con successo con il genere. Tra questi, oltre ai relatori del convegno organizzato dal Salone venerdì alle ore 18 in Sala gialla, ce ne sono molti che hanno storie fresche di stampa presenti al Salone.
Eraldo Baldini ha appena pubblicato Mal’aria (Frassinelli), un thriller gotico teso e drammatico, ambientato nei primi anni del periodo fascista: un medico alle prese con un insolito caso di morti infantili imputate alla malaria, in uno sperduto paesino del ravennate. Proiettato nel futuro è invece Killernet di Sergio Spina (Piero Manni): l’autore, regista della Rai, immagina un anno 2001 in cui nella tv di Stato, in preda alla degenerazione della temperie politica, una dirigente viene trovata uccisa e il fattaccio è in odor di Palazzo. Coniuga l’atmosfera dei gialli americani con le strade e la vita di Palermo il nuovo La doppia vita di M. Laurent di Santo Piazzese (Sellerio): un delitto misterioso per il commissario Spotorno e per il suo compagno di indagini, il biologo Lorenzo La Marca.
La Toscana fa da sfondo ai due nuovi thriller di Luciano Simonelli Cento miliardi di dollari e I sette occhi della vita (Newton & Compton): entrambi scatenati dal passato che ritorna, un evento remoto - riconducibile agli anni del secondo conflitto mondiale, dei campi di concentramento, e dei giochi politici e economici tra le grandi potenze - sconvolge, a distanza di 40 anni le vite dei protagonisti.
Si muove a Milano, invece, l’ispettore Leonardo Grandi, il fortunato personaggio di Fabio Scaletti che ha appena pubblicato un nuovo caso Castigo in tre atti (Greco & Greco): uno spietato killer di prostitute si aggira per le strade della metropoli lombarda, sequestrando e seviziando le sue vittime prima di ucciderle.
Presentato al Salone anche il nuovo Domino di Diego Cugia (Lupetti/Manni), romanzo su cui si basa lo sceneggiato radiofonico di Radiodue in onda fino al 22 giugno: Lao Ching padrino delle Triadi cinesi progetta la creazione di una stirpe dominante in cui perpetrarsi eternamente: la fusione del DNA di Michelangelo, Dante e Huang Di, l’Imperatore giallo. L’obiettivo è clonare Domino, una bambina italiana e strappare il patrimonio genetico della Vecchia Europa.

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.4

ANTICIPAZIONI
…SEGUENDO IL FILO AZZURRO. 1 - Incontri

La spiritualità contemporanea, le sue molteplici manifestazioni, le vecchie e le nuove religioni, i miti e le epifanie del sacro di fine millennio: queste alcune delle suggestioni raccordate nel filo azzurro del Salone che colora il convegno del giorno d'apertura, giovedì (ore 18, sala gialla) con un dialogo tra teologi, filosofi, religiosi, coordinati da Gabriella Caramore, giornalista della trasmissione Uomini e profeti, di RadioRai. Tra i molti possibili argomenti di dibattito che il tema evoca, alcuni incontri "azzurri" emergono dal programma di incontri e presentazioni del Salone.
Si inizia con la presentazione del volume di Lidia Cavagnero Contro Celstino per Arti Grafiche San Rocco (giov. ore 14): una guida critica alla lettura del best seller La Profezia di Celestino che imperversa in Europa e in America, una confutazione appassionata da parte di una cattolica per mettere in luce gli "errori scientifici" e le incoerenze della New Age.
In occasione del decennale della morte di Alessandro Bausani, la Casa editrice Bahà'ì presenta Saggi sulla fede Bahà'ì (ven. ore 19.30), una riedizione del volume di Pausani, iranista e islamista di fama internazionale, che dopo aver condotto numerosi studi e conferenze in giro per il mondo abbracciò la fede Bahà'ì. Per chi volesse saperne di più sulla religione originaria della Persia ci sono i testi sacri Le parole celate e Il libro della certezza di Bahà'llàh (Editrice Bahà'ì).
Quali tavole della legge per il nuovo millennio? (sab. ore 11) è il titolo dell'incontro proposto da Edizioni Morcelliana: tra secolarizzazione e fondamentalismi, hanno ancora forza i Dieci Comandamenti su cui si basa da sempre il codice etico ebraico e cristiano? Don Enzo Bianchi, Paolo Ricca, pastore valdese e autore del volume Le dieci Parole di Dio, Paolo De Benedetti, docente di Giudaismo, Stefano Minelli, direttore della Morcelliana, e Gabriella Caramore animeranno il dibattito intorno all'argomento.
Una fotografia sulle problematiche religiose nella società contemporanea è anche Pescatori d'anime promosso da Avverbi Edizioni (sab. ore 11): il cyber-spazio sarà la nuova frontiera della fede? Streghe offrono sabba hi-tech, guru indù insegnano a volare con la forza del pensiero, veggenti vendono pronostici: Marco Merlini presenterà il volume Nuovi culti e Internet: un'analisi di 700 siti sulla spiritualità.
La Gallone Editore presenta i primi titoli della nuova collana L'Uomo e gli Infiniti (sab. ore 12) diretta da Elémire Zolla: da Papago Woman, un classico dell'antropologia sui riti degli indiani Papago, a Xuanzang, biografia di un monaco buddista del Sesto secolo, fino a Sui Troni d'Oro, sulla cultura indonesiana. Alla presentazione seguirà un'intervista ad Elémire Zolla della Televisione Svizzera Italiana.
Due incontri di particolare rilievo mettono l'accento sull'Ostensione della Sindone di questi giorni a Torino. Editoriale Giorgio Mondadori presenta La Sindone in alta definizione (giov ore 19.30), un incontro per mostrare al pubblico L'Uomo dei Dolori il video ufficiale dell'Ostensione '98 edito da Nova-T il volume La Sindone. Storia, immagini, scienza e fede: due opere che raccolgono una ricognizione delle recenti ricerche sul Santo Sudario. Le Edizioni San Paolo con Sindone viva: dibattito aperto (ven. ore 11), propongono, presentati dagli stessi autori, il Cd-Rom Sindone viva (500 videate e 400 immagini) e la videocassetta Golgota ora nona: Sindone, la scienza risponde.
Oltre alle pagine, le immagini, i video, anhce i fumetti si sono occupati della Sindone: Lo Scarabeo presenta, infatti, L'avventura della Sindone (giov. ore 12.30): uno sceneggiatore giovane come Manfredi Toraldo ma affiancato e supportato dall'esperienza di Alfredo Castelli, insieme a professionisti del disegno come Sergio Toppi, Giorgio Trevisan, Aldo Capitano, Giancarlo Alessandrini, Corrado Roi e Emanule Manfredi, e con un comitato di supervisione composto da monsignor Oreste Favaro, Franco Cardini, Franco Caresio e Giordano Berti, hanno dato vita ad un volume di fumetti originalissimo e accattivante, i cui disegni originali saranno esposti in una mostra allestita nello stesso spazio della presentazione.
Sull'argomento Sindone molte sono le novità editoriali. Toccare la Sindone (Zamorani editore) un libro con testo Braille e audiocassetta per consentire ai non vedenti di partecipare all'Ostensione '98. Il volume di Massimo Centini Alla ricerca del Sudario perduto (Daniela Piazza), un'indagine sulla storia della Sindone, tra crociati, documenti d'archivio, intrighi di corte. La Elle Di Ci ha appena varato la collana Sindone di Torino che raccoglie volumi scientifici, storici, religiosi, artistici e didattici, incentrati sul Santo Sudario. Il testo di Laura Borello Il Duomo di Torino e lo spazio sacro della Sindone (Priuli & Verlucca), ripercorre la storia della cattedrale dal XV secolo ai nostri giorni con un ricco apparato iconografico.
Last but not least, al Salone c'è anche il volume di Pierluigi Baima Bollone, il più noto sindonologo, Sindone: la prova (Mondadori): la dichiarazione e la spiegazione da parte dell'esperto sull'autenticità del reperto.

