Il secolo delle donne?
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IL NOVECENTO SECOLO DELLE DONNE: L'ETICA E LA POLITICA. LE GRANDI MADRI O LE ALTRE?

(a cura del Premio Europeo Editore Donna, promosso da Zonta e Comune di Pinerolo in collaborazione con La Stampa e con il Patrocinio del Ministero degli Esteri)

Salone del Libro, domenica 19 maggio 1996, ore 11, sala 500

L'argomento sarà trattato in modo da far emergere l'apporto delle donne all'elaborazione delle grandi ideologie e il loro contributo alle esperienze politiche più salienti del nostro secolo. Attraverso la rievocazione di figure esemplari e l'analisi di problematiche, testimonianze e modelli proposti da opere letterarie, potrà essere evidenziato come le donne abbiano contribuito alla formazione di una nuova etica collettiva e all'esperienza politica del Novecento. La presenza di donne direttamente impegnate su questi temi dovrebbe aggiungere alla riflessione sul passato la testimonianza dal vivo su problemi, difficoltà, obiettivi attuali.

Il tema dell'incontro riguarda morale laica e religiosa, totalitarismo e democrazia, coscienza civile e parità, processi di pace e costruzione dell'Europa. L'interrogativo del titolo nasce dall'ipotesi che in campo etico-politico, nel Novecento, non si possa parlare di un vero maternage come quello letterario, trattato nella tavola rotonda dello scorso anno. Probabilmente, sulla presa di coscienza politica delle donne hanno contribuito fattori diversi dal fenomeno delle Grandi Madri. Cosa hanno rappresentato, comunque, Rosa Luxemburg e Anna Kuliscioff, a inizio secolo? Perché delle filosofe Edith Stein e Maria Zambrano si conosce così poco? Che cosa può essere preso a modello del pensiero di Simone Weil e di Hannah Arendt? L'esperienza politica di Golda Meir o di una scrittrice come Christa Wolf, per esempio, quali analisi suggeriscono? E, infine, le donne impegnate politicamente sono, più degli uomini, portatrici di valori umani e sensibili all'etica della politica?

Tullia Zevi, presidente della Comunità Israelitica Italiana, parla del suo rapporto con la politica, abbandonata non senza sofferenza per un incarico, "più direttamente in rapporto con l'etica". Hanan Ashrawi, membro del Parlamento Palestinese, parla dei problemi legati all'attuale situazione palestinese. Paolo Flores d'Arcais, direttore di "Micromega", dopo un'introduzione sul rapporto donne-filosofia, focalizza il suo intervento sul pensiero di Hannah Arendt (la "banalità" del male, l'analisi del totalitarismo, l'agire). Flavia Arzeni, germanista, docente di Letteratura Tedesca Moderna e Contemporanea all'Università la Sapienza di Roma, dopo una rapida rassegna di alcune figure dell'arte e della letteratura tedesca, centra il suo intervento sull'impegno civile di Christa Wolf, dalla divisione della Germania alla mobilitazione per la pace, dalla riflessione sulla violenza alle prese di posizione contro il dominio della scienza, fino all'esperienza della caduta del muro di Berlino, che l'ha posta al centro di numerose polemiche. Tana de Zulueta, corrispondente dell'"Economist", parla della sua "prima volta" in politica e di come le appare il rapporto tra donne italiane e politica, argomento che tratta anche Tina Anselmi.

Coordina l'incontro Paola Dècina Lombardi, responsabile del Premio, saggista, traduttrice, collaboratrice de "La Stampa".


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