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P
roporre
sperimentazioni anche fuori delle scuole, per conoscere le attività archeologiche, il lavoro degli operatori dei Beni Culturali e del restauro.


prop1.jpg (28298 byte) "L'ANISA intende -anche con queste pubblicazioni- riaffermare la STORIA DELL'ARTE PARTE IRRINUNCIABILE PER LA FORMAZIONE DEI GIOVANI, ritenendo che qualsiasi maggiore conoscenza dei valori dei Beni storico-artistici della propria terra, sostenuta da una corretta metodologia per realizzarne l'approccio didattico, è strumento primario per l'educazione culturale e civica dell'uomo di domani, tutore perché conoscitore consapevole del suo patrimonio d'arte."

Le Cappelle
sui campi di sci

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ANISA PIEMONTE
LIONS CLUB TORINO CASTELLO

Passeggiate in Piemonte
Collana diretta da Maria Luisa Moncassoli Tibone

SANTA CROCE DI ROCCA CANAVESE

Gli affreschi del Quattrocento in Piemonte rappresentano una pagina significativa della storia dell'arte nazionale. Bisogna farli conoscere e salvarli. Per un service d'arte e di cultura il LIONS CLUB TORINO CASTELLO offre la stampa di questa audioguida agli Amici di Santa Croce di Rocca Canavese che da tempo, con coraggio e fiducia si adoperano per perpetuarne, con un riuso intelligente, le splendide immagini pittoriche
Domenico Tibone, Presidente del Lions Club Torino Castello

Nel cinquantesimo anniversario di fondazione dell'Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell'Arte, ANISA Torino offre testi e voce a questa audioguida che rievoca la storia di un'opera picta e descrive le tecniche di un restauro che ridarà agli affreschi danneggiati dal tempo l'originale splendore.
Gian Giorgio Massara - Maria Luisa Tibone - ANISA ATTIVITA' TORINO

PER UNA SOSTA A ROCCA CANAVESE
alla scoperta degli affreschi del Quattrocento.

