inserto N. 6 ne Il Giornale dell'Arte - reg. Tribunale di Torino N.2917 del 4/2/1979

IN RICORDO

Roma. L'8 settembre è improvvisamente mancata Serena Madonna.
Nel 1950, profondamente convinta che l'insegnamento dell'arte, in un paese così fortemente modellato dall'attività artistica, dovesse essere istituzionalizzato, fondò l'Associazione Nazionale Insegnanti Medi di Storia dell'Arte, oggi ANISA, riuscendo ad ottenere la creazione della cattedra di ruolo. Ciò contribuì certo ad un incremento degli studi liceali e universitari, ma anche ad una più consapevole attenzione verso un settore in cui sarebbero sorti sia il Ministero, sia, in diverse università, le Facoltà dei Beni Culturali. All'impegno scolastico Serena affiancava l'attività presso Italia Nostra, dapprima come direttrice del Bollettino, poi, fino all''82,come Segretaria Generale. .Con iniziative concrete, miranti a coinvolgere scuola, mondo del lavoro, opinione pubblica, ribadiva con forza il diritto-dovere di tutelare un patrimonio dal valore inestimabile, ma anche l'unità organica fra bene culturale e ambiente, richiamando l'attenzione sui danni gravissimi che il territorio stava subendo. Negli anni '50 e '60 fu vicepresidente delle Donne socialiste italiane. Membro della dirigenza nazionale dell'Unione Donne Italiane, ebbe incarichi di rilievo a livello internazionale nei quali sostenne le sue convinzioni europeiste. La lucida intelligenza, la determinatezza erano pari all'onestà morale e intellettuale, al forte senso dell'amicizia alle profonde doti di umanità che, al di là della sua riservatezza, lasciavano trasparire la simpatia e l'affetto di cui era ricca. Grazie,Serena. Novara. E' recentemente scomparsa Antonietta Cardinali. Ha fatto parte dell'ANISA fin dalla fondazione. Divenne quindi Presidente di Italia Nostra. Difese beni da salvare come il Collegio Gallarini o il Paesaggio dell'Alpe Veglia."Mai didascalica, ammantava il suo immenso sapere di garbata ironia, riuscendo sempre a incantarci" questa la voce degli allievi fra i quali Marco Rosci che ricorda Antonietta a Vicenza "in contatto paritetico con le più grandi personalità, anche internazionali, del mondo dell'arte".