inserto N. 6 ne Il Giornale dell'Arte - reg. Tribunale di Torino N.2917 del 4/2/1979

Recensioni
a cura di Maria Luisa Tibone

La pasta ha un suo museo specifico -quello degli spaghetti di Pontedassio- ma ben più vasto e originale è il museo immaginario che questo grande volume suggerisce, tra indagini sociologiche e di costume, tra attenzioni ed accorgimenti culinari completati dall'attenta indagine sui modi di fabbricazione e sull'evoluzione degli strumenti. Colpisce soprattutto il lettore il variato e suggestivo percorso iconografico che esplora a partire da preziose miniature i trattati cinquecenteschi che, presentando le machinae novae aprono la strada alle enciclopedie di arti e mestieri. Il percorso fotografico dentro e fuori le case, nel cinema, l'indagine sui giornali e sui giornalini precede la conclusiva sezione delle forme dove i cartelloni pubblicitari dominano,"fonte preziosa per la storia che voglia indagare la nostra civiltà materiale."

Il museo immaginario della pasta
a cura di P.L.Bassignana
L.120mila


 

Un percorso breve, raffinatissimo dall'arte romana ai giorni nostri riscopre il precoce realismo entro le immagini mitologiche e nei frammenti di perdute decorazioni e accosta ai leoni, ai pesci, agli uccelli acquatici i volti espressivi di mosaici siriani collezionati da Federico Zeri. Dal triclinio lateranense ecco alcuni apostoli: hanno volti segnati da precoce consapevolezza come i Santi- Barbaziano?, Ursicino?- del museo arcivescovile di Ravenna. Un'occasione didattica significativa che si completa con alcuni testi musivi dei sec. XVI e XVII per concludersi, oggi, con l'originale omaggio a Picabia e Jarry nel tondo musivo del piemontese Ugo Nespolo.

L'arte del mosaico dall'antichità al XX secolo
Coordinamento di Marco Bona Castellotti



Sollecitare e meravigliare i visitatori sull'immagine di un territorio è lo scopo della pubblicazione riccamente illustrata che Giuliano Soria, presidente del Premio Grinzane Cavour presenta. Di quel castello egli scrive: Si staglia quasi a ritroso ma nel contempo imponente, in un digradare di trapassi di colline.
Compresi allora, d'un sol colpo e senza saperlo, l'unità che lega nella Langa i colori, lo spazio, le vigne e l'arte". I grandi viglenti, i castelli, le colline ammantate di brina, il trascolorare degli alberi sotto le pennellate dell'autunno, le montagne sullo sfondo, i tramonti, le nuvole sono protagonisti dell'apparato iconografico, una delizia da stupire.

Roero Monferrato Langhe
Le quattro stagioni
L. 60.000


Il lungo lavoro di Rosanna Maggio Serra -già socia ANISA- alla direzione della Galleria di Arte Moderna di Torino- sembra suggellarsi in modo significativo con l'attenta cura di una ricerca su Fontanesi: un dialogo a molte voci su questo 'filosofo del paesaggio' formatosi a Reggio Emilia, passato in Svizzera, in dialogo con i Macchiaioli e fortemente segnato dall'esperienza didattica in Giappone. La sua opera svela un percorso dal romanticismo al simbolismo, una vera lezione aperta che si conclude con il problema suscitato dal testamento, chiosato con particolare, attenta visione critica.

Fontanesi
A cura di Rosanna Maggio Serra
L. 60.000