Nelle cappelle conservate nei borghi del Piemonte si ritrova, raccontato dalla bravura o dall'ingenuità dei pittori il riflesso della vita, dei pensieri, degli usi, dei costumi degli antichi abitanti. Scoprirle rappresenta oggi un moderno pellegrinaggio che ci consente, carta alla mano, di localizzare la chiesetta, di spingere una porta rugginosa di cui abbiamo a fatica conquistato la chiave- spesso introvabile, e finalmente di godere, al di là del degrado e delle ragnatele che spesso coprono le pareti dipinte, per quanto è ancora leggibile, la espressione sincera e la profonda verità dell'arte gotica della nostra terra. La recita dei misteri, teatro del tempo sul sagrato delle chiese, alternava comico e tragico, raccontava le storie dei santi più venerati e la vita di Cristo e della Vergine. La pittura ne riprendeva il messaggio, poneva nelle vele dei presibiteri le immagini degli Evangelisti e dei Dottori della chiesa a suggello di un sapere religioso per le genti. Tra Quattrocento e Cinquecento si svolge dunque, vivace e significativa come quella del teatro sacro, la rappresentazione pittorica che, nelle chiese e nelle cappelle, ne riprende motivi e personaggi.
Fra le perle del Piemonte scopriamo la chiesa medioevale del Castrum Rochae ad villam Curiae oggi Rocca Canavese.
Fin dal 1874 il professor Giuseppe Palmero, con il linguaggio del tardo romanticismo, descriveva la Rocca di Corio come il montuoso paese con amene vallicelle intrecciate di ridenti poggi, per apriche pendici sparse qua e là di villerecce case e notava che esso offriva al villeggiante piacevoli passeggiate non dissimili da tanti svizzeri paesi. Così si proponeva, anche turisticamente, quel lembo di terra canavesana occidentale dalla storia illustre.
Il Bertolotti, nella seconda metà dell'Ottocento notava a Rocca i lacerti del castello che al paese aveva dato il nome. Qui i principi d'Acaja si erano scontrati con il Monferrato e con i conti del Canavese- ricorda anche C.F.Scavini- quando il maniero splendido di dorate e dipinte pareti vedeva ai suoi piedi la Confraternita della Santa Croce, dedicata a san Giovanni Battista, fondata da un feudatario investito dai Marchesi del Monferrato nel secolo XI o XII ed era esclusivamente la parrocchia del castello. Qui nel secondo Ottocento gli storici ricordano pregevolissimi ed intatti dipinti raffiguranti i dottori della chiesa, gli evangelisti, gli apostoli. La costruzione della cappella, oratorio per il castellano, può risalire al 1250 mentre un ampliamento, con la ricca decorazione ad affresco, è del 1450 circa. Ultima stagione del mondo gotico, gli affreschi di Santa Croce trovano il massimo splendore nella volta a crociera, sottolineata da decori a candelabra, nelle cui quattro vele si gemellano le figure degli evangelisti e dei dottori della chiesa, delicatamente disposti nell'ambiente raffinato di uno scriptorium medievale dove i motivii tardogotici si articolano in brani di raffinata poesia. Quali pittori affrescarono con mani diverse presbiterio e navata in tempi successivi? Uno studio di Rosalba Amerio anni fa vi lesse una scritta Fecit fieri Cerut del V… Il committente può essere quel Giorgio III del Carretto marchese di Savona , abate di San Benigno ricordato dal Palmero?
In un convegno del 5 dicembre 1998 il restauratore Gianni Carlo Rocca ha presentato una relazione sul restauro conservativo con consolidamento di intonaci e del colore e con scoprimento di affreschi sotto scialbo. Un'opera necessaria ed urgente, auspicata da tempo, si spera avviata a felice conclusione. Sono state ricuperate intere scene; la Madonna del latte con angeli musicanti; il Martirio di san Sebastiano; la Madonna della Misericordia con i membri della Confraternita di San Giovanni Battista. Anche gli apostoli hanno riacquistato visibilità in un lavoro di riscoperta non ancora terminato che richiede l'impiego di metodi diversi, poiché durissimo risulta lo strato da rimuovere. Intanto l'edificio di Santa Croce, di proprietà del Comune , aperto da giugno a settembre le domeniche dalle 16 alle 18, sta diventando sede di prestigiose attività culturali ed espositive.
Maria Luisa Moncassoli Tibone

Le audioguide di Sonda
Pubblicazione promossa da ANISA ATTIVITA' TORINO
Testi a cura di: Maria Luisa Moncassoli Tibone Voce di: Silvia Derossi Musiche scelte da: Sergio Chiorino Si ringraziano: Lions Club Torino Castello Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte Regione Piemonte Comune di Rocca Canavese Franco Anglesio Piero Molinar Rivarot Gianni Carlo Rocca Maurizia Vittone Bibliografia (in ordine di citazione): G.Palmero Corio e Rocca di Corio Canavese Torino, 1873 A.Bertolotti Passeggiate in Canavese Torino 1867-#1878 F.Scavini Torri e castelli canavesani Torino 1965 R.Amerio Affreschi quattrocenteschi a Rocca Canavese In A.A.V.V. Affreschi del Quattrocento in Piemonte Torino, 1986 M.L.Tibone Iconografia delle immagini di devozione negli Affreschi "di qua e di là dai monti" in Segusium 22 Dicembre 1986 M.L.Tibone L.M.Cardino Il Canavese, terra di stortia e di arte Omega Torino 1993 G.C.Rocca Restauro conservativo degli Affreschi di Santa Croce di Rocca Canavese, Intervento al Convegno ANISA Gli Affreschi del Quattrocento in Piemonte, in corso di pubblicazione
Il Libretto è accompagnato da un'audiocassetta in omaggio

 


Coordinatrice: Maria Luisa Tibone
C.so S. Maurizio 77 - 10124 Torino
Tel. e Fax (39) 11 889889
email: anisa@arpnet.it