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.5


ANTICIPAZIONI
…SEGUENDO IL FILO AZZURRO. 2 - Novità editoriali


La multiforme spiritualità moderna dà origine ad un filone vastissimo di produzioni editoriali. Tra le molte proposte del Salone che orbitano intorno a questo tema il "filo azzurro" si intreccia intessendo una trama fittissima.
Innanzitutto le riflessioni sul ruolo della fede in questa fine millennio. Gualdo Gismondi ne parla in Religione fra modernità e futuro (Cittadella): una rilettura dei percorsi della scienza e della filosofia intorno alla religione, evidenziando come la ragione, con l'intento di affrettarne il declino, abbia costruito il rinnovamento della fede nella contemporaneità. Ne La Chiesa post-moderna Filippo Gentiloni (Donzelli) analizza proprio questo fenomeno di ritorno alla fede e alla Chiesa - le folle per il Papa, la devozione per luoghi e simboli del culto: è questa la nuova risposta alla generale richiesta di senso. Una grande capacità d'amare è, invece, la risposta di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig (Servizio Missionario Giovani) nel vecchio Arsenale Militare torinese, nominato dal Papa "l'amico fedele" di tutti i bambini abbandonati del mondo, indicato da Madre Teresa di Calcutta per il Nobel per la Pace, di cui Mondadori pubblica Meditazioni per il Nuovo Millennio.
Angolazione particolare quella di Figlie di Abramo. Donne e religione (Guerini e Associati) curato da Maria Assunta Sozzi Manci: come trovare un'interazione costruttiva tra le divergenze etiche che costituiscono i comportamenti quotidiani tra le "figlie di Abramo", le donne di religione ebraica, cristiana e islamica, nelle moderne società multietniche?
Tra le riletture delle vicende bibliche ecco La più bella storia di Dio (Mondadori): un racconto che inizia 3300 anni, narrato con chiarezza e efficacia da alcuni studiosi, attraverso le risposte a domande come chi è il Dio della Bibbia? Perché scelse Mosè e il popolo di Israele? E chi fu Gesù? Perché i primi cristiani lo riconobbero come Figlio di Dio?
Della parola evangelica parla Sergio Quinzio in I Vangeli della domenica (Adelphi): contro l'assuefazione alle omelie, un recupero del senso più puro del Nuovo Testamento.
Anche Alberto Maggi affronta i numerosi ostacoli della lettura dei Vangeli in Come leggere il Vangelo e non perdere la fede (Cittadella), con un approccio che cerca di risolvere non solo i problemi dei credenti ma anche quelli degli scettici.
Molte sono le proposte editoriali che tornano proprio alla figura del Cristo e alla storia di Gesù. Per Sperling & Kupfer è appena uscito Uomo fra gli uomini di Frei Betto, uno dei più autorevoli esponenti della teologia della liberazione che racconta Gesù come personaggio in carne e ossa, annullando la distanza tra terreno e sublime, naturale e soprannaturale, per restituirgli, con grazia, le qualità di giustizia, libertà, e solidarietà.
Di tutt'altro tenore è il volume di Jacques Dusquesne Il vero Dio di Gesù (Piemme), un'appassionata critica alle distorsioni che la Chiesa nei secoli ha apportato al messaggio di Gesù: un'invocazione al ritorno di un Dio non di sacrifici, lacrime e sangue, ma più umano, laico quasi, la cui essenza più profonda è l'amore e non l'onnipotenza.
In Gesù contro Cristo (Simonelli) Pier Carpi riscrive il Vangelo capovolgendone l'ottica: Maria è un'adolescente sconvolta da un evento mitico e magico, Gesù è un bambino scontroso capace di miracoli ma anche di sortilegi, Giuda tradisce per colpa di troppo amore, Pilato perseguitato da incubi alla fine della vita scopre nel Cristo la verità che ha sempre cercato…
In Erodiade e Gesù (Luciana Tufani) Giuliana Pistoso segue le origini dei riti misterici, delle antiche forme di culto, riesaminando, in una personale chiave di lettura i Libri Storici dell'Antico Testamento per approdare ad un'insolita interpretazione della vita e della predicazione di un giovane profeta tanto misterioso e storicamente sfuggente quanto Gesù il Nazareno.
Per un panorama sulle novità editoriali di impronta religiosa e spirituale, oltre alle diverse pubblicazioni della casa editrice Il Leone Verde, che pubblica scritti poco noti di Padri della Chiesa, mistici, asceti e maestri spirituali anche di tradizione orientale (uno sguardo particolare va rivolto alla Biblioteca dell'anima, con scritti brevi in versione integrale), c'è la Vita di Maometto (Luni) di P. Henry Delaporte che dedicò la maggior parte della sua esistenza a studiare la cultura del mondo Islamico: nel suo testo ha ricostruito i momenti fondamentali della cultura del primo periodo dell'Egira, dalle rivelazioni di Allah alle battaglie di Medina e della Mecca.
Nella collana L'Uomo e gli Infiniti diretta da Elémire Zolla (Gallone Editore) troviamo I mondi degli Sciamani, una raccolta di saggi sui santoni siberiani, Papago Woman di Ruth Underhill racconta dal di dentro i rituali di fertilità, di guarigione, le cerimonie di guerra, le iniziazioni femminili della tribù indiana meno nota agli stessi americani, e infine Xuanzang vita di un monaco buddista seicentesco.
In tutt'altro ambito si muove invece Brian Bates nel suo La saggezza di Avalon. Alle fonti del pensiero celtico: una descrizione dei momenti chiave della tradizione spirituale e dello sciamanesimo celtico e anglosassone, singolarmente apparentabile alla visione del Tao orientale e alle tradizioni degli indiani d'America. E, a proposito di Tao, è appena uscito il Manuale di sopravvivenza nelle organizzazioni di Vahn Rhopa, il cui sottotitolo recita Il manifesto del taoismo aziendale e manageriale.


Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.6


ANTICIPAZIONI
…SEGUENDO IL FILO ROSSO. 1 - Incontri


Il fil rouge del Salone si insinua e indaga nella nuovo produzione letteraria italiana, con uno sguardo privilegiato allo strumento fondamentale, di rinnovamento o di continuità: il linguaggio. Intorno al convegno di domenica Il sapore della lingua. Quale italiano nei romanzi e racconti di fine secolo, in cui un consesso di autori italiani provenienti dalle più diverse esperienze, coordinati da Paolo Mauri, apporterà un nuovo contributo ad un dibattito, che è figlio di una "questione" di origine ormai remota, sono fioriti alcuni incontri che sembrano poter aggiungere ancora suggestioni e informazioni.
In Dai un'idea allo scrittore (ven. ore 16.30) organizzato da Addictions, l'istrione Andrea G. Pinketts (che ritroviamo anche nella presentazione del suo ultimo Il conto dell'ultima cena, sab. ore 18) e il solitario Stefano Massaron si sfideranno in un duello all'ultima parola, forti delle loro differenti "scritture": come si "risponde per le rime" nel Duemila? Nell'incontro presentato da Marsilio La New Wave letteraria torinese (sab. ore 16.30) saranno, invece, presentati alcuni romanzi di giovani autori di Torino per fotografare mode, stili, linguaggi e tematiche della narrativa emergente di una città che riemerge: da Rossenotti, l'esordio di Enrico Remmert, a La negligenza di Enrico Pellegrini, dodici feste nelle notti brave si una Torino che sembra New York, fino a Cardiofitness della giovane Alessandra Montrucchio, ambientato in una palestra.
Tra le influenze principali dell'uso della lingua, c'è di certo anche quella della musica e della forma canzone: per questo sembra camminare sul filo rosso anche Contaminazioni. Letteratura e musica, tra segreti dialoghi e manifeste alleanze organizzato da In-Edito (dom. ore 19.30): con Omar Pedrini, leader dei Timoria e star dei giovanissimi e Andrea Demarchi, autore di Sandrino e il canto celestiale di Robert Plant, dialogheranno con giornalisti e editori per fare il punto sulle interazioni tra le due arti e sulle aperture del mercato al fenomeno (autori che scrivono canzoni, cantanti che scrivono libri). Un esempio di innovazione è sicuramente la scrittura del giovane Alessandro Boffa e del suo Sei una bestia, Viskovitz (dom. ore 19.30): una lumaca con due sessi, un pappagallo che parla d'amore, un ghiro dai sogni erotici, un cane buddista… il protagonista è ognuna di queste bestie. Esilaranti metamorfosi per un linguaggio metamorfico.
Ancora Addictions propone Embrioni (lun. ore 11), letture in pillole di racconti tratti dall'antologia Embrioni, prime prove di scrittori in cui gli autori si cimentano nella difficile prova di leggere ad un pubblico i loro racconti: la prova del 9 del linguaggio?

