CONSERVATORIO DI MUSICA "A. BOITO"
43100 PARMA

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Prot. N. 5897

Al Sig Ministro della Pubblica Istruzione
On. Luigi Berlinguer
e. p.c. - al Capo Ispettorato Istruzione Artistica
ROMA
- Alla Corte dei Conti, Sezione di controllo del M P I
ROMA
- Ai Sigg. Direttori dei Conservatori di Musica
Loro Sedi
- Alle O.O.S.S.
CGIL, CISL, UIL, UNAMS, SNALS, ANIMus
- Loro Sedi -
- All'ALBO - Sede -

Allegata copia della lettera prot. n. 5594/II M del Mo Angelo Guaragna, Direttore del Conservatorio "Nicolò Paganini" di Genova.

Onorevole Signor Ministro,

Avendo ricevuto, per conoscenza, la lettera inviataLe dal Mo Angelo Guaragna, Direttore del Conservatorio di Musica "N. Paganini" di Genova, prot. n.5597/II M, ponente in discussione in concetto di eleggibilità dei Direttori di Conservatorio, ribadito e regolamentato dalla O.M. del 6-10-1997, no 662, prot. 7046, sento il dovere di esprimere alcune considerazioni in merito.
Circa le citazioni di natura giuridica, osservo che il Mo Guaragna, giustamente, corregge il riferimento, dell'O.M. citata, all'art. 212 del D.L. 297 del 16-4-1994, che si riferisce esclusivamente alle Accademie di Belle Arti. proponendo, invece, l'art. 241, specificamente riguardante la figura dei Direttori di Conservatorio; non comprendo, però, l'omissione della citazione del punto 6o di questo articolo, che recita: "I posti di direttore non coperti da titolari sono affidati dal dirigente preposto all'istruzione artistica, per incarico temporaneo, ad uno dei docenti del conservatorio".
Appare strano che tale omissione si riferisca proprio ad una procedura di nomina che ha garantito, per decenni, la "stabilità d'ufficio" di Direttori nominati, con incarico temporaneo, dal Dirigente Preposto all'Istruzione Artistica.
A parte ciò, sia ben chiaro, al Mo Guaragna e a tutti i Direttori incaricati temporanei, non eletti (alcuni in servizio da oltre vent'anni), esprimo la mia piena solidarietà, ed auspico che si trovi un congruo modo di valutare e riconoscere il contributo prezioso da loro reso allo Stato.
Non posso solidarizzare, però, con lo scenario di ingovernabilità che il Mo Guaragna attribuisce ai Conservatori ove il Direttore risulti eletto dal Collegio dei Docenti.
Nella parte relativa alla "Improponibilità Amministrativa", al punto 1), Egli sostiene che: "E' superfluo sottolineare che il potere disciplinare è organicamente e moralmente impraticabile per un Direttore eletto dai suoi stessi docenti."; ritengo che tale potere rientri nei doveri d'ufficio di un direttore, indipendentemente che sia stato nominato in seguito a pubblico concorso, per nomina del Ministro, o per elezione.
Al punto 2), poi, afferma che: "... già dal momento in cui questa soluzione è stata applicata per la prima volta, negli Istituti vige un 'clima', più o meno latente, di 'contrattazione elettorale'.
Forse ho avuto la fortuna di non appartenere al novero dei primi direttori eletti e, per ciò, non posso dare testimonianze in suffragio alla tesi del Mo Guaragna; se Egli intende che un aspirante direttore debba esplicitare al Collegio dei Docenti quale sarà il proprio modo di coordinare il lavoro degli organismi decisionali dell'Istituto, come si attiverà per rendere operativi i piani annuali di attività, come si rapporterà alle istanze e alle necessità degli alunni, del territorio, degli altri istituti con cui il Conservatorio si troverà ad interagire, allora sarebbe più realistico parlare di "programma elettorale", in maniera del tutto legittima, e simile, a quanto avviene in qualunque candidatura in regime democratico; se su tale programma un candidato ottiene l'elezione alla carica di Direttore, a questo si dovrà attenere, fatti salvi tutti gli obblighi previsti dalla legislazione scolastica e amministrativa. La periodicità delle elezioni è anche garanzia di valutazione dell'operato del Direttore e non di una sua dipendenza a "interessi" particolari; se questi vi fossero e potessero concorrere all'elezione del Direttore, sarebbero, per forza di logica, gli interessi della maggioranza degli elettori e, ancora, se gli "interessi" della maggioranza dei Docenti dovessero configurarsi come illegittimi, il Ministero P.I. avrebbe tutti gli strumenti correttivi e coercitivi per intervenire, senza per ciò mettere in discussione l'intero sistema elettivo. Non conosco quale sia il sistema più diffuso, in Europa, di reclutamento dei Direttori di Conservatorio; sospetto che vi siano diverse tipologie di Istituti di Istruzione Musicale e che molto diversificati siano anche i compiti dei rispettivi Direttori; conosco invece quale sia, al momento, l'indirizzo prevalente di riforma dei Conservatori, all'interno della riforma dell'Istruzione Artistica nel nostro Paese; il passaggio dei Conservatori agli Istituti Superiori delle Arti e, quindi, la loro collocazione parallela alle Università, sembra dar credito all'eleggibilità delle cariche.
Preciso che queste mie considerazioni vogliono essere un modesto intervento nel merito del dibattito all'interno del quale le considerazioni del Mo Guaragna si collocano.
Voglia accettare i più distinti saluti ed un augurio di buon lavoro.

Parma, 17 ottobre 1997.

Il Direttore
(Mo Claudia Termini)