|
|
Il cugino Luigi Naretti, uno dei primi fotografi italiani d'Etiopia, donò ai Savoia un album fotografico che è una delle testimonianze più preziose della vita africana e della colonizzazione. In Congo lavorò alla progettazione e alla realizzazione di uno dei rami della ferrovie congolese l'ingegner Carlo Sesti, che donò al Museo di Antropologia dell'Università di Torino la sua collezione di armi e feticci.
I pionieri: le imprese Cinzano, Fiat, Lancia, Martini & Rossi, Cora: sono alcune delle aziende piemontesi presenti nel territorio africano nella prima metà del '900. L'interesse dell'industria piemontese nei confronti dei mercati africani si può far risalire agli anni '70 del secolo scorso. La mostra 'L'Africa in Piemonte' si concentra sui due casi esemplari della Cinzano e della Fiat.
L'autocarro Fiat 15 TER - dopo il debutto nella guerra di Libia - è protagonista della prima traversata del Sahara, tremila chilometri percorsi da un'autocolonna di 23 autocarri. E' il 1919. "La nave del deserto" piace, una fornitura di autocarri sarà venduta al governo francese per l'Algeria. Le prime vetture Fiat 501, versione coloniale, arrivano in Africa con l'esercito italiano. Altri modelli verranno adattati alle necessità del continente africano negli anni seguenti. Per far decollare il commercio, nasce la filiale Fiat Nord Africa e poi la filiale Fiat Oriente, al Cairo. Taxi Fiat percorrono la capitale egiziana. Ma l'evento di maggior rilievo fu, dopo gli anni duri dell'autarchia l'arrivo delle commesse per la guerra d'Etiopia, che stimolarono anche la produzione di un trattore cingolato e di un nuovo camion: ben 4.760 veicoli dei 6.000 di marca italiana impiegati sul territorio etiopico furono prodotti al Lingotto. L'azienda è attenta alla propria immagine. Nel volume Italia imperiale afferma di volere, in AOI (Africa orientale italiana) sviluppare al massimo non solo le proprie possibilità produttive e organizzative ma anche collaborare alla miglior soluzione dei problemi dei trasporti. In quegli anni grandi artisti, come Casorati e Sironi, lavorano alla campagna pubblicitaria Fiat.** *-** stralci dal saggio di Corrado Ferri "Cenni sulla presenza dell'impresa piemontese in Africa durante il periodo coloniale. Due casi esemplari: Cinzano e Fiat". |