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.7


ANTICIPAZIONI
…SEGUENDO IL FILO ROSSO. 2 - Novità editoriali


Tra le moltissime novità editoriali di narrativa italiana, alcune sembrano particolarmente rilevanti per il dibattito sulla questione della lingua o mettono in evidenza nuovi talenti, nuove scelte narrative, nuove tendenze.
Innanzitutto l'ottima fotografia di temi, tendenze, protagonisti del nostro Novecento letterario, studiato nel rapporto tra l'opera e il suo pubblico, di Paolo Mauri in L'opera imminente (Einaudi).
Importante è anche l'ultimo lavoro di Franco Fortini, Breve secondo Novecento (Lupetti), trentasei ritratti di autori (e problemi) del nostro tempo, da Arbasino a Manganelli, da Sanguineti a Zanzotto.
Ancora due antologie, ma di tutt'altro genere: 50 racconti brevi brevi (Ellin Selae) a cura di Chiara Berlinzani, una raccolta di short-short stories di autori italiani pescate in Internet (dove si giocherà tra non molto l'ultima battaglia del linguaggio); e Humus (Addictions) che raccoglie le prove di scrittori italiani (Santacroce, Pinketts, Montanari, Caliceti e altri) che rivisitano scrittori latini (Apuleio, Virgilio, Cicerone e altri): un confronto da non perdere. E se risalire alle origini è uno dei migliori procedimenti per indagare il nuovo, sembra particolarmente importante il lavoro di Raffaele La Capria nel suo ultimo Napoletan Graffiti (Rizzoli): il DNA letterario della metropoli partenopea visto al microscopio da uno dei suo figli: dal Seicento alla Ortese, dai due Rea a Patroni Griffi, e poi le tracce del folklore e delle mille culture che sono passate per il porto di Napoli.
È una raccolta "circense" quella di Alessandro Baricco, non più schierabile tra i giovani: Barnum 2 è il resoconto di uno sguardo attento, da dietro le quinte, del grande show dei nostri tempi.
Tra i giovani talenti due esordienti: Marco Drago L'amico del pazzo (Feltrinelli), quanto di più lontano dal cannibalismo, dal pulp e dal gergo metropolitano; e Massimo Cacciapuoti che con Pater Familias (Castelvecchi) sta facendo man bassa di critiche positive: un "ragazzi di vita" degli anni Novanta, una fotografia della lotta per la sopravvivenza nelle strade di Napoli. Tra i non esordienti da segnalare Un uomo che forse si chiamava Schulz (Piemme), un racconto disteso lungo tutto il secolo, inseguendo la figura reale di di Shultz, e, in anteprima al Salone, Residui (Addictions) di Stefano Massaron: linguaggio serrato, veloce, tenebroso per scoprire il risvolto orrifico della reatà.
Dai cattivi ragazzi alle cattive ragazze, una segnalazione va fatta anche per Benzina di Elena Stancanelli (Einaudi): un amore on the road fuori dagli schemi. Cattiva ragazza per eccellenza Isabella Santacroce pubblica Luminal (Feltrinelli): due ragazze diciottenni, un'adolescenza furibonda, sull'asfalto notturno… e il linguaggio va in frantumi, evocato come il Verbo, traslocato, dice l'autrice, dalla bocca al resto del corpo, e soprattutto al sesso.
E dai giovani esordienti ai titani, è appena uscita la splendida pubblicazione del Nobel, peraltro presente in più incontri al Salone, Dario Fo con Marino libero! Marino è innocente! (Einaudi): "centoventi bugie" del pentito Marino, e poi disegni, scarabocchi, schizzi, appunti.

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.8


ANTICIPAZIONI
…SEGUENDO IL FILO VERDE - Incontri e novità editoriali


L'immenso serbatoio della cultura sudamericana in cui da non molto l'Europa si è tuffata per attingere suggestioni e insegnamenti è al centro del dialogo sul palco dell'Auditorium, sabato alle ore 15 con Gianni Minà che fa da padrone di casa agli ospiti provenienti da ogni angolo e da ogni "sapere" del continente latinoamericano: dal Nobel Rigoberta Menchù al cubano Miguel Barnet, da Frei Betto all'avventuroso Daniel Chavarria, all'"agitatore culturale" Paco Ignatio Taibo II, fino a Paloma Amado, figlia del grande vecchio della letteratura brasiliana e depositaria di tutti i suoi segreti di scrittore e di uomo.
Per sentir parlare di Sud America, indagando nel programma del Salone, altri appuntamenti si colorano di verde, il colore del serpente piumato della mitologia amerinda.
La presentazione a cura di L'U-Unità Editrice Multimediale delle due video-interviste, racconti in immagini, che Gianni Minà a fatto alla Menchù, Storia di Rigoberta (dom. ore 11.30): una ricostruzione della lunga lotta per la difesa dei diritti del suo popolo, i maya guatemaltechi, e di tutti gli indios americani fino al raggiungimento del tavolo di lavoro dell'ONU e del Nobel per la Pace nel '92. Da non perdere, alla presentazione del grande progetto Mondo 3 per un Museo dell'Uomo Digitale (dom. ore 12) organizzato da Rai Educational, insieme a grandi nomi della cultura internazionale come Ilya Prigogine e Tahar Ben Jelloun, c'è anche Carlos Fuentes, scrittore e critico panamense, che ha vinto il premio Cervantes, il più grande riconoscimento della letteratura in lingua spagnola.
Sperling & Kupfer presenta la collana Continente Desaparecidos (dom. ore 13) in cui sono appena stati pubblicati, (oltre ai volumi di Frei Betto, ricordati già nei comunicati sulle novità "azzurre") Giorni e notti d'amore e di guerra di Eduardo Galeano, diario di ricordi e riflessioni alla maniera originalissima del grande narratore uruguaiano, Il mistero di San Andrés di Dante Liano, affresco suggestivo tra mito e storia, e Il Papa e Fidel di Gianni Minà da un punto di vista contro corrente i motivi del viaggio del Papa a Cuba.
Poi, ancora, la presentazione a cura di edizioni e/o del volume Le irregolari di Massimo Carlotto (dom ore 16.30), il primo romanzo italiano che racconta cosa è avvenuto ai desaparecidos in Argentina e in Cile: la storia delle madri e delle nonne di Plaza de Mayo e della loro coraggiosa battaglia.
Tra le novità sudamericane segnaliamo quattro volumi freschi di stampa, tutti da Feltrinelli: Amazona di Sérgio Sant'Anna, crimine e passione a Rio de Janeiro, tra feuilleton e telenovela, Il tempo di Blanca della cilena Marcela Serrano, un romanzo per voce sola, ambientato a Santiago nel post-dittatura, l'esclusiva mondiale Prima di morire a firma niente di meno che di Ernesto Guevara, un libretto di citazioni, le letture preferite del Che e due sue poesie inedite. E a proposito di poesie dall'Avana: L'isola che canta. Giovani poeti cubani a cura di Danilo Manera: cent'anni dopo Guantanamera, il ritmo dolce e amaro di un'isola che sogna, nonostante tutto

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.9

ANTICIPAZIONI
...SEGUENDO IL PERCORSO '68 - '98 - Incontri e novità editoriali

I trent'anni del Sessantotto si fanno sentire anche al Salone.
C'è un filo che collega incontri e novità editoriali che ci ricorda che sono passati 3 interi decenni dalla rivoluzione studentesca.
Apre il dibattito Alfredo Guida Editore con Contro il Sessantotto, le macerie di un'utopia (giov. ore 16.30, spazio autori B), presentazione del volume omonimo del giovane filosofo Alberto Giovanni Biuso, in cui con un'ottica originale ripassa in esame, in confronto col presente, i frutti ambigui di quella stagione. Ne parlano con l'autore Marcello Veneziani, Paolo Macry e Eugenio Mazzarella.
Il libro di Pino Rea Primo Maggio. Storie di Sessantotto e dintorni dà il titolo all'incontro di Colonnese Editore (ven. ore 18, spazio autori B), un romanzo con tre protagonisti figli del '68, costretti a rileggere il proprio passato e le proprie scelte, quando l'illusione ha cominciato a stemperarsi.
Per conoscere il senso di quell'esperienza da parte dei protagonisti c'è l'incontro I grandi ci sembrano tali solo perché siamo in ginocchio... Alziamoci! (dom. ore 11, sala blu) organizzato da Rizzoli, che ruota intorno a Lettera a mio figlio sul Sessantotto di Mario Capanna, presente insieme a Luigi Ciotti, Lella Costa e Roberto Vecchioni: la domanda a cui si cercherà di rispondere è "a cosa è servito il '68?", soprattutto alla luce del fatto che i figli di allora sono ormai padri di figli che le statistiche definiscono senza ideali né ideologie.
E, a proposito di figli del '68, ecco la nuovissima antologia Il '68 di chi non c'era ancora (Rizzoli) a cura di Raul Montanari: una squadra di scrittori "giovani" (da Tiziano Scarpa a Aldo Nove, da Rossana Campo a Giuseppe Caliceti, fino a Carlo Lucarelli), undici voci che hanno inventato una loro idea di quell'anno fatale: storie e aneddoti fantastici, mini autobiografie retroattive. Editori Riuniti pubblica, invece, due volumi di saggistica: I movimenti del 68 in Europa e in America di Peppino Ortoleva, ricostruzione dei tratti comuni della protesta studentesca a livello mondiale, e Dizionario del '68 di Antonio Longo e Giommaria Monti, un mosaico complessivo di nomi, fatti, luoghi e idee.
Un punto di vista soprattutto filosofico-economico è quello di Pasquale Voza in A un passo dal cielo (Datanews), che indaga i mutamenti "pratici" della società, il tentativo di ridefinizione dei soggetti capaci di mettere in discussione l'egemonia capitalistica. Per avere un quadro soprattutto della genesi del '68 ecco La prospettiva del '68. Una forma di vita e di coscienza politica di Giulio De Martino. Di respiro internazionale il volume pubblicato da Giunti Il '68 di Marie-Claire e Henry Rey per non dimenticare che tutto è iniziato nei campus universitari con il movimento razziale e la guerra in Vietnam, per divenire poi protesta studentesca senza confini, contro l'ordine sociale, la guerra, la famiglia, il conformismo.
A margine segnaliamo 100 titoli. Guida ragionata al femminismo anni Settanta (Luciana Tufani): tutto quello che avreste voluto sapere sul femminismo ("rottura politica" del Sessantotto) e non avete mai osato chiedere.

