Tante delle spese che si fanno per l’informazione rappresentano uno spreco, è una corsa per
arrivare primi, per scoprire qualcosa prima degli altri, per guadagnare alle loro spalle.
Alla fine tutti devono spendere di più per non restare al palo.

Ogni mercato è dominato temporaneamente da un monopolista che presto, però,viene scalzato da un altro innovatore, che diventa il nuovo monopolista, c’è competizione per i mercati e non competizione nei mercati, e questa lotta passa attraverso l’innovazione.

Il fatto di voler annientare i potenziali concorrenti ha l’effetto di raffreddare la spinta innovativa di potenziali rivali. In effetti, il monopolista che opera sul mercato ha molte possibilità di scoraggiare l’ingresso sul mercato dei concorrenti al fine di mantenere la propria posizione monopolistica. Per alcuni aspetti, ciò può avere risultati sociali positivi, portando per esempio ad un ritmo di innovazione più sostenuto, ma per gli altri il vantaggio sociale è nullo, e naturalmente, in una economia dinamica,qualsiasi impresa dominante prima o poi viene sfidata.

Il mercato delle idee non è certo più perfetto di quello dei prodotti, dei capitali e del lavoro.
Non sempre le idee migliori prevalgono, perlomeno non nel breve periodo.

Ci vorrà tempo per avviare i primi esperimenti, ma una volta che una idea innovativa è stata precisata e ha dato vita ad un prototipo funzionante, diventa facile replicare l’esperienza tutte le volte che se ne manifesti la necessità. Spesso però il patrimonio tecnologico, è nelle mani e sotto il controllo di aziende orientate al massimo profitto,ed è utilizzato a questo fine, secondo il mandato ricevuto dagli azionisti.

 


E' possibile indurrre l'innovazione nel settore privato limitando l'uso della conoscenza attraverso l'uso dei brevetti, sebbene questo favorisca l'utile privato a scapito di quello sociale. Un sistema di brevetti ben organizzato cerca dii raggiungere il giusto equilibrio, e cioè fornire incentivi per l'innovazione senza limitare indebitamente l'uso della conoscenza.

Chiunque metta a punto un nuovo prodotto di successo, rischia di essere subito imitato, se un nuovo prodotto non ha successo, non viene imitato, ma a quel punto l'azienda perde denaro, se invece ha successo, sarà imitato e i profitti verranno rapidamente erosi.


Non ci occupiamo di armamenti nè di risorse non rinnovabili.
Ci occupiamo invece di sistemi per diversamente abili, impianti per il trattamento dei rifiuti
e per la produzione di energie rinnovabili, e della progettazione di magazzini automatici.