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Chiesa Santa Maria della Scala |
Secondo la tradizione, questa sarebbe la seconda chiesa al mondo
eretta sotto l'invocazione di Maria Vergine. In effetti, intorno al 160
d.C., qui sorgeva una pieve medioevale. Questa fu in seguito abbattuta
e sostituita, poco prima del 1000, da una basilica romanica a tre navate,
di cui ci rimangono solo la torre campanaria - una costruzione semplice
e spoglia, costituita per lo più da mattoni rotti di origine romana
- e la cripta. L'attuale edificio è il risultato delle profonde
trasformazioni barocche effettuate sulla primitiva struttura dai monaci
Cistercensi, tra il Sei e il Settecento. L'armoniosa facciata del 1734,
con le sue eleganti volute, fa da sfondo alla piazzetta Cardinal Massaja,
lungo strada Revigliasco.
All'interno, la chiesa presenta tre navate, delimitate da alti archi a tutto sesto con pilastri squadrati. Lo sguardo è subito attirato verso l'abside sopraelevato al fondo della navata principale, dove troneggia la maestosa pala dell'altare maggiore: una struttura lignea barocca, risultato di una sovrapposizione di un prospetto corinzio e di un'edicola sostenuta da agili colonne tortili. Al centro, in una nicchia circondata da ricchi ornamenti, è situata una statua della Madonna col Bambino. Sotto l'altare maggiore si trova la piccola cripta medioevale. All'interno, si respira un'atmosfera mistica e raccolta, accentuata dalla penombra che avvolge la bassa volta a crociera e le colonnine di nuda pietra. Sulla parete di fondo, dietro il piccolo altare marmoreo, si trova una statua della Madonna delle Grazie circondata da ricchi stucchi seicenteschi. La chiesa conserva moltissime altre testimonianze artistiche dei secoli XVII-XVIII: numerose tele, la monumentale cappella della Madonna Addolorata, il grande organo ed i bei confessionali seicenteschi. Il pulpito invece, pur essendo di stile barocco, è un'opera recente: risale ai restauri del 1939/41, quando la chiesa di Testona subì numerosi interventi. Nello stesso periodo furono dipinte le finte architetture sull'arco trionfale al di sopra dell'altar maggiore, intorno all'affresco settecentesco che raffigura la Vergine Incoronata in cielo. Un'ultima nota: sotto l'altar maggiore è sepolto, dal 12 settembre
1843, il corpo di Santa Vittoria, martire del III secolo d.C.
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Monumenti |
Castelvecchio |
Dalla collina di Testona, su di un poggio che si protende verso
la pianura, spicca un'imponente costruzione turrita. Si tratta di Castelvecchio,
noto in passato come Castello di Testona, attualmente trasformato in un
condominio.
Le origini di Castelvecchio sono romane, come attestano alcuni marmi
lavorati e numerosi mattoni di quel periodo. In seguito se ne impadronirono
le popolazioni Longobarde locali. Rovinato dalle incursioni Saracene, fu
ripreso e fortificato dal vescovo Landolfo. Successive modifiche - come
testimonia l'alternanza di stili, soprattutto gotico e rinascimentale,
che caratterizza le varie parti dell'edificio - furono apportate dai vari
feudatari che si susseguirono a Testona, i cui stemmi nobiliari sono scolpiti
in alto, sull'antica torre situata verso oriente. La torre a nord, invece,
è un'imitazione moderna disegnata all'inizio del secolo dall'ingegner
Enrico Mottura, che collocò al suo interno una cappella in stile
neo-gotico dedicata a San Martino - memoria di un'antica cappella dedicata
allo stesso santo, ormai distrutta. Oggi Castelvecchio è sede di
un condominio, ma all'esterno rivela ancora con chiarezza la sua antichità.
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Monumenti |
Villa "La Cardinala" |
Questa grande villa, appartenuta al Cardinale Vittorio Amedeo delle
Lanze, si trova nei pressi dell'incrocio tra strada S. Michele e strada
Castelvecchio. E' un edificio a due piani, con una pianta piuttosto allungata
e contraddistinta dallo scalone a doppia rampa che spicca, sormontato da
un attico, nel mezzo della facciata. Particolarmente notevole la deliziosa
cappella settecentesca, presumibilmente juvarriana.
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