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.10

ANTICIPAZIONI
...SEGUENDO IL PERCORSO DI FRANCIA 98 - Incontri e novità editoriali

Siamo ad un passo dai Mondiali. Molti sono già "nel pallone". I libri, specchi della realtà, seguono fedelmente le passioni e i desideri. Per questo c'è anche un itinerario da "90° minuto".
Innanzitutto La poesia del calcio (giov. ore 21, Sala blu) organizzato da Einaudi. Ci saranno Roberto Bettega, Claudio Sala, VIncenzo Cerami, Dino Zoff, Piero Chiambretti e Fernando Acitelli, autore di La solitudine dell'ala destra: 185 immagini di giocatori che hanno fatto la storia del calcio, ritratti in versi di un manipolo di eroi del nostro immaginario collettivo, ovvero, come dice Cerami, "un calcio al pallone per mandarlo nell'orto accanto, dove un tempo si coltivava la poesia".
Rizzoli presenta la rivista Panta Calcio (sab. ore 11, spazio autori C) diretta da Sandro Veronesi: una raccolta di testimonianze, racconti, poesie, frammenti, interviste e riflessioni sul mondo del calcio da parte di critici, poeti giornalisti, dall'Italia e dal resto del mondo. E se si fa un salto allo stand della Libreria dello Sport si incontra, in anteprima, Il libro azzurro (sab. ore 11): una storia completa della nostra nazionale di calcio.
Al Salone arriva anche un pezzo imperdibile per gli appassionati del genere (e chi non lo è, almeno un po'?): World Cup, la raccolta completa di tutti gli albi di figurine Panini, con testi in sei lingue, presentata insieme a Storie e miti dei mondiali di calcio (dom. ore 18, spazio autori C), in cui due firme del giornalismo sportivo come Gianni Minà e Darwin Pastorin hanno ripercorso tutte le edizioni dei mondiali, dal 1930 a oggi, con commenti tecnico-sportivi e cornici di costume.
Minà e Pastorin, due autorità, sono anche i protagonisti della presentazione del volume Baggio ti ricordi quel rigore allo stand Donzelli (dom. ore 19).
E, oltre alle novità già citate, si aggiungono Il goldengol del ferroviere (Transeuropa) di Carlo D'Amicis, un romanzo "salingeriano" sulla Juventus, il calcio e la disoccupazione giovanile; calcio e disoccupazione sono anche il bersaglio della comicità irresistibile di Zap & Ida in Goal! (Comix), tra giochi di parole e calembour; Mondiali! La più grande storia d'amore mai raccontata (Digamma) a cura di Mario Corte e Massimo Di Pietrantonio, con una presentazione di Nando Martellini è, invece, una piccola enciclopedia del calcio mondiale ma anche romanzo sportivo-amoroso.
E come succede negli amori veri, c'è un addetto ai lavori che mette alla prova la nostra passione: Marino Bartoletti, il "baffo" autore di Quelli che il calcio, ha preparato un quizzario dal titolo Chi ha rubato la Coppa Rimet? E altri 999 quiz sui Mondiali (Mursia): domande classificate con diversi punteggi a seconda delle difficoltà per misurare la propria conoscenza e prepararsi all'evento ormai alle porte.

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N.11

ANTICIPAZIONI
AREA RIVISTE, TITANIC E ASTRONAVI

Anche il mito Titanic non manca al Salone, o forse è meglio dire neanche il Salone sfugge al Titanic.
In primo luogo, l'Area riviste del Salone supervisionata da Gianfranco Fontana della Book & Book e disegnata dallo studio di architettura Elastico, che si presenta come un transatlantico lungo 70 metri e alto 10: 1 km e mezzo di tubi per impalcature, 10 metri cubi di polistirolo, 100 metri di stoffa, 900 metri di rete, 200 metri di tavole. Accanto, un immancabile iceberg e un'esposizione di arredi di veri transatlantici, messi a disposizione dall'emporio marinaresco "Il Capitano". L'equipaggio dell'area indossa giubbotti di salvataggio e dagli oblò spuntano i volti di Leonardo Di Caprio e della Winslet. La leggendaria orchestrina sarà reincarnata dal gruppo diretto dal maestro Guido Donati che suonerà ogni giorno musiche del film e brani ispirati alla navigazione. Giovedì alle ore 16 sarà il momento del doveroso varo con una regolamentare bottiglia di champagne e una madrina d'eccezione, la minuta Luciana Littizzetto conduttrice della trasmissione radiofonica Titanica...
Il Titanic si ritrova anche in molte novità editoriali. Innanzitutto il libro back-stage del film Titanic di James Cameron edito da Piemme, accompagnato da una videocassetta in cui il regista ha documentato la lavorazione della ricostruzione cinematografica. Poi c'è Il Re del mondo. Storie, record e leggende del Titanic di Antonello Sarno (Il Castoro): tutte le storie che hanno accompagnato il film più costoso e più visto della storia del cinema che dalla frase di Di Caprio sulla prua della nave ("sono il Re del mondo") ha portato Cameron fino alle 11 statuette della Notte degli Oscar. Sotto lo pseudonimo di Jonathan Fly un giornalista italiano ha scritto la prima biografia del giovanissimo Di Caprio: tutto quello che si vorrebbe sapere sul bel Leo è svelato in Il re del mondo (Mondadori).
E per rimanere in tema di cinema, che va a braccetto con la letteratura ormai da un bel pezzo, vanno segnalati anche gli incontri alla Scuola Holden (giovedì, venerdì e sabato del Salone, a partire dalle ore 21.00), con letture, interpretazioni e chiacchierate intorno a Il grande Gasby di Francis Scott Fitzgerald, con cinefili, scrittori e critici, da Sandro Veronesi a Luca Scarlini, fino a Gabriele Vacis.
Allo stand della Canal Editrice, invece, Ettore Pasciulli presenta Milano Cinema Prodigio (sab. ore 17): il ruolo di Milano nel cinema italiano, dal grande Luchino Visconti, dai pionieri, gli studios, i locali fino ad arrivare ai nuovi filmaker esportati ad Hollywood. Uno sguardo da dietro il grande schermo lo dà anche Vieri Niccoli, ex capo ufficio stampa della Paramount, in Tutto esaurito (Filema) svelando i retroscena, i drammi, gli amori e le paure dei volti più amati, da Anna Magnani a Jerry Lewis. Di taglio storico è, invece, Il cinema in guerra. Arte e propaganda 1940/1944 di Mino Argentieri (Editori Riuniti): la guerra immaginata dai cineasti italiani.
Per gli appassionati del genere, ma non solo, arriva al Salone anche Io sono Spock di Leonard Nimoy, la biografia del più amato personaggio di Star Trek, e la nuova edizione di Ubik di Philp K. Dick, entrambi da Fanucci: due cult della fantascienza sul grande schermo. Da non perdere anche la biografia Spike Lee (Il Castoro) di Fernanda Moneta: un ritratto di uno dei registi più agguerriti e più amati della nuova generazione.

Torino, 20 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 12

E ADESSO...INAUGURIAMO!

