Interessi, Imprese e Lavoro

 

 

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"La macchina da ripresa nella regione del Galla Sidamo in A.O.I. per le riprese del film Sotto la croce del sud (1938)". Regia Glori, Giovanni Grasso (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Torino)

 

I pionieri: commercianti, artigiani, professionisti

Il primo console del Regno del Piemonte in Africa fu il ligure Gianbattista Scala, intraprendente commerciante a Lagos fin dalla metà dell'800. Negli stessi anni a Kartoum un gruppo di savoiardi commerciava avorio e si dedicava alle esplorazioni.

In Etiopia sono ben inseriti i fratelli Giacomo e Giuseppe Naretti, falegnami e costruttori nel 1870 al servizio dell'imperatore Giovanni. Seppero svolgere, in alcune occasioni, un'opera di intermediazione linguistica e culturale.

Il cugino Luigi Naretti, uno dei primi fotografi italiani d'Etiopia, donò ai Savoia un album fotografico che è una delle testimonianze più preziose della vita africana e della colonizzazione.

In Congo lavorò alla progettazione e alla realizzazione di uno dei rami della ferrovie congolese l'ingegner Carlo Sesti, che donò al Museo di Antropologia dell'Università di Torino la sua collezione di armi e feticci.

 

I pionieri: le imprese

Cinzano, Fiat, Lancia, Martini & Rossi, Cora: sono alcune delle aziende piemontesi presenti nel territorio africano nella prima metà del '900. L'interesse dell'industria piemontese nei confronti dei mercati africani si può far risalire agli anni '70 del secolo scorso.

La mostra 'L'Africa in Piemonte' si concentra sui due casi esemplari della Cinzano e della Fiat.

Cinzano*. "Dagli archivi Cinzano risulta che fin dal 1863 la Casa si avvale della collaborazione dei fratelli Carpaneto, la cui funzione più importante consistette nella mediazione tra l'azienda e le compagnie di navigazione; ma "il vero salto qualitativo lo compie attraverso l'opera di Giuseppe Lampiano, entrato ufficialmente in attività nel 1878. Con la presenza di Lampiano che già nel 1898 (…) ha visitato più di 40 nazioni, sparse sui cinque continenti, si pongono le basi del definitivo radicamento del marchio Cinzano nelle varie realtà economiche e sociali".

Fu Lampiano ad essere inviato in territorio africano (Tripolitania, Cirenaica, Egitto, Eritrea) in corrispondenza dei primi interessi della Casa per i mercati del continente nero, fu ancora Lampiano, nel 1910, ad essere incaricato dell'apertura di una filiale a Tripoli, allo scoppio della guerra italo-turca." Tra le numerose imprese di Lampiano, vi è la circunnavigazione dell'Africa a scopo commerciale nel 1913-13.

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Giuseppe Lampiano, Libia, 1913 (Cinzano - Archivi Storici di S.Vittorio

L'autocarro Fiat 15 TER - dopo il debutto nella guerra di Libia - è protagonista della prima traversata del Sahara, tremila chilometri percorsi da un'autocolonna di 23 autocarri. E' il 1919. "La nave del deserto" piace, una fornitura di autocarri sarà venduta al governo francese per l'Algeria. Le prime vetture Fiat 501, versione coloniale, arrivano in Africa con l'esercito italiano. Altri modelli verranno adattati alle necessità del continente africano negli anni seguenti. Per far decollare il commercio, nasce la filiale Fiat Nord Africa e poi la filiale Fiat Oriente, al Cairo. Taxi Fiat percorrono la capitale egiziana.

Ma l'evento di maggior rilievo fu, dopo gli anni duri dell'autarchia l'arrivo delle commesse per la guerra d'Etiopia, che stimolarono anche la produzione di un trattore cingolato e di un nuovo camion: ben 4.760 veicoli dei 6.000 di marca italiana impiegati sul territorio etiopico furono prodotti al Lingotto. L'azienda è attenta alla propria immagine. Nel volume Italia imperiale afferma di volere, in AOI (Africa orientale italiana) sviluppare al massimo non solo le proprie possibilità produttive e organizzative ma anche collaborare alla miglior soluzione dei problemi dei trasporti.

In quegli anni grandi artisti, come Casorati e Sironi, lavorano alla campagna pubblicitaria Fiat.**

*-** stralci dal saggio di Corrado Ferri "Cenni sulla presenza dell'impresa piemontese in Africa durante il periodo coloniale. Due casi esemplari: Cinzano e Fiat".

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