PAROLE CHIAVE


A cominciare dal nuovo anno, i documenti esposti portano l'indicazione dell'Autore e un elenco di parole chiave (keywords).

L'Autore e le parole chiave si trovano pure in due istruzioni scritte nell'intestazione del documento HTML per essere lette dai motori di ricerca: i tag META. In teoria, cioè, i cosiddetti "ragni" - programmi spediti su tutta la rete con il compito di perlustrarla continuamente - dovrebbero trovare da soli le nostre pagine e indicizzarle; di conseguenza, se nel titolo della nostra pagina compare la parola "peperacchio", chi ha impostato la ricerca di questa parola dovrebbe ottenere gli URL dei documenti che parlano del peperacchio.
Quasi tutti i motori di ricerca, però, lasciano che i curatori dei siti provvedano alla registrazione degli stessi e vanno poi a visitarli entro qualche settimana.
E' quindi molto utile, per rendere più efficaci le ricerche della propria pagina, utilizzare i tag META per indicare le parole della pagina stessa che sono considerate più significative: Autore e parole chiave.

Gli Autori che inviano testi o messaggi destinati alla pubblicazione sono pertanto invitati a definire essi stessi le parole chiave dei loro documenti.

E' doveroso dire, però, che il nostro uso delle parole chiave è ancora sperimentale in quanto le informazioni sulla sintassi delle istruzioni - uso di maiuscole/minuscole, virgole separatrici, ecc. - ci giungono contradditorie. L'impressione è che i diversi motori di ricerca usino ognuno sintassi proprie senza molto riguardo alla loro trasportabilità da un motore all'altro.
Saremo grati agli amici che vorranno aiutarci con il consiglio e con la sperimentazione pratica delle nostre chiavi inviandocene per e-mail i risultati.

Indipendentemente dal problema informatico esiste quello logico della scelta delle parole chiave.
E' opportuno mettersi nei panni di chi è alla ricerca di informazioni, ma che, nella maggior parte dei casi, non sospetta nemmeno l'esistenza di certi argomenti o, se di lingua straniera, non ne conosce la definizione in italiano; è improbabile, per esempio, che uno straniero - ma anche un italiano non addetto ai lavori - sospetti l'esistenza di un termine come "Arte scenica" per indicare un insegnamento che in altre lingue viene comunque definito in altro modo.

Cura degli AA. dovrebbe dunque essere quella di indicare parole chiave che, al fine di poter essere facilmente trovate per mezzo degli operatori booleani (and, or, not), sarebbe bene rispondessero ai seguenti requisiti:

- essere il termine più generale possibile;
- essere composte da una sola parola;
- essere dei sostantivi;
- essere al singolare, salvi ovviamente i casi in cui il termine sia per sua natura al plurale.

Per una trattazione approfondita del problema si vedano le pagine in italiano di Marina Berati sui motori di ricerca.