Il consueto clima da festa d'inizio si fa sentire presto nella Galleria dei visitatori. Prima fra tutte, quando il Salone è ancora quasi deserto, arriva una Marella Agnelli estiva e sorridente, che inizia da sola il giro dei padiglioni, alla ricerca, in particolare, del sistema di dettatura vocale da microfono o del programma che consente di trasferire una registrazione su magnetofono in testo. Non la trova, ma la Gallery la fa felice con un software per l'apprendimento dell'inglese con il riconoscimento e la correzione vocale della voce dell'allievo. E mentre esce la signora Agnelli, poco per volta si raccolgono i nomi delle presenze illustri. Tra i primi Jean Bernard Merimée, Ambasciatore di Francia a Roma, accompagnato da Chantal Colleu du Monde, responsabile culturale dell'Ambasciata e dal Console di Torino Harve Bouché. Walter Veltroni, trattenuto a Roma dagli impegni sopraggiunti, viene rappresentato da Alberto La Volpe, sottosegretario ai Beni Culturali. Il giro inizia quando arrivano le tre autorità della Fondazione, Enzo Ghigo, Presidente della Fondazione e della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, Presidente della Provincia e Valentino Castellani Sindaco di Torino. Intorno a Guido Accornero iniziano il viaggio inaugurale nell'oceano Salone molte autorità del mondo politico e culturale, dall'assessore regionale Giampiero Leo al vice sindaco Domenico Carpanini, all'ex sindaco Agnese Cattaneo Incisa, da Valter Giuliano assessore alle Risorse della Provincia a Renato Cigliuti, direttore agli affari generali del Comune, e poi ancora Diego Novelli, Vincenzo Cerami, Angela Padellaro del Ministero dei Beni Culturali, Edmondo Berselli, Romilda Bollati, Adalberto Chiesa, Romano Montroni e molti altri. Si parte con lo spazio della Città di Torino (1° pad.) dove sentiamo i suoni radiofonici de "Il ruggito del Coniglio" (bentornati!): è la Rai che si accaparra l'attenzione degli ospiti con lo spazio di RAI Sat. Al Ministero dei Beni Culturali le autorità si alternano divertiti nel salire su un podio di plexiglass: sul leggìo è appoggiata la riproduzione di un libro di musica, e un semplice passo sulla pedana avvia l'esecuzione della Nona di Beethoven. Passaggi rapidi con trionfo di flash e foto di gruppo, strette di mano e calorosi onori di casa alla Burgo, da Rizzoli (che regala agli ospiti l'ultimo volume di Enzo Biagi Ma che tempi). Il respiro si fa europeo a France Edition dove l'Ambasciatore fa gli onori dicasa. Alla Provincia di Torino la scritta Zai.Net provoca la curiosità di La Volpe. Un'iniziativa per i giovani, viene spiegato. E si vede: tutto il Salone è già pieno di studenti, pienamente coinvolti nel meccanismo come se al Salone ci fossero nati. E La Volpe: "Quanto pagano i giovani per venire al Salone?" Poi davanti all'allestimento del Titani-Area riviste scoppia in una risata: "Chissà se verranno qui i giovani verranno anche se non c'è Di Caprio!"
Dopo una lunga pausa presso Mondadori, il gruppo viene guidato ai fastosi panneggi orientaleggianti della Regione Piemonte. Ghigo spiega a La Volpe che in questo spazio si cerca di coinvolgere tutte le associazioni culturali della Regione. "Non potremmo fare diversamente - aggiunge - con un Assessore come Leo, ecumenico al 100%". Davanti all'allestimento in cui si racconta il restauro della Reggia di Venaria, La Volpe esprime lo stesso entusiasmo che ha sempre manifestato anche Veltroni per lo splendido edificio da recuperare. Poi aggiunge: "Il problema, però, è sempre in che cosa poter trasformare questo patrimonio. Come gestirlo, una volta reso funzionante". Ancora una sosta di fronte alle due aziende AAM e AEM, "l'acqua e la luce della città" dicono i padroni di casa, dove è esposta la fontanella con la testa di toro. Verso il Caffè Editoriale, per la Conferenza Stampa, dopo una pausa alla bella Biblioteca Ideale che raccoglie le novità editoriali, facciamo una stima del percorso: circa 2 chilometri in meno d'un'ora.

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 13


Conferenza d'apertura

"Benvenute al Lingotto a tutte le autorità e una particolare gratitudine a Guido Accornero che ha inventato e sostenuto la formula Salone e con questa edizione, che come già si vede dall'esposizione, ha rafforzato ancora di più le attrattive e la visitabilità" così dà il via alla conferenza stampa di apertura dell'undicesima edizione del Salone del Libro Riccardo Sartoris, Presidente di Expo 2000. Al tavolo, insieme a Enzo Ghigo in rappresentanza delle tre istituzioni che guidano la Fondazione, Carlo Poggio, Presidente di Prosa, Guido Accornero, patron del Salone, Alberto La Volpe, sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali, c'è anche Dacia Maraini, in rappresentanza del comitato culturale della manifestazione. Ghigo, portando il saluto dei tre enti, ha ribadito più di una volta l'impegno delle Amministrazioni a sostenere in maniera sempre più determinata quello che è uno degli eventi più importanti della regione e della città. "Rivisitando, pochi giorni fa, la formazione del Consiglio di Amministrazione della Prosa, società d'esercizio della Fondazione, si è voluto solo dare linfa nuova alla manifestazione, per darle ancora più sviluppo. Guido Accornero al quale va il merito di aver ideato e portato avanti il Salone fino al successo che ha oggi, continua e continuerà ad aver tutto il nostro appoggio." E dopo aver illustrato le novità, tra cui le sale spostate dal Centro Congressi ai padiglioni "su richiesta degli stessi espositori, affinché tutta la vita del Salone si svolga nello spazio espositivo", Ghigo ha ribadito: "per mettere a tacere tutte le polemiche, ribadisco il sostegno al Salone è totale. E aggiungo che alle allusioni a Milano come nuova sede che ogni tanto si trovano tra le pagine dei giornali, io dico no. Il Salone rimane a Torino, in questa città che da Venaria all'Ostensione, sta vivendo il suo Rinascimento, aprendosi sempre più all'internazionalità" Internazionalità dimostra l'arrivo all'inaugurazione dell'ambasciatore francese Jean Bernard Merimée, che ricorda brevemente come la presenza di France Edition ("che punta soprattutto su tascabili, avanguardia e multimedialità") al Salone sia la testimonianza di una collaborazione intensa tra Francia e Italia sul terreno della cultura ("due antiche civiltà come le nostre non possono che incontrarsi su questo terreno, innanzitutto"). Guido Accornero passa la parola a Dacia Maraini, "è stato un suo suggerimento" dice il patron "quel meraviglioso spazio colorato e pieno di attrattive che è lo spazio Under 16, dove si svolgeranno 150 laboratori di lettura e scrittura in 5 giorni." "Sono fermamente convinta che si debba partire proprio dalla giovinezza" dice Dacia Maraini "dal momento in cui si hanno i primi rapporti, fisici, carnali, l'incontro con le pagine. E lì che bisogna spiegare che chi legge entra in una storia, la riscrive, moltiplica la propria realtà e la propria fantasia." E a parlare di libri viene voglia di tirarli fuori, i libri. Così Accornero presenta il libro del decennale: una raccolta dei migliori convegni di dieci edizioni di Salone. "Sono della teoria dell'ottimismo. Questo volume dimostra quanto è stato fatto. I 300 incontri in programma dimostrano quanto si sta facendo. E, come suggeriscono i nostri fili tematici, sono convinto che questo Salone abbia stoffa." Poi legge un passo di una lettera di un amico del Salone: "Si spengano le luci, tacciano attori, comprimari e attrezzisti. I riflettori si accendono sul grande spettacolo del Salone, che è di Torino, al di là di qualsiasi dubbio." Chiude la conferenza Alberto La volpe, che fa le veci di Veltroni trattenuto a Roma dai problemi di Governo delle ultime ore. "La mia presenza è un segno di appoggio completo del Governo alla manifestazione e a tutte le operazioni che promuovono la lettura. Promozione che Torino svolge sia come sede di alcune delle più importanti case editrici sia con il Salone che oggi inauguriamo. La promozione della lettura che il Governo intende sostenere non riguarda solo la dimensione educativa e scolastica, ma una strategia più generale: dai corsi di lettura, ai corsi per bibliotecari (d'intesa con la Pubblica Istruzione), accessibilità alla lettura anche contando sulla televisione, che è comunque un canale privilegiato per interagire con i giovani. Secondo i dati dell'ultima ricerca Istat sulla lettura il 43,8 % degli italiani ha letto un libro nel corso del 1997. Non può bastare. Il Governo vuole puntare sulle Biblioteche. Nell'ultimo DPEF, per la prima volta, siamo riusciti a strappare un riferimento alla politica di sostegno della lettura. È una sola riga, ma è d'oro. Nella Finanziaria ci sarà un fondo destinato ai comuni che vogliono rimodernare o aprire biblioteche. Poi c'è il piano d'azione Biblioteca 2000, per sollecitare i Comuni al potenziamento delle biblioteche, alla formazione dei bibliotecari: una rete diffusa di accoglienza ai lettori e a quanti lo vogliono diventare. E poi ci sono i patti territoriali da impostare con un riguardo particolare per la creazione di infrastrutture, le bibliomediateche. Infine, c'è il disegno di legge sul libro e il primo nucleo di norme della commissione dei Beni Culturali e del Dipartimento di informazioni editoriali: la disciplina del prezzo fisso per favorire gli investimenti in strutture di vendita medio-piccole e gli sgravi fiscali di acquisto dei libri non scolastici agli insegnanti, per sottolineare che deve cambiare anche il ruolo educativo della scuola, che bisogna innanzitutto ricordarsi che la lettura à passione, ed è questa motivazione che va trasmessa agli allievi. Solo così arriveremo al 2000 senza essere in ritardo. Anche attraverso la lettura passa Maastricht."

