Museo
Egizio e Castello di Venaria: realtà da reinventare.
Torino.
Il
dibattito in corso per la sistemazione del Museo Egizio e per la destinazione
del Castello della Venaria Reale (Venatio Regia) ha coinvolto l'ANISA
che ha inviato alle Autorità una lettera con alcune proposte.
MUSEO EGIZIO.
E' impensabile, rischioso, snaturante del Museo e della Città che nel
mondo lo rappresenta, un trasloco delle Antichità Egizie dalla loro sede
storica, considerata la possibilità di espansione di esso nei sotterranei
e nei locali resi liberi dopo l'esodo della Galleria Sabauda è necessario
aggiornare la sua presentazione, la sua immagine,la sua lettura didattica.
E' utile un pre-museo, in forma di raffinato VISITOR'S CENTER che:presenti
storia e vita dell'Egitto antico con tutti i mezzi atti a coinvolgere
il pubblico (visivi audiovisivi, informatici) faccia da orientamento e
da filtro del pubblico; sia dotato di ampi parcheggi per auto e pullmann
e di navette per condurre in centro i visitatori della civiltà egizia.
Situato in una delle 'spine' previste nella trasformazione di Torino,
questo museo dovrà introdurre alle grandi opere esposte nell'Accademia
delle Scienze intorno alle quali si svolgera una immagine murale adeguata
e anche un supporto audio (come il dispositivo SERAC già in uso ad es.nell'Abbazia
di Hautecombe o l'audio a richiesta presente nel Museo della Rocca di
Sisteron) Tutto ciò, ovviamente, plurilingue. (Cfr.anche Tecnologie avanzate
per il Museo del Duemila -digitalizzazione universale, connettività globale,
virtualità- presentate nel XIV Convegno Nazionale Federazione Italiana
degli Amici dei Musei Mantova 7-9 maggio 1999 cui Anisa Torino ha partecipato)
CASTELLO DI VENARIA:
Per dare un contenuto museale alla Reggia, proponiamo di : riportare il
salone secentesco al suo splendore esponendovi i grandi dipinti superstiti
che per esso furono realizzati-Dame a cavallo e Cacce-, ora sparsi in
altre residenze sabaude; restaurare e rendere visitabili le sale delle
Cacce infernali e delle Cacce acquatiche in un itinerario che, attraversando
la Galleria di Diana lasciata libera per manifestazioni e mostre temporanee,
termini alla Chiesa di Sant'Uberto realizzando un percorso sul tema venatorio,
qui dominante; museificare le strutture juvarriane (citroniera ecc.) con
un tema tipo I SAVOIA E L'EUROPA, utilizzando il materiale di alcune importanti
mostre già realizzate. I RAMI INCISI propongono l'immagine della corte
ed i suoi fasti che PORCELLANE ED ARGENTI e OROLOGI possono descrivere
nel quotidiano, mentre DIANA TRIONFATRICE può completare la visione storica
ed artistica, proprio sviluppando il tema caro ai fondatori della reggia.
Sono mostre che hanno avuto successo, che sono state studiate e documentate
e i cui materiali -che stanno per lo più nei depositi- possono diventare
un museo affascinante se presentati da architetti di grido; pensare infine
per spazi rimanenti dalla Venaria o della Mandria un MUSEO DEL CAVALLO
simile a quello allestito in un padiglione del Castello di Chantilly.
E' ricco e variegato ma facile da organizzare, molto interessante e visitatissimo.
ANISA ne presenterà prossimamente l'immagine in pubblico.
Occorre non snaturare il Castello dandogli come contenuto un collezionismo
sabaudo tardosettecentesco e ottocentesco come quello egizio, assolutamente
non pertinente. ANISA raccomanda inoltre: di curare la restituzione del
GRAN PAESE e delle PIAZZE QUADRATOVALI progettate da Amedeo di Castellamonte
oggi assai degradati; di migliorare l'ingresso a Venaria oggi viziato
da una viabilità difficoltosa;di conservare in ogni caso l'identità delle
due importanti istituzioni, non costringendole l'una nell'altra. Torino
è nel mondo la Città del Museo Egizio: portarlo fuori dai suoi confini
sarebbe come portare il Louvre a Versailles!
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