Ministero della Pubblica Istruzione
ISPETTORATO PER L'ISTRUZIONE ARTISTICA

Roma, 4.12.96


Circ. n.729
Prot. n. 2648

Ai Presidenti dei Consigli di Amministrazione
Ai Direttori dei Conservatori di musica
delle Accademie di belle arti e
delle Accademie Nazionali di danza e di arte drammatica
LORO SEDI

OGGETTO: Accordo successivo al CCNL concernente il personale delle Accademie e dei Conservatori (G.U. 10.9.1996 n. 212)


Autore: M.P.I. - Ispettorato Istruzione Artistica. Parole chiave: accordo successivo, CCNL, personale, accademia, conservatorio, attività di progettazione, documentazione, flessibilità dell'orario di lavoro.
L'accordo successivo al CCNL per il comparto del personale della scuola, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 settembre u.s.. rispondendo all'esigenza di adeguare la normativa contrattuale alle peculiarità delle prestazioni professionali proprie delle istituzioni di alta cultura, contiene disposizioni di particolare portata innovativa che investono l'organizzazione, l'articolazione e la natura dell'impegno degli insegnamenti nelle accademie e nei conservatori di musica. Tenuto conto, infatti, dei compiti istituzionali delle accademie e dei conservatori, tale impegno, che si determina per la qualità delle prestazioni e che vede il massimo dispiegamento dell'autonomia didattica e della libera espressione culturale e professionale di ciascun docente, spazia dalle attività formative a quelle di ricerca e di produzione artistica.
In questa sede - ed in attesa di messa a punto degli ulteriori aspetti che saranno definiti con la contrattazione decentrata - appare opportuno sottolineare i principi che sono alla base di alcune disposizioni particolarmente innovative, nella consapevolezza che già nella prassi taluni di essi vivono nella cultura delle nostre istituzioni e nell'intento comune di contribuire al raggiungimento di alti livelli qualitativi nell'offerta formativa.
Gli articoli 8 (attività di progettazione a livello di istituti) e 9 (obblighi di lavoro) dell'accordo, offrono criteri e modalità per uscire dai tradizionali schematismi liberando le potenzialità insite nelle istituzioni di alta cultura, in quanto incentrati intorno a due fondamentali obiettivi: quello della prospettiva di interventi culturali ampliati ed arricchiti anche verso l'esterno e quello della massima flessibilità ed apertura delle prestazioni dei professori, correlandole funzionalmente alla realizzazione del progetto e del piano attuativo.
Ciò premesso, si ritiene opportuno fornire alcune indicazioni in merito.

1. Attività di progettazione
In particolare, la progettazione d'istituto mira alla organizzazione delle attività formative, di ricerca e di produzione artistica da svolgere in ciascuna istituzione mediante il coinvolgimento, ai vari livelli, di tutte le componenti. Si tratta, in sostanza, di definire il quadro programmatorio dell'insieme delle attività, nel rispetto degli ordinamenti propri delle istituzioni e delle specifiche esigenze degli studenti.
Tale pianificazione mira a delineare una più incisiva organizzazione delle attività formative istituzionali e delle attività di ricerca e di produzione artistica, individuando anche una pluralità di "percorsi" nell'ambito di un piano complessivo e per quanto possibile organico. A tal fine i direttori delle istituzioni si avvarranno della attiva collaborazione del collegio dei professori e comunque di tutte le professionalità presenti, prevedendo possibilmente e quindi fruendo anche di contributi specifici elaborati in gruppi di lavoro e/o articolazioni dello stesso collegio dei professori. La progettazione dei "percorsi" e delle attività suddette assicurerà la necessaria interazione tra teoria e prassi, tradizione ed innovazione. Le attività di ricerca e di produzione artistica, non sempre e non soltanto funzionali all'attività didattica, sviluppate con il coinvolgimento degli studenti, possono rafforzare pure il legame con il territorio e con il mondo del lavoro, e costituiscono strumento per sperimentare nuove forme di espressione più aderenti alle mutate condizioni della società.
Il progetto, quindi, oltre a rispondere a logiche programmatorie interne, dà maggiore visibilità alla complessiva offerta dei servizi.
Va da sé che esso deve costituire oggetto di attenta verifica e di responsabile valutazione, anche per calibrarne via via l'impostazione e le concrete modalità attuative.

2. Documentazione
Sarà opportuno che sin dalle fasi progettuali e per quelle operative e finali venga predisposta e acquisita idonea documentazione in merito ai contributi e all'impegno individuali, recati sia all'interno che all'esterno delle istituzioni. Detta documentazione, che comproverà anche l'entità delle prestazioni e delle attività in relazione a quanto voluto dall'art. 4 dell'accordo, potrà essere utile per le valutazioni delle diverse attività e - secondo i criteri che saranno stabiliti in sede di contrattazione nazionale decentrata - per gli sviluppi economici di carriera di cui all'accordo successivo al CCNL.

3. Flessibilità dell'orario di lavoro
La realizzazione di quanto previsto dal progetto postula non solo il pieno dispiegamento dell'autonomia professionale ma anche nell'organizzazione dell'orario di lavoro, così da rendere praticabile una programmazione annuale quale è richiesta dalle esigenze proprie dell'attività formativa svolta nelle istituzioni di alta cultura. Si tratta, quindi, di flessibilità che, sulla base di un monte ore annuo determinato in relazione all'assolvimento degli orari obbligatori stabiliti distintamente per ciascun insegnamento per ventisette settimane di attività, deve rispondere agli obiettivi definiti dai progetti, alle esigenze della didattica, alle necessità degli studenti (v. art. 9, comma 3).
Peraltro le modulazioni della flessibilità di orario dovranno essere rese compatibili con la complessiva attività dell'istituzione, che si svilupperà per tutta la durata stabilita dal calendario, in modo da evitare interruzioni, fatte salve le tradizionali sospensioni connesse alla vacanze natalizie e pasquali.
Un'organizzazione più razionale e più efficace della didattica comporta uno stretto e continuativo rapporto tra docente e studente, rapporto che nel settore dell'istruzione artistica assume valenza particolare e realizza quella preziosa continuità di frequentazione che potrebbe consentire, ad esempio, la partecipazione a tutto il processo della produzione artistica, dall'ideazione dell'opera fino alla sua realizzazione. Nell'ambito dell'autonomia di ciascuna istituzione si potranno quindi realizzare diverse modalità organizzative di attuazione del progetto e delle varie attività.
Pertanto, i direttori delle istituzioni. unitamente al collegio dei professori avranno cura di formulare sulla base delle proposte presentate dai docenti un'articolazione dell'orario di lavoro tesa ad ottimizzare le risorse umane e strumentali disponibili in ciascuna istituzione.

***

Questa prima fase di attuazione delle nuove disposizioni contrattuali riveste massima delicatezza e richiede, certamente, impegno collettivo; da essa, tuttavia, possono derivare positive esperienze che consolideranno la qualità delle nostre istituzioni.

IL MINISTRO


Original file name: CM.accordo - converted on Friday, 17 January 1997, 18:10

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