Gianni Zattarin Abbadia di Stura, strada Settimo, 254 - 10156 Torino Nasce a Vò, sui colli Euganei, il 27 gennaio come te, vive e lavora a Torino. “Ho conosciuto Gianni Zattarin durante una mia visita al-l’Abbazia di San Giacomo di Stura, il più significativo edi-ficio ecclesiastico del Medioevo torinese ... augurandomi di dare agli inesperti osservatori qualche elemento in più per capire l’opera di Zattarin ... il carattere di queste composizioni mentali è eminentemente lirico: sono l’e-sempio di una vita interiore che si esprime con un linguaggio fatto di forme, linee, segni e colori ... quali sono le matrici storiche della sua arte? Molte e nessuna. Alla fine è l’ori-ginalità dell’artista a prevalere su di esse.”. (Vittorio Sgarbi)
“Nobilitazione di Guernica” (studi preparatori)
“L’artista è un uomo che ha deciso di lasciare la propria firma, una firma particolarissima, fatta di segni e di colori, e abilitata dall’invenzione di uno stile, sul volto del mondo, dalla grotta di Altamira al soffitto della Sistina ... Ma, al-lora, che cos’è questa Guernica di Pablo Picasso che Zat-tarin, con audacia e improntitudine, intende fare propria, restituendola agli uomini nobilitata dal suo intervento? Picasso è forse, restato al di qua di una possibile proiezio-ne nel volumetrico che il suo progetto di pittura postcubi-sta poteva suggerire, o forse addirittura esigeva ... per Zattarin, nobilitare significa giocare con un quadro, ripro-porlo come un oggetto concettuale, riproporlo come un rompicapo strutturale ... Zattarin sembra propenso a ri-fare il mondo, e a nobilitare l’universo, insomma, ha scelto Dio come modello, e pare deciso a porre la sua firma su tutte le cose.”. (Giorgio Celli)
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