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ARNOLDO MONDADORI S.p.A.

20090 SEGRATE MI

Alla cortese attenzione del Direttore Generale Divisione Libri Mondadori

Gian Arturo Ferrari

 

Torino, 28-03-2001

Sono la responsabile di una libreria indipendente di Torino indignata per la Sua lettera aperta ai librai italiani.

Da quanto ho potuto leggere Lei non conosce affatto la realtà e la diversità tra LIBRERIE e GRANDE DISTRIBUZIONE.

La Libreria vende solo libri e deve trarre il proprio profitto dalla vendita di essi.

La Grande Distribuzione usa il libro non per profitto ma come prodotto civetta allettando il pubblico con lo sconto su un prezzo ben visibile. Premesso questo, so bene che lo sconto piace ma sarebbe stato meglio che prima di proporre uno sconto ragionevole del 20% si informasse su quale sconto viene applicato alle librerie (30-32% lordo, con pagamenti a 60 giorni).

Secondo Lei, si può condurre un’azienda commerciale con un profitto lordo del 10-12% senza contare l’immobilizzo del magazzino? La Grande Distribuzione ha il 45-50 % di sconto con pagamenti a 120-150 giorni e oltre senza vincoli per le rese.

Lei auspica il 20% di sconto al pubblico? Bene, si batta perché le Librerie abbiano pari condizioni.

Le vendite sono aumentate nella Grande Distribuzione? Certo perché è da fessi pensare che alla gente non piaccia lo sconto del 20-30%, a volte anche il 40 % (più di una volta alcuni librai si sono approvvigionati presso la Grande Distribuzione anziché da Mondadori!) ma non è vero! Non avete aumentato le vendite bensì i punti vendita. Una volta le Librerie vendevano 120-150 copie dei best-sellers, oggi ne vendono 30-40 copie: la clientela si è solo spostata.

Per quanto riguarda i "Meridiani" è lapalissiano che il picco di vendite sia concentrato a fine anno; lo sanno anche i sassi che al primo dicembre c’è un forte ribasso, pertanto i clienti, non essendo stupidi, li acquistano solo in quel mese.

In paesi più civili del nostro (vedi Francia e Germania) dove la lettura è pane quotidiano per

quasi tutti esiste da anni una legge che regolamenta il prezzo, con pochissime deroghe, e uno sconto massimo del 5%; non è affatto vero che le vendite siano diminuite, anzi, le librerie lavorano molto meglio, hanno la possibilità di tenere un maggiore assortimento e investono di più nello sviluppo.

La Mondadori, invece di puntare sullo sconto, dovrebbe puntare di più sulla qualità dei libri che stampa (è cosi che si creano nuovi lettori) e smetterla di sfornare porcherie che intasano le librerie e ritornano in resa senza che un cliente abbia avuto il coraggio di acquistarne uno (a questo proposito ho già inviato una lettera un anno fa).

Perché la Mondadori non invia queste porcherie alla Grande Distribuzione cosi vediamo quanto aumentano le vendite! Troppo facile vendere Follet, Montanelli, Bocca, ecc. con lo sconto e poi dire "quanto siamo stati intelligenti!"

Mi sembra demenziale quello che Lei dice alle voci "CONSEGUENZE". Cosa vuol dire che con la nuova legge il prezzo dei libri aumenterà? Chi impone un prezzo sul libro? Togliamolo finalmente! Togliamo il prezzo stampato cosi si finirà di prendere in giro la gente (caro cliente, questo costa 30.000 Lire ma te lo diamo a 24.000 Lire! vergogna). La gente non comprerà più libri a prezzo pieno? Non dica sciocchezze, si abituerà come per tutti altri prodotti.

Pensa davvero che la Grande Distribuzione voglia impegnare decine di milioni ampliando l’assortimento di libri o non è più conveniente vendere la Nutella?

E come si permette di minacciare le librerie di riduzione di sconti? Cosa ci farete, il 20% come al pubblico? Lei non deve dimenticare che, fino all’avvento della Grande Distribuzione, la nostra categoria è stata usata come maggior veicolo di vendita dei vostri prodotti con risultati apprezzabili. Ho amato molto in passato il mio lavoro compresa la Mondadori, i suoi libri e i suoi autori, ma un anno fa proprio perché stanca di questo svilimento dei libri venduti come se fossero merce di scarto ho eliminato quasi tutta la narrativa e la saggistica già in vendita nella Grande Distribuzione concentrando gli acquisti di libri specializzati sui quali posso praticare alla clientela uno sconto ragionevole dal 5 al 10%.

Mi fermo qui ma la invito a riflettere su quanto ho scritto sicura di interpretare il pensiero di molti librai italiani.

Giuliana Barp Aimetta

Libreria Cortina Torino s.r.l.



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