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 14


Matematica, Savoia, psyco-triller

Si è parlato di storia durante i primi incontri del Salone. La professoressa Maria Gemma Gallino è risalita fino ai babilonesi (1700 a.C.) nel tentativo di ricostruire il "mistero" e la "magia di una radice", la radice quadrata, inseguendone interpretazioni ed applicazioni attraverso i millenni (Sp. autori A, ore 11). L'iniziativa era organizzata dall'Associazione Subalpina Mathesis nell'ambito di "Leggere di matematica", progetto per la promozione della cultura scientifica nelle scuole superiori.
Di storia più recente discutevano intanto Andrea Casalegno, redattore de "Il sole 24 ore" e Alberto Caracciolo, storico e giornalista, presentando, con Mirella Serri de "La Stampa" e gli autori, i due libri "Maledetti Savoia" di Lorenzo Del Boca e "Savoia" di Enrica Roddolo, editi da Piemme (sp. autori C, ore 11). Quale è stato il ruolo dei Savoia nella Storia d'Italia? Esiste o no, oggi, un problema politico circa il rientro degli eredi in patria? Caracciolo conferma, nel corso del dibattito, quanto già detto da Casalegno: "Come privati cittadini essi godono dei normali diritti civili: imporre loro l'esilio facendogli scontare le colpe, sicuramente esistenti, dei padri, sarebbe ingiusto ed inutile; il loro rientro non comporta nessun rischio per la repubblica".
Un libro anche al centro dell'incontro "Antropologia del male" (sp. autori B, ore 11).Laura Rangoni, editrice, e Morena Beltrami hanno presentato il volume di Alex Fredman "La stirpe dei dannati" (Laura Rangoni Editore), psyco-triller che mette a nudo e denuncia paure ed aberrazioni degli uomini verso ciò che viene considerato "diverso". "I 5 personaggi" ha spiegato la Rangoni "vivisenzionati dall'autore nella loro intimità nascosta, sono i prodotti malvagi della nostra società; sono anime contorte, senza legge né futuro, che alzano lo sguardo e si vendicano contro chi le ha create".

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 15


MA A CONTI FATTI, A COSA SERVE ?


Allo spazio RAI, la diretta per Lampi di primavera (RadioTre) vede come protagonista il Salone del Libro, con i pareri e soprattutto le polemiche che nascono intorno alla sua apertura. Un Salone ripetitivo, senza nuove idee? Risponde Sandro Ferri: "Mi chiedo se sia il Salone, o se piuttosto non siano gli Editori a non averne". Aggiunge Mario Baudino: "Il Salone deve essere salvato dalle attese che si riversano su di esso". E allora che cos'è il Salone del Libro? "Il Salone serve a mettere a contatto libri e persone. Tutto il resto è contorno". Guido Accornero: "Non è la Croce Rossa dell'editoria". Ferri: "Soprattutto per la piccola e media editoria resta uno spazio importante". Promuovere il libro o promuovere la lettura ? Accornero: "L'editoria è in crisi perché è in crisi la lettura. E la promozione della lettura deve avere come destinatari i giovani". "La Festa del Libro - dice Ferri - ha avuto un ritorno commerciale. La promozione della lettura è un'altra cosa. Nemmeno il Salone può fare più di tanto su questo, però qualcosa lo fa".

ZAI.NET

E' nato! Si chiama Zai.net Work ed è il primo network multimediale scritto e voluto dagli studenti e per loro gratuitamente in distribuzione in tutte le superiori della Provincia di Torino (ma l'orizzonte si amplierà ulteriormente l'anno venturo quando partirà un gemellaggio Torino-Napoli). La sua redazione è aperta ad ogni contributo ed iniziativa, ed ambisce a diventare un'area di dibattito e confronto. Del progetto e della sua articolazione in periodico d'asporto (50 mila copie), sito Internet, Teletex e spazio Tv sulle principali emittenti private hanno parlato (sp. Autori C, ore 15) i responsabili Patrizio Baroni, Carlo Ellena, Renato Truce e Aldo Miletto.

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 16


PALLONCINI DI PAROLE: IL FUMETTO AL SALONE


Misteri di Sindone. Il 14 settembre 1994 un fulmine si scarica misteriosamente sulla cupola del Guarini, colpisce la teca che contiene la Sindone e ne scalfisce i vetri antiproiettile. Ancora misteriosamente le lesioni sul vetro provocate dal fulmine permettono ad un vigile del fuoco di liberare e portare in salvo la Sindone durante l'incendio del 1997. Ai misteri sulla sua origine, quindi, si aggiungono fatti storici, coincidenze strane, notizie "inedite" che rendono l'argomento adatto a fare di un evento sacro un soggetto per Avventura della Santa Sindone. La sceneggiatura è di Manfredi Toraldo, le penne sono di Sergio Toppi, Giorgio Trevisan, Aldo Capitano, Giancarlo Alessandrini, Roberto De Angelis ed Emanuele Manfredi (Pad. 2 stand G 27, Pad. 3 stand J 29).

Tutto Diabolik. Per la prima volta al Salone uno stand tutto suo: la sua immagine su albi, magliette, felpe, spille, cartoline, cataloghi, orologi, portachiavi promette un successo presso appassionati e collezionisti di oggetti culto. Dopo trentacinque anni di vita, il personaggio mito firmato da Angela e Luciana Giussani, da sempre sensibile ai temi di attualità, prende a cuore i problemi dei giovani attraverso la campagna "Guidate con prudenza", un contributo per fermare il grave fenomeno degli incidenti stradali che è diventato poster. (Pad.3 stand J 02 - K 07)

Due milioni di copie mensili portano stampate le storie di Tex, Zagor, Mister No, Martin Mystère, Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never, Magico Vento, Napoleone, Legs Weaver. Tutti presenti al Salone sotto il tetto dell'Editore Sergio Bonelli. (Pad. 3 stand J 14 - K 17). Un appuntamento da non perdere è programmato per domenica 24 (Spazio Autori A): Alfredo Castelli e Paolo Verri presenteranno il volume Mysteriosamente. Scrittori alle prese con Martin Mystère.

Correva l'anno 1938 quando uscì la prima avventura di Dick Fulmine, ed era appena terminata la guerra quando fu stampata la prima copia del giornale Fulmine. Questi due momenti importanti per la storia del fumetto italiano sono oggi riprodotti in copia anastatica e raccolti in un volume edito da Federico Motta, con un ampio corredo di analisi storiche, sociologiche e culturali ad opera di Gianni Bono e Leonardo Gori (Pad. 2 stand D 54 - E 35).

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 17


Contro la New Age

O più precisamente Contro Celestino, dal titolo del libro di Lidia Cavagnero pubblicato a cura di Arti Grafiche San Rocco e presentato nel corso di un incontro che ha visto la partecipazione, insieme all'autrice, di Luigi Lucio, Andrea Cassinasco e dell'astrofisico Roberto Gallino (sp. autori B, ore 14). Il libro è un guida critica alla lettura del bestseller di James Redfield "La profezia di Celestino" e al pensiero New Age cui esso introduce. Nel corso del dibattito l'autrice si è espressa in termini decisamente forti parlando della New Age come di una "nebulosa esoterica che sta contaminando la realtà ed inducendo confusione soprattutto nei giovani". La Cavagnero , che si è presentata come "credente al di là di ogni ragionevole buon senso", ha attaccato il relativismo esasperato e l'autoreferenzialità della nuova religione, in base alla quale non esistono verità assolute, tutte le religioni sono uguali, Dio è un'energia cosmica e l'uomo è Dio. "Secondo la New Age il relativo esalta l'uomo" ha detto la Cavagnero "ma lo conduce a negare la religione cristiana". Del tutto favorevole, più che ad una lotta libro contro libro, ad una lettura critica che consenta costantemente di correggere i propri punti di vista si è dimostrato Gallino che ha criticato ogni tipo di sincretismo tra scienza e fede.

Bambini sì, bambini no...

L'infanzia rischia l'estinzione? Neil Postman, studioso americano il cui intervento filmato ha aperto l'incontro Il bambino è finito? Dov'è finito il bambino?, curato da Popotus/Avvenire (sala verde, ore 15) sembra essere di questo parere. Il mondo dei grandi tende a trasformare i bambini in "adulti in miniatura": tanti impegni, troppo stess, nessun segreto da scoprire nella vita che verrà. L'infanzia ha tempi, comportamenti, bisogni e diritti particolari che non è sufficiente sancire attraverso dichiarazioni, carte, o codici: occorre saper garantire ai bambini una "vita da bambini", con comportamenti, svaghi e linguaggi appropriati. A commentare per lo più polemicamente questo giudizio nella sua genericità "un po' all'americana", a detta del coordinatore Francesco Antonioli, ci hanno pensato il semiologo Gian Paolo Caprettini, il giornalista Lorenzo Mondo, lo psicologo e psicoterapeuta Fulvio Scaparro e il sociologo Franco Garelli. Si è così parlato della necessità di individuare il punto di vista dei bambini in uno "sforzo di reciproca comprensione" (Caprettini), del "fascino di potenzialità inespresse" che il bambino possiede (Mondo) e del pericolo che questo stesso fascino comporta, portando a fare del figlio un "modello ideale di realizzazione dei padri" (Garelli). La conclusione del dibattito è toccata a Scaparro che affrontando il tema della comunicazione non verbale, fatta di gesti, compresenze e gioco, intesa come strumento privilegiato per il dialogo con una determinata fascia dì età (quella delle generazioni della "felice insicurezza") ha concluso suggerendo di "non mettere su un piedistallo la parola". Ha posto fine all'incontro un collegamento con Tiziana Ferrario dallo studio del Tg1 Ragazzi.

