Ognuno
di noi ha un sogno riposto da qualche parte, lasciato lì sopito
nella speranza di poterlo realizzare. Parlo soprattutto di quei sogni
ad occhi aperti, di quei pensieri oziosi che utiliziamo per staccarci
da una realtà che a volte non è la nostra. Ed in questi
casi più i sogni sono assurdi e più sono affrancanti.
Noi
una di queste fantasie l'abbiamo realizzata, avere un forte e cercare
di salvarlo.
A
posteriori ripensando alle condizioni del Forte Bramafam più
che un sogno può sembrare tutto una follia, una persona di
buon senso non può altro che giudicare così quest'impresa.
Forse sarebbe stato più saggio dedicarsi solo alla ricerca
storica, tra archivi ed escursioni sui siti delle opere.
Ottenere l'affidamento del forte dal demanio non fu facile, spiegare
perchè l'Associazione
per gli Studi di Storia e Architettura Militare voleva restaurare
una fortificazione, spiegare il progetto ed i motivi del perchè
volevamo recuperare il forte, riportarlo alle condizioni originali,
ricollegarlo all'opera in caverna del Vallo Alpino sottostante,
riallestire gli interni, farne un museo che illustrasse l'evoluzione
dell'architettura militare tra ottocento e novecento: non è
stato facile.
Ora
sembrano quasi impossibili gli interventi che abbiamo realizzato,
non ci si ricorda più di com'erano le condizioni originali.
Forse tra qualche tempo, visti i lavori fatti, qualcuno si farà
avanti per rubarci il nostro sogno, forse proprio uno di quelli che
venivano a divellere le pietre del Bramafam. Ma non ci preoccupiamo,
continuiamo ad andare avanti, pagando l'affitto per poter restaurare
una cosa che non sarà mai nostra, lavorando e sognando quello
che il "nostro" Bramafam potrà ritornare.
Pier Giorgio CORINO
Presidente dell'Ass. per gli Studi di Storia e Architettura
Militare