Il TEATRO DELL’ANGOLO
Teatro Stabile d’Innovazione per Ragazzi e Giovani
presenta
CENERENTOLA 
O DELLA DIFFERENZA

Testo:
Nino D’Introna,
Vanni Zinola


Regia:
Nino D’Introna


Con:
Sonia Aimiumu,
Vanni Zinola


Costumi
Elena Gaudio e
Roberta Vacchetta

Grafica e
collaborazione alle scene:

Stefania Giordano


Collaborazione tecnica:
Agostino Nardella

Durata: 55’
Pubblico: dai 3 anni - Famiglie
Esigenze tecniche: Teatro: 7 x 7 x 4 kw 15; Salone: oscurabile - kw 3
Montaggio: 5 ore


La storia di Cenerentola raccontata da Charles Perrault, dai fratelli Grimm, da Basile, da Walt Disney o dalla tradizione africana, è sempre e comunque la narrazione di un sopruso, di un’ingiustizia a lieto fine. Ma è anche una storia di magia, di relazione tra padre e figlia, matrigna e figliastra, sorella e sorellastra.

Immaginiamo che un uomo, un attore italiano e una donna, un’attrice africana, si incontrino su un palcoscenico per raccontare questa storia...certamente saremo portati a pensare che lei sia il personaggio mitico della storia, doppiamente rappresentata tra fiaba e razzismo. Immaginiamo che questi due individui siano Cenerentola e il suo principe che, come novelli cantastorie, girino il mondo per raccontare la loro storia d’amore, felice ma avversata.
Immaginiamo che i loro universi così differenti si incontrino per crearne un terzo: strano ma ricco incrocio di colori, musiche, suoni, lingue, movimenti, danze.

Insomma, con questi elementi ci siamo divertiti a creare una nuova Cenerentola tra il mondo abituale e il diverso: quell’incontro che tutti noi cerchiamo continuamente e di cui al tempo stesso temiamo il risultato, quell’incontro che, con eccitazione, spinge anche gli esseri più timidi ad esplorare in vacanza le foreste e le popolazioni di paesi esotici lontani, ma a guardare con diffidenza gli stessi individui nella propria città.
Bambini asiatici, sud americani e africani, vengono a popolare le nostre scuole dell’infanzia, i giardini dei quartieri, mentre i loro genitori lavorano o cercano un lavoro nella società, come tutti.

Il Teatro parla a piccole comunità, anche qui può essere bello mostrare la differenza, non per dire genericamente che dobbiamo volerci bene, ma per mostrare che “la differenza è ricchezza”.
Mi trovo a lavorare per la prima volta con un attore italiano e un’attrice africana a Torino. Ciò che mi pareva abituale a Parigi o a Montréal, qui mi pare subito eccezionale...Li ho guardati con affetto incrociarsi sul palco, ho suggerito loro un quadro nel quale giocare, con rispetto ho ascoltato le loro voci e osservato i loro movimenti, ho atteso che questo teatro diventasse meticcio, ci vuole tempo...poi con cautela abbiamo calzato e svestito quei piedi così diversi...

Nino D’Introna

“...C’è una sola razza umana e basta. Chiamiamolo “genere umano” o “specie umana” in contrapposizione alle “specie animali”.
Tra le specie animali le differenze possono essere grandi.
...Ciò non è possibile per la specie umana, perchè un uomo è uguale a un uomo.” Tahar Ben Jelloun, 
da “Il razzismo spiegato a mia figlia”

“Una Cenerentola di colore ben più intenso della cenere, con i capelli ricci e neri, i piedi scalzi e un piglio poco sottomesso. Così si trasforma l’eroina di una fiaba antica eppure tutta nuova nella lettura del Teatro dell’Angolo. E proprio la presenza di questa Cenerentola nera che parla il dialetto della sua terra, tramuta l’orizzonte incantato della fiaba in realistico paesaggio multirazziale. E il conflitto domestico che avvelena l’esistenza della protagonista assume connotazioni sociali, mentre la “diversità”, che nella favola era quasi un orpello della virtù offesa, diventa il segno cromatico di una esclusione. Ma D’Introna, che si rivolge a un pubblico di bambini...saggiamente non insiste sul civile. Si richiama ad una precisa realtà, ma evita pistolotti buonistici. Piuttosto,ridipinge i colori del racconto, porta sulla scena una Cenerentola nera, le fa vivere la sua avventura di umiliazioni sino al trionfo in vesti d’oro delle scene conclusive del ballo e delle nozze...” Silvia Francia, LA STAMPA - 24.01.99

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E MUSICALI
Jacob e Wilhelm Grimm, “Fiabe”, Edizione Einaudi
Charles Perrault, “Fiabe”, Edizione Mondadori
Giovambattista Basile, “Lo cunto de li cunti”, Edizione Laterza
Falsini Belleschi (a cura di ), “Fiabe africane”, Edizione Janus
P. Radin (a cura di), “Fiabe africane”, Edizione Einaudi
F. Becker (a cura di), “Fiabe africane”, Edizione Mondadori
Tahar Ben Jelloun, “Il razzismo spiegato a mia figlia”, Edizione Bompiani
Gioachino Rossini, “La Cenerentola”, Edizione Forni
AA.VV. “Lambarena - Bach to Africa” - SONY MUSIC
Baka Beyond “Spirit of the forest” - RYKODISC
Agricantus “Gnanzù” - CNI
The Pan African Orchestra “Opus 1” - REAL WORLD
Roberto De Simone “La gatta Cenerentola” - EMI