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 18


A presentare il volume di Alberto Giovanni Biuso, Contro il Sessantotto. Le macerie di un'utopia di Alfredo Guida Editore (ore 16.30 spazio autori B) c'erano due agguerriti Marcello Veneziani e Paolo Macry: uno da una parte e uno dall'altra. In mezzo il fantomatico '68. Il libro secondo Veneziani "è sicuramente contro il '68, ma non in maniera faziosa. Non si capisce da che parte stia." Alcuni passaggi del libro, però farebbero pensare ad altro. Ed è lo stesso Veneziani ad evocarli: "Fa i conti con la retorica sessantottarda, con la razza padrona, il tipo umano che ha dato vita ad una rivoluzione, negativa, solo del costume non della politica. La scuola è stata proprio la prima vittima di quegli anni. La scuola era piena di retorica e demagogia più ancora della scuola che combattevano. Era il rifiuto della cultura nascosto dietro il rifiuto del nozionismo. E l'introversione egoistica è stato il primo effetto proprio di un movimento che propugnava il collettivismo spinto, quasi orgiastico. Il mondo è diventato una periferia dell'io. Pasolini diceva" continua Veneziani " che il '68 è stata una rivoluzione intraborghese anziché antiborghese. Via le tradizioni e largo al consumismo. Sono però in disaccordo con l'autore" aggiunge Veneziani "quando dice che la Tv di destra di oggi è la primogenita di quegli anni. Certo i sessantottini contestarono la scuola e non si accorsero che la televisione era il vero potere. La tv era l'immagine, altro che immaginazione, e a quella puntavano. Ora nella società televisiva emerge un partito trasversale, non di destra berlusconianveltroniano che si fonda sull'immagine senza sostanza: vero prodotto di quegli anni. Oltre naturalmente alla radicalizzazione e alla predisposizione agli assoluti che portarono all'estremismo, alla violenza, fino al terrorismo. Per non parlare della generazione bruciata dalla droga, fenomeno che il '68 ha allargato e esteso. Insomma una rivoluzione verso il nulla anche se effervescente." Pausa di silenzio. Poi Macry esordisce "Sono un barone e un sessantottino, ma spero di non parlare da reduce. Biuso accusa il '68 di non aver conosciuto misura. Bene il suo libro è assolutamente fuori misura. Come anche tutto quello che ha detto Veneziani. C'è una quota di verità. E poi una fortissima generalizzazione. Parla di figli di ministri che uccidono e poi vanno in barca. Ma un episodio non fa una stagione. C'è quasi una sopravvalutazione di quegli anni. Avevamo vent'anni. E cosa c'era prima. I nostri padri avevano vissuto il primo 900 noi eravamo stati catapultati nel secondo dopo lo spacco delle due guerre. Il '68 non è una causa è un effetto. Eravamo il prodotto della prima acculturazione di massa. C'erano i primi studenti fuori sede. C'erano Braudel e Levy-Strauss. Avevamo una nostra "chiesa" è vero, Fortini, Marcuse e i francofortesi, Gianni Brera per lo sport, Aristarco per il cinema. Volevamo una cultura. Vi sembra poco? Se poi si creò una leadership che ora può anche stare al potere è un altro discorso, il terrorismo è un altro discorso. Basta la retorica, va bene. Ma andiamoci piano. Il libro di Biuso è fazioso e fa operazioni di continuità inesistenti. Il '68 fu un processo di mobilitazione. La politica da sempre funziona così. C'è una ragione per cui la gente si ritrova in piazza: è la risorsa mobilitazione che non si può negare. La felicità del trovarsi insieme. Ma il '68 non fu un epocale spartiacque. Quello che c'è ora non è solo colpa o solo merito suo." A entrambi risponde Biuso "Contro ogni nostalgia e contro ogni reducismo, ho solo inteso dire tutto quello che non si dice sul '68. A dire il positivo ci vuole poco. Ma è necessario anche dire che tutti quelli che allora lottavano per il movimento perché era vincente, ora sono passiti ai nuovi vincenti. E faccio i nomi: Parenti, Liguori, Taradash…" E va avanti così per un po'.

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 19


Quale spiritualità?

E' sotto l'egida, onorevole quanto onerosa, di tre grandi spiriti magni, Elias Canetti, ("uno dei più colti spregiatori della religione"), Simone Weil e Dietrich Bonhoeffer, sapientemente evocati come "segnali luminosi" da Gabriella Caramore di Radio3, che si è aperto l'incontro Sacro, religioso e mito nel nuovo millennio (sala gialla, ore 18), il filo azzurro del Salone, in collaborazione con RAI-RADIOTRE "Uomini e Profeti". Sacralità, religione, mito, fede: parole con le quali occorre energicamente confrontarsi, ha spiegato la Caramore, in un tempo, il nostro, in cui "il mondo, che aveva imparato a fare a meno di Dio, torna ad interrogarsi" non su Dio soltanto, ma sugli dei, sulla fede, sulla causa delle fedi, con parole, preghiere, silenzi, azioni. Ai relatori intervenuti- il medievista Franco Cardini, lo studioso di storia del Cristianesimo Giovanni Filoramo, il politologo e sociologo Edmondo Berselli, padre Enzo Bianchi Priore della comunità di Bose - è stato chiesto di chiarire i rapporti tra secolarizzazione e tradizione, pluralità e verità, preghiera e mondo. "Ha ancora senso parlare" ha domandato Cardini "d'irreversibilità della perdita del sacro, come si faceva non più di trent'anni fa, a fronte dell'attuale rivincita di tutti questi dei possibili ed impossibili, ignoti o conosciuti? E non è forse pensabile che essi siano solo frammenti o immagini diversamente atteggiate, di una sola verità?". Cardini sembra sperarlo e temerlo al tempo stesso, prima di liquidare la nuova "sete di occulto" come una semplice e tutt'altro che originale "rimasticazione di vecchi miti e riciclaggio di vecchi paramenti". Per tracciare una mappa delle future tendenze della religione è intervenuto Filoramo che ha sottolineato come "il rapporto tra la modernità e le religioni istituzionali" generi le cosiddette "metamorfosi del sacro": la sacralità, resa "schizofrenica" da un duplice movimento che ora la porta a reintrecciarsi con la politica, nella ridefinizione di identità, ora a far trionfare la più sfrenata individualità, inizia a "creare nuove forme di comunità virtuali, accompagnate da nuovi contenuti magico-religiosi, come rituali a sfondo neopagano, in cui entra in gioco una socialità post-moderna". "Questa nuova spiritualità è più una superstizione modesta, è un non è vero ma ci credo, un uso delle pratiche alternative disincantato." Così attacca Berselli, facendo agitare la coordinatrice "Tradisce una spiritualità disincarnata, e assolutamente autoreferenziale, che non esclude oroscopi, reincarnazione, paranormale, ecc. Tutto si confonde e non si può più parlare di religione o di religiosità. Una tensione indistinta, un brusio di fondo, che dà dignità ai giochini collettivi dai Fiori di Bach all'iridologia, alle schegge della New Age. Tutto quello che sembra alternativo va bene. Anche Star Trek e X-Files. Ma l'esito non è accomunante: esistono solo miti personali senza gerarchie di valori. Sembra profilarsi una bassa modernità con echi di decadenza. Basti pensare al funerale di Diana Spencer" continua Berselli "e alla spiritualità pop di Candle in the wind. E - ma lo dico con rispetto - alle esibizioni del Papa: i grandi raduni sono vissuti dal Papa con una fede forte, con coinvolgimento pieno. Ma l'audience?" Già. Cosa dice questa tendenza delle aspettative. Se è certo che la spiritualità è la tendenza. "Dichiararsi atei è fuori moda e poco raccomandabile" evidenzia Berselli "Forse perché non ci sono più utopie né un pensiero forte e la trascendenza si prende la sua rivincita. Ma è una trascendenza fittizia, un tentativo superficiale di recuperare un senso che spero non ci condanni ad una nuova subalternità." "Non vorrei mettere i puntini sulle i" dice padre Bianchi "ma vorrei solo riprendere tre parole: ritorno, rivincita, revenge. Dopo la secolarizzazione bisogna stare molto attenti alle definizioni per comprendere la complessità dell'esito finale. Non è tanto un problema degli adulti (praticanti e non tornano in chiesa sempre più massicci), ma dei giovani che non si domandano in cosa posso sperare. Sembra delinearsi una situazione simile al Medioevo con le due chiese, ma, a differenza di allora, non c'è confronto né conflitto. E le situazioni implosive non portano a nulla di buono. Le contestazioni tra le due "chiese" degli anni 60 e 70 creavano confronto. Ora non c'è, ma non perché si sia creata vera armonia d'intenti. Il cristiano dovrebbe entrare in dialettica con la Chiesa, quest'ultima dei grandi raduni, ad esempio. Se non c'è confronto non c'è opinione pubblica e non si acquisisce profondità. I problemi rimangono irrisolti e le strade si divaricano…" Ma tutto questo chiedere aiuto all'alterità non è indice forte di bisogno di qualcosa. Magari qualcosa che sostituisca il consumismo. Cardini vorrebbe che fosse così "che questa fame di sacro significasse indice di crollo del muro del consumismo, e magari anche del conformismo. Ma temo proprio che sia il contrario: le nuove religioni - che non religano - dimostrano che siamo rimasti orfani di qualcosa. L'ideologia ci ha lasciato nudi. E come avviene dal peccato originale in poi, siamo corsi a coprirci. Questa nuova spiritualità è la foglia di fico della storia di fine Millennio."

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 20


PER DOVERE O PER PASSIONE ?


Un quadro preoccupante del "leggere" si compone di inquietanti percentuali: ne risulta un'Italia che non solo legge poco (un italiano su due), ma sa individuare a malapena l'"oggetto - libro". E' Antonio Calabrò, vicedirettore del Sole 24 Ore. ad aprire in questi termini la tavola rotonda dal titolo La lettura come risorsa sociale (Sala blu Lavazza ore 18). Giuseppe Antonini amministratore delegato e direttore generale Feltrinelli, entra nel merito della definizione. E' significativo che l'Italia si trovi all'11° posto per la percentuale di diplomati nella Scuola Secondaria Superiore, e addirittura al 13° per quella di diplomati nella Scuola Media. La lettura è una risorsa sociale perché il "grado di consapevolezza" si ottiene attraverso l'istruzione. Ed è all'istruzione che dobbiamo pensare quando pensiamo alla lettura. Innocenzo Cipolletta, direttore generale di Confindustria, specifica: la lettura è uno strumento. La risorsa sociale è la cultura. Il problema è aumentare la cultura e la conoscenza, che generano la domanda di lettura. Bisogna puntare sulla scuola, ritornare a metodi di insegnamento finalizzati al parlare e allo scrivere, uscendo dalla mitologia della lettura fine a se stessa. Oggi è aperta la ricerca di nuovi prodotti ad alta intensità culturale - spiega Pietro Marcenaro, in rappresentanza dei sindacati - e la domanda resta elitaria perché non si tratta di prodotti in cui è sufficiente disporre di denaro. Il leggere comporta disciplina, impegno, fatica. Il piacere della lettura è successivo. La domanda è bassa, corregge Marco Causi, docente di Economia alla Sapienza di Roma, ma ci sono delle controtendenze. Questa debolezza è dovuta a fattori socioculturali (il rapporto con i testi sacri, ad esempio, l'analfabetismo storicamente elevato), oltre al cattivo funzionamento della struttura scolastica. Le statistiche mostrano comunque un incremento della domanda di lettura nelle biblioteche: per questo non ci si può limitare a trattare il problema dal punto di vista del prodotto e del settore. Il Governo sta lavorando ad un progetto di legge che sostenga la lettura attraverso fondi aggiuntivi, e si sta pensando anche al sostegno dei consumi di lettura (detrazioni fiscali). Non dobbiamo perdere di vista - riprende Antonini - il fatto che il libro è un prodotto. E che gli editori sono responsabili della promozione. Bisogna però creare il mercato del libro: ecco la necessità di una strategia generale da parte delle istituzioni che miri a soluzioni per l'istruzione, la lettura e la consapevolezza. L'editore deve vendere per far piacere alla gente, aggiunge Cipolletta. Si deve trovare spazio per il marketing, per la ricerca di mercato. E' compito degli editori formare i propri scrittori: non più "artisti" dall'ispirazione casuale, ma persone che sanno misurare la propria creatività con i gusti del pubblico. Si deve comunque sottolineare - dice Causi - che l'incremento della domanda è legato a fattori strutturali profondi, dove il dovere e il piacere procedono di pari passo: considerando il lungo periodo, è aumentato il livello di istruzione, è aumentata la domanda di aggiornamento, ed è maggiore anche il tempo libero. I dati dimostrano inoltre che la lettura non è incompatibile con altre forme di fruizione culturale (televisione, cinema, informatica). E, dato più confortante di tutti, il 66% dei lettori afferma di leggere "per passione".

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO STAMPA N. 21


Sogno o son desto ?


Realtà che diventa fiction, realtà che sembra fiction, fiction che è realtà… insomma tutte le combinazioni, i racconti, i casi, i modi, per dire che in un mondo come il nostro (già complesso di per sé) si è messo a complicare le cose anche il linguaggio. Riflessioni a ruota (molto) libera - e spinta - con Antonello Dose e Marco Presta ("Il ruggito del coniglio"), Linda Brunetta, Sergio Donati, sotto il coordinamento di Paolo Restuccia ed Enrico Valenzi (Sala Verde ore 21).

Son destro!

Terzino destro s'intende. La poesia del calcio (sala blu Lavazza, ore 21) schierava una formazione completamente diversa dagli annunci. "C'è scritto Roberto Bettega, ma sono David Riondino. Buonasera" apre l'incontro un improvvisato Riondino-coordinatore che candidamente dichiara: "Siamo qui per presentare la raccolta di poesie La solitudine dell'ala destra, 185 ritratti di giocatori di calcio del caro amico Fernando Acitelli, che ho appena conosciuto e che mi pare bravissimo." Ma a parte le battute riondinesche, l'effetto divertente del palco mescola il broncio da curva sud del poeta romano, accanto ad un prof. Franco Cordelli (lo scopritore del talento) che fa sul serio a parlare di "apparente serialità della raccolta di Acitelli (peraltro perfettamente in linea con un'estetica contemporanea: basta pensare a Centuria di Manganelli) che ruota tutta intorno allo stesso tema, l'agonismo, ma, a differenza dei canzonieri d'amore, con un argomento non poetico che demistifica e lascia spazio ad una rifondazione dei valori: Acitelli fa piazza pulita del pathos e poi arbitrariamente se ne ricostruisce uno, con un gesto fondativo rimette in gioco un suo pathos non imposto dalle circostanze ma dall'autore a se stesso." Non sono parole troppo grosse: questo è un vero libro di poesia. E Riondino ricorda che il calcio è un tema tutto da indagare, con un sua speciale poesia che comincia ad ispirare "Pensiamo a De Gregori, a Harrison. Se qualcosa di nuovo deve nascere verrà solo da terreni non indagati e in cui non si crede di poter trovare qualcosa". Vincenzo Cerami parla di ritorno agli aedi greci, a Pindaro, "alle figure retoriche mitiche degli eroi ingigantiti vicino ai piccoli uomini comuni mortali." E c'è anche uno di quegli eroi al Salone, Caludio Sala, che è uno dei 185 ritratti e legge la sua poesia ma non è d'accordo con gli ultimi versi "cerchi l'effetto/il tiro da campione…". Quel narcisismo che viene fuori, l'innamoramento di sé e del proprio ruolo, non li riconosce. E Acitelli spiega: "Le figure che ho messo in versi sono state ispirate da mio padre, che giocava negli anni '30 e si dice che era una promessa. Come tutta la poesia anche questa nasce da una mancanza. Da un desiderio frustrato. Per questo è un libro doloroso. Guidato soprattutto proprio dalla solitudine dell'ala destra, solitaria e un po' isolata. In parte è una scelta narcisistica in parte una imposizione del destino. L'ala destra, come Sala, un grande degli anni '60-'70, è sola. Avete notato che tutte le grandi ali destre muoiono sempre prima degli altri…" Riondino scoppia a ridere. E Claudio Sala si agita sulla sedia. Il pubblico applaude scaramanticamente.

Torino, 21 maggio 1998


COMUNICATO N. 22


Esordienti allo sbaraglio


Davvero poche, pochissime illusioni devono farsi gli scrittori in erba, gli "emeriti sconosciuti" che sognano di avere il proprio libro sul comodino. Questo il "bilancio" dell'incontro Le difficoltà dell'esordio e le strade per riuscire a pubblicare (sp. autori C, ore 21) curato dalla rivista Inchiostro che ha visto a confronto Agnese Incisa, agente letterario, Antonio Moresco, scrittore e Giampiero Dalla Molle, direttore di Inchiostro, (bimestrale con tre anni e 17 numeri alle spalle, tutti dedicati alla pubblicazione di racconti e microracconti di esordienti). Moresco ha parlato della sua scrittura, "una pratica solitaria", della tenacia necessaria per la difesa del proprio "Dna culturale" di fronte ad esigenze banalmente commerciali e del suo successo in gran parte dovuto ad un "fortuito incrocio di coincidenze e sensibilità". Ad Incisa è toccato, invece, spiegare i percorsi, i costi e le procedure necessarie ad un manoscritto per diventare libro ed elencare i passaggi, "obbligati e consigliati" al tempo stesso, attraverso riviste, premi e agenzie letterarie, scuole di scrittura e nuovi sistemi multimediali.

Poesie dal centroamerica

Un'atmosfera intima e sommessa autenticamente e profondamente "vitale", si è respirata nel corso della presentazione della raccolta di poesie L'occhio della donna di Gioconda Belli (sp. autori B, ore 21). Le composizioni della celebre scrittrice centroamericana, pubblicate dalle edizioni e/o, sono state interpretate con efficacia da Margherita Casalino, capace, nonostante gli inconvenienti tecnici, di rendere con pienezza l'"urgenza del dire" e la forza espressiva di poesie in cui le parole "si fanno strumento per dare un nome alle cose". In sottofondo le note malinconiche di Claudio Nolè.

Torino, 21 maggio 1998



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